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Manifestazioni FN del 29 settembre 2012

(Comunicato Politico  -  30  settembre2012)


Si sono svolte ieri 29 settembre in tutta Italia le preannunciate manifestazioni organizzate da Forza Nuova contro il governo Monti, la dittatura delle banche, la BCE e contro la corruzione che avvinghia ormai l'intera classe politica italiana dai comuni alle regioni per finire al parlamento dedito, a quanto emerge dagli ultimi fatti di cronaca nera, più che a legiferare, a sniffare cocaina. E questo mentre agli italiani si impongono sacrifici enormi, a fronte dei quali non corrisponde la creazione di uno straccio di posto di lavoro in più. La disoccupazione infatti, e quella giovanile in particolare, è in ascesa esponenziale, mentre proprio gli scellerati responsabili di questa crisi chiedono a gran voce un governo Monti bis, infischiandosene altamente di ciò che pensa la popolazione italiana e del fatto che l'anno prossimo le loro malefatte saranno giudicate dal corpo elettorale.
Le manifestazioni di ieri hanno visto la partecipazione di migliaia di giovani scesi in piazza a rivendicare il diritto al futuro e ad un'esistenza dignitosa e autenticamente libera da ogni compromesso morale e materiale. Da Avellino a Udine, da Palermo a Verona,da Cuneo a Padova, da Brescia a Rimini e Lucca, da Pescara a Bari, per arrivare a Roma, i cortei si sono snodati per le vie delle città fraternizzando con gli indignados spagnoli e con i cittadini greci che giustamente hanno assediato nei giorni scorsi il parlamento di Atene individuato come il covo di quanti si sono prostrati ai Diktat della BCE, rea di favorire le speculazioni e le manovre finanziarie a danno dell'economia reale, e di cancellare la sovranità nazionale. Le parole d'ordine lanciate per le strade dai militanti di FN sono state: moneta di popolo, sovranità nazionale, fuori subito dall'Europa delle banche e dei finanzieri massoni, rilancio dell'agricoltura, unità di tutte le forze nazionalpopolari contro i politici corrotti.
A Roma,la manifestazione si è svolta significativamente nel quartiere periferico e popolare di Torre Angela dove da tempo gli abitanti e i commercianti -questi in segno di solidarietà, come concordato con gli organizzatori della manifestazione, al passaggio del corteo hanno abbassato le saracinesche- seguono con attenzione e interesse l'attività della locale sezione di Forza Nuova. E proprio a Torre Angela ha echeggiato sopra gli altri lo slogan: «Contro il governo delle porcherie, scatta la rivolta dalle periferie», perchè è proprio nei quartieri più poveri, come quello dell'VIII Municipio di Roma, che più si avvertono le sofferenze e i sacrifici imposti dalla banda dei cialtroni del governo delle banche e dei palazzinari usurai.
Al termine della manifestazione di Roma, nei loro interventi conclusivi, i dirigenti del Movimento e il Segretario Nazionale Roberto Fiore hanno ribadito la volontà politica di FN di dare voce alla protesta che cresce dal basso e di prepararsi a dare battaglia ai politici corrotti, sudditi di interessi non italiani, anche partecipando alle prossime elezioni amministrative e politiche. Sin da ora, proprio dai quartieri popolari partirà dunque la raccolta delle firme per la presentazione delle liste al Comune, alla Regione e al Parlamento nazionale. In ultimo Roberto Fiore ha preannunciato una grande manifestazione a Roma, a Ponte Milvio, per il prossimo 28 ottobre, anniversario, tra l'altro, anche della storica vittoria di Costantino su Massenzio.


Nicola Cospito
 

 

 

Monti: un macellaio sociale che non offre soluzioni credibili

(Comunicato Politico  -  12  luglio 2012)


Oggi, dovrebbe essere chiaro a tutti ma purtroppo così non è, è in atto uno scontro tra il mondo della finanza e il mondo del lavoro e dei lavoratori. La finanza, dopo aver soppiantato l'economia reale, imponendo la logica dell'usura e delle speculazioni borsistiche e bancarie, ha deciso di dare un affondo decisivo ai popoli europei e in primis alle popolazioni della Grecia, della Spagna, dell'Italia, del Portogallo. In questo senso l'attacco frontale allo Stato sociale e alle conquiste dei lavoratori ai quali, in Italia, mentre il fascismo aveva restituito dignità e sicurezza, la democrazia liberale sta regalando schiavitù e disoccupazione. In questo quadro, Monti, uomo delle banche, che ieri ha parlato all'ABI, uno dei templi della nuova religione dell'usura, sta giocando il ruolo del macellaio sociale che, oltre a tagliare pensioni, posti di lavoro, sussidi sociali indispensabili a chi comunque è abituato a vivere di poco, attacca la concertazione sindacale e, dopo aver annullato per i prossimi anni i diritti dei lavoratori, continua a sostenere proprio chi la crisi l'ha provocata.
Da bravo iperliberista, Monti, mentre introduce provvedimenti limitativi nei confronti delle spese con il denaro contante, nulla fa per vietare l'acquisto di titoli azionari esteri che comunque comportano la fuga di capitali dal nostro paese. È il mercato? È la logica dello spread. Benissimo. Ma non è la nostra logica, non quella dei nazionalpopolari autentici, Potrà essere magari di qualche impostore che continua nella strategia della confusione anche se con scarsi risultati, ma non è la nostra. Oggi stiamo assistendo all'abbattimento dello Stato Sociale. La logica delle privatizzazioni perseguita dal bandito di Arcore continua imperterrita sotto il governo dei tecnici che poi tecnici non sono ma solo dei volgari peracottari imposti al popolo italiano da quel burattino che corrisponde al nome di Giorgio Napolitano. Quale logica può esserci, di fronte ad una disoccupazione giovanile che ormai ha raggiunto e superato il 36%, nel bloccare i concorsi pubblici? Che logica è tagliare i posti letto degli ospedali quando la gente continua a morire nelle ambulanze? Come mai questo governo non è riuscito a varare un solo provvedimento mirato alla crescita del paese? Come mai non si è ancora varata una patrimoniale equa o non si è proceduto ad una saggia riforma della contribuzione attraverso una rimodulazione delle fasce IRPEF? Come mai si continua a tollerare la giungla del mercato immobiliare (un altro settore responsabile della crisi) dove i prezzi stellari non corrispondono al valore reale delle case? Ancora, in giro per Roma si vedono case/nido, di sessanta mq. in vendita a 270.000 euro. Ma stiamo scherzando? A Berlino con questa cifra, di case così se ne possono comprare quattro. E poi ci dicono l'Europa... Questo ha provocato la crisi. La gente comune, quella con un piccolo reddito, obbligata a pagare mutui usurai per trenta/quarant'anni ha dovuto rinunciare ad acquistare altro e anche di qui la recessione. I capitali immagazzinati dalle banche e bruciati sull'altare delle Borse. E poi ancora, come mai non si abbassano i prezzi dei prodotti italiani per rilanciare la domanda interna sui prodotti nazionali? Certo, chi ha sposato altre logiche, quelle ultraliberiste, queste cose non le capisce, non le può capire, perchè sta su altre lunghezze d'onda che comunque con la nostra battaglia politica non hanno nulla a che vedere. Ed ancora: come mai non si investe nell'agricoltura che tanto oggi potrebbe essere di aiuto ai giovani in cerca di un futuro? L'Italia, prona al Trattato di Maastricht, ha rinunciato alla propria produzione agricola e lascia marcire la terra. È un dato di fatto.
Oggi invece sarebbe tempo di tornare alla terra, di rilanciare i prodotti italiani e, se questo significa protezionismo ben venga, se questo significa autarchia, ben venga. Noi non ci siamo convertiti alla globalizzazione e alle sue logiche schiaviste. Noi non ci siamo convertiti al libero mercato e crediamo che governare sia in primo luogo condurre una saggia e accorta politica dei prezzi. Oggi è tempo di bloccare le delocalizzazioni (anche detassando le imprese) che hanno fatto fuggire all'estero il lavoro e la produzione italiana.
Il governo Monti invece su queste cose tace e lascia fare a Marchionne che sta distruggendo l'avvenire di migliaia di famiglie di lavoratori.
Non è un caso che Monti sia sostenuto da Berlusconi, Casini e Bersani. Ieri, parlando appunto all'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, Monti ha difeso Berlusconi a spada tratta. Do ut des. Così come gli regge il gioco nelle parti. Questo gli italiani lo hanno capito e difficilmente si faranno abbindolare dal cavaliere di Arcore che vorrebbe tornare a galla.
Per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il MNP e le forze alternative al liberismo, la strada è quella della formazione di un BLOCCO SOCIALE che raccolga tutte le forze di opposizione, nazionali e trasversali. Dopo il crollo del comunismo, di fronte allo sfacelo in atto determinato dalla crisi del liberismo, la buona battaglia è di nuovo alle porte e noi faremo la nostra parte con orgoglio e determinazione senza arretrare di un millimetro perchè, come comunque vadano le cose, la vittoria morale di fronte alla Storia è nostra e solo nostra. A dispetto di scettici, disfattisti e cavalli di troia.


Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma
 

 

 

Fuori dall'Europa di carta straccia

(Comunicato Politico  -  3  giugno 2012)


Tra due settimane si svolgeranno nuovamente in Grecia le elezioni politiche che potrebbero sancire l'uscita della Grecia dalla moneta unica. Come abbiamo scritto in precedenza, a dieci anni dalla sua introduzione, l'euro si è rivelato per la maggior parte dei paesi europei un'esperienza non solo fallimentare, ma catastrofica. Non solo infatti ha decuplicato il debito pubblico, ma ha impoverito le fasce più deboli delle popolazioni, aggiungendo a misure fiscali usuraie varate dai governi liberisti, una perdita vertiginosa di posti di lavoro con un aumento della disoccupazione che ha toccato in Italia il 10,2% (oltre 35% quella giovanile) e nella cosiddetta eurozona l'11%.
In Italia, la moneta unica varata da omuncoli come Amato,Prodi, Monti e gestita da politici pagliacci come Berlusconi, è al capolinea con uno spread che sta portando al fallimento di decine di migliaia di imprese. Le cause sono note a tutti. Una moneta unica, senza titoli di Stato unici, i famosi eurobond, senza un governo politico super partes non poteva che essere destinata al fallimento. La Germania, come è stato detto la BCE è figlia della Bundesbank, continua a voler imporre ai paesi europei le sue condizioni ed è tra i maggiori responsabili del presente fallimento monetario. Le banche hanno fatto la loro parte con la loro ingordigia, le loro operazioni sbagliate, i loro manager falliti che continuano a percepire stipendi d'oro che si aumentano pure come se nulla fosse. Non ci vuole molta memoria per ricordare l'esplosione della bolla immobiliare, i mutui subprime, lo strozzamento usuraio di centinaia di famiglie, il fallimento di tante banche americane che ha avuto pesanti conseguenze anche in Europa. In questo contesto, il governo Monti ha avuto e ha il ruolo di cercare di salvare non tanto l'euro quanto le banche, facendo pagare la crisi ai soliti poveracci: pensionati, invalidi, dipendenti pubblici ecc. ecc.
Di fronte a questo contesto se la Grecia uscirà dall'euro, come è stato osservato dagli analisti più sinceri ed obiettivi, dopo un periodo di inevitabile confusione, grazie al ritorno alla dracma, nel giro di un paio di anni riuscirà a risollevarsi. Del resto la storia ci insegna che con i provvedimenti giusti ed una politica accorta fondata su principi autarchici, dalla crisi si può uscire, anche dalla peggiore. La preoccupazione per gli usurai di Bruxelles è oggi quella di evitare che la Grecia si risollevi da sola con le proprie forze e soprattutto che dia l'esempio ad altri paesi quali l'Italia, la Spagna, il Portogallo, ecc. ecc. Come si sa, i cravattari tengono la corda al collo della loro vittima ma non la vogliono finire per non perdere il cliente...
In questo mese gli italiani cominceranno a pagare le tasse vere, innanzi tutto quella relativa all'IMU. Sarà un salasso che non mancherà di fare riflettere anche perchè saranno denari non destinati allo sviluppo e alla crescita, ad affrontare la disoccupazione, quella giovanile in particolare, parole che Monti, Fornero, Passera ecc. non sanno proprio cosa significhino, ma a ripianare i debiti con le banche (ricordate i miliardi di euro pagati alla chetichella da Monti alla Morgan Stanely nel gennaio scorso) o a continuare a tenere in piedi baracconi assurdi quali il parlamento di mille parassiti e migliaia di impiegati superpagati, commessi, segretari, segretarie, uffici vari, i consigli regionali con le loro infinite clientele, gli affollati consigli provinciali ecc. ecc.
E intanto il paese affonda piano piano ma inesorabilmente. Basti considerare la fuga dei cervelli o le migliaia di giovani che ormai si stanno organizzando per fare fortuna all'estero, per andarsene da questo paese che continua a tollerare una politica fondata sull'improvvisazione, sull'ignoranza, sul bluff e sulla menzogna.
In questo contesto, non denunciare il malaffare e la cattiva politica del governo e dei suoi sodali, adagiarsi sulla logica del "salviamo il salvabile", continuare a guardare indietro per non guardare il presente, non solo denota una mancanza di senso di responsabilità e di solidarietà con chi soffre la crisi in prima linea, ma equivale ad un vero e proprio tradimento nei confronti dell'Italia e degli italiani onesti e laboriosi, e principalmente dei giovani per i quali la realtà è quella dello zero prospettive.
Noi del MNP siamo ormai convinti che solo l'uscita da questa Europa di carta straccia potrà essere il punto di partenza per la creazione dell'Europa dei popoli all'insegna di quel Nuovo Ordine che abbiamo sempre sognato e al quale non intendiamo rinunciare. Questa e solo questa è la barricata dei camerati e dei nazionalpopolari italiani ed europei.


Nicola Cospito
Ufficio politico MNP
 

 

 

Grillo a Napolitano: o me o il neofascismo

(Comunicato Politico  - 10  maggio 2012)


Le elezioni amministrative svoltesi domenica scorsa in diversi comuni italiani hanno fatto registrare un dato innegabile. Nel paese continua a crescere l'insofferenza della gente verso la democrazia parlamentare. Insofferenza dimostrata ampiamente da un cospicuo aumento dell'astensionismo, fenomeno questo che in questo tipo di votazioni rimaneva sempre alquanto limitato per ragioni note e che non stiamo qui ad elencare. Altro dato di fatto di cui non si può non prendere atto è il voto di protesta che ha premiato il Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo. Un movimento che se pure riesce a mobilitare la piazza e a raccogliere consensi, non appare possedere -almeno per il momento- gli strumenti per indicare soluzioni e vie d'uscita alla crisi determinata dai partiti antifascisti, da sempre proni ai poteri forti delle banche e dell'alta finanza. Grillo è stato premiato dal sempre crescente odio della gente verso chi, adesso protetto dal governo Monti, continua a servirsi delle istituzioni parlamentari per conservare agi e privilegi e a percepire stipendi da favola mentre nel paese ormai si registra una media di due o tre suicidi al giorno di disoccupati, imprenditori, lavoratori licenziati.
La gente ha cominciato a capire che con l'introduzione dell'euro, non adeguatamente supportato da un governo politico europeo, la truffa è stata servita in piena regola a vantaggio della nomenclatura massonica e liberista di Bruxelles. E tutti sanno che i sacrifici imposti dal governo Monti non solo si sono rivelati inutili, ma stanno aggravando la situazione della stessa economia che è scivolata in una recessione della quale non si vede la fine.

Le forze nazionalpopolari che pure erano presenti in questa tornata elettorale in diversi comuni non hanno riportato il successo auspicato. Come mai ?
Non si è trattato di una disfatta ma di una situazione di stallo che non si può non riconoscere e questo proprio mentre Grillo è riuscito a galvanizzare la protesta verso la sua formazione ? Come mai dunque, quando abbiamo ragioni da vendere?
La risposta è semplice ed elementare. Con un esempio: Nello scorso dicembre Forza Nuova ha tenuto un importante congresso politico al quale hanno partecipato centinaia di delegati di tutta Italia. I collegamenti con gli esponenti del Front National e di altre formazioni politiche europee presenti anche a Strasburgo si sono sprecati. Furono espresse posizioni politiche chiare e il dibattito fu di altissimo livello. Pensate che la Televisione di Stato abbia mandato qualcuno ? O che i giornalisti, sempre pronti a gettare fango quando gli conviene si siano per caso presentati magari solo per curiosare ? Manco per idea ? Niente di niente. Al contrario Grillo dai mass media è stato più che pompato. E sapete perchè ? Perchè in fondo non è pericoloso e le sue minacce sono solo verbali. Grillo, in fondo, è uno di loro. La sua protesta è già addomesticata e presto vedremo i grillini nei talk show pronti a contendersi la parola con gli esponenti del Pd, di FLI, del PdL e degli altri cialtroni.
Per noi visibilità zero. Questa è la parola d'ordine dei giornalisti di regime. Conferenze, dibattiti, comizi affollati, cortei, presidi nei quartieri e quant'altro. Silenzio assoluto. Nessuno stupore dunque. Sappiamo che questo è il problema che dobbiamo affrontare e risolvere. E su questo stiamo lavorando con una consapevolezza che viene da esperienze passate ed anche recenti. Fino a qualche settimana fa Alba Dorata, i nostri fratelli Greci, non la conosceva nessuno. Nemmeno i cosiddetti camerati che indugiano nel non voto. Adesso ne parla il mondo intero e Strasburgo trema.
Le elezioni sono comunque un momento della lotta. Non l'unico ma un momento importante.

È questa consapevolezza di una lotta di lunga durata che ci dà la forza per andare avanti con immutato entusiasmo. Ricordando a chi sta alla finestra o addirittura gioisce delle nostre difficoltà, che il premio della lotta è nella lotta stessa.

In alto i cuori

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
 

 

 

Monti a casa, subito!

(3 maggio 2012)

Non è un governo di tecnici ma di inetti di cui l'Italia si deve liberare al più presto


I dati parlano chiaro: la disoccupazione in Italia ha raggiunto livelli record, 2.500.000 i senza lavoro, la disoccupazione giovanile al 36/37%. Continua l'ondata dei suicidi, solo ieri, un operaio a Caserta e uno altro a Catania. E intanto la borsa continua a precipitare, mentre l'inflazione corre al 3,3%, i prezzi dei generi alimentari aumentano e i consumi diminuiscono. Le imprese chiudono a migliaia in tutta Italia, gli imprenditori sono abbandonati a se stessi. E in questo paesaggio apocalittico il cosiddetto governo tecnico, continua con le tasse e vara un'altra manovra affidata a personaggi ambigui e squalificati come ad esempio l'ex ministro Giuliano Amato, superpensionato con 31.000 euro al mese, noto per essere uno degli artefici del varo in Italia della moneta unica. Gli italiani non hanno infatti dimenticato che fu lui nella notte dell' 11 luglio 1992 a mettere le mani nei conti correnti bancari tassati proditoriamente del 6 x 1000 con un prelievo fiscale forzoso finalizzato a raggiungere i famigerati parametri di Maastricht . Un'operazione che contribuì a gettare il paese nel baratro in cui si trova. Noi avevamo visto chiaro e avevamo già detto anche nei nostri interventi nelle piazze, che dopo le quattro manovre di Berlusconi del 2011, anche la manovra di Monti, varata prima di Natale, non sarebbe servita a nulla e non avrebbe sortito alcun effetto positivo e che altre rapine a danno degli italiani sarebbero inevitabilmente seguite. Così è stato e nessuno può smentirci, nemmeno chi aveva voluto vedere in Monti il risanatore dei conti pubblici, il salvatore del paese. I tagli dunque continuano: dalla sanità, alla giustizia, alla scuola, mentre invece fanno salvo il Palazzo, dal Quirinale al Parlamento i cui privilegi rimangono intoccati. Una commissione incaricata di diminuire i costi della politica, si è vista costretta a dare le dimissioni dopo aver dichiarato pubblicamente il proprio fallimento. Così pure si salvano i partiti che continuano a percepire somme astronomiche alla faccia dei pensionati, dei disoccupati, dei cassintegrati, delle famiglie che non arrivano a fine mese. Uno spettacolo davvero indecente che vede nel Presidente Napolitano il principale regista. Vergogna ! E intanto il governo Monti, come già quello Berlusconi, continua a dilapidare il denaro pubblico nelle scandalose guerre imperialiste americane, spacciate per missioni di pace nelle quali ormai nessuno più crede. Gli italiani si svenano e si suicidano perchè un governo di traditori e di servi degli USA continua a mantenere copiosi contingenti di soldati italiani in Afghanistan.
Di crescita nemmeno a parlarne. Il governo Monti non ne è capace e per questo rimanda. Monti parla a vanvera e nasconde la sua incompetenza. I famosi tecnici, bravi solo a tagliare, non sanno da dove cominciare per creare posti di lavoro. Non osano toccare il mercato, il loro Dio che ci ha portato al disastro: non vogliono abbassare i prezzi delle abitazioni, cosa che rimetterebbe in circolazione diversi capitali, non vogliono bloccare le delocalizzazioni e il lavoro continua a fuggire all'estero, non vogliono ridimensionare le importazioni attraverso una sana politica protezionista, restano proni ai dogmi della globalizzazione e della finanza. Non sono capaci di convertirsi ad una economia reale fondata sull'autosufficienza e irrorata dall'unica cosa veramente necessaria: una moneta di popolo capace di restituire all'Italia la sua sovranità monetaria e politica. Dopo aver varato l'euro, non sono stati capaci di difenderlo e di usarlo nella maniera giusta perchè la loro politica ha favorito solo l'avidità delle banche con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La crisi di liquidità aumenta e presto non ci saranno i soldi per pagare gli stipendi. Il default è alle porte e i "tecnici" fanno finta di nulla tirando a campare, arroganti nel loro dogmatismo liberista. Per questo dobbiamo cacciarli prima che sia troppo tardi e fare come in Islanda dove i responsabili della crisi sono stati arrestati e sono in attesa di essere processati. E' ora che gli italiani si sveglino e agiscano. Ne va del futuro loro e dei loro figli.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
 

 

I politici e i banchieri faranno fare all'Italia la fine del Titanic

 

Pare che in Irlanda ci sia una rivolta contro il debito pubblico. Perchè questa rivolta ? Innanzi tutto perchè il debito ? Ci pare che questa domanda sia essenziale ed infatti è la domanda alla quale tutti i Soloni dell'economia evitano di rispondere.

Il debito di alcuni  Stati  europei ha raggiunto livelli esponenziali dal momento della introduzione dell'euro. E non è un caso. Infatti da quel momento gli Stati europei hanno rinunciato al diritto di "battere moneta" e hanno scelto di affidarsi ad una organizzazione finanziaria denominata BCE, Banca Centrale Europea. Questa banca presta i soldi ai vari Stati in cambio di interessi piuttosto alti e li rivuole indietro alla svelta. Cosa impossibile, come dichiarato da un economista portoghese in una puntata di Presa Diretta di Riccardo Iacona, andata in onda circa un mese fa. In tal modo il debito pubblico lievita e lievita,  in una corsa senza fine riducendo in miseria  interi popoli. Questo è infatti un aspetto essenziale del sistema finanziario liberista: da un lato rovina interi paesi, privandoli della dignità e della sovranità nazionale, dall'altro arricchisce gli usurai della finanza internazionale, ansiosi di spolpare le vittime designate. Questo è quanto accaduto in Grecia, con buona pace di quegli ottusi che si ostinano a non voler capire. Il governo greco ha imposto ai suoi cittadini sacrifici immensi che sono serviti unicamente a salvare gli investitori tedeschi, ma nessun vantaggio ha portato alla popolazione ridotta alla fame e tormentata dai continui suicidi dei disperati. Questo è quanto potrebbe accadere all'Italia dove un governo di banchieri ha messo mano solo alle tasse e agli aumenti , ma nulla ha fatto e nulla fa per ridurre i privilegi dei parassiti della politica o per rilanciare l'occupazione attraverso adeguati investimenti nel settore pubblico. Questi famosi "tecnici" sembra che Keynes non sappiano nemmeno chi sia. Fatalmente ci porteranno ad una riedizione del 1929. Fatalmente??? No se il popolo italiano si ribellerà pretendendo l'introduzione di una moneta nazionale parallela che rendi certi i salari e ci restituisca la sovranità nazionale. Non è un'utopia. Ricordate che quando venne introdotto l'euro, per alcuni mesi ci fu una circolazione parallela con le lire? Dunque è possibile.  Si tratta solo di invertire il processo: dalla lira all'euro, adesso dall'euro ad una nuova moneta.

In caso di crollo poi, ci sono altre soluzioni estreme, come quelle adottate in Germania negli anni della Repubblica di Weimar quando l'inflazione raggiunse livelli esponenziali e per comprare un dollaro servivano tre miliardi e ottocento milioni di marchi,  prima che venisse introdotta una nuova moneta, il rentner Mark, il marco rendita, nelle varie città tedesche le varie amminsitrazioni introdussero delle monete locali che salvarono i cittadini. Nel cassetto della mia scrivania ne ho un'intera collezione. Sono a disposizione di chi desideri vederle.  Dunque, se quando vengono scoperti gli usurai, si procede al loro arresto e il debito viene annullato, perchè lo stesso  non deve valere per le banche? Che siano nazionali o internazionali poco importa. Quello che deve essere fatto, va fatto. Per questo ci sono buone argomentazioni per dire che il debito non va pagato.

Chi ha investito i propri euro nei titoli di Stato italiani  potrebbe averli indietro con il corrispettivo valore di una nuova moneta italiana. Chi ha investito in titoli stranieri si arrangia. Come si sa,  la Borsa è tiranna.  Chi gioca in Borsa sa quel che rischia e non ha diritto di socializzare le perdite. Come cittadini che vivono di stipendio, siamo stanchi di pagare per tutti. E allora, questa è la nostra proposta: Il ritorno veloce ad una moneta nazionale. Saremmo l'avanguardia di un cambio di rotta. In questi giorni ricorre il centenario dell'affondamento del Titanic. Se chi guida la nave non riesce a guardare oltre il proprio naso e ha deciso di andare a sbattere contro l'Iceberg, noi abbiamo il dovere di impegnarci per far cambiare la rotta. Ne va del nostro destino, di quello dei nostri figli, della nostra Italia.

 

 

Nicola Cospito
Ufficio politico MNP - Roma
cell. 339 3547515

 

 

Vogliamo alzare la testa

(10 aprile 2012)
 


Controllate i listini europei di oggi. Tutti in calo e vertiginoso. La Borsa di Milano segna il record negativo con il Mibtel a -5%. Lo spread, tanto caro ai signori delle banche, è di nuovo a quota 400. Speculazioni o meno, è l'ora di reagire e agire.
Gli italiani non potranno sopportare altre manovre compressive degli stipendi e altre tasse. E non sarebbe nemmeno saggio. Addirittura Emma Marcegaglia, segretario uscente della Confindustria, avverte il disagio dovuto alla riduzione dei consumi e chiede al governo di ridurre la pressione fiscale. A nostro avviso va chiesto di più e cioè quello che è necessario: È necessario a nostro avviso non aspettare l'ultimo momento. All'euro va affiancata una moneta nazionale che ci restituisca la sovranità monetaria. Basta vivere di prestiti e di debiti. È ora di introdurre un sano e mirato protezionismo. In Francia già c'è, in Germania lo fanno sugli scaffali e nella vendita al dettaglio. Confrontate i prezzi delle case tedesche con quelle italiane, confrontate i prezzi della Volkswagen con quelli della FIAT. Entrate in un supermercato tedesco e vedrete come il boicottaggio dei prodotti italiani viaggi sui prezzi troppo alti delle nostre esportazioni che restano invendute. Osservate le macchine parcheggiate nelle città francesi: citroen, renault, peugeot, nessuna straniera.
È ora di dire basta.


Come italiani vogliamo rialzare la testa.
Per questo è necessario un governo che tuteli gli interessi nazionali
Non un governo di marionette liberalmassoniche che hanno solo il compito
di svendere agli usurai dell'alta finanza internazionale
quel poco che resta ancora in piedi nella penisola.

