Manifestazioni FN del 29 settembre 2012
(Comunicato Politico - 30
settembre2012)
Si sono svolte ieri 29 settembre in tutta Italia le
preannunciate manifestazioni organizzate da Forza Nuova
contro il governo Monti, la dittatura delle banche, la BCE e
contro la corruzione che avvinghia ormai l'intera classe
politica italiana dai comuni alle regioni per finire al
parlamento dedito, a quanto emerge dagli ultimi fatti di
cronaca nera, più che a legiferare, a sniffare cocaina. E
questo mentre agli italiani si impongono sacrifici enormi, a
fronte dei quali non corrisponde la creazione di uno
straccio di posto di lavoro in più. La disoccupazione
infatti, e quella giovanile in particolare, è in ascesa
esponenziale, mentre proprio gli scellerati responsabili di
questa crisi chiedono a gran voce un governo Monti bis,
infischiandosene altamente di ciò che pensa la popolazione
italiana e del fatto che l'anno prossimo le loro malefatte
saranno giudicate dal corpo elettorale.
Le manifestazioni di ieri hanno visto la partecipazione di
migliaia di giovani scesi in piazza a rivendicare il diritto
al futuro e ad un'esistenza dignitosa e autenticamente
libera da ogni compromesso morale e materiale. Da Avellino a
Udine, da Palermo a Verona,da Cuneo a Padova, da Brescia a
Rimini e Lucca, da Pescara a Bari, per arrivare a Roma, i
cortei si sono snodati per le vie delle città fraternizzando
con gli indignados spagnoli e con i cittadini greci che
giustamente hanno assediato nei giorni scorsi il parlamento
di Atene individuato come il covo di quanti si sono
prostrati ai Diktat della BCE, rea di favorire le
speculazioni e le manovre finanziarie a danno dell'economia
reale, e di cancellare la sovranità nazionale. Le parole
d'ordine lanciate per le strade dai militanti di FN sono
state: moneta di popolo, sovranità nazionale, fuori subito
dall'Europa delle banche e dei finanzieri massoni, rilancio
dell'agricoltura, unità di tutte le forze nazionalpopolari
contro i politici corrotti.
A Roma,la manifestazione si è svolta significativamente nel
quartiere periferico e popolare di Torre Angela dove da
tempo gli abitanti e i commercianti -questi in segno di
solidarietà, come concordato con gli organizzatori della
manifestazione, al passaggio del corteo hanno abbassato le
saracinesche- seguono con attenzione e interesse l'attività
della locale sezione di Forza Nuova. E proprio a Torre
Angela ha echeggiato sopra gli altri lo slogan: «Contro il
governo delle porcherie, scatta la rivolta dalle periferie»,
perchè è proprio nei quartieri più poveri, come quello dell'VIII
Municipio di Roma, che più si avvertono le sofferenze e i
sacrifici imposti dalla banda dei cialtroni del governo
delle banche e dei palazzinari usurai.
Al termine della manifestazione di Roma, nei loro interventi
conclusivi, i dirigenti del Movimento e il Segretario
Nazionale Roberto Fiore hanno ribadito la volontà politica
di FN di dare voce alla protesta che cresce dal basso e di
prepararsi a dare battaglia ai politici corrotti, sudditi di
interessi non italiani, anche partecipando alle prossime
elezioni amministrative e politiche. Sin da ora, proprio dai
quartieri popolari partirà dunque la raccolta delle firme
per la presentazione delle liste al Comune, alla Regione e
al Parlamento nazionale. In ultimo Roberto Fiore ha
preannunciato una grande manifestazione a Roma, a Ponte
Milvio, per il prossimo 28 ottobre, anniversario, tra
l'altro, anche della storica vittoria di Costantino su
Massenzio.
Nicola Cospito

Monti: un macellaio sociale che non offre soluzioni
credibili
(Comunicato Politico - 12
luglio 2012)
Oggi, dovrebbe essere chiaro a tutti ma purtroppo così non
è, è in atto uno scontro tra il mondo della finanza e il
mondo del lavoro e dei lavoratori. La finanza, dopo aver
soppiantato l'economia reale, imponendo la logica dell'usura
e delle speculazioni borsistiche e bancarie, ha deciso di
dare un affondo decisivo ai popoli europei e in primis alle
popolazioni della Grecia, della Spagna, dell'Italia, del
Portogallo. In questo senso l'attacco frontale allo Stato
sociale e alle conquiste dei lavoratori ai quali, in Italia,
mentre il fascismo aveva restituito dignità e sicurezza, la
democrazia liberale sta regalando schiavitù e
disoccupazione. In questo quadro, Monti, uomo delle banche,
che ieri ha parlato all'ABI, uno dei templi della nuova
religione dell'usura, sta giocando il ruolo del macellaio
sociale che, oltre a tagliare pensioni, posti di lavoro,
sussidi sociali indispensabili a chi comunque è abituato a
vivere di poco, attacca la concertazione sindacale e, dopo
aver annullato per i prossimi anni i diritti dei lavoratori,
continua a sostenere proprio chi la crisi l'ha provocata.
Da bravo iperliberista, Monti, mentre introduce
provvedimenti limitativi nei confronti delle spese con il
denaro contante, nulla fa per vietare l'acquisto di titoli
azionari esteri che comunque comportano la fuga di capitali
dal nostro paese. È il mercato? È la logica dello spread.
Benissimo. Ma non è la nostra logica, non quella dei
nazionalpopolari autentici, Potrà essere magari di qualche
impostore che continua nella strategia della confusione
anche se con scarsi risultati, ma non è la nostra. Oggi
stiamo assistendo all'abbattimento dello Stato Sociale. La
logica delle privatizzazioni perseguita dal bandito di
Arcore continua imperterrita sotto il governo dei tecnici
che poi tecnici non sono ma solo dei volgari peracottari
imposti al popolo italiano da quel burattino che corrisponde
al nome di Giorgio Napolitano. Quale logica può esserci, di
fronte ad una disoccupazione giovanile che ormai ha
raggiunto e superato il 36%, nel bloccare i concorsi
pubblici? Che logica è tagliare i posti letto degli ospedali
quando la gente continua a morire nelle ambulanze? Come mai
questo governo non è riuscito a varare un solo provvedimento
mirato alla crescita del paese? Come mai non si è ancora
varata una patrimoniale equa o non si è proceduto ad una
saggia riforma della contribuzione attraverso una
rimodulazione delle fasce IRPEF? Come mai si continua a
tollerare la giungla del mercato immobiliare (un altro
settore responsabile della crisi) dove i prezzi stellari non
corrispondono al valore reale delle case? Ancora, in giro
per Roma si vedono case/nido, di sessanta mq. in vendita a
270.000 euro. Ma stiamo scherzando? A Berlino con questa
cifra, di case così se ne possono comprare quattro. E poi ci
dicono l'Europa... Questo ha provocato la crisi. La gente
comune, quella con un piccolo reddito, obbligata a pagare
mutui usurai per trenta/quarant'anni ha dovuto rinunciare ad
acquistare altro e anche di qui la recessione. I capitali
immagazzinati dalle banche e bruciati sull'altare delle
Borse. E poi ancora, come mai non si abbassano i prezzi dei
prodotti italiani per rilanciare la domanda interna sui
prodotti nazionali? Certo, chi ha sposato altre logiche,
quelle ultraliberiste, queste cose non le capisce, non le
può capire, perchè sta su altre lunghezze d'onda che
comunque con la nostra battaglia politica non hanno nulla a
che vedere. Ed ancora: come mai non si investe
nell'agricoltura che tanto oggi potrebbe essere di aiuto ai
giovani in cerca di un futuro? L'Italia, prona al Trattato
di Maastricht, ha rinunciato alla propria produzione
agricola e lascia marcire la terra. È un dato di fatto.
Oggi invece sarebbe tempo di tornare alla terra, di
rilanciare i prodotti italiani e, se questo significa
protezionismo ben venga, se questo significa autarchia, ben
venga. Noi non ci siamo convertiti alla globalizzazione e
alle sue logiche schiaviste. Noi non ci siamo convertiti al
libero mercato e crediamo che governare sia in primo luogo
condurre una saggia e accorta politica dei prezzi. Oggi è
tempo di bloccare le delocalizzazioni (anche detassando le
imprese) che hanno fatto fuggire all'estero il lavoro e la
produzione italiana.
Il governo Monti invece su queste cose tace e lascia fare a
Marchionne che sta distruggendo l'avvenire di migliaia di
famiglie di lavoratori.
Non è un caso che Monti sia sostenuto da Berlusconi, Casini
e Bersani. Ieri, parlando appunto all'ABI, l'Associazione
Bancaria Italiana, Monti ha difeso Berlusconi a spada
tratta. Do ut des. Così come gli regge il gioco nelle parti.
Questo gli italiani lo hanno capito e difficilmente si
faranno abbindolare dal cavaliere di Arcore che vorrebbe
tornare a galla.
Per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il MNP e le
forze alternative al liberismo, la strada è quella della
formazione di un BLOCCO SOCIALE che raccolga tutte le forze
di opposizione, nazionali e trasversali. Dopo il crollo del
comunismo, di fronte allo sfacelo in atto determinato dalla
crisi del liberismo, la buona battaglia è di nuovo alle
porte e noi faremo la nostra parte con orgoglio e
determinazione senza arretrare di un millimetro perchè, come
comunque vadano le cose, la vittoria morale di fronte alla
Storia è nostra e solo nostra. A dispetto di scettici,
disfattisti e cavalli di troia.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma

