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Vademecum del militante

* Considerare l'impegno per la causa comune, che è volontario e gratuito, come più nobile ed essenziale di ogni altro. Il compito immenso che ci assumiamo  non è una evasione, nè un affare da ritagli di tempo o da ambizioncelle elettorali. È l'adempimento del più alto dovere verso il popolo italiano e verso milioni di Caduti e di Martiri.

 

* Non permettere che siano gli avversari a imporre le tematiche per il dibattito. Il nostro militante non deve invischiarsi nel chiacchiericcio dei mass-media. sapientemente orchestrato per frastornare il popolo dai mali reali del sistema. Deve essere lui a dirottare ogni discorso sulle tematiche essenziali dell'affrancamento e della riscossa.

 

* Non accettare le false categorie concettuali e i falsi dilemmi che nutrono il linguaggio "politicamente corretto" (come democrazia - dittatura; razzismo -integrazionismo: sionismo - antisemitismo; pacifismo - terrorismo; xenofobia -umanitarismo; progresso - arretratezza e così via) se non per dimostrarne la falsità e malafede.

 

* Aggiornarsi accuratamente sulle raffinate tecniche di lavaggio del cervello di massa, sia per non subirle, sia per insegnare agli altri a riconoscerle, unico sistema per divenirne immuni.

 

* Non assumersi mai un incarico senza la determinazione e la certezza di portarlo integralmente a termine. Assai meglio dichiararsi non disponibile.

 

*  Saper ascoltare con umiltà il parere di altri camerati, anche se più giovani e meno "navigati".

 

* Respingere il dogma "democratico" per cui tutte le opinioni sono egualmente rispettabili, Meglio tacere che parlare in base a nozioni superficiali o per «sentito dire».

 

* Cercare di vedere in ogni camerata i lati positivi e le attitudini utilizzabili. piuttosto che erigersi a censori dei suoi difetti. Essere inesorabili soltanto con se stessi.

 

* Lo stile di vita parla agli estranei meglio di qualsiasi conferenziere. Così. l'amore e il rispetto per la libertà e l’identità nazionale (nostra e altrui) si dimostrano anche disprezzando le mode degli invasori, non ostentando scritte americane sul vestiario, astenendosi pubblicamente dal bere o mangiare al modo di essi, preferendo i prodotti italiani a quelli delle multinazionali. dileggiando coloro che non sanno che scimmiottare i padroni.

 

* La nostra lingua, splendida e ricchissima, fa parte essenziale della nostra personalità nazionale. Lottare ogni giorno e senza pause contro il suo imbastardimento col gergo degli occupanti, e quindi:

           Non usare mai, a voce o per iscritto, vocaboli anglofoni per designare ciò che sia perfettamente esprimibile in Italiano (a cominciare dallo stucchevole «occhèi»).

           Boicottare locali o negozi che espongano insegna in lingua anglo-americana.

           Nello studio delle lingue straniere, preferire e far preferire il Tedesco, il Francese o lo Spagnolo, piuttosto che quella da sudditi coloniali.

           Ostentare di non capire chiunque usi con voi espressioni anglofobe.

 

* Portare ben visibile il distintivo del Movimento.

 

* Nutrire come massima ambizione non quella di convincere altri ad aderire, ma fare sì che siano essi a chiedere, come un onore, di essere accettati.

 

*  Fermo restando la utilità e la fecondità dell'ampio dibattito interno, deprecare e combattere in ogni modo la formazione di "correnti" organizzate. Isolare comunque che, nelle nostre file, compia manovre personalistiche o comunque dimostri di anteporre il proprio individuale successo a quello del Movimento.

 

* Considerare l'argomento «in tutti i partiti si fa così» come elemento a sfavore, e non a favore, di qualsiasi proposta.

 

* Per il militante che sia eletto a cariche pubbliche di questo regime, porre la massima cura nel non omologarsi agli «onorevoli colleghi» e nel non farsi contagiare dal parlamentarismo. Tanto meno pretenda che la propria elezione gli conferisca il minimo titolo ai fini della gerarchia interna.

 

* Pretendere che nel Movimento, una volta fondato e strutturato, l'unico ingresso sia a pianoterra. Non si reclutino generali.

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