Non vogliamo fare la fine della Grecia
cacciamo Monti e i suoi amici dei partiti che lo sostengono in parlamento


Nicola Cospito
Ufficio politico MNP - Roma
cell. 339 3547515
 

 

 

Comunicato

(16 marzo 2012)
 

In merito alla decisione, comunicata in rete, di Adriano Rebecchi e di Alessandro Mezzano, di non voler rinnovare la tessera del MNP, pur dispiacendocene, non possiamo fare altro che prenderne atto. Del resto, è chiaro da tempo ormai che Mezzano e Rebecchi non condividono la linea politica del MNP.
Il MNP dal suo canto, erede del Collegio Unità per la Costituente, continua a perseguire il progetto unitario e resta su posizioni di netta e intransigente opposizione al governo Monti, così come era stato per il governo Berlusconi.
Il MNP resta al suo posto a sostegno della sovranità nazionale contro chi invece continua a svendere l'Italia agli stranieri e in difesa della giustizia sociale, oltre ogni logica liberista e neo-schiavista

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma

 

 

Comunicato Stampa

(9 marzo 2012)
 

I giornali di stamani annunciano l'arrivo degli aumenti e delle scadenze per pagare le nuove tasse introdotte dal governo Monti, il governo nominato da Napolitano su indicazione degli eurosquali di Bruxelles e dei padroni d'Oltreoceano. L'IVA, già aumentata al 21, passerà al 23 %. Entro il 16 giugno bisognerà versare l'acconto IMU a partire dalla prima casa, i lavoratori a reddito fisso già da questo mese vedranno la loro busta paga diminuire in virtù dell'aumento dell'IRPEF regionale e di un acconto del 30% sull'addizionale comunale. Intanto i comuni preparano la TARSU, cioè la tassa sui rifiuti che lieviterà a piacimento delle amministrazioni locali, con una media del 7,5%.
Sommando le manovre del piduista Berlusconi a quelle della marionetta delle banche Monti, le associazioni dei consumatori calcolano che ogni famiglia media italiana dovrà assoggettarsi ad un esborso di 3.160 euro all'anno che arriverà a circa 4.000 con il previsto aumento dell'IVA previsto per ottobre. A questo salasso vanno aggiunti da un lato i rincari dei carburanti, del gas, della elettricità, i ticket sulla sanità, gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari, dall'altro i costi dovuti al mancato rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, il mancato aggiornamento delle pensioni, ecc.
Quello che più fa specie e indigna in questo saccheggio delle poche risorse con le quali tante famiglie tirano avanti a malapena, non riuscendo spesso a raggiungere la fine del mese è che non solo si fanno ricadere sulla popolazione i costi degli errori commessi con la introduzione dell'euro, i costi delle scelte politiche sbagliate, i costi dei favori fatti alla Confindustria, dominata ormai da figli di papà totalmente inadeguati a portare avanti industrie e aziende ereditate come beni di famiglia, ma anche il sapere che questo fiume di denaro, non servirà a creare lavoro, a combattere la disoccupazione giovanile e il precariato, non verrà usato per migliorare i servizi pubblici, a curare il decoro urbano, a rendere più efficienti la sanità, la scuola, la giustizia.
Questo denaro estorto con l'imposizione fiscale più alta d'Europa da un lato andrà a pagare gli interessi usurai contratti dai governi liberaldemocratici con il FMI e la BCE e con tante altre banche private, vedi la Morgan Stanley cui alla chetichella Monti ha versato oltre 2.700.000 milioni di euro il 3 gennaio scorso, dall'altro serviranno a continuare ad assicurare gli stipendi d'oro e i privilegi ai parassiti di Montecitorio e di Palazzo Madama, a foraggiare il Quirinale e il ben tristo figuro che lo abita, a pagare emolumenti stellari ai boiardi di Stato e manager incapaci e falliti, a versare nelle casse dei partiti somme indescrivibili, ad ingrassare politicanti ladri e corrotti, sempre al centro di continui scandali come quello che sta svelando agli italiani il volto della Lega Nord, una banda di malversatori che preferisce depredare i cittadini servendosi delle istituzioni che amministra al pari della mafia.
Tutti gli italiani si chiedono in questo momento quando finirà questa cuccagna, quando si riuscirà a rovesciare questo sistema di ladri e di delinquenti in doppio petto. E intanto una speranza attraversa la penisola, e cioè che divampi la rivolta popolare e che i forconi prendano il sopravvento. Noi condividiamo questo sogno e chiamiamo a raccolta tutti gli italiani perchè ci aiutino a trasformare questo sogno in una realtà che se sarà splendida per gli onesti, dovrà essere un incubo per chi ha portato il nostro paese allo sbaraglio svendendolo all'internazionale dei banchieri, degli usurai e dei massoni.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
 

 

 

«il lavoro fisso, che monotonia,

che i giovani si abituino a cambiare»
 

Con queste parole Monti viene allo scoperto e mostra la sua distanza dai giovani e dal mondo del lavoro
 

Che la politica del governo Monti sia stata orientata sin dal primo momento a salvare le banche e a salvaguardare gli interessi dell'alta finanza è cosa chiara a tutti. La sua azione si è concretizzata essenzialmente nell'aumentare i costi dei carburanti, dell'energia elettrica, del gas, nell'emanare nuove tasse che stanno falcidiando e falcidieranno sempre di più gli stipendi dei lavoratori a reddito fisso, riducendo di giorno in giorno il loro potere d'acquisto. Nulla è stato fatto per salvaguardare il lavoro italiano, le delocalizzazioni infatti continuano indisturbate, nulla è stato fatto per limitare i danni della globalizzazione, ridiscutendo ad esempio il trattato di Maastricht o imponendo una riduzione delle importazioni nel nostro paese, nulla è stato fatto per incoraggiare gli italiani a preferire e a scegliere i prodotti nazionali, nulla è stato intrapreso per far fronte all'emergenza abitativa intervenendo in modo deciso nella giungla immobiliare, settore che ha contribuito in modo pesante al crollo dell'economia planetaria -come dimenticare la bolla speculativa e il fallimento delle banche americane come la Lehmann Brothers- nulla è stato intrapreso per dotare il nostro paese di infrastrutture ammodernate, capaci di impedire disagi come quello subito nella giornata di ieri dai passeggeri dell'Intercity Bologna-Taranto, bloccati per sette ore da alcuni centimetri di neve nei vagoni senza riscaldamento ed esposti al gelo di questi giorni. Nulla è stato fatto per ridurre i costi della politica, i privilegi insopportabili di una classe parlamentare fatta di parassiti e manigoldi, ladri del denaro pubblico.
Ieri poi, il Presidente del consiglio, sostenuto con la sua compagine governativa da PD, PDL e FLI, quasi tutto il parlamento dunque, per non lasciare dubbi sulla sua formazione iperliberista, è venuto allo scoperto con le affermazioni riportate oggi da tutta la stampa quotidiana circa la cultura del "posto fisso". Monti ha dichiarato testualmente «il lavoro fisso, che monotonia, che i giovani si abituino a cambiare». Parole queste che, a parte il loro substrato ideologico, in un momento in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto la percentuale catastrofica del 31%, mentre la precarietà di tanti lavoratori costituisce il dramma di tante famiglie, mostrano come al bravo cameriere del Bilderberg, all'uomo di Goldman Sachs, del destino del nostro paese glie ne importi un fico secco. Così pure la dice lunga il tentativo di abolire l'articolo 18 e gettare i lavoratori in pasto alle cosiddette ristrutturazioni aziendali. Se a questo poi si aggiunge il progetto del governo Monti di abolire il valore legale dei titoli di studio, creando laureati di serie A, cioè i ricchi che si possono permettere università come la Bocconi, e laureati di serie B, cioè i poveri che invece devono accontentarsi delle università pubbliche, magari anche non troppo distanti da casa perchè trasferirsi costa, la politica di Monti per i giovani è chiara e, se pure sostenuta dai partiti fredifraghi e corrotti, è sempre più distante, distante anni luce, dagli interessi dell'Italia e degli italiani.


Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma
 

 

 

La crisi dell'euro:

un'occasione di riscossa nazionalpopolare
 

A distanza da dieci anni dalla introduzione dell'euro, dobbiamo registrare la negatività dell'esperienza della moneta unica per il nostro paese. Una negatività dovuta a molteplici cause che non è difficile individuare ma che possiamo sintetizzare nell'impoverimento generale della popolazione italiana. Mentre da molti osservatori è stato notato come all'euro sia mancata una adeguata guida politica capace di difendere la moneta dagli attacchi speculativi provenienti soprattutto da Oltreoceano, è un dato di fatto che l'euro non è diventato la moneta di riferimento economico che pure si auspicava. Basti constatare che in questi anni, gli europei hanno continuato a comprare il petrolio in dollari per capire che qualcosa non ha funzionato. A questo si aggiunge, la mancanza dell'adeguato controllo sui prezzi, responsabilità della qualcosa va addebitata anche e soprattutto nel nostro paese, alla superficialità e alla incapacità cronica dei governi, quello Berlusconi in testa perchè è stato in piedi più a lungo, che si sono nel frattempo succeduti.  Dal 2002 la inflazione reale che si è abbattuta sulle famiglie italiane è stata molto superiore a quanto dichiarato ufficialmente, si calcola del 30/35%, cui non è corrisposto un adeguamento degli stipendi, anzi...Lo scambio un euro/mille lire è stato lo scambio reale che ha vanificato il valore della moneta unica, quantificato in 1936,27 e così fissato dai soloni di Bruxelles. I prezzi al dettaglio sono lievitati a dismisura senza che nulla fosse fatto per impedirlo. Basti considerare i prezzi degli alimenti, un litro di latte ad esempio, se nel 2011 costava poco più di 1.200 lire, oggi costa  in euro 1,49/1,54, vale a dire circa 3.000 lire. E che dire della speculazione edilizia che in modo ottuso con i suoi prezzi stellari  ha bloccato le vendite o delle assicurazioni che hanno raddoppiato le tariffe? Lo strangolamento delle famiglie italiane ha bloccato i risparmi e anche questo oggi influisce sul mancato acquisto dei titoli di Stato. Molti italiani sono ormai alla sopravvivenza e migliaia e migliaia di aziende hanno dovuto chiudere e chiuderanno, come annunciato, nelle prossime settimane. Il 2012 si apre infatti per molti lavoratori con l'incubo del licenziamento. Qui cade la dimostrazione del fallimento insieme alla moneta unica, del liberismo economico che ha lasciato campo libero alla globalizzazione e al dio Mercato, rendendolo una giungla. Se fossimo stati noi al governo, intendo noi nazionalpopolari, le cose sarebbero andate diversamente, in primis perchè avremmo messo in atto tutti i provvedimenti utili a mantenere l'economia sotto il controllo della politica, in secondo luogo perchè avremmo impedito in ogni modo le speculazioni finanziarie con una politica bancaria accorta e avveduta. Senza contare che avremmo limitato le importazioni per tutelare il lavoro italiano e di conseguenza avremmo impedito le delocalizzazioni riducendo la pressione fiscale sulle aziende. Avremmo investito in modo massiccio nell'agricoltura e nelle biotecnologie favorendo anche la nascita di cooperative giovanili  come pure  nel settore delle energie rinnovabili per raggiungere una reale indipendenza energetica. Questi provvedimenti, uniti ad un taglio netto degli elefantiaci costi dei partiti, dei parlamentari, delle loro clientele nazionali e locali, avrebbero consentito un futuro diverso ai cittadini italiani all'insegna di una equità fiscale e di una redistribuzione della ricchezza. Questo è quanto gli italiani devono sapere  per imparare a conoscerci per quello che siamo davvero: autentici e disinteressati patrioti, animati da una inestinguibile sete di giustizia sociale. Ed è così che ci presenteremo e che saremo in campo in questo 2012 che ci deve vedere e ci vedrà protagonisti.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

cell. 339/3547515

 

 

Congresso Nazionale di Forza Nuova
 

Si è concluso il Congresso Nazionale di Forza Nuova, ma la sua conclusione è l'inizio di un cammino importante che vede Dirigenti, iscritti e simpatizzanti di Forza Nuova, Movimento Patria Nostra e Movimento Nazional Popolari, sempre più convinti di aver intrapreso la strada giusta e di essere l'unica vera speranza per il futuro del nostro amato Paese!

II Congresso Nazionale di Forza Nuova doveva essere un momento per incontrarsi e confrontarsi sulla varie tematiche che i movimenti federati intendono sviluppare per il programma politico che lli vedrà protagonisti nei mesi avvenire!

Tantissimi delegati da tutta Italia e ospiti illustri.

Tra gli ospiti stranieri: Manolo Canduela rappresentante delegazione Spagna, Jonas Degeer rappresentante delegazione Svezia, Incze Bèla rappresentante delegazione Ungheria,Mikhail Kuznetsov rappresentante delegazione Russia, l'Europarlamentare Bruno Collnisch Vice Segretario Nazionale Front Nazional, in colllegamento Skype Derek Holland rappresentante delegazione Irlanda, Cristian Diamnty rappresentante delegazione Romania, l'europarlamentare Nel Griffin. Tra gli ospiti italiani spicca sicuramente la presenza di Padre Giulio Tam e dell'ex Sindacalista Antimafia Gioacchino Basile candidato alla carica di sindaco nel comune di Palermo con una lista civica voluta da Forza Nuova e appoggiata tra gli altri anche dal Movimento Patria Nostra.

 

Interessanti i convegni e i dibattiti effettuati nella due giorni:

 

"Attacco finanziario all'Europa? Unica soluzione, sovranità monetaria"

con l'interventi di: Stefano Sajia (Dirigente Nazionale FN), Avvocato Pimpini (Presidente dell'Associazione Giacinto Auriti), Eugenio Benetazzo (economista), Renzo Rabellino (Presidente Movimento 'No Euro').

 

"Poteri Forti, mafia e Massoneria, il cancro italiano"

con l'interventi di: Giuseppe Provenzale (Dirigente Nazionale FN), Avv. Paolo Ferraro (magistrato), Gioacchino Basile (ex sindacalista CGIL, candidato sindaco per FN a Palermo), Frediano Manzi (Presidente Associazione 'SOS Usura e racket').

 

"Famiglia e difesa della vita, le fondamenta dell'Italia"

con l'interventi di: Marzio Gozzoli (Vice Segretario FN), Avv.Pietro Guerini (Portavoce Associazione 'No 194').

 

"Ritorno alla Terra, la Rinascita Italiana"

con l'interventi di: Luigi Marcolongo (Dirigente Nazionale FN, consigliere comunale di Atessa-Chieti), Martino Morsello (Leader del 'Movimento dei Forconi'), prof. Giuseppe Altieri (Agroecologo e docente universitario).

 

"Caro libri, una proposta per il futuro"

con l'interventi di: Francesco Mangiaracina (Responsabile Nazionale Lotta Studentesca), Matteo Stella (Dirigente Lotta Studentesca), Claudio Cospito (Ufficio Politico Forza Nuova)

 

"Lotta all'immigrazione e difesa dello Ius Sanguinis"

con l'intervento di: Luca Castellini (Coord. Nord. Italia), Marco Forconi (Coord regionale FN Abruzzo), Maurizio Rossi (scrittore).

 

Il primo giorno c'è stato anche l'intervento, molto apprezzato dalla platea, del Segretario Nazionale del Movimento Patria Nostra, Valerio Arenare, che ha rimarcato l'importanza della presenza costanza in piazza e il continuo dialogo con il popolo, nonchè ha fatto esplicita richiesta di aprire un tavolo di discussione per allargare il patto federativo ad altre forze antagoniste che si riconoscono nell'idea di grande Italia lasciataci da «un grande uomo 68 anni fa» e di prendere la distanza da coloro che si definiscono Camerati ma che si lasciano andare a desideri di poltrone mettendo in secondo piano il bene del Paese. Il Segretario Nazionale MPN ha ribadito che i "Camerati" il sistema lo combattono, non  diventano parte di esso.

Molto apprezzati da MPN anche gli interventi di Fiorenzo Consoli che ha ricordato l'importanza del ritorno alla piazza riprendendo le parole di Valerio Arenare, di Giampaolo Costa (Forza Nuova Littoria) che ha invitato a maggiori collaborazioni con altri movimenti e del sanguigno Silvio Verrati che ha ricordato l'origine dell'idea e la necessità ad un ritorno ai concetti basilari di quella che fu "l'origine" ovvero i diciotto punti di Verona e la carta del lavoro.

Il Segretario Nazionale di MPN nel riferire i contenuti del Congresso alla nostra Segreteria Politica, non ha nascosto l'emozione di aver parlato ad una così illustre presenza e di essere soddisfatto della riuscita dell'evento, dei temi trattati e dei propositi con cui FN, MPN e MNP si proiettano verso le prossime lotte politiche che inizieranno già da subito nel contrastare il Governo dei Banchieri ed collaborazionisti NATO e nel battersi contro la scellerata manovra economica che avrà un solo soggetto penalizzato:"il popolo italiano".

Il Secondo giorno di congresso si è concluso con la messa in onore di Massimo Morsello celebrata da Padre Giulio Tam, con gli interventi di Riccardo Donti responsabile della propaganda di Forza Nuova, Giuseppe Zito coordinatore Nord Italia Forza Nuova, Prof. Nicola Cospito Segretario Nazionale del Movimento Nazional Popolare e Dirigente Nazionale FN, Michele Giliberti Coordinatore Regione Campania e Dirigente Nazionale, Dennis conte Coordinatore Friuli Venezia Giulia. La Conclusione è stata affidata Gianguido Saletnich Coordinatore Regionale Lazio e al Segretario Nazionale Roberto Fiore. 

UN GRANDE EVENTO PER UNA GRANDE FORZA CHE NASCE E CHE SI SCHIERA A DIFESA DEL POPOLO, DELL'ITALIA E DELL'EUROPA.

 

 

Congresso Forza Nuova

 


 

Si svolgerà a

Tivoli (RM) il 10/11 dicembre

il secondo congresso nazionale di Forza Nuova.


Il Movimento, che sta diventando il punto di riferimento centrale dell'area nazionalpopolare, dopo la sua opposizione al governo Berlusconi e al berlusconismo, prende adesso posizione contro il governo Monti/Napolitano, espressione delle banche sull'orlo del fallimento e del sistema liberista, prigioniero ormai di una crisi epocale e irreversibile.
Forza Nuova propone in alternativa un sistema diverso, fondato sulla organicità dello Stato che non può che essere sociale, su un nuovo sistema partecipativo, sulla difesa dei lavoratori e delle famiglie, per un'Italia più giusta, nella prospettiva di un'Europa dei popoli, non più suddita dell'arroganza statunitense e contrapposta a quella della finanza dei burocrati di Strasburgo e di Bruxelles ormai clamorosamente fallita
 

 

Chi paga i costi della crisi?
 

La manovra che il governo si appresta a varare, con il voto di fiducia blindato, colpisce ancora una volta i ceti più deboli del nostro paese. Tagli, tasse, aumenti della benzina, dell'energia elettrica, del gas, blocco dei contratti del pubblico impiego all'infinito, blocco delle assunzioni. E nel frattempo la disoccupazione giovanile tocca il 28,9% e quella nazionale supera di gran lunga l'8%. Ancora una volta gli scellerati di Palazzo Chigi e i cialtroni di Montecitorio mostrano tutta la loro incapacità di affrontare e risolvere i problemi che loro stessi hanno generato con l'adesione al trattato di Maastricht, con l'introduzione dell'euro, con le spese miliardarie destinate a tenere in piedi la fitta rete clientelare della partitocrazia, con i loro privilegi di intoccabili, con le inutili partecipazioni alle guerre americane che gli italiani ignari continuano a pagare. Il governo avrebbe potuto abolire le province, abolire le regioni, avrebbe potuto abbassare i prezzi dei generi alimentari, delle case, dell'abbigliamento, avrebbe potuto imporre il dimezzamento dei prezzi industriali dei prodotti italiani per svuotare i magazzini e riavviare il ciclo produttivo, avrebbe potuto eliminare i finanziamenti ai quotidiani nazionali che ormai non legge più nessuno e che procurano lauti stipendi a giornalisti da quattro soldi al servizio della casta, avrebbe potuto tassare le banche e l'alta finanza che continua a speculare in borsa senza alcun controllo, sostituendo beni virtuali a ricchezza reale. Non lo ha fatto. Come non ha trovato alcuna soluzione praticabile per rilanciare l'occupazione e attuare una seria politica dei redditi. Tutte cose queste che noi, nazionalpoplari, nazionalpatriottici, forzanovisti, avremmo realizzato subito. E non è necessario essere aquile per capire che i provvedimenti del governo sono palliativi che non soddisferanno i vampiri di Bruxelles, di Mody's, di Standard and Poor che stanno preparando anche per gli italiani il destino della Grecia, dell'Islanda, della Spagna, del Portogallo.
Per uscire dalla crisi l'imperativo categorico è liberarsi di questi democratici liberisti che sono il cancro dell'Italia. Questa è la prima cosa che gli italiani devono fare. Prima che sia troppo tardi!
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma

 

 

Una sberla? No, uno sberlone!.
Berlusconi K.O.

 

Non una sberla, una sequela di sberloni al governo Berlusconi e ai suoi alleati, questo il significato del risultato del referendum. Un 57 % che, raggiunto nonostante la disaffezione crescente dei cittadini al voto e l'incognita degli italiani all'estero, rappresenta una sonora bocciatura della politica del governo, dei suoi ministri da operetta, ma anche di questo parlamento di yes man, di nominati, di parassiti iperpagati, con la loro la loro insipienza e la loro incapacità. Uno sberlone che, dopo quello delle scorse amministrative, rappresenta un affondo contro il cavaliere di Arcore che ormai appare in coma irreversibile. Farebbe bene dunque Berlusconi a gettare la spugna e a salire al Colle perchè è chiaro anche ai muri che non si è trattato solo di un referendum su singoli quesiti, ma di un voto politico a tutti gli effetti. Gli italiani che hanno votato hanno espresso il loro disagio, il loro non poterne più e al seggio abbiamo visto non solo i militanti referendari, ma soprattutto la gente comune, le casalinghe, le madri di famiglia, i pensionati che tirano la carretta ogni mese, i giovani e i disoccupati, i lavoratori a reddito fisso,vessati dalla politica delle tasse di un governo che ha deciso di far pagare ai più deboli la crisi che esso stesso ha provocato e non è in grado di risolvere.
E gli italiani che hanno affollato i seggi in questi due giorni, sanno che l'alternativa a Berlusconi non è questo desueto e arcaico centrosinistra che appare, oggi come non mai, privo di in leader, di una idea nuova, di un autentico progetto. Gli italiani che oggi hanno vinto, si guardano intorno come Diogene con la lanterna e cercano una forza davvero alternativa, fatta di uomini, non di politicanti e mestieranti del transatlantico dei passi perduti. Uomini nuovi e incorruttibili, intelligenti e preparati che sappiano tirare fuori l'Italia dalla palude. Checchè ne dicano le vestali della democrazia liberale, da Bersani, a Di Pietro, da Casini a Vendola, anche loro hanno perso perchè nel cuore degli italiani c'è l'intima, profonda consapevolezza che anche loro sono come gli altri, come i Lupi, i Brunetta, i Tremonti, i Formigoni, i mangia mangia della politica corrotta e clientelare. Oggi ha vinto l'Italia che vuole rinascere, oltre la politica liberale dello sfruttamento, del lavoro precario, del parlamentarismo becero e perditempo. Hanno perso i partiti e i comitati d'affari. Una realtà che apparirà ancora più vera nel momento in cui si delineerà una nuova forza politica nazionale e sociale, capace di conquistarsi la necessaria visibilità, una forza desiderosa unicamente del bene dell'Italia. Lavoriamo per questo. I risultati per noi e per gli italiani non mancheranno.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma

 

 

COMUNICATO

A Roma va in onda l'osceno
 

Roma è già una città oscena, resa tale dalle cattive amministrazioni, ultima delle quali quella di Alemanno. Una città sporca, con lungo le strade cassonetti della spazzatura colmi e puzzolenti, svuotati sempre in ritardo, ingabbiata nel traffico, priva di parcheggi e di infrastrutture adeguate, priva di servizi pubblici, insicura a tutti i livelli, una città nella quale l'amministrazione fa cassa con multe e trappole di ogni genere, vessando i cittadini in ogni modo, insomma un vero cesso a confronto delle altre capitali europee. In questa delizia, Alemanno ha voluto somministrarci l'Europride, sponsorizzato appunto dalla sua amministrazione. Ieri, cortei di pervertiti hanno potuto sfilare per le vie del Centro, inneggiando all'orgoglio gay, offendendo in ogni modo possibile Dio e la Chiesa, insultando il Pontefice, esibendosi con corpi seminudi e inanellati, con pose provocatorie e quant'altro. Un corteo osceno in una città ormai oscena. Fortunatamente non sono mancate le contestazioni da parte di chi non ha voluto avallare questo turpe spettacolo. Giovani di Forza Nuova e di Militia Christi, ma anche del Foro 753, hanno voluto manifestare il loro dissenso in modo pacato ma deciso. La polizia, nemmeno a dirlo, è intervenuta operando alcuni fermi e denunciando alcuni giovani, forse anche rei di essere "normali". Questo è oggi lo spettacolo della, una volta, "capitale della civiltà", oggi capitale di Alemanno e dei suoi amici malati, capitale della decadenza e dell'indecenza.