Fuori
dall'Europa di carta straccia
(Comunicato Politico - 3
giugno 2012)
Tra due settimane si svolgeranno nuovamente in Grecia le
elezioni politiche che potrebbero sancire l'uscita della
Grecia dalla moneta unica. Come abbiamo scritto in
precedenza, a dieci anni dalla sua introduzione, l'euro si è
rivelato per la maggior parte dei paesi europei
un'esperienza non solo fallimentare, ma catastrofica. Non
solo infatti ha decuplicato il debito pubblico, ma ha
impoverito le fasce più deboli delle popolazioni,
aggiungendo a misure fiscali usuraie varate dai governi
liberisti, una perdita vertiginosa di posti di lavoro con un
aumento della disoccupazione che ha toccato in Italia il
10,2% (oltre 35% quella giovanile) e nella cosiddetta
eurozona l'11%.
In Italia, la moneta unica varata da omuncoli come
Amato,Prodi, Monti e gestita da politici pagliacci come
Berlusconi, è al capolinea con uno spread che sta portando
al fallimento di decine di migliaia di imprese. Le cause
sono note a tutti. Una moneta unica, senza titoli di Stato
unici, i famosi eurobond, senza un governo politico super
partes non poteva che essere destinata al fallimento. La
Germania, come è stato detto la BCE è figlia della
Bundesbank, continua a voler imporre ai paesi europei le sue
condizioni ed è tra i maggiori responsabili del presente
fallimento monetario. Le banche hanno fatto la loro parte
con la loro ingordigia, le loro operazioni sbagliate, i loro
manager falliti che continuano a percepire stipendi d'oro
che si aumentano pure come se nulla fosse. Non ci vuole
molta memoria per ricordare l'esplosione della bolla
immobiliare, i mutui subprime, lo strozzamento usuraio di
centinaia di famiglie, il fallimento di tante banche
americane che ha avuto pesanti conseguenze anche in Europa.
In questo contesto, il governo Monti ha avuto e ha il ruolo
di cercare di salvare non tanto l'euro quanto le banche,
facendo pagare la crisi ai soliti poveracci: pensionati,
invalidi, dipendenti pubblici ecc. ecc.
Di fronte a questo contesto se la Grecia uscirà dall'euro,
come è stato osservato dagli analisti più sinceri ed
obiettivi, dopo un periodo di inevitabile confusione, grazie
al ritorno alla dracma, nel giro di un paio di anni riuscirà
a risollevarsi. Del resto la storia ci insegna che con i
provvedimenti giusti ed una politica accorta fondata su
principi autarchici, dalla crisi si può uscire, anche dalla
peggiore. La preoccupazione per gli usurai di Bruxelles è
oggi quella di evitare che la Grecia si risollevi da sola
con le proprie forze e soprattutto che dia l'esempio ad
altri paesi quali l'Italia, la Spagna, il Portogallo, ecc.
ecc. Come si sa, i cravattari tengono la corda al collo
della loro vittima ma non la vogliono finire per non perdere
il cliente...
In questo mese gli italiani cominceranno a pagare le tasse
vere, innanzi tutto quella relativa all'IMU. Sarà un salasso
che non mancherà di fare riflettere anche perchè saranno
denari non destinati allo sviluppo e alla crescita, ad
affrontare la disoccupazione, quella giovanile in
particolare, parole che Monti, Fornero, Passera ecc. non
sanno proprio cosa significhino, ma a ripianare i debiti con
le banche (ricordate i miliardi di euro pagati alla
chetichella da Monti alla Morgan Stanely nel gennaio scorso)
o a continuare a tenere in piedi baracconi assurdi quali il
parlamento di mille parassiti e migliaia di impiegati
superpagati, commessi, segretari, segretarie, uffici vari, i
consigli regionali con le loro infinite clientele, gli
affollati consigli provinciali ecc. ecc.
E intanto il paese affonda piano piano ma inesorabilmente.
Basti considerare la fuga dei cervelli o le migliaia di
giovani che ormai si stanno organizzando per fare fortuna
all'estero, per andarsene da questo paese che continua a
tollerare una politica fondata sull'improvvisazione,
sull'ignoranza, sul bluff e sulla menzogna.
In questo contesto, non denunciare il malaffare e la cattiva
politica del governo e dei suoi sodali, adagiarsi sulla
logica del "salviamo il salvabile", continuare a guardare
indietro per non guardare il presente, non solo denota una
mancanza di senso di responsabilità e di solidarietà con chi
soffre la crisi in prima linea, ma equivale ad un vero e
proprio tradimento nei confronti dell'Italia e degli
italiani onesti e laboriosi, e principalmente dei giovani
per i quali la realtà è quella dello zero prospettive.
Noi del MNP siamo ormai convinti che solo l'uscita da questa
Europa di carta straccia potrà essere il punto di partenza
per la creazione dell'Europa dei popoli all'insegna di quel
Nuovo Ordine che abbiamo sempre sognato e al quale non
intendiamo rinunciare. Questa e solo questa è la barricata
dei camerati e dei nazionalpopolari italiani ed europei.
Nicola Cospito
Ufficio politico MNP

Grillo
a Napolitano: o me o il neofascismo
(Comunicato Politico - 10 maggio 2012)
Le elezioni amministrative svoltesi domenica scorsa in
diversi comuni italiani hanno fatto registrare un dato
innegabile. Nel paese continua a crescere l'insofferenza
della gente verso la democrazia parlamentare. Insofferenza
dimostrata ampiamente da un cospicuo aumento
dell'astensionismo, fenomeno questo che in questo tipo di
votazioni rimaneva sempre alquanto limitato per ragioni note
e che non stiamo qui ad elencare. Altro dato di fatto di cui
non si può non prendere atto è il voto di protesta che ha
premiato il Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo. Un
movimento che se pure riesce a mobilitare la piazza e a
raccogliere consensi, non appare possedere -almeno per il
momento- gli strumenti per indicare soluzioni e vie d'uscita
alla crisi determinata dai partiti antifascisti, da sempre
proni ai poteri forti delle banche e dell'alta finanza.
Grillo è stato premiato dal sempre crescente odio della
gente verso chi, adesso protetto dal governo Monti, continua
a servirsi delle istituzioni parlamentari per conservare agi
e privilegi e a percepire stipendi da favola mentre nel
paese ormai si registra una media di due o tre suicidi al
giorno di disoccupati, imprenditori, lavoratori licenziati.
La gente ha cominciato a capire che con l'introduzione
dell'euro, non adeguatamente supportato da un governo
politico europeo, la truffa è stata servita in piena regola
a vantaggio della nomenclatura massonica e liberista di
Bruxelles. E tutti sanno che i sacrifici imposti dal governo
Monti non solo si sono rivelati inutili, ma stanno
aggravando la situazione della stessa economia che è
scivolata in una recessione della quale non si vede la fine.
Le forze nazionalpopolari che pure erano presenti in questa
tornata elettorale in diversi comuni non hanno riportato il
successo auspicato. Come mai ?
Non si è trattato di una disfatta ma di una situazione di
stallo che non si può non riconoscere e questo proprio
mentre Grillo è riuscito a galvanizzare la protesta verso la
sua formazione ? Come mai dunque, quando abbiamo ragioni da
vendere?
La risposta è semplice ed elementare. Con un esempio: Nello
scorso dicembre Forza Nuova ha tenuto un importante
congresso politico al quale hanno partecipato centinaia di
delegati di tutta Italia. I collegamenti con gli esponenti
del Front National e di altre formazioni politiche europee
presenti anche a Strasburgo si sono sprecati. Furono
espresse posizioni politiche chiare e il dibattito fu di
altissimo livello. Pensate che la Televisione di Stato abbia
mandato qualcuno ? O che i giornalisti, sempre pronti a
gettare fango quando gli conviene si siano per caso
presentati magari solo per curiosare ? Manco per idea ?
Niente di niente. Al contrario Grillo dai mass media è stato
più che pompato. E sapete perchè ? Perchè in fondo non è
pericoloso e le sue minacce sono solo verbali. Grillo, in
fondo, è uno di loro. La sua protesta è già addomesticata e
presto vedremo i grillini nei talk show pronti a contendersi
la parola con gli esponenti del Pd, di FLI, del PdL e degli
altri cialtroni.
Per noi visibilità zero. Questa è la parola d'ordine dei
giornalisti di regime. Conferenze, dibattiti, comizi
affollati, cortei, presidi nei quartieri e quant'altro.
Silenzio assoluto. Nessuno stupore dunque. Sappiamo che
questo è il problema che dobbiamo affrontare e risolvere. E
su questo stiamo lavorando con una consapevolezza che viene
da esperienze passate ed anche recenti. Fino a qualche
settimana fa Alba Dorata, i nostri fratelli Greci, non la
conosceva nessuno. Nemmeno i cosiddetti camerati che
indugiano nel non voto. Adesso ne parla il mondo intero e
Strasburgo trema.
Le elezioni sono comunque un momento della lotta. Non
l'unico ma un momento importante.
È questa consapevolezza di una lotta di lunga durata che ci
dà la forza per andare avanti con immutato entusiasmo.
Ricordando a chi sta alla finestra o addirittura gioisce
delle nostre difficoltà, che il premio della lotta è nella
lotta stessa.
In alto i cuori
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP

Monti a casa, subito!
(3 maggio 2012)
Non è un governo di tecnici ma di inetti di
cui l'Italia si deve liberare al più presto
I dati parlano chiaro: la disoccupazione in Italia ha
raggiunto livelli record, 2.500.000 i senza lavoro, la
disoccupazione giovanile al 36/37%. Continua l'ondata dei
suicidi, solo ieri, un operaio a Caserta e uno altro a
Catania. E intanto la borsa continua a precipitare, mentre
l'inflazione corre al 3,3%, i prezzi dei generi alimentari
aumentano e i consumi diminuiscono. Le imprese chiudono a
migliaia in tutta Italia, gli imprenditori sono abbandonati
a se stessi. E in questo paesaggio apocalittico il
cosiddetto governo tecnico, continua con le tasse e vara
un'altra manovra affidata a personaggi ambigui e
squalificati come ad esempio l'ex ministro Giuliano Amato,
superpensionato con 31.000 euro al mese, noto per essere uno
degli artefici del varo in Italia della moneta unica. Gli
italiani non hanno infatti dimenticato che fu lui nella
notte dell' 11 luglio 1992 a mettere le mani nei conti
correnti bancari tassati proditoriamente del 6 x 1000 con un
prelievo fiscale forzoso finalizzato a raggiungere i
famigerati parametri di Maastricht . Un'operazione che
contribuì a gettare il paese nel baratro in cui si trova.
Noi avevamo visto chiaro e avevamo già detto anche nei
nostri interventi nelle piazze, che dopo le quattro manovre
di Berlusconi del 2011, anche la manovra di Monti, varata
prima di Natale, non sarebbe servita a nulla e non avrebbe
sortito alcun effetto positivo e che altre rapine a danno
degli italiani sarebbero inevitabilmente seguite. Così è
stato e nessuno può smentirci, nemmeno chi aveva voluto
vedere in Monti il risanatore dei conti pubblici, il
salvatore del paese. I tagli dunque continuano: dalla
sanità, alla giustizia, alla scuola, mentre invece fanno
salvo il Palazzo, dal Quirinale al Parlamento i cui
privilegi rimangono intoccati. Una commissione incaricata di
diminuire i costi della politica, si è vista costretta a
dare le dimissioni dopo aver dichiarato pubblicamente il
proprio fallimento. Così pure si salvano i partiti che
continuano a percepire somme astronomiche alla faccia dei
pensionati, dei disoccupati, dei cassintegrati, delle
famiglie che non arrivano a fine mese. Uno spettacolo
davvero indecente che vede nel Presidente Napolitano il
principale regista. Vergogna ! E intanto il governo Monti,
come già quello Berlusconi, continua a dilapidare il denaro
pubblico nelle scandalose guerre imperialiste americane,
spacciate per missioni di pace nelle quali ormai nessuno più
crede. Gli italiani si svenano e si suicidano perchè un
governo di traditori e di servi degli USA continua a
mantenere copiosi contingenti di soldati italiani in
Afghanistan.
Di crescita nemmeno a parlarne. Il governo Monti non ne è
capace e per questo rimanda. Monti parla a vanvera e
nasconde la sua incompetenza. I famosi tecnici, bravi solo a
tagliare, non sanno da dove cominciare per creare posti di
lavoro. Non osano toccare il mercato, il loro Dio che ci ha
portato al disastro: non vogliono abbassare i prezzi delle
abitazioni, cosa che rimetterebbe in circolazione diversi
capitali, non vogliono bloccare le delocalizzazioni e il
lavoro continua a fuggire all'estero, non vogliono
ridimensionare le importazioni attraverso una sana politica
protezionista, restano proni ai dogmi della globalizzazione
e della finanza. Non sono capaci di convertirsi ad una
economia reale fondata sull'autosufficienza e irrorata
dall'unica cosa veramente necessaria: una moneta di popolo
capace di restituire all'Italia la sua sovranità monetaria e
politica. Dopo aver varato l'euro, non sono stati capaci di
difenderlo e di usarlo nella maniera giusta perchè la loro
politica ha favorito solo l'avidità delle banche con i
risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La crisi di
liquidità aumenta e presto non ci saranno i soldi per pagare
gli stipendi. Il default è alle porte e i "tecnici" fanno
finta di nulla tirando a campare, arroganti nel loro
dogmatismo liberista. Per questo dobbiamo cacciarli prima
che sia troppo tardi e fare come in Islanda dove i
responsabili della crisi sono stati arrestati e sono in
attesa di essere processati. E' ora che gli italiani si
sveglino e agiscano. Ne va del futuro loro e dei loro figli.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP

I politici e i
banchieri faranno fare all'Italia la fine del Titanic
Pare che in Irlanda ci sia una rivolta contro
il debito pubblico. Perchè questa rivolta ? Innanzi tutto
perchè il debito ? Ci pare che questa domanda sia essenziale
ed infatti è la domanda alla quale tutti i Soloni
dell'economia evitano di rispondere.
Il debito di alcuni Stati europei ha
raggiunto livelli esponenziali dal momento della
introduzione dell'euro. E non è un caso. Infatti da quel
momento gli Stati europei hanno rinunciato al diritto di "battere
moneta" e hanno scelto di
affidarsi ad una organizzazione finanziaria denominata BCE,
Banca Centrale Europea. Questa banca presta i soldi ai vari
Stati in cambio di interessi piuttosto alti e li rivuole
indietro alla svelta. Cosa impossibile, come dichiarato da
un economista portoghese in una puntata di Presa Diretta
di Riccardo Iacona, andata in onda circa un mese fa. In tal
modo il debito pubblico lievita e lievita, in una corsa
senza fine riducendo in miseria interi popoli. Questo è
infatti un aspetto essenziale del sistema finanziario
liberista: da un lato rovina interi paesi, privandoli della
dignità e della sovranità nazionale, dall'altro arricchisce
gli usurai della finanza internazionale, ansiosi di spolpare
le vittime designate. Questo è quanto accaduto in Grecia,
con buona pace di quegli ottusi che si ostinano a non voler
capire. Il governo greco ha imposto ai suoi cittadini
sacrifici immensi che sono serviti unicamente a salvare gli
investitori tedeschi, ma nessun vantaggio ha portato alla
popolazione ridotta alla fame e tormentata dai continui
suicidi dei disperati. Questo è quanto potrebbe accadere
all'Italia dove un governo di banchieri ha messo mano solo
alle tasse e agli aumenti , ma nulla ha fatto e nulla fa per
ridurre i privilegi dei parassiti della politica o per
rilanciare l'occupazione attraverso adeguati investimenti
nel settore pubblico. Questi famosi "tecnici" sembra che
Keynes non sappiano nemmeno chi sia. Fatalmente ci
porteranno ad una riedizione del 1929. Fatalmente??? No se
il popolo italiano si ribellerà pretendendo l'introduzione
di una moneta nazionale parallela che rendi certi i salari e
ci restituisca la sovranità nazionale. Non è un'utopia.
Ricordate che quando venne introdotto l'euro, per alcuni
mesi ci fu una circolazione parallela con le lire? Dunque è
possibile. Si tratta solo di invertire il processo: dalla
lira all'euro, adesso dall'euro ad una nuova moneta.
In caso di crollo poi, ci sono altre
soluzioni estreme, come quelle adottate in Germania negli
anni della Repubblica di Weimar quando l'inflazione
raggiunse livelli esponenziali e per comprare un dollaro
servivano tre miliardi e ottocento milioni di marchi, prima
che venisse introdotta una nuova moneta, il rentner
Mark, il marco rendita, nelle varie città tedesche le
varie amminsitrazioni introdussero delle monete locali che
salvarono i cittadini. Nel cassetto della mia scrivania ne
ho un'intera collezione. Sono a disposizione di
chi desideri vederle. Dunque, se quando vengono scoperti
gli usurai, si procede al loro arresto e il debito viene
annullato, perchè lo stesso non deve valere per le banche?
Che siano nazionali o internazionali poco importa. Quello
che deve essere fatto, va fatto. Per questo ci sono buone
argomentazioni per dire che il debito non va pagato.
Chi ha investito i propri euro nei titoli di
Stato italiani potrebbe averli indietro con il
corrispettivo valore di una nuova moneta italiana. Chi ha
investito in titoli stranieri si arrangia. Come si sa, la
Borsa è tiranna. Chi gioca in Borsa sa quel che rischia e
non ha diritto di socializzare le perdite. Come cittadini
che vivono di stipendio, siamo stanchi di pagare per tutti.
E allora, questa è la nostra proposta:
Il ritorno veloce ad una moneta
nazionale. Saremmo l'avanguardia di un cambio di
rotta. In questi giorni ricorre il centenario
dell'affondamento del Titanic. Se chi guida la nave non
riesce a guardare oltre il proprio naso e ha deciso di
andare a sbattere contro l'Iceberg, noi abbiamo il dovere di
impegnarci per far cambiare la rotta. Ne va del nostro
destino, di quello dei nostri figli, della nostra Italia.
Nicola Cospito
Ufficio politico MNP - Roma
cell. 339 3547515