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma
 

 

COMUNICATO

Insieme al dopoberlusconi comincia anche la parabola discendente della Lega
 

Nessuno stupore davanti ai risultati elettorali di domenica scorsa. Risultati che, non c'era bisogno che lo dicesse già Berlusconi, salvo ripensamenti, prima della consultazione, hanno avuto una grossa valenza politica. Si è trattato infatti di una tornata eltttorale dopo non solo gli scandali erotico-affaristici del premier e del suo entourage, ma soprattutto dopo un periodo di governo in cui gli italiani hanno potuto constatare l'insipienza e l'arroganza di una classe politica di individui di basso conio che hanno pensato di far pagare ai cittadini, alle famiglie, alla povera gente, la crisi politica da essi stessi provocata. La ripresa dell'inflazione causata dalla mancanza volontaria e proditoria di una politica di controllo dei prezzi, la riduzione del potere d'acquisto degli stipendi, il blocco dei contratti del pubblico impiego, i prezzi usurai sulle case in vendita nelle grandi città, l'incapacità di investimenti nel settore pubblico e di una seria e fattiva lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile, la corruzione dilagante che ha arricchito i potenti e gettato sul lastrico i deboli, l'aumento delle tasse regionali e comunali, la distruzione continua e sistematica della scuola pubblica, i costi vertiginosi delle insensate missioni di guerra al servizio degli americani, non potevano non dare che i risultati che hanno dato: la pesante sconfitta di Berlusconi e dei suoi alleati leghisti, colti anche questi, sempre più spesso negli ultimi tempi, con le mani nel sacco e complici nella protezione di Cosentino e soci. Sconfitta che non santifica la vittoria della sinistra, notoriamente, come dice Grillo e come da noi sostenuto ancor prima di lui, cioè da sempre, speculare e identica agli squali del centro-destra. Una sinistra anch'essa responsabile di tanti fallimenti, vedi Napoli, e priva di un autentico leader, di un serio programma, di un progetto politico organico, priva di tutto.
Noi del Movimento Nazional Popolare, insieme al Movimento Patria Nostra, in questa tornata abbiamo sostenuto Forza Nuova, e lo abbiamo fatto con i nostri mezzi certamente non potenti, esclusi dal circuito mediatico, prigionieri di una congiura del silenzio di chi preferisce ignorarci perchè teme ciò che noi rappresentiamo. Lo abbiamo fatto con la tenacia e l'ostinità di chi non si arrende e ancora sa sognare un avvenire diverso per l'Italia. Alcuni risultati sono stati conseguiti, una manciata di consiglieri eletti c'è stata e può costituire una prima pattuglia per la battaglia politica anche all'interno delle cosiddette istituzioni. Nel frattempo, davanti ai ballottaggi che si annunciano, diciamo sin da ora che il 29 maggio ci asterremo. Non siamo infatti interessati al duello tra i compari di merenda, i comitati d'affari identici nel dogmatismo liberista e nella servitù alle grandi lobbies finanziarie. Non ci faremo abbindolare dai pretestuosi appelli a fermare il pericolo comunista nel quale non crediamo da tempo. Tanto la Moratti quanto Pisapia, ed è sotto gli occhi di tutti, sono espressioni di uno stesso sistema, quello dell'antifascismo capitalista e liberalmassonico che svenduto la sovranità nazionale. Per questa ragione, preferiamo continuare l'impegno i in un'altra battaglia, quella per i 4 si al referendum perchè lì, si, sono in gioco davvero gli interessi e l'avvenire degli italiani.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma
 


APPELLO
 

Si chiude tra poche ore la campagna elettorale per le amministrative. Il Movimento Nazional Popolare, insieme al Movimento Patria Nostra, sostiene le liste di Forza Nuova, contro i comitati d'affari di destra e di sinistra. Lo stesso Movimento Nazional Popolare concorre con il proprio simbolo nel comune di Belgirate in provincia di Verbania, inaugurando così per la prima volta un vero e proprio esperimento elettorale.
Nessun mistero sul fatto che queste elezioni costituiscono un vero e proprio test non solo per Berlusconi e il berlusconismo, dopo le note vicende erotico-affaristico-giudiziarie del cavaliere di Arcore, ma per la tenuta stessa della democrazia e della legittimità della rappresentanza politica in Italia. Gli italiani sono sempre più consapevoli infatti che oggi in Italia politica significa malaffare e che i politici di destra e di sinistra, invece di farsi carico dei mille problemi del paese, si contendono solo l'amministrazione delle poche risorse rimaste, da distribuire alle proprie clientele, nel disegno di perpetuare il proprio potere. Lo dimostra l'astensionismo che nelle ultime consultazioni ha raggiunto cifre altissime e che appare destinato a crescere ancora di più nelle elezioni di domenica prossima. Basti pensare a Napoli e alla situazione di emergenza dovuta ai rifiuti che l'amministrazione non riesce a smaltire. La città partenopea è ormai al collasso igienico-sanitario e la popolazione minaccia la rivolta. Intervistati dal TG molti cittadini napoletani hanno dichiarato che non andranno a votare e che anzi bruceranno le tessere elettorali. In questa Italia siamo passati, come spesso abbiamo ricordato, dalle città giardino ultrapulite e profumate del Fascismo alle città discariche della democrazia. Di fronte a questa evidenza l'antifascismo che ancora qualcuno persegue ci fa solo sorridere e dovrebbe indurre alla meditazione soprattutto i giovani dei centri sociali che continuano a persistere nell'errore. Questo a parte, se l'elettorato che si recherà domenica e lunedì alle urne, sarà inferiore al 50 % degli aventi diritto, la democrazia rappresentativa, già in crisi di partecipazione, lo sarà anche nei numeri. Lo sa Napolitano, lo sa Berlusconi, lo sa Bersani, lo sanno le cosiddette cariche istituzionali nel loro complesso. Questi signori sanno che la loro autorità, già in discussione, diventerebbe ancor più traballante e fondata sull'abuso. Anche la stampella offerta dai leghisti a Berlusconi non servirebbe a granchè. Una lega che nei fatti, oltre a perseguire l'ingiustizia sociale e la divisione del Paese, appare nepotista, inadeguata e corrotta come tutti gli altri. Facciamo dunque attenzione ai risultati di lunedì. Ai nostri amici, ai nostri camerati diciamo senza indugio: L'astensionismo crescerà ma è anche necessario nel frattempo votare Forza Nuova perchè, mentre le cariatidi liberaldemocratiche annaspano nel fango delle loro miserie e del loro fallimento, bisogna costruire in Italia il Movimento dell'alternativa e della rinascita nazionale. Ogni voto in più delineerà una tendenza alla crescita e all'aggregazione di una forza autenticamente nazionalpopolare e di opposizione. Una forza capace di restituire speranza soprattutto ai giovani, ai disoccupati, ai precari a tempo indeterminato, ai lavoratori sfruttati e traditi dal sindacato. Dobbiamo cercare di raggiungere quella percentuale che spezzi l'omertà e il silenzio dei mass media.
È successo in Grecia, è successo in Romania, e' successo in Ungheria, è successo in Finlandia.
Deve succedere anche qui da noi. Qui in Italia, dove un tempo, cominciò tutto, cominciò la rivoluzione italiana ed europea. La rivoluzione della gioventù contro il vecchio mondo liberalmassonico.
Riflettete. Ogni voto in più a Forza Nuova sarà un monito ai nemici del nostro Paese. E farà capire loro che devono fare i conti con noi. Non lasciamoci sfuggire questa occasione.


Nicola Cospito

MNP (Ufficio Politico - Roma)

 

 

COMUNICATO
Amministrative 2001
 

Per la prima volta nella sua storia, anche il Movimento Nazional Popolare è presente nella competizione elettorale. Il MNP concorre il 16 maggio insieme a Forza Nuova nel comune di Belgirate, piccolo centro nella provincia di Verbania. La scesa in campo del MNP non è stata esente da ostacoli, soprattutto per la mancanza di indicazioni precise da parte dell'amministrazione in carica che ha difettatto nella distribuzione della modulistica corretta. Il MNP scende in campo con un programma sociale a tutela e a vantaggio dei cittadini e considera il "laboratorio" di Belgirate un test finalizzato a saggiare le possibilità e le potenzialità del MNP anche a livello elettorale, nella convinzione che si debba partire proprio dai centri piccoli nell'opera di risanamento dell'intero Paese, disastrato da amministrazioni incapaci, incompetenti e soprattutto preoccupate solo di perpetuare all'infinito il loro potere. Al di là di quello che sarà il risultato, la lotta del MNP continuerà a tutti i livelli per il bene dell'Italia e dei suoi cittadini. In allegato il volantino programmatico e la lista dei candati MNP/FN.


MNP (Ufficio Politico - Roma)

(volantino)
 

 

COMUNICATO
Referendum


Questa nostra democrazia zoppa si regge su due colonne portanti: le elezioni ed i referendum che sarebbero le uniche opportunità per il "Popolo sovrano" di esprimere la propria volontà e di esercitare appunto la sua sovranità come da Costituzione.
Il governo Berlusconi che si dichiara democraticissimo, ha però paura dell'espressione della volontà popolare, specie quando non é in grado di controllarla.
Ricordiamo tutti le dichiarazioni di Berlusconi che affermava che il Parlamento «é un intralcio all'azione del governo e che sarebbe sufficiente che a votare fossero i soli capi dei gruppi parlamentari per evitare le lungaggini dei dibattiti parlamentari».
Oggi il governo teme l'espressione diretta della volontà popolare sui temi del nucleare, della privatizzazione dell'acqua e soprattutto sul "legittimo impedimento" e perciò sta facendo manovre bizantine e codarde per affossare i referendum.
In primo tempo, gettando al vento 350.000.000 di euro ha negato l'accorpamento delle date dei referendum con le elezioni amministrative con lo scopo di evitare che chi votava per le elezioni potesse votare anche per i referendum nella speranza di riuscire a non far raggiungere il quorum per i referendum.
Ora ha modificato la legge sul nucleare NON ABOLENDOLO, ma solamente procrastinando la decisione a «dopo più approfondite analisi» in modo da svuotare di significato il referendum e di conservarsi la possibilità di riprendere l'argomento più tardi e, nello stesso tempo, minando il raggiungimento del quorum per il "legittimo impedimento" che é quanto di più interessa a Berlusconi per annullare i suoi processi pendenti.
Stesso discorso sta progettando per la privatizzazione dell'acqua.
In conclusione si può affermare che Berlusconi ha paura dell'espressione diretta della volontà popolare e che la sua pretesa democraticità é solo una maschera dietro la quale si nasconde la volontà di un regime populista ed antidemocratico cui manca anche la capacità ed il coraggio di palesarsi!!!
 

Alessandro Mezzano
 

 

COMUNICATO
Manifestazione a Brindisi


Si è svolta ieri, 16 aprile 2011, a Brindisi l'annunciata manifestazione indetta dal Coordinamento Pugliese del Movimento Nazional Popolare e dal Movimento Patria Nostra.
Temi della manifestazione sono stati l'emergenza immigrazione che il governo italiano mostra di non saper gestire a dovere e la guerra in Libia spacciata falsamente per missione umanitaria. Alla manifestazione hanno partecipato il coordinatore regionale del MNP Cataldo La Neve, il segretario provinciale di Taranto Carmine Bronzo, Valerio Arenare, segretario nazionale del MPN e il vicesegretario Alessandra Morelli. La manifestazione è stata commentata positivamente dai cittadini di Brindisi, sempre più allarmati per l'evolversi della situazione immigrati ed è stata oggetto di un passaggio televisivo da parte della emittente Puglia TV.
Gli organizzatori ringraziano anche il coordinatore del Circolo "Mussolini" di Locorotondo, Pino Convertini, per il sostegno dato alla organizzazione della manifestazione.


Il Coordinamento MNP Puglia
 

 

COMUNICATO
No alle operazioni militari in Libia


Gheddafi non ci è simpatico e non ce lo è mai stato. Ricordiamo la cacciata degli italiani dalla Libia al momento della sua ascesa al potere oltre quarant'anni fa. Gli italiani che in Libia avevano costruito scuole, porti, ospedali e quant'altro. Nel 1969 vedemmo tornare i nostri compatrioti della Libia con indosso solo i loro vestiti, privati delle loro case, dei loro beni, di tutto. Da allora Gheddafi non ha fatto altro che estorcere ai governi italiani quattrini a palate a tutolo di risarcimento del colonialismo subito. Lo stesso Berlusconi solo un paio di anni fa ebbe a donargli 5 miliardi di euro.
Ciò nonostante non possiamo approvare la scelta italiana di partecipare alle operazioni militari anti Gheddafi con le proprie basi e i propri aerei. La solerzia della Francia che ha voluto la risoluzione dell'ONU in questo senso è più che sospetta e, con la solita scusa della missione umanitaria e della esportazione della democrazia, il vero obiettivo saranno come già in Iraq, i pozzi petroliferi di cui la Libia è ricchissima. Altro che umanitarismo.
I nostri governanti, che solo pochi mesi fa facevano a Gheddafi il baciamano, che gli consentivano lo show con 500 ragazze assoldate appositamente per lui, che gli facevano piantare la tenda a Villa Borghese, oggi si preparano ad un'altra avventura militare che ancora di più comprometterà l'Italia davanti al mondo libero dei paesi non allineati. E questo costerà ancora denaro alle tasche dei cittadini oltremodo depredati e tartassati. E dimostrerà ancora una volta la perniciosità della NATO che usufruisce del territorio italiano per le proprie basi militari, dove pure conserva ordigni nucleari. Oltre ovviamente la sudditanza del nostro Paese che mostra ancora una volta non solo di non avere una politica estera credibile, ma che ha perduto del tutto la sovranità nazionale alla faccia di festeggiamenti che nascondono invece una realtà tutta italyota fatta di opportunismo, menzogna e ciarlataneria.
 

Nicola Cospito   

(19 marzo 2011) 

 

 

COMUNICATO STAMPA

No al nucleare

 

Mentre il Giappone e il mondo intero fanno i conti con la imponderabile forza della Natura e con l'immane tragedia che ha cancellato migliaia di vite umane, di fronte alla incombente minaccia nucleare derivante dalla fusione dei reattori della centrale di Fukushima e di altri impianti considerati fino a tre giorni fa ultra sicuri, minaccia che sembra preannunciare una nuova Chernobyl, la Germania sospende il proprio programma nucleare e decide la chiusura dei vecchi impianti in Assia e nel Baden Württemberg. Mentre l'intera Europa, Svizzera in testa, si interroga se chiudere per sempre con l'energia dell'atomo, il ministro italiano dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, ministro del paese meno organizzato della Comunità Europea, tetragona nella propria arroganza, dichiara a Bruxelles che il programma italiano non cambia e che il governo Berlusconi è intenzionato ad andare avanti sulla strada del nucleare, Un'altra dimostrazione che il popolo italiano ha a che fare con un governo di scellerati irresponsabili, pronti, in nome del profitto, a non tenere in nessun conto la sicurezza dei cittadini.
Di fronte all'immane catastrofe che ha colpito il paese del Sol Levante, il MNP, nel chiedere lo stop ad ogni velleità nucleare in Italia e la chiusura immediata di tutti gli impianti nucleari sul suolo del vecchio continente, unita ad una massiccia politica di investimenti nel campo delle energie pulite e rinnovabili, si prepara a mobilitarsi in vista del referendum del 12 giugno e chiama a raccolta tutti gli italiani perchè si sbarri per sempre nel nostro paese la strada ad ogni scelta avventurista che mette in pericolo la sicurezza dei cittadini e la stessa esistenza del pianeta.


Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP

(16 marzo 2011)

 

 

COMUNICATO

Adesione "Patria Nostra"

 

Forza Nuova e il Movimento Nazional Popolare salutano l'adesione dei camerati del Movimento Patria Nostra al patto operativo che mira alla costruzione di un blocco compatto dei movimenti antagonisti.
Qui di seguito il comunicato che il Movimento di Valerio Arenare sta diffondendo sui forum, su facebook e per posta elettronica.

 


Nei giorni scorsi, sono avvenuti in più fasi incontri tra i dirigenti nazionali del Movimento Patria Nostra, il rappresentante del Movimento Nazional Popolare, Nicola Cospito e Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova. Nei cordialissimi incontri, abbiamo avuto modo di constatare una certa similitudine se non addirittura uguaglianza di idee che daranno modo di rendere reale la formazione di quello che stiamo rinominando "polo antagonista". Difatti, i tre movimenti sopra citati sono gli unici, oggi in Italia, veramente ispirati dall'antagonismo e dalla "Terza Via" e che non hanno alcuna intenzione di stringere accordi o pseudoparentele con il Pdl e suoi affini/derivati!
L'accordo raggiunto permetterà ai tre movimenti di collaborare nell'ambito di iniziative volte al sociale (il No all'invasione islamica, il No all'aborto, battaglia dura contro la pedofilia, etc.), iniziative comuni, ma si potranno valutare anche accordi di carattere elettorale inizialmente nelle scadenze amministrative, ma anche nelle altre, mettendo a disposizione nelle liste anche nomi di esponenti del MPN. Ogni movimento conserverà comunque la propria autonomia organizzativa e strutturale. Già dai prossimi giorni inizieranno le prime prese di contatto tra i nostri e i dirigenti del MNP e di Forza Nuova a Roma e in alcune zone del territorio nazionale. Al Congresso di Azione Donna di Palermo che si terrà ad aprile 2011 avremo dei responsabili di FN come relatori e lo stesso accadrà a Varese.
 

Movimento Patria Nostra
 

 

 

Convention Nazionale di Forza Nuova

La nostra sfida al Sistema



Sabato 11 Dicembre 2010 - Ore 16,00
Centro Congressi Hotel Pineta Palace
Via San Lino Papa, 35 - Roma


La segreteria nazionale di Forza Nuova annuncia che l'11 di Dicembre sarà presentato il programma del Movimento per l'anno 2011. Per l' occasione saranno presenti delegazioni forzanoviste di tutta Italia ed esponenti di altre formazioni politiche che hanno intrapreso un percorso a fianco del Movimento.
Il segretario nazionale Roberto Fiore ed altri esponenti nazionali di Forza Nuova lanceranno anche la sfida elettorale in vista delle elezioni amministrative e, probabilmente, di quelle politiche.


Per informazioni chiamare 06 35348636
Email info@forzanuova.org
 

 

 

COMUNICATO FORZA NUOVA

La nostra campagna d'autunno


da: http://fascinazione.blogspot.com/2010/11/forza-nuova-canta-vittoria.html
 

Oltre 100 persone hanno assistito all'incontro di ieri sulla crisi economica e del lavoro, organizzato a Roma da Forza Nuova. Un meeting di "altissimo livello" -recita la nota dell'ufficio stampa del movimento- che ha sviscerato a fondo i temi della crisi economica e delle sue ripercussioni sul mondo del lavoro, in termini occupazionali, delle tutele sindacali, di precarietà. I relatori che si sono susseguiti, probabilmente il meglio che la cultura "eretica" o "non allineata" possa oggi esprimere, hanno delineato un quadro analitico dello stato di fatto della crisi in Italia e nel mondo e tracciato le linee guida per una cultura economica, del lavoro, dello sindacato, alternativa al liberalcapitalismo oggi imperante. Ma non ci si è limitati ad analisi puramente teoriche, sono stati individuati punti importanti d'intervento immediato anche a livello legislativo a difesa in primo luogo della produzione nazionale, soprattutto della produzione a "km zero".


La nostra campagna d'autunno

di Gianguido Saletnich (Coordinatore Forza nuova Lazio)
 

«È stato un primo importante passo nella giusta direzione. Anzitutto ringrazio, Francesco (Mancinelli - n.d.r.), Valerio (Lo Monaco de La Voce del Ribelle - n.d.r.), Marco (Linguardo di Thule Italia - n.d.r.), Nicola (Cospito - n.d.r.), Filippo (Ghira di Rinascita - n.d.r.) e Alessio (Provaroni del Centro Studi Socialismo Nazionale - n.d.r.), per la loro partecipazione. È stato un segnale importante mettere intorno allo stesso tavolo, su un tema concreto e vitale, tutte quelle voci che il sistema cerca di tacitare, ed infatti anche oggi (ieri - n.d.r.) nessuna agenzia di stampa, nessun giornale, ha avuto l'ardire di seguire il nostro convegno. Troppo pericoloso per il sistema dare spazio a tesi tanto rivoluzionarie quanto assolutamente applicabili all'economia di oggi. Probabilmente se avessimo parlato di "bunga bunga", escort e altre fesserie del genere avremmo avuto un gran risalto sulla stampa, visto che tutti i media non fanno altro che concentrare la propria attenzione su temi insignificanti invece che su argomenti vitali non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo. Oggi abbiamo di fatto aperto la nostra campagna contro le delocalizzazioni e l'economia finanziaria delle Private equity, dei fondi sovrani, dei prodotti d'investimento ad alto rischio che hanno distrutto l'economia d'interi paesi. Sarà una campagna lunga, ma incessante, fatta di manifestazioni di piazza come quella di sabato prossimo a Prato, contro l'invadenza dei prodotti e delle fabbriche (sarebbe meglio chiamarle campi di lavoro) cinesi, o quella nazionale che terremo a Roma il prossimo 11 dicembre, e di convegni di analisi e proposta come quello di oggi ed il prossimo, in data da definire, ma già impostato, contro il sistema bancario, e per la piena sovranità monetaria, un tema quest'ultimo tenuto nascosto al popolo perchè di portata inimmaginabile, la più grande rivoluzione della storia recente (…) Diamo dunque appuntamento a tutte quelle realtà politiche, metapolitiche e culturali che si riconoscono nelle linee guida tracciate oggi, all'11 dicembre qui a Roma, per dare un'altra spallata al sistema, che non è certo Berlusconi o il berlusconismo, Fini, Bersani, ed altri burattini del genere, ma è Banca Mondiale, Fondo Monetario internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio, ed in piccolo, Profumo, Geronzi, Draghi, Bernanke e gli altri governatori del sistema bancario mondiale. Sarà un momento di svolta per la politica italiana, perchè o si rivoluziona il sistema, o finiremo peggio della Grecia»

Questo nel dettaglio il calendario e i contenuti delle prossime iniziative di Forza nuova, descritte in una nota della segreteria nazionale:
Il crollo del sistema berlusconiano e l'avvento di un governo ancora più stretto nella morsa di banche e interessi stranieri, rappresentano per l'Italia e per Forza Nuova un momento decisivo. La segreteria nazionale annuncia una manifestazione a Roma per il giorno 11 di Dicembre dal titolo "Rivoluzione Italiana; dall'abisso alla rinascita". L'On Roberto Fiore e altri dirigenti massimi del Movimento daranno vita ad una "convention" a cui parteciperanno delegazioni da tutt'Italia e dove verranno esposte le tesi per una rinascita economica, sociale, politica e spirituale della nostra Terra. Milioni di Italiani che fino a poco tempo fa speravano che Berlusconi e la Lega potessero salvare l'Italia dall'invasione di immigrati, dalla crisi economica o dalla perdita continua di dignità, si trovano di fronte ad una involuzione del sistema che, dopo due anni di inazione, potrebbe portare l'Italia in un terzo mondo di povertà e disordine governata da banchieri e profittatori. Forza Nuova inizierà dal prossimo sabato una serie di manifestazioni politicamente significative; a Prato il 20 Novembre si metterà in luce l'ipocrisia di tutti i partiti nel gestire una situazione di occupazione economica cinese che sta asfissiando la città; a Brescia il 4 Dicembre in una città dove gli immigrati sono il 20% della popolazione e i bambini italiani nelle scuole elementari sono oramai una minoranza. Infine il 18 Dicembre a Milano Forza Nuova con un colpo di teatro si impossesserà per un giorno intero del centro cittadino. In tutte le regioni la classe politica di FN non elemosina e non si prepara a compromessi, agisce e si sacrifica perchè sa che il proprio ruolo in questa notte profondamente buia è di mantenere accesa la luce della resurrezione

 

 

 

COMUNICATO

Un balzo in avanti!


Nicola Cospito
 

I fatti delle ultime settimane mostrano chiaramente come si sia ormai ad un passo dalla crisi di governo. Una crisi auspicata da larghi strati dell'opinione pubblica italiana, stanca di uno spettacolo che definire indecente è poco.
Non solo l'economia è al collasso, ma anche la tenuta morale dell'Italia che ha toccato il punto più basso della sua storia unitaria. La scena è deprimente, politici corrotti, viziosi, prigionieri delle loro perversioni (droga, sesso, malaffare), giornalisti gazzettieri e sciacalli o reggicoda dei "potenti", istituzioni allo sbando ad ogni livello, imprenditori o sull'orlo del fallimento e della bancarotta o rapaci sfruttatori dediti al caporalato più o meno legale (vedi legge Biagi, lavoro interinale, in affitto e quant'altro), malasanità più che diffusa, giustizia lentissima e inefficace, la scuola nelle mani di una dilettante, le città invase dalla spazzatura e dalla sporcizia, paralizzate dal traffico, sempre più invivibili, l'identità nazionale fatta a pezzi dal mondialismo e dall'immigrazione selvaggia.
Di tutto questo, dobbiamo dirlo chiaramente, il principale responsabile è Berlusconi unitamente alla sua cricca di masnadieri. Il ricco commerciante di Arcore, salvo brevissime parentesi, è al governo da oltre sedici anni. Sedici anni di sconfitte per l'Italia onesta. E con lui è responsabile Gianfranco Fini che in questi anni ha condiviso con incarichi importantissimi il malgoverno berlusconiano.
Insieme, questi due compari, hanno trascinato l'Italia nel baratro, impelagandola in guerre micidiali e costosissime, spacciate ipocritamente e falsamente come "missioni di pace". Insieme questi due compari hanno svenduto la sovranità del nostro paese. Insieme, questi due compari, con le loro vicende personali, hanno svergognato e ridicolizzato l'Italia davanti all'opinione pubblica internazionale. Non è più tempo di restare alla finestra, crogiolandosi in realtà ininfluenti. Restare a guardare non sposta di un millimetro le forze in campo. Astenersi dalla competizione elettorale non è andare contro il sistema ma, oggi come oggi, è fare un favore al sistema. Partecipare alle elezioni è un modo come un altro per far conoscere all'opinione pubblica le idee e i programmi di chi si batte per l'alternativa. È tempo di far crescere anche nel nostro paese, come già in tutta Europa, una forza di opposizione nazionale.

Per queste ragioni il Movimento Nazional Popolare e Forza Nuova chiamano a raccolta i militanti di tutta Italia perchè si preparino all'evento elettorale che si avvicina.
Noi andremo alle elezioni con i nostri programmi e le nostre bandiere,


Avanti dunque
per l'Alternativa Nazionalpopolare
per lo Stato Sociale, Organico, Comunitario,
per la Sovranità Nazionale
Per un'Europa dei popoli libera dai condizionamenti della finanza apolide e usuraia

 

 

 

COMUNICATO

Convegno "Terra in Movimento"

 

Si è svolto ieri 9 ottobre nella sala maggiore dell'Agriturismo IL COLOMBAIO, l'annunciato convegno di Forza Nuova "Terra in Movimento". Di fronte ad una folta schiera di dirigenti e militanti del Movimento e alla presenza di una nutrita rappresentanza del Movimento Nazional Popolare, dopo una prima parte dedicata ad un summit dei quadri laziali, curato da Gianguido Saletnich e da Gianmaria Camillacci, gli oratori che si sono succeduti hanno affrontato temi di grande importanza culturale e politica quali l'Antievoluzionismo (Rutilio Sermonti, Prof. Fondi dell'università di Siena) Mafia e politica (Giuseppe Provenzale e Gioacchino Basile), Cosa cela il terrorismo (Solange Manfredi, Giuseppe Provenzale), la Sovranità monetaria (Avv. Gianni Correggiari, Avv. Guido Pimpini). Le conferenze, di elevato livello, sono state seguite da moltissime domande che hanno attestato il grande interesse della platea che ha agevolmente sopportato un impegno di ascolto di diverse ore. I lavori sono stati chiusi in tarda serata dagli interventi politici di Nicola Cospito e Roberto Fiore. Entrambi hanno sottolineato la grande combattività che caratterizza il patto operativo stretto tra FN e MNP e la volontà di mettere in campo un'opposizione netta e intransigente nei confronti del governo Berlusconi e di una classe politica corrotta che tutto fa tranne che occuparsi dei problemi degli studenti, dei precari, dei disoccupati, delle famiglie italiane. Fiore in particolare ha sottolineato l'impegno di Forza Nuova contro la camorra e l'immigrazione e ha ricordato la conferenza stampa tenuta a Castelvolturno insieme al sindaco della cittadina campana che ha denunciato l'abbandono della sua città da parte delle istituzioni dello Stato. Quando che si terranno, Forza Nuova comincerà da subito a prepararsi per le elezioni politiche per interpretare e dare voce alle giuste proteste degli italiani onesti.


MNP Ufficio Stampa

 

 

Nicola Cospito sulla votazione alla Camera

 

La votazione alla Camera di oggi pomeriggio ha mostrato la fragilità di una maggioranza che di fatto non esiste più da tempo. Mentre le elezioni si avvicinano a passi da gigante e quasi certamente avranno luogo la prossima primavera, il paese appare abbandonato a se stesso da politicanti da strapazzo che hanno scambiato l'arena politica per un teatro in cui attori da quattro soldi sono stati dignificati immeritatamente al rango di governanti del nostro paese. Formulare un bilancio di questa legislatura ormai al tramonto è presto fatto:
* Berlusconi, ormai ridotto ad un cencio, ha svenduto il nostro paese allo straniero, inviando i nostri soldati a combattere le guerre per gli interessi americani, consentendo la presenza di ordigni nucleari statunitensi nelle basi militari del Nord-Est, accettando la costruzione del micidiale aereo F35 nella base di Cameri (NO) e la presenza dell'aereo Global Hawk delle forze armate USA nella base di Sigonella in Sicilia. Ha esposto il nostro paese al ridicolo in più occasioni, ultima quella dello show di Gheddafi. E potremmo continuare..
* Tremonti, ha operato come un ragioniere di scarso valore. Ha operato tagli indiscriminati, bloccando il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, tagliando decine di migliaia di posti di lavoro, lasciando campo libero alle banche e alle loro speculazioni, non introducendo alcun provvedimento per ostacolare le manovre dei pescecani dell'alta finanza internazionale nelle losche manovre borsistiche.
* la Gelmini, ha preso la scuola a martellate con provvedimenti a pioggia, confusi e contradditori. Ha umiliato la classe docente e ha mostrato una scarsa conoscenza del dicastero che, solo per amicizia con il premier, le è stato affidato.
* Alfano, ha mostrato di essere un burattino nelle mani di Berlusconi del quale ha eseguito puntualmente gli ordini mettendo a punto piani e riforme tese unicamente a salvaguardare il premier dalle numerose inchieste sul suo conto.
* Bossi, sottratto all'osteria del suo paese e al tavolo del tressette, ha sistemato suo figlio, il trota, facendolo diventare consigliere regionale, ha mostrato di essere violentemente antiitaliano e ha chiarito ai più scettici che la politica oggi è una cosa di cui si possono occupare soprattutto gli analfabeti. Con lui la lega ha mostrato di avere le mani in pasta come e più degli altri.
* Frattini, ha mostrato di essere un ministro degli Esteri solerte a difendere gli interessi principalmente di americani e israeliani, non di certo quelli del nostro paese. ha rivelato di essere quanto già tutti sapevano: è un signor nessuno come il suo compare Andrea Ronchi, ministro delle politiche comunitarie che hanno continuato a danneggiare l'Italia e gli italiani mettendoli all'angolo del mercato comune.

Dobbiamo andare avanti e parlare del disastro della sanità, della Fiat e dell'arroganza del delocalizzatore Marchionne che ha potuto fare quello che gli pare in assenza del potere centrale? O delle centinaia di imprese grandi e piccole che hanno chiuso e stanno chiudendo per assenza di equilibrati interventi statali? Delle decine di migliaia di disoccupati e lavoratori precari? Del traguardo del 30 % della disoccupazione giovanile raggiunto da questo governo? Non osiamo parlare del'emergenza abitativa o dei prezzi a ruota libera in assenza di regole e di controlli.

Ci fermiamo qui. Di sicuro pochi saranno a rimpiangere questa legislatura al tramonto, di certo quelli che ci hanno marciato e mangiato, soprattutto le centinaia di parassiti, parvenus della politica, i deputati nominati senza arte nè parte, le mogli e le amanti gratificate con incarichi pubblici, la malavita che ha messo i tentacoli su due terzi del nostro paese. Non di certo gli italiani onesti, sempre più sgomenti, sempre più incazzati.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico del MNP

 

 

 

Un dovere morale: costruire l'alternativa

 

Con la rottura tra Fini e Berlusconi non solo avanza la prospettiva di una imminente crisi di governo e delle elezioni anticipate, non solo si dimostra un ulteriore fallimento del cosiddetto bipolarismo, ma si consuma un altro passo importante nella crisi del sistema liberaldemocratico sempre più lontano dalla gente, sempre più distante dai reali problemi del Paese e dell'Europa tutta. Problemi che il sistema, imbrigliato nelle proprie contraddizioni non può e non sa risolvere, essendone esso stesso la causa determinante.
In Italia, come del resto in Europa, esiste una questione sociale gravissima che vede non soltanto prevalere uno squilibrio sempre maggiore nella distribuzione delle risorse ma segna una sempre maggiore prospettiva di disoccupazione generalizzata che colpisce in particolare le giovani generazioni. In Italia il berlusconismo ha raggiunto il nefasto traguardo del 30 % della disoccupazione giovanile, mentre si aggravano il debito pubblico, l'emergenza abitativa, la crisi della giustizia, il malessere della sanità, il massacro della scuola pubblica, il caos dei maggiori centri urbani nelle mani di amministratori incapaci e scialacquoni del denaro pubblico.
A questa crisi il governo del cavaliere di Arcore, come è noto, ha risposto non con un generale abbassamento dei prezzi, non con investimenti nel settore pubblico, non con una messa fuori legge delle speculazioni finanziarie, non con la messa in atto di una politica dei servizi, non con un rilancio della ricerca scientifica e tecnologica, non con una politica volta alla valorizzazione e alla ripresa dell'agricoltura, non con una vera lotta all'evasione fiscale, ma con i palliativi dei tagli alla spesa che non risolvono nulla andando invece a colpire, come al solito, le fasce più deboli della popolazione.
A fronte di tutto questo l'opposizione di Bersani e del PD, impantanati nella crisi identitaria e politica di una sinistra ormai smarrita e disorientata, non riesce a recuperare una credibilità ormai perduta da lungo tempo. Il PD, da D'Alema e Veltroni in poi, ha subito un processo di trasmutazione liberista che lo ha assimilato completamente alle caratteristiche delle formazioni di centrodestra di cui condivide i presupposti ideologi. Realtà questa che non è sfuggita alla pubblica opinione che ha reagito disertando in massa le urne, nell'attesa di vedere sorgere un movimento di rottura totale, di opposizione energica e intransigente, capace di coniugare la giustizia sociale con la risoluzione delle questioni relative alla salvaguardia dell'identità, dell'unità e della sovranità nazionali.

Ecco dunque il compito che si pone alle formazioni nazionalpopolari e sociali. Denunciare la rottura Fini-Berlusconi per quello che è: lo scontro di ambizioni e di interessi che nulla hanno a che fare con il destino dell'Italia, smascherare i collaboratori mercenari che ancora si pongono in maniera più o meno mascherata al servizio delle formazioni del centro-destra e costruire rapidamente il blocco che deve segnare la riscossa degli italiani e la rinascita del nostro paese.
Il Movimento Nazional Popolare, insieme a Forza Nuova è già su questa strada da tempo e chiama a raccolta tutti i militanti di buona volontà a mettere da parte personalismi incapacitanti, a considerare benefiche e di arricchimento alcune naturali diversità tra i gruppi che ormai hanno il dovere di unirsi in una Federazione di intenti che deve tornare protagonista e tornare a vincere Ben consapevoli che la battaglia delle idee occupa il primo posto, noi del MNP non vogliamo comunque rinunciare a dare voce e rappresentanza agli italiani che chiedono l'organizzazione di un' alternativa anche a livello istituzionale. Quindi prepariamoci anche in questo campo come è necessario. Le comunità militanti devono diventare gangli vitali di un grande e forte movimento politico nazionale. Così come sono adesso sono autoreferenziali e ininfluenti.
Formiamo ovunque comitati politici con la partecipazione non solo dei camerati di sicura fede, ma anche degli amici, dei coinquilini, dei commercianti all'angolo della strada. Prepariamoci dunque alle prossime battaglie perchè l'occasione non passi invano. Perchè gli italiani non cadano un'altra volta nelle grinfie dei maneggioni della politica politicante. Lottare per assicurare al nostro paese e alle sue giovani generazioni un futuro dignitoso è un dovere morale. E noi questo dovere vogliamo assolverlo, senza compromessi, senza tentennamenti sotto le bandiere e i simboli che ci sono più cari. La parola d'ordine è ancora una volta:


Una sola idea, un solo Movimento!
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico  del MNP Roma
3393547515

 

 

 

Comunicato stampa con preghiera di pubblicazione intera o parziale
il MNP con gli operai Fiat

 

Il Movimento Nazional Popolare è al fianco degli operai di Pomigliano d'Arco nella lotta contro le pretese schiaviste del turbocapitalista Marchionne che minaccia di chiudere lo stabilimento FIAT campano, se non verranno accettati i nuovi criteri aziendali, fondati sulla totale cancellazione dei diritti più elementari dei lavoratori. Come è stato giustamente detto, quella di Marchionne con i sindacati non è una trattativa, ma un ricatto tra i più volgari. Il governo, come al solito al servizio dei potentati economici, è assente e lascia fare.
Una cosa però deve essere chiara. Nel caso che Marchionne dovesse chiudere la Fiat di Pomigliano per aprire in Polonia, sarà dovere di tutti gli italiani traditi da questo ectoplasma ultraliberista di boicottare la vendita delle auto Fiat nel nostro paese.

 

Questa è la sfida che il Movimento Nazional Popolare porterà avanti ad oltranza.
Marchionne faccia attenzione a non calpestare gli interessi del popolo italiano
.
 

Nicola Cospito
Ufficio Politico  del MNP Roma
3393547515

 

 

Comunicato stampa 12 giugno 2010

 

"Di nuovo, e questa volta con l'alibi della difesa della privacy (sic!), il governo Berlusconi ha varato l'ennesima legge porcata: quella sulle intercettazioni.
Una legge che non è sulle intercettazioni ma CONTRO LE INTERCETTAZIONI.
Una legge che non è per regolamentarne l'acquisizione ma PER CONTRASTARLA.
Una legge che non è per disciplinarne la pubblicazione ma PER IMPEDIRLA e BLOCCARLA.
La difesa della privacy fatta da questa legge "porcata" è simile a quella concessa al mafioso o al delinquente incallito che può nascondersi la faccia dietro ad un giornale, ad un cappuccio o alla giacca sulla testa.
La realtà è che la "Casta" ha paura, la "Cricca" ha paura, questo governo che oramai può vantare il primato di Ministri indagati, inquisiti o sotto processo, ha paura e, probabilmente, ha paura lo stesso "plurindagato" Presidente del Consiglio che finora è riuscito a cavarsela quasi sempre solo grazie alle leggi "ad personam" e a quelle sulle "prescrizioni brevi".
Significativo è poi il fatto che anche questa nuova legge "porcata" sia stata approvata con l'ennesimo voto di fiducia (il 34° della serie da parte di quella che dovrebbe essere una fortissima maggioranza numerica), segno che i parlamentari non devono esaminarla o discuterla ma solo approvarla e approvarla in fretta come vuole il loro padrone.
Quello dato anche in questa occasione dai superpagati parlamentari è uno squallido spettacolo, degno delle peggiori repubbliche delle banane del centroamerica.


Adriano Rebecchi
Ufficio politico del MNP

 

 

 

Comunicato 2 giugno 2010


Il quotidiano della famiglia Berlusconi di ieri, martedì 1 giugno, ha aperto la prima pagina con il seguente titolo:
"Israele ha fatto bene a sparare"
e con il seguente sottotitolo:
"Dieci morti tra gli amici dei terroristi".


Crediamo che questo titolo e sottotitolo si commentino da soli!
E pensare che ci sono tanti "camerati" che sotto sotto, e neanche tanto, parteggiano per Berlusconi e la sua lobby e sono pronti ad allearsi con lui.
Mala tempora currant!
 

Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP

 

 

Israele: uno Stato terrorista protetto dall'omertà occidentale

Israele spara contro i pacifisti:19 morti, decine di feriti
Il mondo inorridito di fronte al massacro


Questa notte la marina israeliana ha aperto il fuoco contro il convoglio dei pacifisti che volevano portare aiuto ai palestinesi rinchiusi nella striscia di Gaza ridotta dallo Stato ebraico ad un immenso campo di concentramento a cielo aperto. Diciannove i morti, decine di feriti tra i pacifisti di nazionalità di tutto il mondo.
A questo hanno portato il silenzio e la complicità dei governi europei proni all'arroganza degli ebrei che da anni stanno perpetuando in Palestina un autentico genocidio. A questo hanno portato i veti degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU imposti a bloccare ogni provvedimento di condanna e di intervento contro la politica ebraica di sterminio, tesa a occupare tutta la Palestina per creare la mitica Grande Israele patria del popolo eletto.

Il Movimento Nazional Popolare è vicino ai palestinesi e a tutti i coraggiosi che hanno osato sfidare lo Stato ebraico che oggi rivela ancora una volta la sua natura terrorista e assassina.


Via Israele dalla Palestina!
Viva la Palestina Libera!
Onore ai caduti per la libertà!

MNP
Ufficio Politico Roma

 

 

Comunicato Stampa 30 maggio 2010

 

Si è svolto ieri a Roma Isola Farnese l'annunciato convegno indetto dal MNP. Alla riunione hanno partecipato oltre ai quadri del Movimento, il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore, Alessandro Pucci di Area Destra, Pino Convertini del Circolo Benito Mussolini di Locorotondo, Giuseppe Martorana del Nuovo Ordine Nazionale, Fabrizio Belloni del Comitato di Liberazione Monetario, Roberto Bevilacqua della Fiamma Tricolore, Alessio Piovaroni di Socialismo Nazionale.
La riunione, presieduta da Rutilio Sermonti, si è aperta con un ricordo del camerata Antonio Maccarone, recentemente scomparso a la Spezia, e con una relazione di Nicola Cospito, coordinatore del MNP, che ha tracciato un'analisi della situazione politica e la posizione del Movimento rispetto al disastro economico finanziario in cui la cricca al governo, prona ai poteri forti internazionali, ha precipitato l'Italia. Cospito ha evidenziato senza mezzi termini come sia giunto il momento per le forze nazional popolari di scendere in piazza a proporsi a guida del malcontento che sta crescendo nel paese e ha annunciato, la preparazione, d'intesa con Forza Nuova e con tutte le alltre forze antagoniste, di una imponente manifestazione a Roma contro la giunta nepotista di Alemanno che ha aggravato i problemi della capitale e contro la scellerata politica dei tagli della cricca liberista che, come al solito, colpisce le fasce più deboli della popolazione. Non è possibile, ha sottolineato Cospito che, mentre in Ungheria, in Austria, In Grecia e negli altri paesi europei le forze dell' opposizione nazionale crescono a vista d'occhio, in Italia, si continui da parte di talune formazioni d'area ad indugiare e ad esitare su posizioni ambigue e addirittura conniventi con il centrodestra liberalmassonico e suddito dello straniero. È arrivato il momento di farsi sentire e di interpretare il sentimento di ribellione che cova negli strati più esacerbati degli abitanti della penisola.
Dello stesso avviso gli interventi che si sono susseguiti da parte di Rutilio Sermonti, Roberto Fiore, Giuseppe Martorana, Pino Convertini, Filippo Giannini, Fabrizio Belloni, dell'avvocato Morganti che ha perorato della riscossa italiana contro il Diktat imposto dai vincitori della seconda guerra mondiale, di Adriano Rebecchi che ha richiamato l'attenzione dell'uditorio sulla necessità di individuare in ogni provincia un referente addetto alla comunicazione e ai contatti con la stampa, di Roberto Bevilacqua che ha sottolineato lo sforzo di tanti militanti e dirigenti della Fiamma di perseguire finalmente la linea dell'opposizione, in coerenza con la più autentica tradizione missina.
Fiore ha illustrato l'azione che Forza Nuova sta svolgendo sul territorio nazionale e ha richiamato l'attenzione sulla manifestazione di Milano della scorsa settimana contro le banche e la finanza, manifestazione ottimamente riuscita nonostante le difficoltà frapposte dal troppo solerte Questore che ha vietato il corteo delle centinaia di militanti forzanovisti presenti in piazza.
Degno di nota l'intervento di Martorana che ha messo a disposizione della nascente Confederazione il giornale "Il Popolo d'Italia".
Così pure l'invito di Pino Convertini a partecipare tutti all'assise pubblica che si terrà il 6 giugno a Locorotondo per rilanciare l'opposizione in Terra di Puglia. Tutti infine si sono detti pronti ad intensificare la collaborazione sull'intero territorio nazionale, collaborazione che dovrà concretizzarsi innanzi tutto nel ritorno in piazza per dare voce alla protesta e alla rivolta contro la casta dell'ingiustizia e della macelleria sociale.


Nicola Cospito
MNP - Ufficio Politico - Roma
cell. 339 3547515

 

 

Riunione nazionale 29 maggio 2010

Ultim'ora

Alla riunione parteciperà una delegazione di Forza Nuova guidata da Roberto Fiore Si discuterà anche della prossima manifestazione a Roma contro l'amministrazione Alemanno


Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma


La riunione nazionale del MNP avrà luogo sabato 29 maggio
nel Ristorante Il Tempio di Apollo a Roma Isola Farnese

Programma:
 

Mattinata: arrivo dei partecipanti e sistemazione logistica
ore 16.00 Apertura dei lavori e saluti delle delegazioni dei gruppi affini e aderenti al patto operativo
ore 17.00 Analisi della situazione politica italiana e internazionale
ore 17.30 Il Movimento Nazional Popolare, le ragioni dell'alternativa. Il Manifesto del XXI secolo
ore 18.00 Dibattito:"Costruiamo il Movimento Unitario". Fasi, obiettivi intermedi, obiettivi finali
ore 20.30 Cena sociale

Per adesioni e prenotazioni scrivere a movnazpop@libero.it
Per informazioni chiamare il n. 339 3547515

Per raggiungere Isola Farnese, per chi viene dal raccordo anulare è necessario prendere l'uscita Cassia direzione Viterbo. Non la Cassia Veientana.
Per chi viene dal centro di Roma bisogna immettersi sulla Via Cassia e percorrerla fino al 18. km in direzione di Viterbo. Superato il bivio della Braccianese, svoltare per la via di Isola Farnese e proseguire sino a piazza della Colonnetta.
 

Camerateschi saluti
L'Ufficio Politico del MNP
 

 

Il "latitante" Silvio Berlusconi

 

Poco fa, sulle varie reti televisive, è comparso il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta il quale, con aria seria e preoccupata, ha detto che la manovra che il Governo varerà conterrà "una serie di sacrifici molto pesanti, molto duri che siamo costretti a prendere, spero in maniera provvisoria, con una temporaneità anche già definita, per salvare il nostro paese dal rischio Grecia".

Ma perchè a parlare non è comparso il Capo del Governo?

Dov'è quel tale Silvio Berlusconi che, col suo sorriso arrogante e spocchioso, invitava all'ottimismo, a spendere e consumare, che diceva che siamo messi meglio degli altri Stati, che saremmo usciti dalla crisi prima e meglio degli altri ecc.

Certo che i sacrifici saranno pesanti, perchè mentre agli italiani "furbi" si darà il solito "condono edilizio" (camuffato con altri nomi) a tutti gli altri toccheranno pesanti sacrifici, perchè oramai c'è rimasta ben poca spesa "improduttiva" da tagliare e, in realtà, la mazzata ai dipendenti del pubblico impiego, i tagli ai Ministeri e ai trasferimenti agli Enti Locali avranno come unica conseguenza il taglio di servizi e assistenza e la fine di quel poco di stato sociale che c'è ancora.

E' fin troppo facile capire che il signor Silvio Berlusconi non ci vuole METTERE LA FACCIA per salvare la sua fasulla immagine di uomo del fare e di decisionista vincente e spregiudicato ma, quando uno latita, si dice che è un "LATITANTE", con tutto quello che ne consegue e.......potrebbe anche essere di buon auspicio.

 

Adriano Rebecchi

Ufficio Politico del MNP

 

 

 

Da questo Governo non si accetta l'imposizione di SACRIFICI

 

Siamo stati facili profeti: dopo la disoccupazione dilagante, il crollo della capacità di reddito delle famiglie, i tagli allo stato sociale, adesso arrivano i SACRIFICI.
Diciamo allora subito, chiaro e forte, che da questo Governo NON ACCETTIAMO L'IMPOSIZIONE DI SACRIFICI.
Perchè mentre la crisi mordeva gli italiani il Governo Berlusconi si limitava a lanciare ridicoli e irresponsabili inviti all'ottimismo, a consumare e spendere, mentre le famiglie non arrivavano più nemmeno a metà mese non solo alla terza settimana.
Perchè il Governo Berlusconi ha sempre detto che l'Italia era tranquilla, che eravamo messi meglio delle altre nazioni, che saremmo usciti prima e meglio degli altri dalla crisi.
Perchè il Governo Berlusconi ha approvato nel giugno 2008 (il Consiglio dei Ministri l'ha approvata in soli 40 minuti!!!) la mitica Finanziaria triennale di complessivi 35 miliardi di euro, che bastava per tre anni perchè loro erano bravi e, adesso, devono fare una manovra correttiva (???) di ben 25 miliardi di euro, equivalente a due anni di Finanziaria.
Perchè il Governo Berlusconi ha svuotato l'attività del Parlamento che non legifera più e si limita ad approvare, col solito voto di fiducia, i decreti decisi a Palazzo Grazioli o le leggi "ad personam" o "porcata".
Perchè il Governo Berlusconi è oramai coinvolto fino al collo nella nuova Tangentopoli, con Ministri e Sottosegretari già rinviati a giudizio, indagati o che stanno per esserlo e che si aggiungono ai Governatori Regionali e ai numerosi parlamentari del centro-destra già sotto processo, rinviati a giudizio, indagati o che stanno per esserlo.
Per tutti questi motivi l'attuale Governo Berlusconi NON HA PIU' legittimità morale, politica e istituzionale per imporre agli italiani quei sacrifici che sembrano purtroppo oramai necessari per uscire dalla drammatica e grave crisi finora irresponsabilmente sottovalutata.
La risposta di operai, impiegati, precari, pensionati, ceto medio, deve essere una sola: ABBIAMO GIÀ DATO!
 

Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP

 

 

Svegliati Europa!

 

Con la manifestazione indetta domani a Milano contro le banche e le perfide manovre speculative delle grandi lobbies finanziarie internazionali, Forza Nuova, con il sostegno del Movimento Nazional Popolare, lancia una formidabile sfida ai poteri forti e ai governanti europei, colpevoli di essere conniventi con coloro che vogliono perpetuare la sudditanza del Vecchio Continente agli Stati Uniti d'America e ai suoi disegni egemonici sullo scacchiere internazionale. Contro i fantocci di Bruxelles e di Strasburgo, domani, 22 maggio a Milano saranno in piazza i militanti e i cittadini che credono nell'Europa dei popoli e che vogliono riaffermare il principio inalienabile della sovranità nazionale.

Alla manifestazione parteciperanno le delegazioni dei più importanti movimenti europei che stanno costruendo nei loro rispettivi paesi il fronte della rivolta nazional popolare contro l'internazionale dei massoni e degli usurai che stanno affamando i popoli del Vecchio Continente. In piazza Aspromonte a Milano, oltre a Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, interverranno i dirigenti nazionali Laszlo Toroczkai, leader del Hvim, il movimento giovanile del partito nazionalista ungherese Jobbik, Nikolaos Michloliakos, il segretario nazionale del movimento greco Hirsi Avgi (Alba d’Oro), e di Manolo Canduela, Presidente della Falange Spagnola, erede della gloriosa tradizione nazionalsindacalista di Josè Antonio Primo de Rivera e Ramiro Ledesma Ramos.

L'appuntamento è dalle ore 14.00 in Piazza Aspromonte a Milano
 

Il MNP

 

Le "pere cotte" o meglio le "bugie" della Gelmini


Che la Gelmini appartenga ad un governo di parvenus, incompetenti e improvvisatori, dediti più ai facili annunci che ad un lavoro serio e fattivo, lo sapevamo già, ma la Maristella, ansiosa di non lasciarci dubbi, ce ne ha voluto dare un'altra prova, questa volta ancora più ampia delle precedenti, quando già aveva mostrato di non conoscere la scuola, i suoi programmi e i suoi regolamenti. Per rendersene conto basta scorrere i punti della sua tanto strombazzata riforma che, nata unicamente per applicare ulteriori tagli alla scuola pubblica, cerca di mascherarli sollevando polveroni o annunciando miracolose innovazioni che altro non sono che patetici bluff ai danni delle famiglie, degli studenti, dell'istruzione in generale.
Con l'approvazione della riforma delle scuole medie superiori, si è parlato, oltre le solite affermazioni generali che per l'appunto sono solo generiche, di un potenziamento dell'insegnamento delle lingue straniere. Niente di più falso. Nei sei licei previsti dalla riforma resta obbligatoria una sola lingua straniera che non potrà che essere l'inglese. Difficilmente le scuole si orienteranno verso altre lingue. Tranne che per i licei linguistici e il liceo delle scienze umane, in nessun altro liceo è prevista la seconda lingua straniera. Nel liceo scientifico dove, complessivamente le ore di inglese sono attualmente 17, con la riforma diventeranno 15; inoltre tranne che nel liceo linguistico, scompare negli altri istituti la figura dell'insegnante madrelingua che pure era garanzia di un insegnamento non mediato ed autentico sia per la pronuncia che per i modi di dire idiomatici. Ma la Gelmini risparmia anche nei linguistici dove non è previsto l'insegnamento in compresenza, vale a dire o c'è il titolare o c'è il madrelingua.. Per quanto riguarda gli istituti tecnici, la riforma Gelmini, parla di inserimento nel piano dell'offerta formativa di attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico loro assegnato ovvero con l'utilizzo di risorse comunque disponibili. Scusate ma con quali risorse, visto che l'obiettivo della riforma sono proprio i tagli delle risorse? In una scuola in cui mancano i soldi addirittura per le fotocopie!


Ma per tornare ai licei linguistici si legge nel testo:
Liceo linguistico
Il liceo linguistico prevedrà, sin dal primo anno, l'insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terzo anno un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dal quarto un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.


A parte lo svarione della prima riga dovuto a distrazione ma che nel testo di una legge importante avrebbe dovuto essere corretto, mi chiedo e vi chiedo:

Chi sceglierà la materia che verrà impartita in lingua straniera e, soprattutto chi la insegnerà? Dove sono i docenti abilitati e pronti, vale a dire così padroni della lingua da insegnare magari la matematica o la fisica oppure la filosofia in francese, o in tedesco, in inglese o in spagnolo? Gli insegnanti, oltre a non essere tenuti, non sono stati nemmeno preparati a questo. E tenete conto che la riforma parte da settembre... Ed ancora chi metterà d'accordo gli studenti nella scelta della lingua in cui "imparare" le fatidiche materie al III e al IV anno?
La Gelmini, che dice di voler rispondere alle richieste del mondo del lavoro, non si è nemmeno documentata presso le Camere di Commercio dove avrebbe constatato che, dopo l'inglese, la lingua più richiesta è il tedesco, lingua che nel nostro paese, data la scelta affidata alle famiglie, è accantonata perchè ritenuta "troppo difficile". Bene avrebbe fatto la Maristella a ripartire l'insegnamento delle lingue, fatto salvo l'inglese, in maniera paritetica nel piano dell'offerta formativa dei licei linguistici, ma è chiederle troppo ...
Del resto in una scuola in cui i lettori madrelingua, come detto, diventano sempre più rari, in cui i docenti insegnano la lingua senza l'ombra di un laboratorio con cuffie, ma si devono portare da casa i lettori cd perchè quelli di scuola non funzionano, cosa pretendete? Solo fumo, chiacchiere e tanto, tanto bluff. Tutto questo poi, come rilevato da un importante osservatorio della scuola, Lend, lingua e nuova didattica "accade nel nostro Paese in aperta violazione con quanto previsto dall'Europa. La risoluzione del Parlamento Europeo del 24 marzo 2009 -solo per citare uno dei documenti più recenti- dal titolo "Il multilinguismo: una risorsa per l'Europa e un impegno comune" raccomanda, tra le altre cose, «agli Stati membri di includere nei programmi scolastici lo studio facoltativo di una terza lingua straniera a partire dal livello della scuola secondaria". Nella scuola italiana scompare la seconda lingua straniera. Nella scuola italiana non si rispetta il diritto al plurilinguismo».
Del resto, lo scopo della Riforma Gelmini non è quello di offrire ai giovani nuove opportunità, ma al contrario, di operare tagli indiscriminati di risorse da destinare alle clientele del governo o, peggio, alle missioni di guerra al servizio della politica USA/ISRAEL. Con questi provvedimenti continua insomma lo sfascio della scuola pubblica che subisce un ulteriore svilimento a danno dei giovani del nostro paese e della loro istruzione.
 

Nicola Cospito

 

 

Dopo la decisione della Fiamma torinese di appoggiare il PDL antifascista, liberale, filocamorrista e massone

 

Esortazione
 

A tutti noi è ben noto quale approssimativo contenitore fosse il MSI. C'era di tutto: dal futurismo al perbenismo borghese, dal tradizionalismo evoliano al "Fascismo immenso e rosso", dal nazionalismo all'europeismo, dal nostalgismo patetico al domani che «appartiene a noi». C'era del buono e del cattivo, del fermo e dell'opinabile. E c'erano virtù e vizi. Missino era l'eroico segretario di una piccola sezione in zona rossa, missino era il ragazzo di fede assassinato in un agguato o incarcerato dalla "forza pubblica" con ignobili pretesti, e missino era il "politico" democrateggiante che quell'eroismo e quei sacrifici avevano portato a succhiare una prodiga tetta dell'aborrito "sistema", fianco a fianco con gli "Onorevoli Colleghi", magari articoli 16. Ma chi comandava, chi determinava gli "indirizzi" erano questi ultimi, e così, di "destra nazionale" in "democrazia nazionale", si arrivò fatalmente all'alleanza (anche quella, nazionale, ci mancherebbe!) di Sua Inesistenza Gianfranco. Da allora, fatta astrazione dei furbastri che trovarono conveniente seguire il predetto nelle abiure, l'eredità missina fu raccolta da un numero imprecisato di sodalizi, alcuni dei quali effettivi ed operanti, la massima parte effimeri e velleitari. Cessata, però, l'unità burocratica di via della Scrofa, era inevitabile che quegli spezzoni -insieme ai gruppi che, fiutato in tempo l'imbroglio, si erano già svincolati dal fatiscente partito, prima del suo "seppuku"- si ripartissero le componenti di quell'eredità a seconda dei loro contenuti, difficilmente conciliabili.
Un tale excursus, disegna chiaramente quale sia una fondamentale funzione del nostro Centro, nella sua finalità di fare chiarezza e di elaborare e seguire una strategia culturale unitaria ed armonica, substrato indispensabile a qualsiasi azione politica feconda. Si tratta di discernere, tra i gruppi e le singole persone oggi operanti, quelli che sono portatori di orientamenti positivi e creativi (non importa se unanimi), da quelli che rappresentano solo il permanere di vecchi vizi incapacitanti che -come per il passato- anche in futuro non potrebbero che risultare esiziali; e questo allo scopo di stimolare e incrementare i primi, e di porre i secondi in condizione di non nuocere.
Penso, oggi, che siate tutti al corrente del programma della Fiamma Tricolore guidata (si fa per dire) da Romagnoli, in vista del prossimo congresso nazionale; quale è emerso senza possibilità di equivoco dal congresso regionale piemontese. Quello di saldare i propri destini al "polo" centro-destro di Berlusconi, pura espressione, non meno del centro-sinistra, della totale trasformazione dell'ex Stato italiano in una colonia USA-Sionista. È un passaggio al nemico in piena regola: un otto settembre di serie C, dopo quello di serie B operato dal Fini.
Richiamo quindi l'attenzione di tutti voi sulla necessità di una spietata ed energica presa di posizione,in tutti i vostri scritti ed esternazioni, e con tutta l'influenza di cui godete nei diversi ambienti, tendente a porre alla gogna un simile sbracamento, e in particolare a convincere tutti i camerati in buona fede tuttora organizzati nella Fiamma, che è loro preciso dovere restituire la tessera, confluendo in gruppi che facciano della rigorosa assenza di rapporti, palesi o mascherati, col nemico, una regola inviolabile. La nostra totale sfiducia nel metodo democratico, ci porta a considerare poco praticabile l'altra ipotesi: cioè quella di cercare, al prossimo congresso nazionale, di buttar fuori a calci nel culo tutta la dirigenza "possibilista", riportando la Fiamma alla originaria posizione di rifiuto anti-Fiuggi. Se la componente sana della base di quel partito volesse fare il tentativo, non abbiamo motivo di osteggiarlo, a condizione, però, che venga fatto escludendo, in partenza, l'ipotesi di giungere a un compromesso.