Vogliamo alzare la testa
(10 aprile 2012)
Controllate i listini europei di oggi. Tutti in calo e
vertiginoso. La Borsa di Milano segna il record negativo con
il Mibtel a -5%. Lo spread, tanto caro ai signori delle
banche, è di nuovo a quota 400. Speculazioni o meno, è l'ora
di reagire e agire.
Gli italiani non potranno sopportare altre manovre
compressive degli stipendi e altre tasse. E non sarebbe
nemmeno saggio. Addirittura Emma Marcegaglia, segretario
uscente della Confindustria, avverte il disagio dovuto alla
riduzione dei consumi e chiede al governo di ridurre la
pressione fiscale. A nostro avviso va chiesto di più e cioè
quello che è necessario: È necessario a nostro avviso non
aspettare l'ultimo momento. All'euro va affiancata una
moneta nazionale che ci restituisca la sovranità monetaria.
Basta vivere di prestiti e di debiti. È ora di introdurre un
sano e mirato protezionismo. In Francia già c'è, in Germania
lo fanno sugli scaffali e nella vendita al dettaglio.
Confrontate i prezzi delle case tedesche con quelle
italiane, confrontate i prezzi della Volkswagen con quelli
della FIAT. Entrate in un supermercato tedesco e vedrete
come il boicottaggio dei prodotti italiani viaggi sui prezzi
troppo alti delle nostre esportazioni che restano invendute.
Osservate le macchine parcheggiate nelle città francesi:
citroen, renault, peugeot, nessuna straniera.
È ora di dire basta.
Come italiani vogliamo
rialzare la testa.
Per questo è necessario un governo che tuteli gli interessi
nazionali
Non un governo di marionette liberalmassoniche che hanno
solo il compito
di svendere agli usurai dell'alta finanza internazionale
quel poco che resta ancora in piedi nella penisola.
Non vogliamo fare la fine della Grecia
cacciamo Monti e i suoi amici dei partiti che lo sostengono
in parlamento
Nicola Cospito
Ufficio politico MNP - Roma
cell. 339 3547515

Comunicato
(16 marzo 2012)
In merito alla decisione, comunicata in rete,
di Adriano Rebecchi e di Alessandro Mezzano,
di non voler rinnovare la tessera del MNP, pur
dispiacendocene, non possiamo fare altro che prenderne atto.
Del resto, è chiaro da tempo ormai che Mezzano e Rebecchi
non condividono la linea politica del MNP.
Il MNP dal suo canto, erede del Collegio Unità per la
Costituente, continua a perseguire il progetto unitario e
resta su posizioni di netta e intransigente opposizione al
governo Monti, così come era stato per il governo
Berlusconi.
Il MNP resta al suo posto a sostegno della sovranità
nazionale contro chi invece continua a svendere l'Italia
agli stranieri e in difesa della giustizia sociale, oltre
ogni logica liberista e neo-schiavista
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma

Comunicato Stampa
(9 marzo 2012)
I giornali di stamani annunciano l'arrivo
degli aumenti e delle scadenze per pagare le nuove tasse
introdotte dal governo Monti, il governo nominato da
Napolitano su indicazione degli eurosquali di Bruxelles e
dei padroni d'Oltreoceano. L'IVA, già aumentata al 21,
passerà al 23 %. Entro il 16 giugno bisognerà versare
l'acconto IMU a partire dalla prima casa, i lavoratori a
reddito fisso già da questo mese vedranno la loro busta paga
diminuire in virtù dell'aumento dell'IRPEF regionale e di un
acconto del 30% sull'addizionale comunale. Intanto i comuni
preparano la TARSU, cioè la tassa sui rifiuti che lieviterà
a piacimento delle amministrazioni locali, con una media del
7,5%.
Sommando le manovre del piduista Berlusconi a quelle della
marionetta delle banche Monti, le associazioni dei
consumatori calcolano che ogni famiglia media italiana dovrà
assoggettarsi ad un esborso di 3.160 euro all'anno che
arriverà a circa 4.000 con il previsto aumento dell'IVA
previsto per ottobre. A questo salasso vanno aggiunti da un
lato i rincari dei carburanti, del gas, della elettricità, i
ticket sulla sanità, gli aumenti dei prezzi dei generi
alimentari, dall'altro i costi dovuti al mancato rinnovo dei
contratti nel pubblico impiego, il mancato aggiornamento
delle pensioni, ecc.
Quello che più fa specie e indigna in questo saccheggio
delle poche risorse con le quali tante famiglie tirano
avanti a malapena, non riuscendo spesso a raggiungere la
fine del mese è che non solo si fanno ricadere sulla
popolazione i costi degli errori commessi con la
introduzione dell'euro, i costi delle scelte politiche
sbagliate, i costi dei favori fatti alla Confindustria,
dominata ormai da figli di papà totalmente inadeguati a
portare avanti industrie e aziende ereditate come beni di
famiglia, ma anche il sapere che questo fiume di denaro, non
servirà a creare lavoro, a combattere la disoccupazione
giovanile e il precariato, non verrà usato per migliorare i
servizi pubblici, a curare il decoro urbano, a rendere più
efficienti la sanità, la scuola, la giustizia.
Questo denaro estorto con l'imposizione fiscale più alta
d'Europa da un lato andrà a pagare gli interessi usurai
contratti dai governi liberaldemocratici con il FMI e la BCE
e con tante altre banche private, vedi la Morgan Stanley cui
alla chetichella Monti ha versato oltre 2.700.000 milioni di
euro il 3 gennaio scorso, dall'altro serviranno a continuare
ad assicurare gli stipendi d'oro e i privilegi ai parassiti
di Montecitorio e di Palazzo Madama, a foraggiare il
Quirinale e il ben tristo figuro che lo abita, a pagare
emolumenti stellari ai boiardi di Stato e manager incapaci e
falliti, a versare nelle casse dei partiti somme
indescrivibili, ad ingrassare politicanti ladri e corrotti,
sempre al centro di continui scandali come quello che sta
svelando agli italiani il volto della Lega Nord, una banda
di malversatori che preferisce depredare i cittadini
servendosi delle istituzioni che amministra al pari della
mafia.
Tutti gli italiani si chiedono in questo momento quando
finirà questa cuccagna, quando si riuscirà a rovesciare
questo sistema di ladri e di delinquenti in doppio petto. E
intanto una speranza attraversa la penisola, e cioè che
divampi la rivolta popolare e che i forconi prendano il
sopravvento. Noi condividiamo questo sogno e chiamiamo a
raccolta tutti gli italiani perchè ci aiutino a trasformare
questo sogno in una realtà che se sarà splendida per gli
onesti, dovrà essere un incubo per chi ha portato il nostro
paese allo sbaraglio svendendolo all'internazionale dei
banchieri, degli usurai e dei massoni.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP

«il lavoro fisso,
che monotonia,
che i giovani si abituino a cambiare»
Con queste parole Monti viene allo scoperto e mostra la sua
distanza dai giovani e dal mondo del lavoro
Che la politica del governo Monti sia stata orientata sin
dal primo momento a salvare le banche e a salvaguardare gli
interessi dell'alta finanza è cosa chiara a tutti. La sua
azione si è concretizzata essenzialmente nell'aumentare i
costi dei carburanti, dell'energia elettrica, del gas,
nell'emanare nuove tasse che stanno falcidiando e
falcidieranno sempre di più gli stipendi dei lavoratori a
reddito fisso, riducendo di giorno in giorno il loro potere
d'acquisto. Nulla è stato fatto per salvaguardare il lavoro
italiano, le delocalizzazioni infatti continuano
indisturbate, nulla è stato fatto per limitare i danni della
globalizzazione, ridiscutendo ad esempio il trattato di
Maastricht o imponendo una riduzione delle importazioni nel
nostro paese, nulla è stato fatto per incoraggiare gli
italiani a preferire e a scegliere i prodotti nazionali,
nulla è stato intrapreso per far fronte all'emergenza
abitativa intervenendo in modo deciso nella giungla
immobiliare, settore che ha contribuito in modo pesante al
crollo dell'economia planetaria -come dimenticare la bolla
speculativa e il fallimento delle banche americane come la
Lehmann Brothers- nulla è stato intrapreso per dotare il
nostro paese di infrastrutture ammodernate, capaci di
impedire disagi come quello subito nella giornata di ieri
dai passeggeri dell'Intercity Bologna-Taranto, bloccati per
sette ore da alcuni centimetri di neve nei vagoni senza
riscaldamento ed esposti al gelo di questi giorni. Nulla è
stato fatto per ridurre i costi della politica, i privilegi
insopportabili di una classe parlamentare fatta di parassiti
e manigoldi, ladri del denaro pubblico.
Ieri poi, il Presidente del consiglio, sostenuto con la sua
compagine governativa da PD, PDL e FLI, quasi tutto il
parlamento dunque, per non lasciare dubbi sulla sua
formazione iperliberista, è venuto allo scoperto con le
affermazioni riportate oggi da tutta la stampa quotidiana
circa la cultura del "posto fisso". Monti ha dichiarato
testualmente «il lavoro fisso, che monotonia, che i giovani
si abituino a cambiare». Parole queste che, a parte il loro
substrato ideologico, in un momento in cui la disoccupazione
giovanile ha raggiunto la percentuale catastrofica del 31%,
mentre la precarietà di tanti lavoratori costituisce il
dramma di tante famiglie, mostrano come al bravo cameriere
del Bilderberg, all'uomo di Goldman Sachs, del destino del
nostro paese glie ne importi un fico secco. Così pure la
dice lunga il tentativo di abolire l'articolo 18 e gettare i
lavoratori in pasto alle cosiddette ristrutturazioni
aziendali. Se a questo poi si aggiunge il progetto del
governo Monti di abolire il valore legale dei titoli di
studio, creando laureati di serie A, cioè i ricchi che si
possono permettere università come la Bocconi, e laureati di
serie B, cioè i poveri che invece devono accontentarsi delle
università pubbliche, magari anche non troppo distanti da
casa perchè trasferirsi costa, la politica di Monti per i
giovani è chiara e, se pure sostenuta dai partiti
fredifraghi e corrotti, è sempre più distante, distante anni
luce, dagli interessi dell'Italia e degli italiani.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma

La crisi dell'euro:
un'occasione di riscossa nazionalpopolare
A distanza da dieci anni
dalla introduzione dell'euro, dobbiamo registrare la
negatività dell'esperienza della moneta unica per il nostro
paese. Una negatività dovuta a molteplici cause che non è
difficile individuare ma che possiamo sintetizzare
nell'impoverimento generale della
popolazione italiana. Mentre da molti osservatori è
stato notato come all'euro sia mancata una adeguata guida
politica capace di difendere la moneta dagli attacchi
speculativi provenienti soprattutto da Oltreoceano, è un
dato di fatto che l'euro non è diventato la moneta di
riferimento economico che pure si auspicava.
Basti constatare che in questi anni, gli europei hanno
continuato a comprare il petrolio in dollari per capire che
qualcosa non ha funzionato. A questo si aggiunge, la
mancanza dell'adeguato controllo sui prezzi, responsabilità
della qualcosa va addebitata anche e soprattutto nel nostro
paese, alla superficialità e alla incapacità cronica dei
governi, quello Berlusconi in testa perchè è stato in piedi
più a lungo, che si sono nel frattempo succeduti. Dal 2002
la inflazione reale che si è abbattuta sulle famiglie
italiane è stata molto superiore a quanto dichiarato
ufficialmente, si calcola del 30/35%, cui non è corrisposto
un adeguamento degli stipendi, anzi...Lo scambio un
euro/mille lire è stato lo scambio reale che ha vanificato
il valore della moneta unica, quantificato in 1936,27 e così
fissato dai soloni di Bruxelles. I prezzi al dettaglio sono
lievitati a dismisura senza che nulla fosse fatto per
impedirlo. Basti considerare i prezzi degli alimenti, un
litro di latte ad esempio, se nel 2011 costava poco più di
1.200 lire, oggi costa in euro 1,49/1,54, vale a dire circa
3.000 lire. E che dire della speculazione edilizia che in
modo ottuso con i suoi prezzi stellari ha bloccato le
vendite o delle assicurazioni che hanno raddoppiato le
tariffe? Lo strangolamento delle famiglie italiane ha
bloccato i risparmi e anche questo oggi influisce sul
mancato acquisto dei titoli di Stato. Molti italiani sono
ormai alla sopravvivenza e migliaia e migliaia di aziende
hanno dovuto chiudere e chiuderanno, come annunciato, nelle
prossime settimane. Il 2012 si apre infatti per molti
lavoratori con l'incubo del licenziamento. Qui cade la
dimostrazione del fallimento insieme alla moneta unica, del
liberismo economico che ha lasciato campo libero alla
globalizzazione e al dio Mercato, rendendolo una giungla. Se
fossimo stati noi al governo, intendo noi nazionalpopolari,
le cose sarebbero andate diversamente, in primis perchè
avremmo messo in atto tutti i
provvedimenti utili a mantenere l'economia sotto il
controllo della politica, in secondo luogo perchè
avremmo impedito in ogni modo le speculazioni finanziarie
con una politica bancaria accorta e
avveduta. Senza contare che avremmo
limitato le importazioni per
tutelare il lavoro italiano e di conseguenza avremmo
impedito le delocalizzazioni
riducendo la pressione fiscale sulle aziende. Avremmo
investito in modo massiccio
nell'agricoltura e nelle biotecnologie favorendo
anche la nascita di cooperative giovanili come pure nel
settore delle energie rinnovabili
per raggiungere una reale indipendenza energetica. Questi
provvedimenti, uniti ad un taglio netto degli elefantiaci
costi dei partiti, dei parlamentari, delle loro clientele
nazionali e locali, avrebbero consentito un futuro diverso
ai cittadini italiani all'insegna di una equità fiscale e di
una redistribuzione della ricchezza. Questo è quanto gli
italiani devono sapere per imparare a conoscerci per quello
che siamo davvero: autentici e disinteressati patrioti,
animati da una inestinguibile sete di giustizia sociale. Ed
è così che ci presenteremo e che saremo in campo in questo
2012 che ci deve vedere e ci vedrà protagonisti.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
cell.
339/3547515