Prego dare conferma della ricezione e accordo su quanto precede.
 

Enos, Lases, iuvate !


R.S.M.C.
 

 
 
 
Comune di Novara
 Saletta Albertina 

Largo Costituente

 

SABATO 31 OTTOBRE 2009

ore 21,00

 

Interverranno:

 Giannetto Bordin (Raggruppamento Combattenti RSI)

Nicola Cospito (Coordinatore Nazionale MNP)

Lodovico Ellena (Dirigente regionale Forza Nuova)

  Adriano Rebecchi (Ufficio Politico MNP)

     Angela Spatafora (Vice coordinatrice regionale Forza Nuova)

  Massimo Tirone (Ufficio Politico MNP)

 

 

Comitato "Disamericanizziamoci"

 

                                   

No alla costruzione dell'F35

Chiudiamo le basi militari americane in Italia

Riprendiamoci la sovranità nazionale

 

 

Rataplan don di ri don
 

Ho letto tutto il comunicato/analisi di Storace. Oltre a dover digerire in modo DEFINITIVO il fatto che nè il cavaliere di Arcore, nè il PdL hanno più bisogno di lui, ( mi riferisco a quanto dichiarato nei giorni scorsi e riportato sul sito de La Destra circa un eventuale appoggio alla candidatura di un "amico" ex AN il prossimo anno alla presidenza della regione Lazio), mi pare che Francesco non abbia ancora elaborato come si deve il risultato delle europee. Eppure è necessario che lo faccia.
Il dato più significativo delle elezioni del 6/7 giugno, sul quale non a caso stampa e politicanti vari hanno sorvolato, è l'aumento dell'astensione a livello italiano ed europeo. Solo il 43,39 % dei cittadini europei è andato alle urne. Nel nostro paese, in particolare, la gente non ne può più di destra e di sinistra, di centro e periferia, di deputati massoni e imbroglioni, di spioni e puttane di lusso, di partiti e formule che non portano da nessuna parte. La gente, per intenderci, che non va a Villa Certosa o fa quattrini in televisione, che non è imparentata con la casta e non ha santi in Paradiso. Non il popolo dei cloroformizzati da Mediaset o da Il Giornale, ma il popolo dei disoccupati senza speranza, ma anche la gente che lavora e tira avanti il mese a fatica, che educa i propri figli e fa il proprio dovere, nonostante tutto. Questa gente, della democrazia e dei parlamenti che non rappresentano più nessuno, nomenklatura e suoi derivati a parte, se ne frega. A questa gente, dobbiamo spiegare a Storace, non glie ne frega più una minchia, come direbbero gli amici del governatore siciliano e suo Ex?! alleato Lombardo. In Italia, come in Europa, questa gente, se si è ritirata nel privato, se non va più a votare è perchè non crede più in nessuno, perchè di chiacchiere ne ha sentite tante. Troppe! Eppure è in attesa. È in attesa che qualcosa succeda, è in attesa che qualcuno rompa il piatto e cominci ad urlare e a fare il pazzo... Storace fa riferimento a Romagnoli ? Si lamenta degli accordi mancati? Rotti all'ultimo momento per una questione di millimetri di simbolo in più? Ma nessuno gli ha detto che questo film lo avevamo già visto nel 2004 all'epoca della prima Alternativa Sociale? Non lo avevano informato? Ma perchè perdere tempo con Romagnoli? È stato 5 anni a Strasburgo a fare il deputato diligente e presente, invece di stare in Italia a fare il deputato della piazza e della protesta sociale... Si, lo so, non ne sarebbe stato comunque capace ma ora basta per carità. Bisogna cambiare e voltare pagina per davvero. Non si tratta più di realizzare l'unità di un'area ormai inquinata, incapace di attrarre e di convincere nemmeno i suoi stessi militanti. Noi del MNP abbiamo perso troppo tempo prezioso in questa impresa vana e folle. Ora basta. Ora si tratta di muovere alla conquista della società civile e dei giovani ai quali questo sistema sta negando un futuro degno di tale nome. Non credo che Storace, troppo ancora nostalgico di Fiuggi, voglia o possa essere della partita. Sta però anche a lui, con la premessa indispensabile di una poderosa autocritica in stile Vietminh, decidere. Si tratta di mettere in campo iniziative concrete, tali da calamitare energie nuove e coscienze adamantine e incorruttibili. Si tratta di guardare avanti, oltre gli schemi di una destra invertebrata quanto compromessa e di una sinistra fallita e inesistente. Lo stesso Berlusconi ha i giorni contati e dopo di lui potremo assistere allo sfascio del PdL, contenitore di cordate e di appetiti incontenibili, mallevatore della Lega nemica dell'Italia e degli Italiani.
Non ci si deve fermare solo alle elezioni, bisogna suonare le trombe e i tamburi della rivolta sociale e morale di un paese che i politici ladri e corrotti stanno facendo morire ogni giorno un poco. È questo che la gente per bene si aspetta e che ci dice tutti i giorni e francamente anche noi non vediamo altra strada.


Nicola Cospito
Ufficio Politico del MNP

 

 

COMUNICATO

Siglato a Roma il "Patto d'azione" tra
Forza Nuova e Movimento Nazionalpopolare

Il giorno 13 giugno, I dirigenti del Movimento Nazional Popolare Rutilio Sermonti, Nicola Cospito, Massimo Tirone, Adriano Rebecchi, si sono incontrati, presso la segreteria nazionale di Forza Nuova in Via Cadlolo a Roma, con Roberto Fiore, Gianguido Saletnich, Gianni Correggiari e Gianluca Costa e hanno concordato un Patto di unità operativa su tutto il territorio nazionale.

Gli obiettivi di suddetto patto sono:
* costruire in tutta Italia un'opposizione sociale e nazionale, alternativa al centro destra e al centro sinistra;
* costruire una classe politica forte e preparata attraverso l'istituzione di una scuola di formazione permanente;
* cooperare fattivamente già da oggi in tutte le iniziative politiche e di lotta;
* costituire un solido punto di riferimento e di richiamo per tutte le comunità militanti sparse sul territorio nazionale che vogliano contribuire al potenziamento di un grande movimento unitario.

Il patto unitario di azione tra Forza Nuova e il Movimento Nazional Popolare, oltre a costituire un fatto importantissimo, è un primo passo decisivo per riposizionare e riorganizzare sul fronte dell'alternativa tutte le energie disponibili a battersi sotto le bandiere della nostra migliore tradizione politica per lo Stato dell'Ordine e della Giustizia Sociale.

I convenuti si sono dati appuntamento per un grande convegno da tenere presto a Roma sul tema dello "Stato Nuovo", alternativo alle concezioni liberali.
Roberto Fiore ha colto l'occasione per ringraziare Rutilio Sermonti per essersi presentato sotto la bandiera di Forza Nuova alle elezioni per il rinnovo della Presidenza della Provincia di Latina.


Roma, 15 giugno 2009
 

Rutilio Sermonti
Roberto Fiore
Nicola Cospito
Gianguido Saletnich
Massimo Tirone
Gianni Correggiari
Adriano Rebecchi
Gianluca Costa

 

 

Risultati elezioni politiche 2008
 

I risultati elettorali attestano la vittoria del centro-destra. Questa vittoria aumenterà il declino del nostro paese che, grazie alla presenza della Lega al governo, vedrà accentuarsi ancora più rapidamente il processo della propria disgregazione. Con il trio Berlusconi, Merkel e Sarkozy viene a consolidarsi il quadro di un'Europa sempre più vicina agli Stati Uniti e ad Israele e prona alle loro politiche di destabilizzazione del mondo intero. Le conseguenze si vedranno molto presto.
I risultati attestano poi lo spostamento al centro del PD di Veltroni che da tempo ha rinunciato a difendere i lavoratori, mentre la sinistra estrema paga il proprio frazionismo e la propria confusione.
Il Movimento Nazional Popolare rileva il dato del significativo aumento del fronte astensionista che dimostra comunque la sfiducia crescente del paese nei confronti di una democrazia falsamente rappresentativa fatta di leggi truccate ad hoc per consolidare il potere delle solite vecchie oligarchie. Il MNP rivendica il proprio impegno a favore dell'astensione portato avanti in tante città italiane grazie alla mobilitazione dei suoi militanti.
I risultati elettorali mostrano anche i limiti dell'alleanza destra-fiamma tricolore che nel rimanere ambigua e ininfluente, già nella sua definizione di partenza non ha saputo rivolgersi a tutti gli italiani.

Oggi è il giorno in cui qualcuno canterà vittoria e qualcuno invece non potrà che leccarsi le ferite, nel prossimo futuro invece a pagare la crisi, saranno come al solito la gente comune, le famiglie, i giovani destinati ad essere governati da dei liberisti dogmatici che faranno solo gli interessi delle lobbies, degli affaristi e dei grandi pescecani della finanza.
Dubitiamo che gli uomini della casta, comunque sia la loro appartenenza, riusciranno a risolvere un solo problema di questo paese.
Il nostro compito, quello di tutti i nazional popolari, è di lavorare ancora più alacremente alla creazione di un forte movimento di opposizione nazionale e sociale. I nodi verranno al pettine. È solo questione di tempo.


MNP - Direzione Nazionale Roma

 

 

Volantino pro-Gaza

 

 

 

COMUNICATO STAMPA
Comitato "Disamericanizziamoci"
 

Il Movimento Nazional Popolare saluta la nascita a Verbania e in tutta la Regione Piemonte del Comitato "Disamericanizziamoci" impegnato nell'opposizione alla costruzione nella base dell'Aeronautica italiana di Cameri (NO) dei nuovi cacciabombardieri USA F-35, strumenti di morte certamente destinati ad essere utilizzati dagli americani in altre missioni di terrore in Medio Oriente e contro quei paesi che non vogliono piegarsi al loro dominio nel mondo.
Il Movimento Nazional Popolare invita tutti i cittadini italiani a prendere posizione contro chi svende il nostro paese all'imperialismo yankee e a sostenere chi si batte per la riconquista dell'indipendenza e della sovranità nazionale. Non solo la base di Cameri deve essere negata ai progetti gangsteristici americani ma tutte le basi militari USA devono essere espulse dal nostro paese.


Chiudiamo le Basi NATO
Mandiamo gli americani a casa
Restituiamo l'Italia agli Italiani
Costruiamo il Movimento di Liberazione Nazionale


MNP - Direzione Nazionale Roma
Tel. 339/3547515


Ecco il Comunicato diffuso nella giornata odierna dal Comitato "Disamericanizziamoci"
In allegato la lettera inviata alle autorità comunali del Piemonte

COMUNICATO STAMPA


È oramai in fase di avvio il progetto per l'assemblaggio finale a Cameri (NO) dei nuovi cacciabombardieri USA F-35, la più avveniristica e potente arma d'attacco e di distruzione di massa.
Per far digerire alle popolazioni tale progetto sono stati promessi molte migliaia di posti di lavoro, dato sicuramente gonfiato, mentre l'unica cosa certa sarà un forte aumento dell'inquinamento acustico, atmosferico e ambientale, con gravi rischi per la salute dei cittadini, oltre a quelli connessi alle migliaia di voli di sperimentazione, prova e collaudo.
Il progetto si configura in una ulteriore pesante servitù militare ed in una nuova limitazione della sovranità dell'Italia e trasformerà di fatto la base dell'Aeronautica italiana di Cameri nell'ennesima base USA, nell'ottica dell'imperialismo mondialista che necessita del rafforzamento della propria presenza militare in Europa in previsione di nuove operazioni di «esportazione della democrazia» nei paesi dell'Oriente e del Medio Oriente, rafforzamento che coinvolge necessariamente anche la base di Vicenza ed in futuro quella di Cameri.
Per questo motivo, un gruppo di cittadini delle Province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola hanno deciso di costituire il Comitato "Disamericanizziamoci", che ha iniziato ad operare con l'invio alle Autorità locali interessate della lettera raccomandata a.r. che si allega al presente comunicato.
Il nostro Comitato intende invitare le popolazioni a ribellarsi alla presenza militare USA in Italia ed in Europa, sempre più finalizzata ad azioni di aggressione di altri popoli ricchi di materie prime e per il controllo delle stesse, presenza che fa dell'Italia una colonia a sovranità limitata, conseguenza diretta di quella occupazione del 1945 che tuttora ci si ostina a chiamare «liberazione».
Contro la politica USA di dominio del mondo e in difesa della nostra libertà, sovranità, identità, cultura e tradizioni ed in difesa di quelle degli altri popoli: «Disamericanizziamoci»!


Comitato "Disamericanizziamoci"
Via Baiettini, 2 - 28921 Verbania (VB)
il Portavoce: Adriano Rebecchi

 

leggi la lettera raccomandata a.r.

 

 

COMUNICATO STAMPA
"Comitato per Foggia Città Martire"
 

Cresce sulla rete la petizione al Presidente della Repubblica promossa dal "Comitato per Foggia Città Martire" e per la istituzione di un "Giorno del Ricordo" per tutti i civili italiani caduti sotto i bombardamenti anglo-americani. Mentre Foggia fu la città italiana con la percentuale più alta di vittime in rapporto al numero della popolazione, la data prescelta per il "Giorno del Ricordo" è il 20 Ottobre, anniversario del massacro di Gorla (periferia di Milano) nel quale, nel 1943, sotto le macerie della loro scuola elementare perirono 220 bambini più le loro maestre e la Direttrice .
Alla raccolta delle firme hanno aderito personalità del mondo accademico e della cultura tra cui il prof. Franco Cardini dell'Università di Firenze, lo storico Nello Gatta e padre Jean Marie Benjamin da sempre, quest'ultimo, in prima fila nel denunciare la barbarie americana che anche negli ultimi anni ha desertificato un paese di civiltà millenaria come l'Iraq.
Tra le prossime iniziative del Comitato l'organizzazione di un convegno nazionale a Roma nel quale verrà presentato un libro bianco sulle stragi americane negli anni del secondo conflitto mondiale.

 

 

"Foggia Città Martire"
 

"Comitato per Foggia Città Martire" e per la istituzione di un "Giorno del Ricordo" per tutte le vittime italiane dei bombardamenti anglo-americani nella seconda guerra mondiale

Nel corso del secondo conflitto europeo molte città europee furono sconvolte dai bombardamenti a tappeto condotti dagli alleati, bombardamenti che provocarono oltre ad immani distruzioni, decine e decine di migliaia di vittime tra i civili. Più noto tra tutti il bombardamento di Dresda in Germania, il 17 febbraio 1945, condotto con bombe al fosforo, ordigni tra i più micidiali. Anche l’Italia conobbe gli attacchi terroristici indiscriminati portati a termine dai famigerati “liberatori”. Tra le altre Milano, Genova, Napoli, Torino, Firenze, Parma, Roma, Treviso, Taranto, Cosenza, Novara, Foggia, Salerno, Crotone, Viterbo, Avellino, Lecce, Bari, Orte, Cagliari, Carbonia, Civitavecchia, Benevento. Frascati (rasa al suolo), Pescara soffrirono gli attacchi proditori anglo-americani con migliaia di morti ovunque. Solo gli inglesi sganciarono sulla penisola circa 2.740 tonnellate di bombe, gli americani oltre 200.000.
Tra tutte le città italiane, quella che in percentuale in relazione al numero degli abitanti, ebbe il massimo numero di vittime fu Foggia. Nel tremendo bombardamento del 22 luglio 1943 settantuno "Fortezze" americane, appartenenti al 97° ed al 99° Gruppo, colpirono tutta l’area cittadina. Nella spaventosa incursione del 19 agosto 1943, centosessantadue "Fortezze" e settantuno "Liberator" sganciarono sulla città 586 tonnellate di esplosivo. Tra il 28 maggio, data del primo attacco, e il 18 settembre 1943 si calcola che le vittime furono 20.241. Ai bombardamenti seguirono i mitragliamenti su tutta l’area cittadina, diretti non sui militari ma su chiunque si trovasse a camminare per strada.

Per tali ragioni un gruppo di cittadini italiani di varia estrazione politica e sociale, studiosi della storia e della cultura della nostra Nazione, ha inteso costituire un Comitato per proclamare Foggia, alla quale è già stata assegnata la M. d'oro al Valor Civile in data 22/11/59 e la M. d'oro al Valor Militare in data 2/5/06, città martire e contestualmente individuare una data per ricordare degnamente tutte le vittime dei bombardamenti alleati sulla penisola italiana.
La data che il Comitato propone è quella del 20 ottobre.
Il 20 ottobre 1944 infatti una formazione di aerei angloamericani B24 e B27 era in missione per bombardare le officine Breda e la stazione ferroviaria di Greco in prossimità di Milano. Per un errore di calcolo gran parte degli aerei si trovò nell'impossibilità di colpire i bersagli strategici prefissati. Nonostante la consapevolezza di ciò, alle ore 11,24 gli aerei, prima di rientrare, sganciarono comunque le bombe in una zona abitata e priva di ogni obiettivo militare. Uno degli ordigni esplosivi da 500 chilogrammi centrò la scuola elementare Francesco Crispi di Gorla (Milano) durante le ore di lezione mentre gli alunni stavano scendendo nel rifugio. Ci fu un'esplosione devastante che sventrò completamente l'edificio scolastico seppellendo sotto le macerie oltre 200 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, la Direttrice, 14 insegnanti, 4 bidelli e un'assistente sanitaria, da aggiungersi agli altri 480 morti di quel bombardamento.

Il Comitato promotore, presieduto da Alessandro Mezzano (Città della Pieve - PG) costituito da Adriano Rebecchi (Verbania), Salvatore Bocchieri (Milano), Elio Geri (Lodi), Alessio Borraccino (Amelia), Rutilio Sermonti (Montecompatri), Nicola Cospito (Roma), Giuseppe Corallo (Milano), Simone Perticarini (Fermo), Celsio Ascenzi (Colli del Tronto), Cataldo La Neve (Brindisi), Benito Sarda (Enna), Gennaro Sorrentino (Pomezia), Mauro Chirizzi (Udine), che ha già inviato una lettera alle istituzioni dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica, è aperto a quanti vorranno aderire.

Le adesioni vanno inviate a "Orientamenti", Viale Medaglie d’oro 160 - 00136 Roma o scrivendo all’indirizzo elettronico movnazpop@libero.it

Per ulteriori informazioni telefonare al n. 339/3547515
 

 

Riunione nazionale MNP
 

Si è svolta il 17/18 novembre 2007, a Roma-Isola Farnese la riunione dell'Ufficio Politico del Movimento Nazional Popolare al quale hanno partecipato i rappresentanti di diverse comunità presenti sul territorio nazionale. La riunione, presieduta dal camerata Rutilio Sermonti, è stata introdotta dal coordinatore nazionale Nicola Cospito che ha tracciato il bilancio delle attività svolte dal Movimento negli ultimi mesi. Punto centrale della riunione è stata la discussione di un documento politico con una bozza di programma del Movimento, messa a punto dal responsabile del MNP di Civita Castellana (VT). Il documento, destinato ad ulteriori elaborazioni e perfezionamenti, costituisce un momento di riflessione concreta sui problemi dell'attualità politica interna e internazionale, al di là del teatrino liberal-democratico e del partitismo tout court che hanno portato il nostro paese al presente sfacelo. Numerosi gli interventi e le analisi che hanno focalizzato la linea politica del Movimento che si situa oltre la destra e la sinistra e che hanno stigmatizzato il triste e sconcio spettacolo di chi ha abbandonato la buona battaglia per imbrancarsi nel carrozzone liberale ed antifascista del centrodestra filosionista e filoamericano. Ovviamente a tale riguardo, sull'onda di quanto riportato dai quotidiani di questi giorni, non sono mancate, anche se brevi e concise, le osservazioni sullo scioglimento del gruppo parlamentare a Strasburgo "Identità Tradizione Sovranità", dovuto alle solite manovre dei politicanti di mestiere e sulla confluenza di Romagnoli nel gruppo parlamentare europeo gestito da AN e Lega Nord.
Il MNP, come hanno voluto sottolineare tutti gli intervenuti, non ha più nulla a che vedere e non è interessato a nessun rapporto con i partitini della cosiddetta destra estrema o radicale e, mentre si rivolge all'intera opinione pubblica italiana, punta all'aggregazione di quelle comunità militanti periferiche che hanno avuto negli ultimi anni una condotta ineccepibile e che si riconoscono nella linea della totale alternativa al sistema.
Nel corso della riunione sono state approvate alcune iniziative politiche concrete che verranno rese pubbliche nei prossimi giorni e che non mancheranno di avere una adeguata risonanza.
Al presente comunicato si allega per conoscenza la bozza del programma del MNP che, ripetiamo, costituisce un primo momento di approfondimento delle attuali tematiche politiche e sociali.


MNP - Direzione Nazionale Roma

 

 

Come il sistema li vuole
 

Su "l'Espresso" di questa settimana appare l'ennesimo articolo sulla neo-nazi/scena. L'articolista di turno prende spunto da alcune foto di Skin a Dachau con il braccio teso davanti ai forni crematori e dipinge il solito quadro stereotipato di un ambiente di maniaci della violenza e di spostati.
Fermo restando che l'articolista, è un gazzettiere da quattro soldi, nemico dichiarato che fa il suo mestiere, dobbiamo rilevare che il fenomeno di un radicalismo di destra idiota e funzionale al sistema esiste e va rimosso. Questi signori, che di certo non sanno nemmeno cosa significhi essere un agitatore politico come lo erano i nazionalsocialisti veri negli anni venti e trenta, si comportano esattamente come il sistema vuole per continuare a propagandare il solito clichè dei fascisti pazzi, criminali e... folkloristici. Questi signori non fanno fare avanti di un millimetro la battaglia delle idee e ci condannano all'emarginazione perenne, non dal sistema dei partiti del quale non ce ne frega niente ma dalla gente comune che, così continuando, non potrà mai prenderci sul serio.
È stata una ragazzata? No. Solo una cazzata. E tra l'altro si sono beccati una pesante condanna, non perchè hanno schiaffeggiato qualche usuraio dell'alta finanza ma per qualche foto.
E lo show continuerà a Predappio il prossimo 28 ottobre.
A voi il commento.
 

MNP - Ufficio Stampa

da oggi disponibile:

Nicola Cospito
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Veltroni e Gasbarra vergognatevi!!!
 

Nella mattinata di ieri Roma è stato teatro di uno spettacolo disgustoso.
Una quarantina di giovinastri della comunità ebraica, guidati dal solito Riccardo Pacifici, ha assediato la casa dove è ospitato, agli arresti domiciliari, il 94enne capitano Erich Priebke, inalberando cartelli con scritte «Morte a Priebke», «Devi fare la fine di Eichmann» ecc. e schiamazzando nelle strade del quartiere Aurelio.
Si è trattata di una gazzarra indegna e incivile che dubitiamo possa essere stata autorizzata dalla Questura di Roma.
Aspettiamo che la Questura, che conosce perfettamente i nomi degli organizzatori, prenda i dovuti provvedimenti relativi ad una manifestazione non autorizzata. Diversamente sarà colpevole di omissione di atti d'ufficio.
Fatto ancora più grave è che sia il sindaco Veltroni, sia il Presidente della Provincia Gasbarra, abbiano espresso solidarietà alla comunità ebraica e quindi ai teppisti e ai delinquenti protagonisti della gazzarra. Prendiamo atto dunque che tanto Veltroni quanto Gasbarra siano d'accordo sull'opportunità di far fare a Priebke la fine di Eichmann, vale a dire di impiccarlo. E questo alla faccia della nostra civiltà giuridica e dei sentimenti di pace e di giustizia.

È ormai diventato un fatto abitudinario di vedere gruppi di giovani ebrei abbandonarsi alla violenza gratuita violando le leggi dello Stato italiano e instaurando la legge della prepotenza e della prevaricazione.
Qualche settimana fa a Teramo dove ferirono, tra l'altro, un alto funzionario della polizia, ieri a Roma con la solidarietà e il beneplacito del Sindaco Veltroni
È lecito domandarsi fino a che punto dobbiamo arrivare...
È un dato di fatto che tali comportamenti rinfocolano i sentimenti di odio e di rivalsa e Veltroni e Gasbarra se non se ne rendono conto, sono due irresponsabili. E non vengano poi a piagnucolare sulla rinascita dell'antisemitismo.

Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua totale solidarietà al capitano Erich Priebke così duramente perseguitato. Priebke, giudicato per fatti di guerra risalenti ad oltre 60 anni fa e che pure era stato assolto nel primo processo, è il più anziano detenuto del mondo e la sua detenzione umilia la città di Roma che un tempo fu il faro della civiltà giuridica per l'intera umanità.
Se ne devono vergognare i nostalgici della guerra civile a partire dal Presidente della Repubblica Napolitano.
Non è su questa strada che si raggiungerà la pacificazione nazionale.
Si faccia su questo la dovuta riflessione.


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma
 

 

COMUNICATO STAMPA
Il vertice del G8 di Heiligendamm
 

Il vertice del G8 di Heiligendamm in Germania si è concluso con un completo fallimento.
Ancora una volta l'Italia, la Germania, la Francia, l'Europa intera hanno mostrato tutta la loro impotenza a raggiungere risultati concreti che diano una svolta seria nella salvaguardia dell'ambiente e nella tutela dell'ecosistema. Il fallimento è da ascrivere essenzialmente all'arroganza statunitense che blocca ogni seria risoluzione e impone la sue scelte dettate solo dai propri interessi economici e finanziari. Di fronte alla dissennata politica dell'amministrazione di Washington i fantocci a capo dei paesi europei non fanno altro che chinare il capo. E di questo si devono vergognare. Altro che grandi della terra come amano definirli i notiziari. Si tratta solo di individui di una mediocrità abissale che solo la truffa e gli imbrogli del sistema democratico potevano fare emergere.
Dopo la farsa di Heiligendamm, George Bush, il distruttore dell'Iraq, il macellaio di Falluja, il criminale che sta spingendo il mondo verso una nuova guerra fredda e verso la guerra nucleare arriva a Roma.
Mentre Prodi, si prepara ad accoglierlo per dargli assicurazioni sull'allargamento della base di Vicenza e sulla fedeltà atlantica dell'Italia, Silvio Berlusconi, da sempre servo fedele del boia di Washington, è pronto a recarsi all'ambasciata americana per incontrare il suo padrone e promettergli incondizionati servigi e la sua consueta disponibilità ad assecondarlo in ulteriori avventure belliche. Prodi e Berlusconi due facce della stessa medaglia.
Di certo non una parola sarà spesa a proposito del Cermis o dell'assassinio di Nicola Calipari.
Di sicuro nulla sarà detto circa il criminale sostegno fornito dagli USA a Israele nei suoi massacri in Palestina e in Libano.

Per la difesa della sovranità nazionale
Per la chiusura delle basi militari americane
Per dire NO allo scudo spaziale americano sul territorio europeo
Il Movimento Nazionale Popolare, è al fianco dei giovani europei che hanno manifestato e manifesteranno contro Bush


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

 

 

Marcia di Roma del 9 giugno


Siamo totalmente d'accordo con la marcia organizzata a Roma il 9 giugno dal Movimento Zero di Massimo Fini e dal CPEurasia «contro la visita del Presidente USA», quello che ci lascia perplessi è quel «contro la sudditanza del governo Prodi favorevole all'allargamento della base statunitense di Vicenza».
È vero che in Italia ci sono 113 strutture militari con comando statunitense o NATO, ma è altrettanto vero che tutte queste strutture sono state rafforzate e potenziate a partire dal 2001, con la scusa della lotta al terrorismo, con l'assenso esplicito del governo Berlusconi-Bossi-Fini e, per la verità, senza che notassimo particolari proteste, a parte quella di Genova contro il G8.
È vero che il governo Prodi, malgrado forti resistenze interne, è favorevole all'allargamento della base USA di Vicenza, ma CPEurasia sa benissimo che tale allargamento è stato offerto dal Governo Berlusconi-Bossi-Fini, con il pieno assenso della Regione Veneto feudo incontrastato della CdL.
È vero che il governo Prodi ci può stare sulle palle, ma se cade il governo Prodi non ci sarà nessun governo eurasatista o antagonista o nazionalista, ma solo e soltanto un altro governo Berlusconi-Bossi-Fini.
È vero che gli USA «portano avanti un progetto universalista di dominio globale che ha già sparso troppo sangue nel mondo», ma è altrettanto vero che i principali amici e alleati (o servi) di tale progetto sono proprio i vari Berlusconi-Bossi-Fini.
NON PRESTIAMOCI ALLE MANOVRE SUBDOLE E ALLE CAMPAGNE MEDIATICHE DI CHI VUOLE TORNARE AL POTERE PER MEGLIO SERVIRE PROPRIO L'AMICO E ALLEATO (O PADRONE) USA.
Gli inglesi (popolo che non amiamo) hanno una loro teoria: quando bisogna combattere due nemici contemporaneamente, prima bisogna colpire quello più pericoloso e più vicino (nel nostro caso per "vicino" intendiamo non il governo Prodi che nessuno di noi ha votato, ma il trio Berlusconi-Bossi-Fini che, purtroppo, tanti "camerati" (???) hanno votato o sostenuto, anche recentissimamente!).
La politica non è solo l'arte del compromesso per farsi gli affari propri, ma è anche la capacità di mantenere lucidità, severità e inflessibilità.


Movimento NazionalPopolare
Federazione del Verbano-Cusio-Ossola

 

 

Comunicato Stampa
Vergogna ai sindacati di regime!!!
 

Gli Statali di nuovo truffati dai sindacati che si piegano al «governo amico». Una manciata di spiccioli ecco quanto hanno ottenuto Epifani, Angeletti e gli altri parassiti dei sindacati «addomesticati».
Ancora una volta gli Statali del pubblico impiego e del comparto scuola sono stati beffati dai sindacati e dal governo, autentici compagni di merenda. L'accordo raggiunto nella notte con l'aumento irrisorio di 101 euro a partire dal febbraio 2007 scippa ai lavoratori l'intero 2006 -il contratto era infatti scaduto il 31 dicembre 2005- e anche il mese di gennaio 2007. Come se non bastasse poi, il contratto che aveva una scadenza biennale diventa ora triennale e, dati i ben noti ritardi, si può prevedere che il prossimo contratto gli statali lo vedranno tra non meno di cinque anni.


VERGOGNA AI SINDACATI DI REGIME !!!


Il Movimento Nazional Popolare denuncia alla pubblica opinione questa truffa e chiama i lavoratori a non abbassare la testa.
La risposta politica a questa nomenclatura di malfattori sarà un sempre maggiore distacco dai politicanti e il NON VOTO come primo passo.
Contro i politicanti e i sindacalisti superpagati e traditori dei lavoratori organizziamo la rivolta sociale

Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale Roma
 

 

il MNP al fianco degli statali


In merito al rinnovo del contratto degli Statali, il coordinatore nazionale del Movimento, Professor Nicola Cospito, ha rilasciato al mensile "Progetto Sociale" la seguente dichiarazione:
«Il Movimento Nazional Popolare è al fianco degli statali in attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da un anno e mezzo.
Il MNP giudica ridicolo e offensivo l'aumento proposto dal governo, soprattutto per il comparto scuola, e ritiene assurda la pretesa di rendere il contratto triennale, cosa che significherebbe un'ulteriore riduzione del potere d'acquisto di stipendi già di per se molto bassi.
A fronte del carovita, del mercato usuraio della casa, dell'aumento vertiginoso del carico fiscale, dello sperpero delle risorse pubbliche in tanti settori a partire dalla RAI e dai privilegi dei politici, sindaci e parlamentari in testa, il Movimento Nazional Popolare ritiene giusto per tutti gli statali un aumento minimo di 250 e per il comparto scuola un aumento di almeno 400 euro.
Per reperire le risorse è sufficiente intensificare la lotta all'evasione fiscale, andando a controllare una per una le dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini italiani non tassati alla fonte come avviene invece per gli Statali.


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

 

 

Comunicato Stampa


Il Movimento Nazional Popolare a proposito dei fatti di Teramo esprime solidarietà al Prof. Claudio Moffa e al Prof. Faurisson.
All'Università di Teramo, nella cui università si è impedito loro di parlare, si è consumato un altro grave attentato alla libertà di pensiero e di ricerca storica. Ancora una volta i fatti dimostrano ampiamente come la libertà in Italia sia a senso unico e concessa solo a chi si mantiene nel recinto riservato alle pecore e agli asini.
Ciononostante il revisionismo avanza e non ci sono leggi e provvedimenti speciali che tengano.
Nelle scuole, negli Atenei e anche nell'opinione pubblica molti sanno che cosa siano revisionismo e negazionismo
e si chiedono perchè agli storici venga negato il diritto di parola. Chi impedisce la ricerca e il confronto non solo ha paura della verità ma ha qualcosa da nascondere.
Il fronte del revisionismo è oggi il fronte della libertà di pensiero e di espressione in Italia e in Europa.
Il tempo è la storia dimostreranno chi ha ragione.
VERGOGNA a chi nega la libertà agli storici revisionisti.


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma
 

il fatto

Venerdì 18 maggio a Teramo alle ore 12:00 il prof. Moffa ed il prof. Faurisson hanno tenuto una conferenza stampa presso il Gran Caffè Italia nella centralissima Piazza Martiri, dietro la Cattedrale situata nella parte centrale del Corso della città.
Alle 13:00, terminata la conferenza e usciti i relatori, una folla di cento individui, secondo il TgR Rai Abruzzo, hanno circondato Moffa e Faurisson; si sono qualificati come figli di deportati ebrei nei campi tedeschi e hanno inveito contro i due docenti. Moffa, tentando difendere Faurisson da alcuni che volevano mettergli le mani addosso, è stato strattonato a lungo finchè la polizia ed alcuni teramani non hanno contrastato gli aggressori. Le forze dell'ordine hanno poi caricato sui loro mezzi alcune persone, mentre è scoppiata successivamente una nuova rissa fra teramani e figli di deportati, scatenata secondo alcuni da parole forti volate fra i due gruppi.
Moffa e Faurisson si sono poi diretti al ristorante dell'hotel "Gran Sasso" per pranzare, e lì sono stati raggiunti dalla polizia che ha ordinato a Moffa di allontanarsi da Teramo e a Faurisson di fare rientro in Francia, senza tenere la conferenza che avrebbe dovuto svolgersi in località San Nicolò a Tordino, presso il ristorante "Acquamarina".
Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto presenti a Teramo anche dopo le 13:30, ora dell'allontanamento dei due docenti, molti giovani individui con capelli corti, zaini e auricolare facenti parte del gruppo di figli di ebrei deportati; sembra siano stati avvistati anche presso la stazione ferroviaria di Pescara la sera di giovedì, probabilmente organizzati per compiere la contestazione del giorno dopo.

La voce di AR

 

 

Avanti con il MNP !!!


Si è svolto ieri a Milano il programmato convegno indetto dal Movimento Nazional Popolare e dalla Federazione della Stampa Antagonista. All'incontro hanno preso parte diversi militanti e dirigenti della Lombardia, del Piemonte, dell'Emilia Romagna, del Lazio e dell'Umbria e delle Marche. La riunione, presieduta da Salvatore Bocchieri, dell'Associazione Amici del Tricolore, è stata introdotta dalla relazione del prof. Nicola Cospito e ha registrato numerosi interventi dei partecipanti.
Ribadita la profonda diversità da chi ha abbandonato le posizioni di alternativa al sistema per mettersi al servizio della CdL, ormai peraltro in dissoluzione, molti tra i presenti hanno sottolineato la necessità di procedere in tempi rapidi all'organizzazione di un Movimento rappresentativo delle istanze sociali e politiche delle comunità nazional popolari. In questo senso appare oggi indispensabile quanto inevitabile il passaggio ad una nuova fase di lotta.
Se Andrea Benzi di Milano ha evidenziato la necessità di individuare nuovi contenuti e nuove parole d'ordine capaci di segnalarci come una forza ben radicata ma capace di guardare avanti e di monitorare i problemi della gente comune facendosene carico, Marco Filisetti di Bergamo ha sottolineato la crescente gravità del problema dell'immigrazione. Adriano Rebecchi, dirigente della Federazione di Verbania e componente della Segreteria del MNP, ha sottolineato la necessità di procedere ad una forte strutturazione del Movimento anche attraverso la nomina nelle singole province di fiduciari che sviluppino forme di attività politiche rivolte soprattutto al sociale. Alessandro Mezzano, della Federazione di Perugia, ha insistito sulla opportunità del MNP di dotarsi di un adeguato organo di stampa, sia telematico che cartaceo, che punti ad una continua e regolare pubblicizzazione delle posizioni del MNP a riguardo dei principali problemi politici di attualità, partendo ad esempio dalla riforma della legge elettorale o dalla lotta per l'abolizione dell'ICI sulla prima casa. L'Avv. M. Tirone, della Direzione Romana, ha svolto una dettagliata e puntuale analisi del presente momento politico che vede cadere a pezzi i diversi settori dello Stato e della società italiana a partire dalla Giustizia che corre verso la paralisi totale, per arrivare più in generale alla pubblica amministrazione sempre più fatiscente e inadeguata. Inspiegabile in questo contesto l'ottusità di chi invece di opporsi con forza e impegnarsi nell'aprire gli occhi agli italiani, corre in soccorso del centrodestra liberale diventandone una piccola e insignificante appendice. Elio Geri della Federazione di Lodi ha illustrato l'attività di collegamento con gli ex combattenti della RSI e ha esortato tutti i presenti al rilancio del MNP come movimento politico a tutti gli effetti. Da segnalare tra gli altri interventi quelli di Stefano Sogari di Parma, di Ferruccio Rapetti di Mantova, di Massimo Stoppa di Verbania, del giovane camerata Tommaso di Roma, di Simone Perticarini della Federazione di Fermo (AP). Messaggi sono arrivati dalle federazioni di Vicenza, di Viterbo, di Lecce, di Brindisi, di Enna, dai camerati di Lamezia Terme e di Cosenza, come pure dal consigliere comunale di Alfonsine (RA) Federico Patuelli.
A fronte delle prossime scadenze elettorali di fine maggio il MNP, non riconoscendosi rappresentato al momento da alcun partito, ribadisce la propria scelta astensionista. Questo, però, nell'ottica di una lotta totale capace di utilizzare tutte le forme possibili, non significa che in futuro il MNP non possa costituire e presentare proprie liste. Anzi sin da ora tutti i camerati sono invitati a costituire comitati cittadini finalizzati ad una presenza nelle istituzioni che parta dai piccoli centri comunali. Il MNP infatti considera sterile e irrilevante ogni posizione di preconcetto extraparlamentarismo. Alle elezioni il MNP andrà solo quando saranno presenti i termini di una adeguata possibilità di successo.
Il MNP,abbandonato dunque il progetto dell'unità di un'area che ha ormai perso il legame con le proprie radici e la propria identità, si propone come punto di riferimento e di aggregazione per quanti in opposizione totale al mondo liberale e liberista, scevri da ogni compromesso con i partiti di questo sistema corrotto, vogliano partecipare alla costruzione di un autentico Movimento di Liberazione Nazionale.
 

MNP
Direzione Nazionale Roma

 

 

il MNP sulla prossima legge elettorale


A riguardo della riforma della legge elettorale Nicola Cospito, Coordinatore Nazionale del MNP, ha rilasciato alla stampa la seguente dichiarazione:
«Mentre proseguono gli abboccamenti e i colloqui tra i politici per mettere a punto la nuova legge elettorale va detto a chiare lettere che non bisogna essere aquile per capire che quanto attualmente in discussione non mira a confezionare una legge che permetta una seria e consapevole espressione del voto da parte dei cittadini italiani quanto un marchingegno ad hoc che consenta la formazione della Grosse Koalition in salsa tricolore. Gli epigoni della democrazia parlamentare, come si sa, sono esperti e maestri in questi tranelli in cui il popolo bue continua regolarmente a cadere. Proprio per questa ragione, noi del Movimento Nazional Popolare alle elezioni politiche del 2006 ci siamo schierati e abbiamo fatto campagna per il non voto. Oggi siamo dell’opinione che per restituire veramente la parola alla gente, bisogna innanzi tutto ritornare ad un sistema proporzionale puro, senza balzelli e soglie di sorta. I vari tatarellum non hanno fatto altro che disamorare la gente per la politica e molti non hanno gradito di essere costretti a votare secondo le indicazioni prestabilite dai segretari dei partiti, veri monarchi “in sedicesima” con le loro corti di lacchè e vassalli di basso livello».
 

Queste in sintesi le proposte del MNP:

RITORNO AL PROPORZIONALE
REINTRODUZIONE del sistema delle preferenze
ABOLIZIONE della raccolta delle firme come condizione indispensabile per la presentazione delle liste.
ELIMINAZIONE di tutta quella zavorra di provvedimenti e di regole desuete che impedisce il rinnovamento delle classi politiche e che al contrario le sclerotizza. A tale proposito,
COME GIÀ PER I SINDACI, i mandati parlamentari non devono superare le due legislature.

IL BIPOLARISMO IN ITALIA NON FUNZIONA !
Prima se ne prenderà atto e meglio sarà !!!


Il Movimento Nazional Popolare
 

 

 

Vicenza a due passi dal Cermis
COMUNICATO STAMPA


Ricordando il CERMIS chiudere tutte le basi USA in Italia!


Il Movimento Nazional Popolare ricordando la strage del Cermis in cui il 3 febbraio 1998, alle ore 14,13 un aereo militare statunitense del corpo dei marines, partito dalla base di Aviano tranciò il cavo della funivia del Cermis in Val di Fiemme, strage nella quale morirono venti persone, tutte di nazionalità europea, chiede la chiusura di tutte le basi americane in Italia a cominciare proprio da quella di Vicenza contro la quale domani scenderanno in piazza decine di migliaia di italiani.
Le basi USA, nascondono, insieme ad armi letali e micidiali anche ordigni atomici, e sono il punto di partenza per le spedizioni omicide dei barbari americani. Per questo vanno chiuse tutte e immediatamente.
Il Movimento Nazional Popolare, che aderisce alla manifestazione di Vicenza, continuerà a battersi oggi, domani e sempre per la riconquista della sovranità nazionale il cui primo passo è proprio l'espulsione delle truppe statunitensi dal nostro paese.

Italia libera e sovrana in un'Europa dei popoli


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma

 

 

COMUNICATO  STAMPA
Esecuzione di Saddam Hussein


L'esecuzione di Saddam Hussein, voluta da Bush e portata a termine dai suoi burattini al governo in Iraq, mentre fa inorridire il mondo intero, segna ancora una volta l'abisso che separa la civiltà europea dalla barbarie americana e aumenta le distanze tra il vecchio continente e quello che appare ormai a tutti come un autentico impero del male. L'esecuzione di Saddam Hussein, realizzata dopo un processo farsa che ha umiliato ogni norma di diritto, che ha calpestato la giustizia, richiama alla mente un'altra messinscena, quella di Norimberga nel 1946, quando i vincitori vollero liquidare i vinti in maniera analoga a quanto accaduto in Iraq.
Il mondo civile, gli osservatori più attenti, ma anche la gente comune, sanno che Saddam Hussein, disegnato ad arte come il satana di turno, ha pagato per essere stato a capo di uno tra i principali paesi produttori di petrolio, per la sua politica di contrasto ai piani egemonici statunitensi in Medio Oriente e per il sostegno dato alla causa palestinese.
Gli uomini liberi sanno bene che il vero grande tiranno nel mondo contemporaneo è il Presidente George W. Bush, petroliere texano, capo di un'amministrazione degna del più tradizionale gangsterismo americano, individuo spietato, capace di coniugare stupidità e cinismo, responsabile di fronte a tutto il mondo della distruzione totale di un antico paese dalla civiltà millenaria, l'Iraq.
Il mondo civile non ha dimenticato Falluja, le bombe al fosforo, le centinaia di migliaia di tonnellate di bombe micidiali sganciate dai bombardieri yankee, gli stermini perpetrati contro la popolazione civile in tutte le città irachene, misfatti che portano la firma della Casa Bianca e che fanno di Bush l'unico vero, autentico delinquente, l'unico davvero meritevole di un processo per crimini di guerra.

Di fronte a tanta barbarie, di fronte al pericolo di altri misfatti americani, pensiamo alla campagna contro l'Iran, il Movimento Nazional Popolare auspica che l'Europa esca dal suo torpore e che, oltre i limiti del buio presente, sappia ritrovare l'antico spirito della sua missione civilizzatrice, stabilendo nuovi legami con quanti nel mondo auspicano un diverso assetto geopolitico che isoli e renda inoffensiva la prepotenza degli USA.

 

Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

 

 

Serrare i ranghi!


La partecipazione alla manifestazione liberalcapitalista di ieri a Roma di Alessandra Mussolini, Luca Romagnoli, Pino Rauti, ecc. dimostra quanto da noi sostenuto nei mesi passati, anche prima delle elezioni politiche, vale a dire che con l'ingresso di questi signori e dei loro gruppi nel centrodestra, si è chiusa storicamente una fase della storia politica di questo paese. I gruppi che sostenevano di appartenere allo schieramento antagonista, gettata la maschera, si sono intruppati nell'arco democratico di destra, venendone a costituire l'ala più estrema, chiamata appunto destra radicale. Questa volta non può nemmeno essere chiamata a giustificazione la legge elettorale e davanti a tutti si pone lapidaria l'immagine vista ieri nei telegiornali delle bandiere della fiamma tricolore sventolare insieme a quelle israeliane sotto il palco di Fini. Mancavano solo quelle a stelle e strisce di Bush di cui tutti i sopra citati, nella realtà dei fatti e nella presente situazione geopolitica mondiale, sono diventati sudditi ossequiosi.
Il Movimento Nazional Popolare, ostile alla destra come alla sinistra, fedele alle sue scelte politiche sociali e rivoluzionarie, ribadisce la sua totale avversione al sistema liberaldemocratico, ai suoi "giullari", ai suoi lacchè, alle sue marionette e si prepara ad una nuova stagione di lotte.
È arrivato il momento per tutti i camerati che non si sono arresi e non vogliono arrendersi di
serrare i ranghi, secondo le parole di un nostro antico canto di lotta, e di costruire quel Movimento di Liberazione Nazionale di cui l'Italia ha urgente, urgentissimo bisogno.

In alto i cuori!

Nicola Cospito
per il Movimento Nazional Popolare
 

 

 

Comunicato


Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua condanna totale nei confronti di una finanziaria che tartassa i cittadini obbligandoli a pagare una crisi dovuta soprattutto alla rapacità della classe politica e alla incapacità di quella industriale.
Non si cura l'economia con le tasse o con i tagli allo Stato Sociale, ma investendo nei servizi, nel settore pubblico, nella tecnologia, diventando produttivi e competitivi. Tutto ciò che la classe dirigente liberaldemocratica e liberista non è in grado di fare.
Un'economia malata si può curare anche con un periodo di sano protezionismo finalizzato a rilanciare la domanda interna, con l'abbattimento dei prezzi delle abitazioni che assorbono tutto il risparmio dei cittadini a favore di pochi pescecani immobiliaristi e palazzinari e che danneggiano altri importanti settori del commercio e della produzione, con una sensata e ragionata politica dei prezzi ridimensionando i costi di tutti i prodotti sul mercato, premessa per riavviare il circuito produttivo e lavorativo.

Ciò nonostante il Movimento Nazional Popolare non scenderà in piazza con i partiti della CdL ugualmente responsabili del disastro del nostro paese da loro saccheggiato fino a ieri.

Il Movimento Nazional Popolare prende ancora una volta le distanze da coloro che, gettata la maschera, saliranno sul palco dei pescecani liberalcapitalisti che si riuniranno il 2 dicembre prossimo a piazza San Giovanni a Roma. Costoro, utili idioti e mercenari del centro-destra, nulla hanno a che fare con lo schieramento nazional popolare che continua invece la sua battaglia per lo Stato Sociale, la Giustizia Distributiva e l'Alternativa Globale al sistema dell'usura e dell'arroganza.

Avanti con la lotta nazionalpopolare !!!


Il Movimento Nazional Popolare


 

 

Evviva!


Con una grande prova di compattezza e fermezza, l'opposizione della Casa delle Libertà ha battuto al Senato il Decreto legge n. 261/2006 che prevedeva interventi urgenti per la «riduzione del disagio abitativo in favore di particolari categorie sociali» e, «oltre alla proroga degli sfratti, l'avvio di un programma di edilizia agevolata».
In particolare il Decreto prevedeva il blocco degli sfratti per le famiglie con un reddito inferiore ai 27mila euro e con figli a carico o persone con un serio handicap o al cui interno vivano malati terminali oppure ultra-settantenni.
Il Decreto era atteso con ansia da circa 600.000 cittadini italiani di Serie "B".
Grande l'esultanza della Casa delle Libertà che ha dichiarato: «Ciò dimostra che in Senato il governo Prodi non ha la maggioranza»!
Un brutto inglesismo definisce il concetto di ostruzionismo parlamentare con il nome «filibustering».
A noi gli inglesismi non piacciono, ma stavolta concordiamo pienamente nel fatto che quello applicato dalla Casa delle Libertà non è l'ostruzionismo, pulito e corretto, applicato tante volte dal vecchio MSI, su temi squisitamente politici e che non danneggiavano i cittadini, né quelli di serie A né quelli di serie B.
Il centro-destra fa solo «filibustering», perché sono dei filibustieri della politica, al servizio di lobby corrotte e affaristiche che li hanno beneficiati mandandoli in Parlamento, lobby alle quali devono ubbidienza e fedeltà.
Aspettiamo adesso con ansia che i sostenitori «dell'emergenza abitativa», gli implacabili avversari di chi «nega il diritto alla casa», i nemici delle «speculazioni edilizie» e i propugnatori del «mutuo sociale», scendano in piazza a contestare duramente i paladini della Casa delle Libertà.
Per quanto ci riguarda, ci sentiamo sempre più orgogliosi di non essere scesi a patti e di non esserci alleati con queste lobby e ci convinciamo ogni giorno di più della giustezza di una frase di uno dei principali esponenti del nostro Laboratorio Politico per un Movimento di Liberazione Nazionale: «La Destra sociale non esiste, perchè quando diventa sociale non è più Destra»!


La Federazione del Movimento Nazionalpopolare
del Verbano-Cusio-Ossola


Comunicato del Laboratorio Politico

Dopo il primo, svoltosi a Isola Farnese il 2 giugno scorso, ha avuto luogo questa mattina a Roma il secondo incontro dei rappresentanti delle organizzazioni promotrici del Laboratorio Politico per un movimento di liberazione nazionale. Da segnalare innanzi tutto una nuova significativa adesione, quella del gruppo di M.I.N.E.R.V.E., rappresentato dal Dott. Andrea Wolff e dalla signora Dea Buccilli.
L'incontro, molto partecipato, ha voluto mettere a fuoco e indicare le varie fasi del progetto che si propone innanzi tutto l'elaborazione e la messa a punto di contenuti, metodi e finalità di un'azione politica totalmente rinnovata e volta alla conquista della società civile.

I partecipanti
a) ribadita la linea di opposizione ideologica e politica al sistema liberale e liberista in tutte le sue componenti di destra, sinistra e centro
b) stigmatizzati i danni procurati dal turbocapitalismo comunque ormai in crisi e dalla distruzione dello Stato Sociale
c) riaffermata la totale diversità del Laboratorio dalla cosiddetta area rifluita nel centrodestra neocons e berlusconiano e con la quale i rapporti sono ormai e per sempre definitivamente chiusi

nel proseguire l'azione di studio e di preparazione, hanno deciso di affiancare al laboratorio politico centrale di stanza nella capitale, laboratori politici periferici organizzati su base regionale. Contemporaneamente, mentre il settore giovanile, già attivo, ha cominciato a muoversi nell'ambito universitario, è stata decisa la costituzione di commissioni di lavoro che sosterranno il laboratorio nella sua azione programmatica e organizzativa.
Tra le prossime scadenze il Laboratorio politico prevede una riunione ai primi di dicembre con i rappresentanti di altri organismi impegnati nelle attività di analisi geopolitica, di smascheramento dei poteri forti e dello strapotere finanziario, in vista della realizzazione di nuove e proficue sinergie.

Seguiranno altri comunicati.

Il Laboratorio Politico

Roma, 22 ottobre 2006
 

Movimento Nazional Popolare
Ufficio Scuola
Roma

Telefax.06/35344399


Il Movimento Nazional Popolare manifesta la sua preoccupazione e il suo sdegno per i tagli alla scuola annunciati, nonostante le smentite di rito, nella prossima finanziaria.
Come più volte da noi denunciato il centro-sinistra come già il centro-destra mostra la propria ottusità nel perseguire una politica gretta e incapace di comprendere che investire nella scuola vuol dire investire nel futuro.
I tagli annunciati e i mancati finanziamenti verranno ad aggravare ulteriormente una situazione già precaria e ai limiti del collasso come ben sa chi nella scuola vive e lavora: edilizia scolastica insufficiente, aule fatiscenti, assenza di laboratori e di palestre adeguate, docenti malpagati e demotivati, riforme improvvisate a costo zero e provvedimenti approssimativi e confusi, ecco alcuni dei problemi che assillano da anni la scuola italiana in mano a classi dirigenti fatte di inetti e incompetenti.
Il Movimento Nazional Popolare sottolinea l'importanza della scuola nella vita di una nazione che vuole guardare al futuro e auspica la nascita di un movimento di lotta tra gli studenti e gli insegnanti che sappia costringere il governo Prodi a stanziare le risorse necessarie e indispensabili al buon funzionamento dell'istituzione scolastica.

Movimento Nazional Popolare
Ufficio Scuola

Comunicato Stampa

Organizzata dalla rivista "Orientamenti" si è svolta ieri a Roma la presentazione dell'ultimo libro di Rutilio Sermonti, "Omaggio alla RSI", edito dalla casa editrice Controcorrente
In una sala, occupata in ogni ordine di posti, Rutilio Sermonti, introdotto da Nicola Cospito, direttore della rivista, ha illustrato in maniera chiara ed efficace la validità della RSI come continuazione dell'opera riformatrice e rivoluzionaria del Fascismo, soffermandosi in particolare sulla socializzazione delle imprese, fiore all'occhiello di una politica sociale avanzata, finalizzata a rendere i lavoratori coproprietari delle aziende e determinanti nelle scelte di produzione.
Sermonti, nel ricordare gli innumerevoli episodi di eroismo di quanti accorsero a combattere per l'onore d'Italia, dopo aver parlato dei rapporti tra i tedeschi e le autorità fasciste, ha ribadito il suo rifiuto non solo della retorica resistenzialista, ma anche della categoria della guerra civile. Se infatti guerre civili furono nella storia quelle tra Mario e Silla, tra i guelfi e i ghibellini, questo concetto non è applicabile al periodo della RSI perchè se i fascisti repubblicani rappresentavano uno Stato giuridicamente, politicamente e militarmente organizzato, dall'altra parte vi erano esigue e sparute bande irregolari che mai portarono avanti un'azione di reale combattimento quanto solo agguati e imboscate.
L'intervento di Sermonti è stato seguito da un vivace e interessante dibattito nel quale sono intervenuti, tra gli altri,l'ing. Celsio Ascenzi dell'ANCIS, il prof. Ernesto Roli, il prof. Paolo Signorelli di "Giustizia Giusta", Sergio Bonifazi, il sindacalista d'Agostino, l'avv. Umberto De Cesare.