Congresso
Nazionale di Forza Nuova
Si è concluso il Congresso
Nazionale di Forza Nuova, ma la sua conclusione è l'inizio
di un cammino importante che vede Dirigenti, iscritti e
simpatizzanti di Forza Nuova, Movimento Patria Nostra e
Movimento Nazional Popolari, sempre più convinti di aver
intrapreso la strada giusta e di essere l'unica vera
speranza per il futuro del nostro amato Paese!
II Congresso Nazionale di
Forza Nuova doveva essere un momento per incontrarsi e
confrontarsi sulla varie tematiche che i movimenti federati
intendono sviluppare per il programma politico che lli vedrà
protagonisti nei mesi avvenire!
Tantissimi delegati da
tutta Italia e ospiti illustri.
Tra gli ospiti stranieri:
Manolo Canduela rappresentante delegazione Spagna, Jonas
Degeer rappresentante delegazione Svezia, Incze Bèla
rappresentante delegazione Ungheria,Mikhail Kuznetsov
rappresentante delegazione Russia, l'Europarlamentare Bruno
Collnisch Vice Segretario Nazionale Front Nazional, in
colllegamento Skype Derek Holland rappresentante delegazione
Irlanda, Cristian Diamnty rappresentante delegazione
Romania, l'europarlamentare Nel Griffin. Tra gli ospiti
italiani spicca sicuramente la presenza di Padre Giulio Tam
e dell'ex Sindacalista Antimafia Gioacchino Basile candidato
alla carica di sindaco nel comune di Palermo con una lista
civica voluta da Forza Nuova e appoggiata tra gli altri
anche dal Movimento Patria Nostra.
Interessanti i convegni e i
dibattiti effettuati nella due giorni:
"Attacco finanziario
all'Europa? Unica soluzione, sovranità monetaria"
con l'interventi di:
Stefano Sajia (Dirigente Nazionale FN), Avvocato Pimpini
(Presidente dell'Associazione Giacinto Auriti), Eugenio
Benetazzo (economista), Renzo Rabellino (Presidente
Movimento 'No Euro').
"Poteri Forti, mafia e
Massoneria, il cancro italiano"
con l'interventi di:
Giuseppe Provenzale (Dirigente Nazionale FN), Avv. Paolo
Ferraro (magistrato), Gioacchino Basile (ex sindacalista
CGIL, candidato sindaco per FN a Palermo), Frediano Manzi
(Presidente Associazione 'SOS Usura e racket').
"Famiglia e difesa della
vita, le fondamenta dell'Italia"
con l'interventi di: Marzio
Gozzoli (Vice Segretario FN), Avv.Pietro Guerini (Portavoce
Associazione 'No 194').
"Ritorno alla Terra, la
Rinascita Italiana"
con l'interventi di: Luigi
Marcolongo (Dirigente Nazionale FN, consigliere comunale di
Atessa-Chieti), Martino Morsello (Leader del 'Movimento dei
Forconi'), prof. Giuseppe Altieri (Agroecologo e docente
universitario).
"Caro libri, una
proposta per il futuro"
con l'interventi di:
Francesco Mangiaracina (Responsabile Nazionale Lotta
Studentesca), Matteo Stella (Dirigente Lotta Studentesca),
Claudio Cospito (Ufficio Politico Forza Nuova)
"Lotta all'immigrazione
e difesa dello Ius Sanguinis"
con l'intervento di: Luca
Castellini (Coord. Nord. Italia), Marco Forconi (Coord
regionale FN Abruzzo), Maurizio Rossi (scrittore).
Il primo giorno c'è stato
anche l'intervento, molto apprezzato dalla platea, del
Segretario Nazionale del Movimento Patria Nostra, Valerio
Arenare, che ha rimarcato l'importanza della presenza
costanza in piazza e il continuo dialogo con il popolo,
nonchè ha fatto esplicita richiesta di aprire un tavolo di
discussione per allargare il patto federativo ad altre forze
antagoniste che si riconoscono nell'idea di grande Italia
lasciataci da «un grande uomo 68 anni fa» e di prendere la
distanza da coloro che si definiscono Camerati ma che si
lasciano andare a desideri di poltrone mettendo in secondo
piano il bene del Paese. Il Segretario Nazionale MPN ha
ribadito che i "Camerati" il sistema lo combattono, non
diventano parte di esso.
Molto apprezzati da MPN
anche gli interventi di Fiorenzo Consoli che ha ricordato
l'importanza del ritorno alla piazza riprendendo le parole
di Valerio Arenare, di Giampaolo Costa (Forza Nuova
Littoria) che ha invitato a maggiori collaborazioni con
altri movimenti e del sanguigno Silvio Verrati che ha
ricordato l'origine dell'idea e la necessità ad un ritorno
ai concetti basilari di quella che fu "l'origine" ovvero i
diciotto punti di Verona e la carta del lavoro.
Il Segretario Nazionale di
MPN nel riferire i contenuti del Congresso alla nostra
Segreteria Politica, non ha nascosto l'emozione di aver
parlato ad una così illustre presenza e di essere
soddisfatto della riuscita dell'evento, dei temi trattati e
dei propositi con cui FN, MPN e MNP si proiettano verso le
prossime lotte politiche che inizieranno già da subito nel
contrastare il Governo dei Banchieri ed collaborazionisti
NATO e nel battersi contro la scellerata manovra economica
che avrà un solo soggetto penalizzato:"il popolo italiano".
Il Secondo giorno di
congresso si è concluso con la messa in onore di Massimo
Morsello celebrata da Padre Giulio Tam, con gli interventi
di Riccardo Donti responsabile della propaganda di Forza
Nuova, Giuseppe Zito coordinatore Nord Italia Forza Nuova,
Prof. Nicola Cospito Segretario Nazionale del Movimento
Nazional Popolare e Dirigente Nazionale FN, Michele
Giliberti Coordinatore Regione Campania e Dirigente
Nazionale, Dennis conte Coordinatore Friuli Venezia Giulia.
La Conclusione è stata affidata Gianguido Saletnich
Coordinatore Regionale Lazio e al Segretario Nazionale
Roberto Fiore.
UN GRANDE EVENTO PER UNA
GRANDE FORZA CHE NASCE E CHE SI SCHIERA A DIFESA DEL POPOLO,
DELL'ITALIA E DELL'EUROPA.

Congresso Forza Nuova

Si svolgerà a
Tivoli (RM) il 10/11
dicembre
il secondo congresso nazionale di Forza Nuova.
Il Movimento, che sta diventando il punto di riferimento
centrale dell'area nazionalpopolare, dopo la sua opposizione
al governo Berlusconi e al berlusconismo, prende adesso
posizione contro il governo Monti/Napolitano, espressione
delle banche sull'orlo del fallimento e del sistema
liberista, prigioniero ormai di una crisi epocale e
irreversibile.
Forza Nuova propone in alternativa un sistema diverso,
fondato sulla organicità dello Stato che non può che essere
sociale, su un nuovo sistema partecipativo, sulla difesa dei
lavoratori e delle famiglie, per un'Italia più giusta, nella
prospettiva di un'Europa dei popoli, non più suddita
dell'arroganza statunitense e contrapposta a quella della
finanza dei burocrati di Strasburgo e di Bruxelles ormai
clamorosamente fallita

Chi paga i costi
della crisi?
La manovra che il governo si appresta a varare, con il voto
di fiducia blindato, colpisce ancora una volta i ceti più
deboli del nostro paese. Tagli, tasse, aumenti della
benzina, dell'energia elettrica, del gas, blocco dei
contratti del pubblico impiego all'infinito, blocco delle
assunzioni. E nel frattempo la disoccupazione giovanile
tocca il 28,9% e quella nazionale supera di gran lunga l'8%.
Ancora una volta gli scellerati di Palazzo Chigi e i
cialtroni di Montecitorio mostrano tutta la loro incapacità
di affrontare e risolvere i problemi che loro stessi hanno
generato con l'adesione al trattato di Maastricht, con
l'introduzione dell'euro, con le spese miliardarie destinate
a tenere in piedi la fitta rete clientelare della
partitocrazia, con i loro privilegi di intoccabili, con le
inutili partecipazioni alle guerre americane che gli
italiani ignari continuano a pagare. Il governo avrebbe
potuto abolire le province, abolire le regioni, avrebbe
potuto abbassare i prezzi dei generi alimentari, delle case,
dell'abbigliamento, avrebbe potuto imporre il dimezzamento
dei prezzi industriali dei prodotti italiani per svuotare i
magazzini e riavviare il ciclo produttivo, avrebbe potuto
eliminare i finanziamenti ai quotidiani nazionali che ormai
non legge più nessuno e che procurano lauti stipendi a
giornalisti da quattro soldi al servizio della casta,
avrebbe potuto tassare le banche e l'alta finanza che
continua a speculare in borsa senza alcun controllo,
sostituendo beni virtuali a ricchezza reale. Non lo ha
fatto. Come non ha trovato alcuna soluzione praticabile per
rilanciare l'occupazione e attuare una seria politica dei
redditi. Tutte cose queste che noi, nazionalpoplari,
nazionalpatriottici, forzanovisti, avremmo realizzato
subito. E non è necessario essere aquile per capire che i
provvedimenti del governo sono palliativi che non
soddisferanno i vampiri di Bruxelles, di Mody's, di Standard
and Poor che stanno preparando anche per gli italiani il
destino della Grecia, dell'Islanda, della Spagna, del
Portogallo.
Per uscire dalla crisi l'imperativo categorico è liberarsi
di questi democratici liberisti che sono il cancro
dell'Italia. Questa è la prima cosa che gli italiani devono
fare. Prima che sia troppo tardi!
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP -
Roma

Una sberla? No, uno
sberlone!.
Berlusconi K.O.
Non una sberla, una sequela di sberloni al governo
Berlusconi e ai suoi alleati, questo il significato del
risultato del referendum. Un 57 % che, raggiunto nonostante
la disaffezione crescente dei cittadini al voto e
l'incognita degli italiani all'estero, rappresenta una
sonora bocciatura della politica del governo, dei suoi
ministri da operetta, ma anche di questo parlamento di yes
man, di nominati, di parassiti iperpagati, con la loro la
loro insipienza e la loro incapacità. Uno sberlone che, dopo
quello delle scorse amministrative, rappresenta un affondo
contro il cavaliere di Arcore che ormai appare in coma
irreversibile. Farebbe bene dunque Berlusconi a gettare la
spugna e a salire al Colle perchè è chiaro anche ai muri che
non si è trattato solo di un referendum su singoli quesiti,
ma di un voto politico a tutti gli effetti. Gli italiani che
hanno votato hanno espresso il loro disagio, il loro non
poterne più e al seggio abbiamo visto non solo i militanti
referendari, ma soprattutto la gente comune, le casalinghe,
le madri di famiglia, i pensionati che tirano la carretta
ogni mese, i giovani e i disoccupati, i lavoratori a reddito
fisso,vessati dalla politica delle tasse di un governo che
ha deciso di far pagare ai più deboli la crisi che esso
stesso ha provocato e non è in grado di risolvere.
E gli italiani che hanno affollato i seggi in questi due
giorni, sanno che l'alternativa a Berlusconi non è questo
desueto e arcaico centrosinistra che appare, oggi come non
mai, privo di in leader, di una idea nuova, di un autentico
progetto. Gli italiani che oggi hanno vinto, si guardano
intorno come Diogene con la lanterna e cercano una forza
davvero alternativa, fatta di uomini, non di politicanti e
mestieranti del transatlantico dei passi perduti. Uomini
nuovi e incorruttibili, intelligenti e preparati che
sappiano tirare fuori l'Italia dalla palude. Checchè ne
dicano le vestali della democrazia liberale, da Bersani, a
Di Pietro, da Casini a Vendola, anche loro hanno perso
perchè nel cuore degli italiani c'è l'intima, profonda
consapevolezza che anche loro sono come gli altri, come i
Lupi, i Brunetta, i Tremonti, i Formigoni, i mangia mangia
della politica corrotta e clientelare. Oggi ha vinto
l'Italia che vuole rinascere, oltre la politica liberale
dello sfruttamento, del lavoro precario, del parlamentarismo
becero e perditempo. Hanno perso i partiti e i comitati
d'affari. Una realtà che apparirà ancora più vera nel
momento in cui si delineerà una nuova forza politica
nazionale e sociale, capace di conquistarsi la necessaria
visibilità, una forza desiderosa unicamente del bene
dell'Italia. Lavoriamo per questo. I risultati per noi e per
gli italiani non mancheranno.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP -
Roma