Il volume del costo di € 10 può essere richiesto scrivendo alla redazione di "Orientamenti" all'indirizzo      nicola.cospito@libero.it
e facendo un versamento sul cc postale n. 56411630
 

Comunicato Stampa

La conferenza di Roma di ieri, 26 luglio, sul Libano e sull'aggressione israeliana si è rivelata nei fatti assolutamente fallimentare e ha dimostrato l'inconsistenza e i limiti della politica estera italiana ed europea. Da un lato il ministro degli esteri D'Alema ha mostrato tutta la sua mediocrità facendosi trattare come un pivellino (agli osservatori non è sfuggito il velo di amarezza nella dichiarazione finale) da Condoleza Rice, ministro degli esteri e portavoce dell'amministrazione gangsteristica di Bush e dall'altro l'Europa non ha saputo esprimere una posizione unitaria, forte e condizionante nei confronti dei falchi della guerra americani e israeliani. Al di là infatti di una dichiarazione di intenti non si è andati e se la Rice ha posto il veto su un immediato cessate il fuoco, richiesto dalla Francia - l'unica nazione, le va riconosciuto, che ha tentato di fermare la macchina della morte israeliana, l'esercito di Tel Aviv ha simultaneamente fatto sapere che l'offensiva militare durerà per settimane. Così in Libano si continua a morire sotto le bombe ebraiche e a poco serviranno le ipocrite iniziative del corridoio umanitario e del sostegno economico a Beirut nel momento in cui la capitale libanese ogni giorno, al pari di quanto accaduto a Bagdad, viene ridotta ad un cumulo di macerie.
Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua solidarietà a chi combatte per l'indipendenza della propria patria contro l'aggressione ebraico-americana e stigmatizza la debolezza del governo italiano. Ancora una volta appare chiaro a tutto il mondo come i regimi liberaldemocratici europei non siano in grado di affrancarsi dalla sudditanza agli USA e ad Israele cui di fatto hanno riconosciuto il diritto di uccidere. Il MNP rileva infine la faziosità dei giornalisti dei notiziari nazionali televisivi e radiofonici che non hanno perso occasione per offrire i propri servigi ai terroristi della stella di David.


Movimento Nazional Popolare

Erich Priebke
Domanda di grazia al Presidente della Repubblica


Invitiamo tutti coloro che credono nella “giustizia” ad inviare al Presidente della Repubblica Italiana un appello affinché venga concessa la Grazia al carcerato più anziano del mondo: il novantaquattrenne Erich Priebke.

La lettera che (onde evitare che si produca un effetto contrario) non deve avere carattere di polemica politica, opportunamente firmata può essere inviata al:

Presidente della Repubblica Italiana
Piazza del Quirinale,
00100 Roma

Associazione Uomo e Libertà:  uomoliberta@tiscali.it

 

70° anniversario dell'«Alzamiento»


L'A.N.C.I.S. (Associazione Nazionale Combattenti Italiani in Spagna) intende celebrare con particolare solennità, quest'anno, il 70° anniversario dell'«Alzamiento» avvenuto il 17 luglio 1936, al quale, allora, la Spagna, lo Spirito dell'Europa e la Latinità nostra dovettero la salvezza.
Nei tempi che stiamo vivendo, così turbati da incertezze e disorientamenti, si rende sempre più necessario riaffermare ed onorare i Valori profondamente strutturanti che hanno vivificato lo spirito delle Nazioni Latine ed Europee, Valori della Tradizione che dovranno guidarne il domani.
Con tale intendimento, allo scopo di commemorare l'Evento nell'aura delle memorie dei Nostri Caduti, si è scelto di celebrare la Santa Messa di suffragio e Onori ai Caduti
nel Sacrario Militare della Chiesa dei Santissimi Sette Santi Fondatori, a Roma, in Piazza Salerno, alle ore 11.00 antimeridiane di sabato 15 luglio 2006
Al termine della celebrazione, sarà offerto un rinfresco nel locali attigui
 

ANCIS
Viale XXI aprile, 34 - 00162 Roma
tel. 06 86322594
fax 06 86386902
posta elettronica: jhispanicus@yahoo.es
 

COMUNICATO

Roma 2 giugno 2006


Si è svolta oggi a Roma Isola Farnese l'annunciata riunione nazionale delle forze antagoniste al sistema liberaldemocratico che non si riconosco nel bipolarismo e che nelle scorse elezioni politiche avevano fatto campagna per l'astensione.
La riunione, alla quale hanno partecipato camerati venuti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, è stata affollata e caratterizzata dalla presenza di molti giovani.
Il dibattito, intenso e serrato, ha affrontato i principali temi dell'attualità politica. I convenuti hanno ribadito nei loro interventi la chiusura di ogni rapporto con le dirigenze dei gruppi che si sono compromessi con il berlusconismo rifluendo nel centro-destra e hanno sottolineato la necessità di aprire una nuova fase di lotta che dia vita ad una opposizione da un lato irriducibile perchè fondata sulla irrinunciabile identità nazional popolare, sui valori sociali e tradizionali e sulla visione di uno Stato Organico, dall'altro propositiva perchè capace di affrontare con proposte concrete e convincenti le principali problematiche del paese.

Al termine della riunione, compiendo un passo concreto sulla strada dell'unità, è stato stabilito all'unanimità di dare vita ad un Laboratorio politico-culturale per la formulazione del progetto alternativo da realizzare attraverso un Movimento di Liberazione Nazionale.
Alla nascita di questo Laboratorio hanno aderito i seguenti gruppi:

* Associazione "Camerati di Giorgio Pisanò"
* Associazione "Amici del Tricolore"
* Associazione Politico-Culturale di Impegno Sociale
* Comunità Romana di Socialismo Nazionale
* Circolo Culturale "Clemente Graziani" di Forlì
* Gruppo Continuità Ideale
* Movimento Lavoratori Italiani
* Movimento Nazional Popolare
* Movimento Nazional Sociale

Per le informazioni e le adesioni scrivere al seguente indirizzo laborpolitico@libero.it
o lasciare un messaggio sulla segreteria del n. 06/35344399.
 

COMUNICATO STAMPA

Il 9/10 aprile
ASTENSIONE DAL VOTO


L'annunciato convegno promosso dal Movimento Nazional Popolare e svoltosi oggi a Roma presso l'Hotel delle Muse ha visto la partecipazione di numerosi e qualificati esponenti di gruppi e comunità convenuti da diverse parti d'Italia.
Nel corso di un dibattito molto interessante e partecipato che ha segnato una energica e definitiva presa di distanza da quanti, alleandosi con la CdL, hanno scelto l'inserimento nel sistema liberaldemocratico, entrando di fatto nell'orbita dei sudditi della Casa Bianca, i convenuti, nel ribadire una netta linea politica di opposizione alla tirannia del pensiero unico e di totale alternativa alla destra e alla sinistra che stanno portando il paese alla catastrofe economica, morale e politica, si sono pronunciati per l'astensione alle prossime elezioni politiche.
La scelta astensionista, condivisa da migliaia di militanti in tutta Italia, è una scelta attiva e costituisce una dura presa di posizione non solo contro coloro che si sono prostituiti alla CdL, ma anche contro la legge elettorale vigente che consolida lo strapotere delle segreterie dei partiti e contro il bipolarismo che vorrebbe ingabbiare la protesta popolare che cresce nel paese.
Già in molte città sono in diffusione manifesti e volantini che invitano i cittadini a disertare le urne.
I rappresentanti dei gruppi convenuti, al termine della riunione, si sono dati appuntamento a dopo le elezioni politiche per procedere alla costituzione di una Federazione di tutti i movimenti che non si sono compromessi nella presente tornata elettorale, prima fase di una collaborazione sempre più organica e organizzata che non trascurerà di mostrare la dovuta attenzione ai nuovi fermenti che si stanno manifestando anche fuori dalla nostra tradizionale area apolitica.

Volantinaggio


Nella giornata di sabato 11 febbraio, giovani simpatizzanti del Movimento Nazional Popolare hanno effettuato per le strade centrali di Reggio Calabria un volantinaggio contro la costruzione del ponte sullo stretto. Anche i cittadini calabresi, come quelli siciliani, sono consapevoli che ben di altre strutture ha bisogno il meridione d'Italia prima di costose opere che avvantaggerebbero solo il mercato degli appalti ben controllato dalla cosche mafiose.

 

Contro la Destra e la Sinistra
avanti con il Movimento Nazional Popolare
avanti con il movimento di liberazione nazionale

Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

Il 9 aprile 2006
ASTENSIONE DAL VOTO


Cari camerati,

La legge elettorale appena firmata da Ciampi è una legge truffa che mira a cristallizzare le oligarchie del partitismo bipolare. Il sistema maggioritario infatti non è stato sostituito con una autentica legge proporzionale capace di promuovere la partecipazione della popolazione, bensì con un grosso pasticcio, studiato su misura da Berlusconi e dai suoi accoliti per ridurre i termini della disfatta più che annunciata. Le misure ad personam, uno dei noti mali del centro-destra, sono state introdotte anche nel nuovo sistema di voto: non solo gli iniqui sbarramenti al 2, al 4, al 10% alla Camera, non solo il pesantissimo sbarramento al Senato, ma anche la scelta delle candidature dei "favoriti" da parte dei segretari e delle camarille dei partiti, oltre l'impossibilità da parte degli elettori di esprimere sulla scheda la preferenza e di mandare finalmente a casa decine di parassiti e di assenteisti. Una legge, insomma, che trasforma il già inadeguato meccanismo elettorale in un grande imbroglio in cui verranno eletti gli amici dei segretari e gli amici degli amici dei segretari. Il popolo italiano, ancora una volta, verrà turlupinato.
Per questa ragione nel mese di marzo 2006, non appena comincerà ufficialmente la campagna elettorale e verranno pubblicate le liste elettorali con i vari inciuci e tradimenti, il Movimento Nazional Popolare organizzerà a Roma una grande manifestazione nazionale pubblica a favore dell'astensione.
A chi tirerà fuori la solita storiella vetero-democristiana in stile anni '60 che in tal modo favoriremo i comunisti, varrà la pena di ricordare:

* che il comunismo è morto con la caduta del muro di Berlino nel 1989;
* che oggi nemmeno la Cina è più comunista, vista la sua politica di mercato;
* che il nemico principale nel mondo contemporaneo è rappresentato dalla tirannia dei gangsters di Washington che con la favola della guerra al terrorismo stanno mettendo a soqquadro l'intero pianeta provocando centinaia di migliaia di vittime;
* che Berlusconi e Fini sono i plenipotenziari di Bush in Italia;
* che la politica del centrodestra sta americanizzando il nostro paese imbastardendolo;
* che l' iperliberismo del centro-destra non è molto dissimile da quello del centrosinistra;
* che la sconfitta del Polo ne provocherà la dissoluzione, finendo per annientare il bipolarismo estraneo alla nostra tradizione politica e ponendo fine agli equivoci di una destra asservita alla finanza e ai poteri forti.

Proprio per questo chi sosterrà il Polo dimostrerà di essere nemico degli interessi dell'Italia e dell'Europa e contribuirà al rafforzamento del Partito Americano Italiano noto come CdL.

I gruppi, le comunità militanti, i movimenti, le testate giornalistiche, i singoli militanti del nostro mondo che volessero aderire all'iniziativa di marzo e alla campagna per il non-voto possono sin d'ora organizzare ovunque comitati per l'astensione e inviare la propria adesione al seguente indirizzo di posta elettronica: collegiocostituente@libero.it.
Già nel mese di gennaio verranno fornite indicazioni più precise sulle modalità della manifestazione.


Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma
Telefax: 06/35344399

 

 

 

Solidarietà a Irving

 

Il Movimento Nazional Popolare esprime piena solidarietà allo storico inglese David Irving, ingiustamente arrestato oggi in Austria per reati di opinione. Irving, autore di decine di opere e di articoli, conferenziere di fama internazionale, studioso di rango, è stato arrestato per le sue tesi negazioniste e revisioniste, mentre si recava a tenere una lezione agli studenti viennesi.

La persecuzione gravissima di cui è oggetto mostra chiaramente come la libertà di opinione tanto decantata dai soloni liberaldemocratici sia soltanto un bluff e non valga comunque per chi dissente dalle tesi ufficiali e dai soliti luoghi comuni utilizzati per spegnere e omologare le intelligenze. La persecuzione nei confronti di Irving dimostra altresì il panico nei confronti del revisionismo che avanza e che comunque non verrà fermato nè con le manette nè con la discriminazione nei confronti di chi si batte per la verità storica.

L'arresto di Irving è di stimolo a tutti coloro che si battono per la verità ad intensificare la diffusione delle tesi negazioniste e revisioniste in primo luogo nelle aule scolastiche e universitarie.

 

Il Movimento Nazional Popolare

 

 

No alla destra invertebrata!

 

Il Movimento Nazional Popolare esprime totale solidarietà al camerata prof. Paolo Signorelli che non ha potuto condividere la deriva del FSN.

Il Movimento Nazional Popolare ribadisce la sua opposizione militante a chi stabilisce o anche solo tenta di stabilire intese con i feudatari della Casa Bianca.

Il Movimento Nazional Popolare auspica che nessuna energia militante vada dispersa, ma che ci si organizzi in maniera fattiva e intelligente per dare vita ad un Movimento capace di chiamare a raccolta i camerati veri e di interpretare il malcontento degli italiani stanchi di continuare a subire la politica politicante delle bande di affaristi che stanno dissanguando il nostro paese.

 

Il MNP

 

 

Ripartiamo da Ostia

 

La Prima Mostra della Stampa e dell'Editoria Antagonista a Ostia ha visto la partecipazione di tanti militanti venuti da Roma ma anche da fuori e da lontano. Vogliamo ricordare Salvatore Bocchieri dell'Associazione Amici del Tricolore di Milano, Adriano Rebecchi di Verbania, Francesca Ricciardi di Genova, Maurizio Rossi e i camerati di Firenze, Antonino Amato, direttore di Ciaoeuropa di Agrigento, Alessandro Mezzano, editore de La Fiamma di Perugia.
Ringraziamo anche la delegazione del Front National che ha voluto onorarci con la sua presenza.
La Mostra è stata un'occasione per uscire in piazza e portare tra la gente le nostre idee. Con semplicità e determinazione. Ringraziamo in proposito il responsabile del MNP Diego Balistreri e la Comunità Militante Giovanile di Ostia, con alla testa Delio Andreoli, per l'impegno profuso che ha consentito il superamento dei mille ostacoli burocratici che qualche solerte funzionario del XIII Municipio non ha esitato a crearci.
Ringraziamo per i loro interventi Rutilio Sermonti che ha presentato il suo libro sugli indiani “Il Grande Spirito” e il suo ultimo studio “Evoluzionismo, scienza o frode”, teso a smascherare uno dei principali dogmi della contemporanea "cultura" materialista e scientista, Antonio Pantano che ha parlato di Ezra Pound, Paolo Signorelli che ha toccato il tema della Giustizia Giusta, l'Avv. Carlo Morganti e il suo Comitato Abrogazionista, e così pure i giornalisti che hanno dato vita al dibattito sull'importante ruolo svolto dalla stampa locale e gli esponenti politici anche avversari, della Margherita, di Forza Italia e lo stesso Presidente del Municipio Bordoni che insieme al nostro Adriano Rebecchi e a Diego Balistreri hanno dato vita al dibattito sul sistema elettorale e la partecipazione popolare alle consultazioni politiche.
Si è trattato, come dicevamo, di una prima uscita all'esterno di una comunità umana che non vuole arrendersi perchè sa di avere ragioni da vendere e di una sfida in un momento in cui, sarebbe sciocco negarlo, il mondo nazional popolare, invece di unirsi nella battaglia contro il sistema liberale e democratico, usuraio e capitalista, indugia in atteggiamenti compromissori e babbei di difficile comprensione a chi ancora sa usare il cervello. Questo infatti è il messaggio che girava tra i camerati presenti. Come mai sia possibile da parte di taluni che ancora si spacciano per camerati, scendere a patti con il nemico liberale e antifascista, filoamericano e antieuropeo. Come mai si possa ritenere da parte di taluni di proclamarsi antagonisti e offrirsi poi contemporaneamente a stampella di un governo borghese e antipopolare, distruttore dello Stato Sociale, frantumatore dell'Italia e della sua identità e destinato ad una sonora batosta politica ben meritata e guadagnata, come è quello del cavaliere di Arcore.
La Mostra è stata dunque anche occasione per un' attenta analisi politica della situazione dei "nostri" gruppi alla vigilia dei prossimi importanti appuntamenti politici. Unanime è apparsa la convinzione che nessun appoggio in nessuna forma e in alcun modo verrà dato a chi dovesse fare accordi con il Polo anche nel più piccolo e sperduto paese d'Italia. Infatti solo dopo un accurato "setaccio" sarà possibile ricostruire una forza politica credibile capace di presentarsi alla pubblica opinione come alternativa alla destra e alla sinistra.
Non è questione di tempi più o meno lunghi quanto di mettersi in cammino nella giusta direzione.
Nel corso dell'incontro è stato poi messo a punto il progetto mirante a rafforzare la Federazione della Stampa Antagonista e già nelle prossime settimane verrà presentata alla nostra comunità umana una iniziativa editoriale vivificata dallo spirito unitario e tesa a fare da raccordo informativo e formativo tra quanti vogliono continuare a combattere la buona battaglia senza morire questuanti berlusconiani o sbandati e disorientati "radicali di destra".


Nicola Cospito

Roma 4 ottobre 2005
 

 

Prima Mostra della Stampa Antagonista
Ostia 30 settembre/2 ottobre 2005
 
Sono disponibili due DVD con i seguenti interventi
 
 
PRIMO DVD
Nicola Cospito: Perchè una Federazione della Stampa Antagonista
Rutilio Sermonti: Evoluzionismo: Scienza o frode ?
Rutilio Sermonti: Il Grande Spirito. Lo sterminio dei pellerossa
 
Secondo DVD
Antonio Pantano: Ezra Pound: Un poeta contro la democrazia usuraia
Sonia Michelacci, Maurizio Rossi: Il Comunismo gerarchico
Avv. Carlo Morganti: Aboliamo la dodicesima disposizione transitoria e finale
Paolo Signorelli: Per una Giustizia Giusta
 
Il prezzo di ciascun DVD è di 10 euro. 
La richiesta può essere inoltrata al Collegio Costituente:
collegiocostituente@libero.it

 

 

 

PERCHÈ UNA FEDERAZIONE DELLA STAMPA ANTAGONISTA?


Essenzialmente, i motivi che giustificano una federazione della stampa antagonista (ed io aggiungerei Nazionalpopolare) sono l’esistenza di una vasta platea di camerati che sono potenziali militanti della causa, ma che si trovano dispersi, scoordinati, confusi e demotivati a causa delle indegne politiche condotte prima da Pino Rauti che per anni ci ha illusi abbindolati e traditi, e poi, recentemente, da quelle dei vari ducetti in sedicesima che, oltre a non essere stati capaci di organizzare in modo efficace un vasto ed entusiasta materiale umano potenzialmente disponibile, non hanno saputo finora dare né una impostazione politica coerente con i nostri ideali ed il nostro passato, né una collocazione definita nel panorama politico generale, ma si sono sempre limitati a gestire i vari movimenti di area con l’unico obiettivo del tornaconto personale, fosse pure di ambizioni, senza considerare quanto la loro ondivaga ambiguità potesse nuocere in termini di immagine e di consensi e quindi, mi permetto di dire, anche in modo abbastanza stupido, anche se motivato e sorretto dalla “speranziella”, assolutamente improbabile, di un seggio a Roma o a Bruxelles!
Premesso che la nostra area Nazionalpopolare, stante l’attuale impostazione generale della politica, può riuscire ad essere incisiva solo se sarà possibile riunire tutte le forze, mentre disunita NON VA DA NESSUNA PARTE, e visto che sinora TUTTI i tentativi di accordare tra di loro i vari capi dei vari partitini sono abortiti miseramente scontrandosi con i veti incrociati e le pretese che nascevano soprattutto da una grande carenza di quella carica che riesce a dare priorità agli obiettivi ideali rispetto alle ambizioni ed agli interessi personali, risulta evidente che non potendo contare sui vari ducetti, possiamo solo sperare di provocare e realizzare l’unità partendo dal basso: dai militanti.
Perché tutti noi possiamo dire, per esperienza diretta e quotidiana dei contatti con i semplici camerati, che c’è in giro una grande voglia di unificazione, per contare, per continuare a sognare, per riuscire a fare politica anziché solamente a parlarne, ad essere protagonisti anziché semplici spettatori..!
Per poter riuscire a contattare, coordinare, informare, stimolare, i camerati, delusi, ma non vinti, è necessaria una adeguata cassa di risonanza che li raggiunga capillarmente, univocamente ed in tutte le forme, da quella cartacea a quella, oggi di uso universale che si appoggia ad INTERNET.
Già esistono molte iniziative di stampa Nazionalpopolare (giornali, riviste, bollettini, ecc.) che, nate da iniziative personali, raggiungono gruppi di camerati, ma appunto, non li raggiungono tutti e quindi gli effetti della loro azione sono ridotti, dispersi e spesso modesti.
Riunire in una confederazione tutte le testate o perlomeno le principali, sarà il primo, importante passo per arrivare ad un’unica voce che parli a tutti i camerati in modo univoco ed a livello Nazionale!
Questo obiettivo é l’unica giustificazione della nascita e dello sviluppo della confederazione che, in assenza di esso, non sarà altro che un’ennesima, sterile iniziativa di anime belle che non porterà, come è già successo altre volte, a nessun risultato concreto per quanto riguarda la capacità effettiva del Movimento Nazionalpopolare di incidere in modo significativo sulla politica Nazionale.
È chiaro quindi che questa confederazione NON DOVRÀ ESSERE UN PUNTO D’ARRIVO, ma bensì di partenza per un percorso che ci dovrà portare ben oltre (io fantastico di una nostra radio e di una nostra TV).
Dovremo lavorare e programmare per unire le nostre forze e diventare un’unica voce autorevole, funzionale ed efficace, capace di raggiungere tutti i camerati facendo da amplificatore delle istanze, dei progetti politici e delle proposte e capace di diventare lo strumento di comunicazione politica di una nuova dirigenza Nazionalpopolare che speriamo nascerà come concreta conseguenza di questa azione di aggregazione e di compattamento dell’area.
Sarebbe oltretutto ridicolo volere riunire l’area Nazionalpopolare se non siamo capaci neppure di riunire quattro giornaletti ed una rivista..
Nostro ambizioso modello potrebbe essere quello che fu il “Popolo d’Italia” negli anni ’20.
Dovremo, dopo aver raggiunto i camerati dispersi, inventarci il modo di raggiungere quella platea molto più vasta dei Cittadini che sono stufi di questa altalena di poli mafiosi che periodicamente cambiano solo le targhe e le insegne, ma non il modo indegno di governare, che non sanno condurre il Paese né sanno dare le risposte che la gente attende, ma badano solo ad impinguarsi, a corrompere ed a farsi corrompere.
Sono tutti quei moltissimi Cittadini che, nauseati dalla politica che gestisce il potere in Italia, si sono allontanati dalle urne per la semplice convinzione che entrambi gli schieramenti in campo sono composti da mascalzoni che non hanno le risposte giuste alle domande più vere e concrete, ma che sarebbero ben felici di ritornare alla politica se trovassero una casa in cui si respiri aria nuova, pulita ed in cui circolino idee che diano speranze e non solo interessi che danno nausea.
Per farlo abbiamo bisogno di un aiuto militante serio e costante, che sia l’impegno da persone serie, motivate ed entusiaste e disposte a lavorare per la causa!
Ci servirà fare ricerche e raccogliere notizie, scrivere articoli, migliorare la grafica, promuovere la diffusione delle testate o, meglio, della testata risultante dalla collaborazione che la federazione della stampa antagonista produrrà.
Ci servirà rastrellare le risorse economiche necessarie andando a sensibilizzare quei camerati che si possono permettere di finanziarci.
Ci serviranno molte cose e si vedrà, nella pratica, dalle adesioni fattive al progetto e dal grado di collaborazione che riusciremo ad organizzare, quanto il dichiararsi camerati sia sterile velleitarismo oppure concreto sentire..!
Sarà anche il pretesto e l’occasione di impostare un’azione comune che coinvolga tutti e che avrà di per se un effetto di compattamento e di ritorno alla matrice originale, se è vero, come è vero, che “Fascismo è azione che precede il pensiero”..!
E di azione reale, concreta e quotidiana della militanza, nelle piazze, nei consigli comunali, nelle assemblee sui giornali, fatta più di proposte precise che non di contestazioni, avrà bisogno il movimento se vorrà riuscire ad avere una penetrazione significativa tra la gente e conquistare le simpatie ed il consenso dei Cittadini.
Non bastano più le generiche affermazioni di dichiararsi Camerati; occorre, come disse Pavolini dopo l’otto Settembre, “indossare ancora la vecchia camicia nera, uniforme di milizia” e non nella forma di quell’esibizionismo mitomane e tutto superficiale che ci è capitato talvolta di vedere a Predappio, ma soprattutto nell’anima, sentendoci uniti, solidali e tesi ad un unico ideale che ci illumina dal passato e che ci ispira per il futuro.
Se non altro, ricordiamoci che il Fascio, con le sue verghe riunite e legate tra loro e con l’ascia che svetta al centro rappresenta appunto l’immagine di come, l’unione di più forze, anche diverse, aggregate ed amalgamate tra di loro, riescono ad esprimere una potenza superiore alla somma delle singole forze che lo compongono..!
Camerati, dateci il vostro appoggio ed il vostro aiuto e con ciò aiuterete anche voi stessi perché con ciò darete sostanza e concretezza al sogno che vi ha spinto, in tutti questi anni, in mezzo a derisione, pericoli, delusioni e rabbia a rimanere caparbiamente attaccati ai vostri ideali come ad un traguardo difficile e magnifico!
In alto i cuori..!


Alessandro Mezzano
Direttore del bollettino “La Fiamma”

 

 

 

 

MOVIMENTO NAZIONALPOPOLARE
Collegio Unità per la Costituente dell’Area


Federazione del VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Via Baiettini, 2 – 28921 VERBANIA
Tel. 0323.502973 fax.0323.505102
“ 347.0344400 e-mail:
altofiamma@katamail.com

 

Verbania, 28/09/05


Comunicato stampa


Sabato 24 settembre 2005, l’A.N.F.C.D.RSI ed il M.N.P. del Verbano-Cusio-Ossola hanno ricordato con due semplici cerimonie i Caduti civili e militari dei tragici bombardamenti sul Lago Maggiore del settembre 1944 ad opera di aerei anglo-americani.
Abbiamo ricordato le decine di civili morti sul battello “Genova”, mitragliato e affondato davanti a Baveno, i dieci militi del Btg.”M” Venezia Giulia ed i tredici civili morti sul battello “Milano”, mitragliato e affondato davanti a Villa Taranto a Pallanza e gli undici civili verbanesi morti per la bomba sganciata sul fabbricato rurale detto “Il Cassinone” a Intra.
Li abbiamo ricordati con la tradizionale assenza di tutte le Autorità Civili, Militari e Istituzionali e di tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma della nostra Provincia, seppure tutte, come sempre, regolarmente invitate per tempo.
Totale silenzio anche da parte del Capo dello Stato al quale, con raccomandata a.r. del 7 luglio 2005 (n. 09951785497-9), regolarmente recapitata all’ufficio postale del Quirinale come confermato dal numero verde di Poste Spa, avevamo chiesto un segno di pacificazione e di doveroso rispetto per i Caduti, quasi tutti civili, dei tragici attacchi sul Lago Maggiore.
Prendiamo quindi atto che al di là delle rituali parole di concordia e pacificazione, la realtà è quella di una perdurante discriminazione che divide anche i Morti, quelli di serie “A” da commemorare e magari insignire di medaglia d’oro e quelli di serie “B” da ignorare perché sono morti dalla parte sbagliata o per fuoco “alleato”.
A nome di Tutti i Caduti e dei loro familiari e commilitoni, ringraziamo quindi Tutte le Autorità ed il Capo dello Stato per questa lezione di faziosità civica e storico-politica.


Il Delegato Provinciale dell’A.N.F.C.D.RSI
e Segretario Provinciale del MNP del VCO
Adriano Rebecchi

 

 

Dimissioni!!!

 

L'agonia di questo governo affarista è già durata troppo!

Il nuovo modo di governare e il bipolarismo hanno già fatto troppi danni all'Italia.

Ci avevano promesso più stabilità, meno partiti, più moralizzazione.

La stabilità si è trasformata in paralisi, i partiti si sono moltiplicati, la moralizzazione non esiste ed infatti sono centinaia i parlamentari, amministratori e politici inquisiti o sotto processo per abuso d'ufficio, truffa, riciclaggio, corruzione, concussione, turbativa di appalti, speculazioni, aggiotaggio, narcotraffico, contrabbando, violenza, mafia e camorra.

L'economia è in crisi, il lavoro è sempre più precario e insicuro, la scuola, la sanità, i trasporti, la giustizia, non funzionano e le poche riforme in corso sono tali da aggravare e non da risolvere i loro problemi.

Le uniche leggi approvate subito, di corsa, a tambur battente, sono quelle che facevano comodo al governo, ai suoi amici e agli amici degli amici.

Ruffiani, voltagabbana, intrallazzatori, trasformisti, sono le categorie affermatesi nell'epoca del «nuovo modo di governare».

È ora di farla finita, senza paure, senza rimpianti, senza remore, è ora che Berlusconi, Fini, Bossi e la loro "corte dei miracoli" vadano tutti a casa, definitivamente!

 

DIMISSIONI!   DIMISSIONI!   DIMISSIONI!

 

Sgombrato il campo dagli equivoci, il sistema antifascista tornerà ad essere nudo, come dimostrò di esserlo all'inizio di Tangentopoli e chiusa la parentesi del suo vergognoso riciclaggio grazie al trasformismo del maggioritario e del bipolarismo, si tornerà alla politica vera e la risposta ad un sistema marcio, corrotto ed in crisi, non può che essere, deve essere, sarà l'alternativa al sistema, la NOSTRA alternativa!

 

Adriano Rebecchi

Segretario Provinciale del MNP del Verbano-Cusio-Ossola
Editore e Direttore de "La Vedetta"

 

 

 

 

La politica degli stracci:
Alessandra Mussolini verso il suicidio politico

 

Con le trattative ormai palesi avviate con Silvio Berlusconi e con la CdL -vedi le dichiarazioni alla stampa di questi giorni- riportate con orgoglio sul suo sito di Azione Sociale, Alessandra Mussolini si pone nuovamente e questa volta definitivamente fuori da ogni prospettiva di collaborazione con l'area nazional popolare. Alessandra Mussolini che deve comunque alla buona fede di tanti camerati la sua elezione al Parlamento Europeo, accelera la sua marcia verso il suicidio politico.

Con i suoi abboccamenti con Silvio Berlusconi Alessandra Mussolini mostra tutta la sua vacuità politica, ideologica e dottrinaria, l'assenza della più semplice coscienza storica oltre che di una profonda percezione dei «tempi della politica». Incapace di elaborare un progetto politico alternativo finalizzato alla costruzione del Terzo Polo antagonista alla destra e alla sinistra, preferisce trattare con i sudditi degli americani, con i «camerieri» della finanza nazionale e internazionale, con i saccheggiatori del nostro paese, con coloro che hanno impoverito gli italiani e che con l'avventura irachena hanno esposto le popolazioni delle nostre città agli attentati e alle vendette arabe. Preferisce trattare con i politicanti della peggiore specie e si dice pronta anche ad accettare la Padania «purchè resti in Italia ...». Anche il prezzo che si sta patteggiando è già noto: dai cinque ai dieci collegi, «cinque buoni e cinque cattivi». ILLUSA !

Anche i più sprovveduti osservatori politici vedono con assoluta chiarezza come Berlusconi e i suoi accoliti vadano incontro alle politiche del 2006 non ad una semplice sconfitta quanto ad una disfatta di portata epocale che spedirà a casa e obbligherà a tornare a studiare e lavorare tanti parassiti che hanno costruito fino ad ora la loro fortuna individuale e personale ai danni dell'intera collettività nazionale.

Mentre tanti esponenti della CdL già lottano all'ultimo sangue per assicurarsi i pochi collegi uninominali sicuri, Alessandra Mussolini crede che si sacrificheranno per Lei... perchè tanto c'è San Silvio che la protegge...

È proprio all'ultima spiaggia. E si tratta comunque di un bluff.

Si tratta infatti di un film che abbiamo già visto. Protagonista ne fu Roberto Bigliardo che tentò nel 2000 di accreditarsi come leader di una formazione inesistente per ottenere qualche posto nelle liste delle regionali di allora. Abbiamo visto com'è andata a finire. A Bigliardo non restò che entrare in AN e oggi è un Signor Nessuno della politica. Lo stesso sta facendo Alessandra Mussolini. Tutti infatti sanno che Azione Sociale conta quattro gatti e che Alternativa Sociale si è dissolta dopo le scorse regionali.

 

Morale e conclusione:

* Cosa porterà Alessandra Mussolini a Berlusconi in termini di voti? Nulla.

* Cosa darà Berlusconi ad Alessandra Mussolini: 1 collegio e solo per lei: con ogni probabilità quello di Ischia. e comunque nessuno della Lombardia, del Veneto o della Sicilia

* Come andrà a finire? La CdL perderà e di brutto. A. Mussolini finirà il suo mandato di parlamentare europea nel 2009 e poi tornerà a casa.

 

Una cosa è certa: A. Mussolini non potrà contare sui fascisti, quelli veri. Nè ora, nè mai più.

 

 

Nicola Cospito

Per il Movimento Nazional Popolare

 

 

 

 

Comunicato del MNP sulla strage di Bologna

 

Bologna 2 agosto 1980 - 2 agosto 2005

 

A venticinque anni dalla strage alla stazione di Bologna (2 agosto 1980) nella quale trovarono la morte 85 persone, la verità è ancora tutta da appurare. Illazioni, depistaggi, processi indiziari, di tutto e di più è stato messo in atto per occultare e confondere, per nascondere e proteggere i veri responsabili di tanta barbarie.

Ancora nella stazione una lapide in ricordo delle vittime parla di una strage fascista, ma è sempre meno la gente che crede che siano stati i fascisti i veri responsabili dell'attentato.

In questi anni invece è emersa sempre più forte la convinzione di una stretta relazione tra la strage di Bologna e l'abbattimento dell'aereo a Ustica quaranta giorni prima. Fatti da attribuire con ogni probabilità ad una guerra di spie con sequenze di vendette e "avvertimenti".

E del resto come per Ustica, anche per Bologna, le indagini si sono arenate. Con una differenza. Per la strage di Bologna si è trovato un capro espiatorio per sostanziare le manovre depistanti e per "chiudere il capitolo". Il capro espiatorio in questione è Luigi Ciavardini, all'epoca poco più che diciassettenne,  accusato e condannato ingiustamente. La sua militanza nei NAR, per la quale Ciavardini ha lungamente pagato, non può essere motivo di una strage le cui modalità richiamano logiche molto più complesse e comunque estranee allo spontaneismo armato che pure travagliò l'area nazionalpopolare all'epoca così duramente colpita ed esasperata dai continui attacchi contro le sue sezioni e i suoi militanti. Con la condanna di Ciavardini si è inteso emarginare e criminalizzare un'intera parte politica, rea di non essere riconducibile alle logiche del partitismo del sistema liberaldemocratico e comunque più facile come mostro da sbattere in prima pagina.

 

 Per tali ragioni il Movimento Nazional Popolare

 

 - esprime piena solidarietà a Luigi Ciavardini condannato innocente sulla base di un processo inconsistente tanto nelle prove quanto nella nella ricostruzione dei fatti

 

-  rigetta con sdegno ogni tentativo di attribuire all'area nazionalpopolare un crimine così infamante

 

-  chiede che vengano aperti gli archivi e svelati tutti i segreti che impediscono l'accertamento della verità

 

Nicola Cospito per

Il Movimento Nazional Popolare - Collegio Unità per la Costituente

Direzione Nazionale - Roma

tel. 06/35344399

      339/3547515

 

 

Comunicato stampa

 

Via dall'Iraq e subito!!!

 

 

Il MNP condanna senza mezzi termini l'attentato di Londra che è costato la vita a tanti cittadini inermi e tanto dolore alle loro famiglie.

Il MNP condanna altresì quei governi europei che hanno messo a rischio la vita dei loro cittadini per assecondare i folli disegni di Geoge W. Bush che con i suoi capricci e con la sua guerra illegale in Iraq ha destabilizzato tutto il Medioriente e ora sta destabilizzando l'Europa.

Bisogna dire basta in maniera energica alla spirale dell'odio innescata dall'aggressione all'Iraq, dall'occupazione militare del paese, dall'umiliazione di una popolazione che dal 19 marzo 2003 ha subito tanti lutti e ha visto le proprie città rase al suolo dai bombardamenti anglo-americani.

Non è più tempo di parole ma di fatti concreti. Non possiamo aspettare inerti di «essere i prossimi».

Il MNP sa di interpretare i sentimenti della stragrande maggioranza degli italiani nel chiedere non un «ritiro graduale» e scadenzato delle nostre truppe, cosa che di fronte ai pericoli reali che corrono le popolazioni delle nostre città appare insufficiente quanto ipocrita, ma il RITIRO TOTALE E IMMEDIATO DEI REPARTI ITALIANI DA NASSIRYA, DALL'IRAQ  e DALL'AFGHANISTAN.

Non si tratta di una fuga ma della dissociazione da conflitti che gli italiani non hanno mai voluto e che hanno danneggiato in modo gravissimo gli interessi, l'immagine, la sicurezza stessa del nostro paese.

Se l'Italia vuole davvero compiere una missione umanitaria imponga ad Israele la presenza di osservatori internazionali in Palestina e nei territori occupati.

 

MNP - Direzione Nazionale Roma

Tel. 06/35344399

      339/3547515

 

Il MNP in merito alla risoluzione di Azione Sociale

 

 
La risoluzione approvata dalla direzione di Azione Sociale nella sua ultima riunione, propone nella sostanza un riallineamento di Alternativa Sociale nei ranghi della CdL e pertanto non è assolutamente condivisa dal MNP/Collegio Unità per la Costituente. Nemmeno se Alternativa Sociale propone l'allargamento ad altre forze dell'area.
Dobbiamo ricordare a tutti infatti che la causa prima e principale della frantumazione dell'area nazional popolare è stata proprio la linea politica del riallineamento voluta da Pino Rauti. Non ha quindi per noi senso perseverare nell'errore.
La questione delle ineluttabili alleanze con il Polo causa le leggi elettorali che penalizzano le minoranze non ci convince. Una forza politica, anche minoritaria, se bene organizzata e dotata di una chiara consapevolezza degli obiettivi, può comunque esercitare non una semplice testimonianza ma al contrario una funzione di fastidio anche pesante che può arrivare a costringere le forze politiche a rivedere i regolamenti elettorali. Ricordiamo a in questo senso quanto da noi realizzato con la Fiamma Tricolore nelle elezioni politiche del 1996 quando fummo determinanti nella sconfitta del Polo al quale togliemmo 66 seggi.
Per noi il problema resta quello dell'esistenza di uno spazio politico di opposizione che esiste e che va occupato. Condizione primaria per una formazione politica che voglia raggiungere questo obiettivo è la assunzione di una precisa fisionomia che sappia distinguerla dai partiti e dagli scellerati politicanti che stanno portando il paese alla catastrofe.
Oggi la questione che si pone a noi tutti è di evitare la linea suicida dell'alleanza con il Polo e di lavorare a un progetto politico, magari dai tempi lunghi ma dai passi sicuri. I precedenti tentativi politici finalizzati alla creazione di un partito nazional popolare capace di rappresentare il disagio e le preoccupazioni reali della gente sono stati solo abbozzati ma mai effettuati con la determinazione necessaria. È l'ora quindi per tutti quelli che non vogliono morire da iloti al servizio di Berlusconi, Fini, Casini, della massoneria ebraica e della Casa Bianca, di rimboccarsi le maniche e sul serio.


Il MNP/Collegio Unità per la Costituente


 

È disponibile il
Manuale del militante Nazional Popolare

Il manuale può essere ordinato facendo un versamento di € 8
sul cc. postale n. 56411630 intestato al Movimento Nazional Popolare.
Per ordinazioni superiori alle cinque copie verrà effettuato lo sconto del 50%.

 


 

Dichiarazione del Movimento Nazional Popolare
sulla Lista Storace

 

Roma, 3 settembre 2004

La nascita della Lista Storace, in vista del prossimo turno di primavera delle elezioni regionali, è solo un espediente del Polo per tentare di racimolare qualche voto in più tra coloro che non hanno accettato l'appiattimento del Partito di Fini e la sua ulteriore involuzione antifascista seguita alle dichiarazioni nello scorso autunno del vicepresidente del Consiglio in Israele. Questa manovra non cambia le carte in tavola. La lista Storace non è concorrente del Polo ma solo un abitino nuovo indossato dal Polo stesso, una riverniciatura  che non convince e non convincerà gli elettori più che delusi dalla scellerata politica liberale e liberista del centro-destra.

Per quanto riguarda l'area nazional popolare, difficilmente essa cadrà nelle trappole di chi ha rinnegato la propria identità e la propria storia. Chi infatti dovesse pensare di "colludere" con Storace e la Casa delle Libertà, comunque travestiti e mascherati, si porrebbe irreparabilmente fuori dalla lotta antagonista, lontano dai militanti che non vogliono essere i vassalli di nessuno ma auspicano la nascita di un Movimento Unitario di liberazione nazionale dal liberismo di destra e di sinistra.

 

Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale

 

 

A noi il seggio

Alessandra Mussolini ha le idee chiare. Dopo aver conquistato un seggio a Bruxelles con il partitino Alternativa sociale, intende fare pesare i suoi voti alle prossime elezioni politiche. Con il suo 1,2 per cento, teorizza la Mussolini, «nel '96 la Fiamma Tricolore fu determinante per far perdere al Polo trenta seggi alla Camera e una decina al Senato. Anche stavolta, molti collegi si decideranno per pochi voti. E noi schiereremo ovunque nostri candidati. A meno che Berlusconi non accetti un patto di desistenza in almeno una decina di collegi sicuri». (G.S.)

 

Questo quanto dichiarato da Alessandra Mussolini a L'Espresso della settimana scorsa.

Dunque AS ha accusato la Fiamma di desistenza con il Polo ma  poi segue la medesima strada. La rottura degli accordi con la Fiamma il 21 marzo scorso non fu dovuta, secondo quanto detto allora da Alternativa Sociale, agli accordi del partito di Romagnoli con il Polo in alcuni comuni/province? E allora??? La Mussolini dichiara quel che le pare??? Certo, ma questo può accadere e accade quando un Movimento è retto da una dirigenza autonominatasi, un movimento in cui le regole le stabilisce una persona sola, senza averne l'autorità e secondo i suoi comodi, quando la militanza viene considerata -e anche, se necessario, lodata- solo quando è disposta ad operare come massa di manovra per una linea politica che altri hanno stabilito.
Ci dispiace ma il film di Pino Rauti lo abbiamo già visto e di sicuro non vorremmo ripassare per il botteghino unicamente perchè il protagonista ha solo cambiato il nome.
 
Nicola Cospito
per il MNP/Collegio Unità per la Costituente


 

 

Dichiarazione del Movimento Nazional Popolare
 
 
I risultati elettorali che, almeno ancora ufficiosamente, registrano la conquista a Strasburgo di un seggio per la lista di Alternativa Sociale con l'1,2 % e di un seggio per la Fiamma Tricolore con lo 0,7 %, segnano un successo delle forze nazionalpopolari e antagoniste e sono motivo di soddisfazione per noi tutti.
Di certo con una lista unitaria si sarebbe potuto fare di più e di meglio perchè non tutte le energie che la nostra area aveva a disposizione sono state spese come  si deve. Va considerato poi anche il dato delle elezioni amministrative dove sia la Fiamma che AS erano presenti: emblematico a tale riguardo il dato delle elezioni provinciali di Perugia dove AS ha conseguito l'1,4 e la Fiamma Tricolore l'1,3 e, causa la divisione, è stata vanificata la possibilità di fare scattare un consigliere, superando con uno sforzo congiunto il previsto sbarramento del 3 %. 
Sappiamo poi di tanti camerati che, delusi dalla rottura del cartello elettorale a marzo, non sono andati a votare e comunque non si sono impegnati in una efficace azione di propaganda e di mobilitazione.
Ricordiamo a tutti che il prossimo anno in tutta Italia si voterà per le elezioni regionali e che la legge elettorale impone il superamento dello sbarramento del 3% per poter ottenere i seggi.
Tutti uniti questo risultato si può conseguire, divisi no.
Per tale ragione il Movimento Nazional Popolare auspica da parte dei responsabili di tutte  le formazioni in campo uno sforzo costruttivo che riapra il dialogo unitario e dia ali al progetto di creare una forza politica unica capace di rappresentare al meglio le istanze di alternativa al sistema liberaldemocratico in Italia e in Europa.
Il forte assenteismo elettorale registrato in tutti i paesi dell'Unione Europea ha dimostrato chiaramente la sfiducia dell'opinione pubblica del Vecchio Continente nei confronti dell'Europa di Bruxelles e di Strasburgo, l'Europa delle banche e dei burocrati, un'Europa acefala e incapace di giocare un ruolo importante e decisivo sulla scena mondiale.
Anche per questo il MNP auspica che le due forze politiche che invieranno a Strasburgo i propri rappresentanti, avviino i giusti rapporti con le altre forze politiche europee affini allo scopo di organizzare un unico gruppo parlamentare.
Che  questo sia l'inizio della riscossa che aspettiamo da tempo.
 
In alto i cuori !
 
 Il Movimento Nazional Popolare/Collegio Unità per la Costituente
 
 

 
 
Ultimo Appello all'Unità
 

                                                                                                                             Roma, 20 aprile 2004

 

  Le scadenze per la presentazione del contrassegno e delle liste sono ormai imminenti, il 25/26 aprile per la prima, il 4/5 maggio per la seconda.

  Dopo l'entusiasmo e le speranze che si erano accese a gennaio per il cartello elettorale che finalmente avrebbe visto le principali formazioni della nostra area dare battaglia unite al sistema che ci vuole emarginati e ininfluenti, pezzi da museo in estinzione, oggi per l'occasione che sta per essere irrimediabilmente perduta  a causa della rottura degli accordi, la tristezza e il disappunto dominano nei cuori generosi dei nostri militanti che erano pronti a farsi in quattro per fare vincere le nostre idee e dare al nostro progetto il futuro che merita.

 Qual'è infatti a tutt'oggi il quadro ipotizzabile ?

 

 - Alternativa Sociale, con ogni probabilità  non riuscirà ad aggirare lo scoglio insormontabile della raccolta delle 150./175.000 firme (30/35.000 per ognuna delle cinque circoscrizioni), cosa che la eliminerà dalla gara. Anche se poi riuscisse ad essere  presente in una o due delle cinque circoscrizioni, impossibile sarebbe raggiungere il quoziente -calcolato su base nazionale- utile a farle scattare almeno un seggio.

 

- la Fiamma Tricolore da  sola, di fronte alla campagna elettorale elefantiaca scatenata dal Polo teso a limitare il più possibile  la sconfitta annunciata, campagna che vedrà i muri d'Italia inondati da milioni di manifesti di candidati annaspanti in una guerra di tutti contro tutti, rischia per povertà di mezzi finanziari, affidandosi a pochi e brevi passaggi televisivi consentiti  dalla "par condicio" di non  vedere pienamente esauditi i propri sforzi.

 

 Un quadro dunque di grande incertezza di cui i camerati più sensibili non possono non essere consapevoli e del quale in questo momento Fini, Rauti e tutti i nemici vecchi e nuovi dell'alternativa nazional popolare si stanno beando.

 

Per tale ragione, sicuri di interpretare il pensiero e le aspirazioni di migliaia di camerati  sparsi su tutto il territorio nazionale, da Trapani alla Valle d'Aosta, e anche le aspettative di un elettorato disposto a seguirci solo se il voto è utile a conseguire risultati concreti e tangibili, abbiamo pensato di lanciare un ultimo appello a
 

 Fronte Sociale Nazionale, Forza Nuova, Alessandra Mussolini e Fiamma Tricolore
 

a sedersi con noi intorno ad un tavolo per trovare la soluzione politica che tutti aspettano e a mettersi al più presto in contatto, tenendo conto dei tempi ristretti, con Nicola Cospito.

 

Libertà, indipendenza, autodeterminazione, sovranità politica economica, culturale e militare per l'Italia, per l'Europa, per il mondo siano il collante per la nuova realtà politica che dobbiamo costruire tutti insieme

 

Camerati, il 28 aprile è imminente, una data in cui celebreremo il sacrificio dei nostri caduti e di tutti i martiri della RSI.

Portare sulla loro tomba il fiore dell'unità è un dovere a cui nessuno può e deve sottrarsi.

 
Enzo Erra
Rutilio Sermonti
Tomaso Staiti di Cuddia
Nicola Cospito
Nando Ventra
Alberto Mariantoni
Filippo Giannini

COMUNICATO

 

8 aprile 2004

 

Ho il piacere di comunicarvi che l'avv. Massimo Tirone del MNP - Collegio Unità per la Costituente ha visto accolta dal Tribunale di Roma la sua istanza tesa ad inibire Pino Rauti dall'utilizzo del nome e del simbolo della Fiamma Tricolore. Il giudice Ienzi ha emesso questa mattina l'ordinanza relativa. L'avv. Tirone ha agito su mandato di Luca Romagnoli, segretario della Fiamma Tricolore.

 

Questo fatto importante  e rilevante per tutta la nostra area pone termine a tutte le voci che addirittura arrivavano a ipotizzare possibili accordi sotterranei tra Rauti e Romagnoli per annullare il processo. L'uscita di scena di Pino Rauti, ex leader ormai in caduta libera, costituisce un passo avanti sulla via dell'unità e della costruzione di un unico Movimento Nazional Popolare. Chi ha orecchie per intendere intenda.

 
 
Nicola Cospito
Coordinatore nazionale del MNP/Collegio Unità per la Costituente
 

 

COMUNICATO

 

5 aprile 2004

 

Chiamati in causa dai camerati di Gerarchia nel loro sito non possiamo che ribadire quanto segue:

 

1) Siamo amareggiati dal fallimento del cartello elettorale che ci preparavamo a sostenere con una campagna elettorale intensissima ed efficace

 

2) Siamo stati esclusi dal tavolo del cartello dal primo momento ma non ce ne siamo adontati più di tanto per amore dei nostri ideali

 

3) Abbiamo proposto da subito un Comitato dei Garanti per evitare quanto accaduto. Se le nostre "riflessioni accademiche" fossero state ascoltate al tempo giusto probabilmente non saremmo a questo punto.

 

4) Abbiamo inviato oltre un mese fa una lettera con la richiesta di alcuni importanti chiarimenti al Coordinatore Nazionale del Fronte Sociale Nazionale. Stiamo ancora aspettando la risposta.

 

4) La possibilità di vedere andare alle elezioni europee due formazioni della nostra area in modo concorrenziale non ci trova d'accordo:

a) perchè è contrario al nostro spirito unitario da sempre sottolineato

b) perchè la divisione dei voti con ogni probabilità  non permetterebbe a nessuno dei due contendenti di raggiungere il quoziente necessario a far scattare un seggio.

 

5) Noi del MNP/Collegio Unità per la Costituente siamo già proiettati verso il dopo 13 giugno perchè, comunque vadano le cose si indica un congresso unitario che elimini le presenti divisioni che continuano ad impedire alla nostra area di fare politica sul serio.

 

MNP/Collegio Unità per la Costituente

 

 

COMUNICATO

 

4 aprile 2004

Cari camerati,

 

   come tutti sanno l'accordo per il cartello è naufragato. Sugli errori commessi abbiamo già detto in altri comunicati. Di fatto se qualcuno  avesse dato ascolto  a noi del MNP/Collegio Unità per la Costituente, non si sarebbe arrivati a questo punto. Adesso però non vorremmo che la frattura si ampliasse determinando ulteriori lacerazioni che di certo non gioverebbero alla nostra causa ma solo a Fini, Rauti & compagnia bella che ora hanno ben motivo di rallegrarsi. Per questo il MNP invita tutti i camerati ad evitare illazioni, pettegolezzi, voci infondate e quant'altro apporterebbe ulteriore confusione alla situazione di per sè già più che ingarbugliata.

 

  A tale riguardo vanno assolutamente smentite le voci che qualcuno ha maldestramente messo in giro di un accordo sotto banco tra Rauti e Romagnoli che addirittura avrebbero chiesto al magistrato di annullare o differire la causa in corso presso il Tribunale di Roma per interdire a Rauti l'uso del nome e del simbolo della Fiamma Tricolore.

 

Ricordiamo a tutti infatti, ad onore della verità, che il processo è ex-articolo 700, vale a dire con richiesta di un provvedimento di urgenza, provvedimento che pertanto non è differibile. Non occorre avere una preparazione giuridica approfondita per sapere tali cose. Dopo le udienze svoltesi nel mese di marzo, il provvedimento infatti è ora atteso per i prossimi giorni da parte del giudice Ienzi del Tribunale di Roma che nel frattempo sta esaminando gli incartamenti relativi. Se il provvedimento sarà favorevole a Romagnoli, questi potrà presentare le liste alle europee agevolmente e Rauti sarà definitivamente fuori gioco. Chi diffonde voci e illazioni per rabbia o vendetta o altre basse motivazioni, non solo manca di rispetto a tutti i camerati che hanno il diritto di essere informati in modo corretto ma dimostra di non aver assolutamente compreso le regole che lo Stile legionario impone a chi si fregia del titolo di camerata.

 

 MNP/Collegio Unità per la Costituente

 

 

COMUNICATO

1 aprile 2004


Cari camerati,

Ancora una volta la situazione è a un punto morto e di grave confusione.
Non per colpa nostra, non per colpa dei militanti.
Noi del MNP avevamo lanciato delle proposte. Proposte serie.
Avevamo detto che gli accordi dovevano essere aperti a tutta l'area. Non siamo stati ascoltati.
Alla lettera nella quale chiedevamo se l'accordo fosse "chiuso" o "aperto" a tutte le energie disponibili anche fuori dai quattro gruppi del cartello, lettera che inviammo a Fiore, Mussolini, Tilgher e Romagnoli, rispose solo Luca Romagnoli (bisogna dargliene onestamente e lealmente atto) che si disse favorevole al coinvolgimento di tutti i gruppi, allargando l'accordo a tutta l'area antagonista e aprendo subito il tavolo unitario antagonista. Fiore rispose per telefono. Nella sostanza era d'accordo anche lui.
Adriano Tilgher e Alessandra Mussolini non hanno mai dato risposta. Hanno ignorato il problema.
Fatto significativo per chi sa pensare. Qualcuno che ha ricevuto la lettera si giustificherà dicendo che non l'ha mai ricevuta.
Come al solito.
Avevamo detto già in precedenza che le varie questioni concernenti il cartello avrebbero dovuto essere affrontate in via preliminare, prima di qualunque conferenza stampa. Era una cosa ovvia. La prima cosa che si fa quando si stipula un accordo.
E stiamo ancora qui domandarci come non vi abbiano pensato.
Se avessero avuto questa lieve illuminazione, i militanti non starebbero ora ad amareggiarsi.
Nel nostro documento politico, fatto circolare al momento del varo del cartello, avevamo proposto la costituzione di un Comitato dei Garanti, proprio perchè ci fosse equità e giustizia negli accordi e nella formulazione delle liste.
Anche questa proposta è stata ignorata. Ecco i risultati davanti agli occhi di tutti.
Hanno continuato a litigare, emanando in modo improvvido e superficiale comunicati politici di una gravità inaudita che non hanno saputo, che non sanno valutare.
Hanno concepito il cartello come un affare privato. Hanno concepito il cartello come "fatto di vertice". Il solito errore. Il solito grave errore.

Oggi siamo dunque ad un punto morto. Che fare dunque?
Noi del MNP lo ribadiamo ancora una volta:

Ripartire da zero e con un altro spirito
Pertanto:

1) Riunire un tavolo unitario invitando le altre componenti dell'area finora escluse

2) Nominare un Comitato dei Garanti per la formulazione delle liste, realmente efficaci perchè rappresentative di tutta l'area e per dirimere con discernimento ogni altra questione

3) Avviare da subito un progetto operativo per il dopo 13 giugno, per la convocazione di un Congresso Unitario che aiuti la Fiamma ad accantonare definitivamente il nefasto riposizionamento di Montesilvano voluto da Rauti e gettare le fondamenta per la costruzione di un unico grande Movimento di TUTTI.

4) Scatenare finalmente la campagna elettorale. IN FRETTA. Siamo in ritardo. Siamo in maledetto ritardo.

Se questa strada non verrà seguita, se tutto dovesse fallire, ognuno dovrà assumersi la responsabilità dei propri errori e della propria miopia. Non è in gioco il seggio di Tizio o di Caio ma l'avvenire delle nostre idee per le quali sono caduti tanti camerati cui va adesso come sempre il nostro pensiero.

In alto i cuori !

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