COMUNICATO
A Roma va in onda
l'osceno
Roma è già una città oscena, resa tale dalle cattive
amministrazioni, ultima delle quali quella di Alemanno. Una
città sporca, con lungo le strade cassonetti della
spazzatura colmi e puzzolenti, svuotati sempre in ritardo,
ingabbiata nel traffico, priva di parcheggi e di
infrastrutture adeguate, priva di servizi pubblici, insicura
a tutti i livelli, una città nella quale l'amministrazione
fa cassa con multe e trappole di ogni genere, vessando i
cittadini in ogni modo, insomma un vero cesso a confronto
delle altre capitali europee. In questa delizia, Alemanno ha
voluto somministrarci l'Europride, sponsorizzato appunto
dalla sua amministrazione. Ieri, cortei di pervertiti hanno
potuto sfilare per le vie del Centro, inneggiando
all'orgoglio gay, offendendo in ogni modo possibile Dio e la
Chiesa, insultando il Pontefice, esibendosi con corpi
seminudi e inanellati, con pose provocatorie e quant'altro.
Un corteo osceno in una città ormai oscena. Fortunatamente
non sono mancate le contestazioni da parte di chi non ha
voluto avallare questo turpe spettacolo. Giovani di Forza
Nuova e di Militia Christi, ma anche del Foro 753, hanno
voluto manifestare il loro dissenso in modo pacato ma
deciso. La polizia, nemmeno a dirlo, è intervenuta operando
alcuni fermi e denunciando alcuni giovani, forse anche rei
di essere "normali". Questo è oggi lo spettacolo della, una
volta, "capitale della civiltà", oggi capitale di Alemanno e
dei suoi amici malati, capitale della decadenza e
dell'indecenza.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma

COMUNICATO
Insieme al dopoberlusconi comincia anche la parabola
discendente della Lega
Nessuno stupore davanti ai risultati elettorali di domenica
scorsa. Risultati che, non c'era bisogno che lo dicesse già
Berlusconi, salvo ripensamenti, prima della consultazione,
hanno avuto una grossa valenza politica. Si è trattato
infatti di una tornata eltttorale dopo non solo gli scandali
erotico-affaristici del premier e del suo entourage, ma
soprattutto dopo un periodo di governo in cui gli italiani
hanno potuto constatare l'insipienza e l'arroganza di una
classe politica di individui di basso conio che hanno
pensato di far pagare ai cittadini, alle famiglie, alla
povera gente, la crisi politica da essi stessi provocata. La
ripresa dell'inflazione causata dalla mancanza volontaria e
proditoria di una politica di controllo dei prezzi, la
riduzione del potere d'acquisto degli stipendi, il blocco
dei contratti del pubblico impiego, i prezzi usurai sulle
case in vendita nelle grandi città, l'incapacità di
investimenti nel settore pubblico e di una seria e fattiva
lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile, la
corruzione dilagante che ha arricchito i potenti e gettato
sul lastrico i deboli, l'aumento delle tasse regionali e
comunali, la distruzione continua e sistematica della scuola
pubblica, i costi vertiginosi delle insensate missioni di
guerra al servizio degli americani, non potevano non dare
che i risultati che hanno dato: la pesante sconfitta di
Berlusconi e dei suoi alleati leghisti, colti anche questi,
sempre più spesso negli ultimi tempi, con le mani nel sacco
e complici nella protezione di Cosentino e soci. Sconfitta
che non santifica la vittoria della sinistra, notoriamente,
come dice Grillo e come da noi sostenuto ancor prima di lui,
cioè da sempre, speculare e identica agli squali del
centro-destra. Una sinistra anch'essa responsabile di tanti
fallimenti, vedi Napoli, e priva di un autentico leader, di
un serio programma, di un progetto politico organico, priva
di tutto.
Noi del Movimento Nazional Popolare, insieme al Movimento
Patria Nostra, in questa tornata abbiamo sostenuto Forza
Nuova, e lo abbiamo fatto con i nostri mezzi certamente non
potenti, esclusi dal circuito mediatico, prigionieri di una
congiura del silenzio di chi preferisce ignorarci perchè
teme ciò che noi rappresentiamo. Lo abbiamo fatto con la
tenacia e l'ostinità di chi non si arrende e ancora sa
sognare un avvenire diverso per l'Italia. Alcuni risultati
sono stati conseguiti, una manciata di consiglieri eletti
c'è stata e può costituire una prima pattuglia per la
battaglia politica anche all'interno delle cosiddette
istituzioni. Nel frattempo, davanti ai ballottaggi che si
annunciano, diciamo sin da ora che il 29 maggio ci
asterremo. Non siamo infatti interessati al duello tra i
compari di merenda, i comitati d'affari identici nel
dogmatismo liberista e nella servitù alle grandi lobbies
finanziarie. Non ci faremo abbindolare dai pretestuosi
appelli a fermare il pericolo comunista nel quale non
crediamo da tempo. Tanto la Moratti quanto Pisapia, ed è
sotto gli occhi di tutti, sono espressioni di uno stesso
sistema, quello dell'antifascismo capitalista e
liberalmassonico che svenduto la sovranità nazionale. Per
questa ragione, preferiamo continuare l'impegno i in
un'altra battaglia, quella per i 4 si al referendum perchè
lì, si, sono in gioco davvero gli interessi e l'avvenire
degli italiani.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP - Roma

APPELLO
Si chiude tra poche ore la campagna elettorale per le
amministrative. Il Movimento Nazional Popolare, insieme al
Movimento Patria Nostra, sostiene le liste di Forza Nuova,
contro i comitati d'affari di destra e di sinistra. Lo
stesso Movimento Nazional Popolare concorre con il proprio
simbolo nel comune di Belgirate in provincia di Verbania,
inaugurando così per la prima volta un vero e proprio
esperimento elettorale.
Nessun mistero sul fatto che queste elezioni costituiscono
un vero e proprio test non solo per Berlusconi e il
berlusconismo, dopo le note vicende
erotico-affaristico-giudiziarie del cavaliere di Arcore, ma
per la tenuta stessa della democrazia e della legittimità
della rappresentanza politica in Italia. Gli italiani sono
sempre più consapevoli infatti che oggi in Italia politica
significa malaffare e che i politici di destra e di
sinistra, invece di farsi carico dei mille problemi del
paese, si contendono solo l'amministrazione delle poche
risorse rimaste, da distribuire alle proprie clientele, nel
disegno di perpetuare il proprio potere. Lo dimostra
l'astensionismo che nelle ultime consultazioni ha raggiunto
cifre altissime e che appare destinato a crescere ancora di
più nelle elezioni di domenica prossima. Basti pensare a
Napoli e alla situazione di emergenza dovuta ai rifiuti che
l'amministrazione non riesce a smaltire. La città partenopea
è ormai al collasso igienico-sanitario e la popolazione
minaccia la rivolta. Intervistati dal TG molti cittadini
napoletani hanno dichiarato che non andranno a votare e che
anzi bruceranno le tessere elettorali. In questa Italia
siamo passati, come spesso abbiamo ricordato, dalle città
giardino ultrapulite e profumate del Fascismo alle città
discariche della democrazia. Di fronte a questa evidenza
l'antifascismo che ancora qualcuno persegue ci fa solo
sorridere e dovrebbe indurre alla meditazione soprattutto i
giovani dei centri sociali che continuano a persistere
nell'errore. Questo a parte, se l'elettorato che si recherà
domenica e lunedì alle urne, sarà inferiore al 50 % degli
aventi diritto, la democrazia rappresentativa, già in crisi
di partecipazione, lo sarà anche nei numeri. Lo sa
Napolitano, lo sa Berlusconi, lo sa Bersani, lo sanno le
cosiddette cariche istituzionali nel loro complesso. Questi
signori sanno che la loro autorità, già in discussione,
diventerebbe ancor più traballante e fondata sull'abuso.
Anche la stampella offerta dai leghisti a Berlusconi non
servirebbe a granchè. Una lega che nei fatti, oltre a
perseguire l'ingiustizia sociale e la divisione del Paese,
appare nepotista, inadeguata e corrotta come tutti gli
altri. Facciamo dunque attenzione ai risultati di lunedì. Ai
nostri amici, ai nostri camerati diciamo senza indugio:
L'astensionismo crescerà ma è anche
necessario nel frattempo votare Forza Nuova perchè, mentre
le cariatidi liberaldemocratiche annaspano nel fango delle
loro miserie e del loro fallimento, bisogna costruire in
Italia il Movimento dell'alternativa e della rinascita
nazionale. Ogni voto in più delineerà una tendenza alla
crescita e all'aggregazione di una forza autenticamente
nazionalpopolare e di opposizione. Una forza capace
di restituire speranza soprattutto ai giovani, ai
disoccupati, ai precari a tempo indeterminato, ai lavoratori
sfruttati e traditi dal sindacato. Dobbiamo cercare di
raggiungere quella percentuale che spezzi l'omertà e il
silenzio dei mass media.
È successo in Grecia, è successo in Romania, e' successo in
Ungheria, è successo in Finlandia.
Deve succedere anche qui da noi. Qui in Italia, dove un
tempo, cominciò tutto, cominciò la rivoluzione italiana ed
europea. La rivoluzione della gioventù contro il vecchio
mondo liberalmassonico.
Riflettete. Ogni voto in più a Forza Nuova sarà un monito ai
nemici del nostro Paese. E farà capire loro che devono fare
i conti con noi. Non lasciamoci sfuggire questa occasione.
Nicola Cospito
MNP (Ufficio Politico - Roma)

COMUNICATO
Amministrative 2001
Per la prima volta nella sua storia, anche il Movimento
Nazional Popolare è presente nella competizione elettorale.
Il MNP concorre il 16 maggio insieme a Forza Nuova nel
comune di Belgirate, piccolo centro nella provincia di
Verbania. La scesa in campo del MNP non è stata esente da
ostacoli, soprattutto per la mancanza di indicazioni precise
da parte dell'amministrazione in carica che ha difettatto
nella distribuzione della modulistica corretta. Il MNP
scende in campo con un programma sociale a tutela e a
vantaggio dei cittadini e considera il "laboratorio" di
Belgirate un test finalizzato a saggiare le possibilità e le
potenzialità del MNP anche a livello elettorale, nella
convinzione che si debba partire proprio dai centri piccoli
nell'opera di risanamento dell'intero Paese, disastrato da
amministrazioni incapaci, incompetenti e soprattutto
preoccupate solo di perpetuare all'infinito il loro potere.
Al di là di quello che sarà il risultato, la lotta del MNP
continuerà a tutti i livelli per il bene dell'Italia e dei
suoi cittadini. In allegato il volantino programmatico e la
lista dei candati MNP/FN.
MNP (Ufficio Politico - Roma)
(volantino)

COMUNICATO
Referendum
Questa nostra democrazia zoppa si regge su due colonne
portanti: le elezioni ed i referendum che sarebbero le
uniche opportunità per il "Popolo sovrano" di esprimere la
propria volontà e di esercitare appunto la sua sovranità
come da Costituzione.
Il governo Berlusconi che si dichiara democraticissimo, ha
però paura dell'espressione della volontà popolare, specie
quando non é in grado di controllarla.
Ricordiamo tutti le dichiarazioni di Berlusconi che
affermava che il Parlamento «é un intralcio all'azione del
governo e che sarebbe sufficiente che a votare fossero i
soli capi dei gruppi parlamentari per evitare le lungaggini
dei dibattiti parlamentari».
Oggi il governo teme l'espressione diretta della volontà
popolare sui temi del nucleare, della privatizzazione
dell'acqua e soprattutto sul "legittimo impedimento" e
perciò sta facendo manovre bizantine e codarde per affossare
i referendum.
In primo tempo, gettando al vento 350.000.000 di euro ha
negato l'accorpamento delle date dei referendum con le
elezioni amministrative con lo scopo di evitare che chi
votava per le elezioni potesse votare anche per i referendum
nella speranza di riuscire a non far raggiungere il quorum
per i referendum.
Ora ha modificato la legge sul nucleare NON ABOLENDOLO, ma
solamente procrastinando la decisione a «dopo più
approfondite analisi» in modo da svuotare di significato il
referendum e di conservarsi la possibilità di riprendere
l'argomento più tardi e, nello stesso tempo, minando il
raggiungimento del quorum per il "legittimo impedimento" che
é quanto di più interessa a Berlusconi per annullare i suoi
processi pendenti.
Stesso discorso sta progettando per la privatizzazione
dell'acqua.
In conclusione si può affermare che Berlusconi ha paura
dell'espressione diretta della volontà popolare e che la sua
pretesa democraticità é solo una maschera dietro la quale si
nasconde la volontà di un regime populista ed
antidemocratico cui manca anche la capacità ed il coraggio
di palesarsi!!!
Alessandro Mezzano

COMUNICATO
Manifestazione a
Brindisi
Si è svolta ieri, 16 aprile 2011, a Brindisi l'annunciata
manifestazione indetta dal Coordinamento Pugliese del
Movimento Nazional Popolare e dal Movimento Patria Nostra.
Temi della manifestazione sono stati l'emergenza
immigrazione che il governo italiano mostra di non saper
gestire a dovere e la guerra in Libia spacciata falsamente
per missione umanitaria. Alla manifestazione hanno
partecipato il coordinatore regionale del MNP Cataldo La
Neve, il segretario provinciale di Taranto Carmine Bronzo,
Valerio Arenare, segretario nazionale del MPN e il
vicesegretario Alessandra Morelli. La manifestazione è stata
commentata positivamente dai cittadini di Brindisi, sempre
più allarmati per l'evolversi della situazione immigrati ed
è stata oggetto di un passaggio televisivo da parte della
emittente Puglia TV.
Gli organizzatori ringraziano anche il coordinatore del
Circolo "Mussolini" di Locorotondo, Pino Convertini, per il
sostegno dato alla organizzazione della manifestazione.
Il Coordinamento MNP Puglia

COMUNICATO
No alle
operazioni militari in Libia
Gheddafi non ci è simpatico e non ce lo è mai stato.
Ricordiamo la cacciata degli italiani dalla Libia al momento
della sua ascesa al potere oltre quarant'anni fa. Gli
italiani che in Libia avevano costruito scuole, porti,
ospedali e quant'altro. Nel 1969 vedemmo tornare i nostri
compatrioti della Libia con indosso solo i loro vestiti,
privati delle loro case, dei loro beni, di tutto. Da allora
Gheddafi non ha fatto altro che estorcere ai governi
italiani quattrini a palate a tutolo di risarcimento del
colonialismo subito. Lo stesso Berlusconi solo un paio di
anni fa ebbe a donargli 5 miliardi di euro.
Ciò nonostante non possiamo approvare la scelta italiana di
partecipare alle operazioni militari anti Gheddafi con le
proprie basi e i propri aerei. La solerzia della Francia che
ha voluto la risoluzione dell'ONU in questo senso è più che
sospetta e, con la solita scusa della missione umanitaria e
della esportazione della democrazia, il vero obiettivo
saranno come già in Iraq, i pozzi petroliferi di cui la
Libia è ricchissima. Altro che umanitarismo.
I nostri governanti, che solo pochi mesi fa facevano a
Gheddafi il baciamano, che gli consentivano lo show con 500
ragazze assoldate appositamente per lui, che gli facevano
piantare la tenda a Villa Borghese, oggi si preparano ad
un'altra avventura militare che ancora di più comprometterà
l'Italia davanti al mondo libero dei paesi non allineati. E
questo costerà ancora denaro alle tasche dei cittadini
oltremodo depredati e tartassati. E dimostrerà ancora una
volta la perniciosità della NATO che usufruisce del
territorio italiano per le proprie basi militari, dove pure
conserva ordigni nucleari. Oltre ovviamente la sudditanza
del nostro Paese che mostra ancora una volta non solo di non
avere una politica estera credibile, ma che ha perduto del
tutto la sovranità nazionale alla faccia di festeggiamenti
che nascondono invece una realtà tutta italyota fatta di
opportunismo, menzogna e ciarlataneria.
Nicola Cospito
(19 marzo 2011)

COMUNICATO STAMPA
No al nucleare
Mentre il Giappone e il mondo intero fanno i conti con la
imponderabile forza della Natura e con l'immane tragedia che
ha cancellato migliaia di vite umane, di fronte alla
incombente minaccia nucleare derivante dalla fusione dei
reattori della centrale di Fukushima e di altri impianti
considerati fino a tre giorni fa ultra sicuri, minaccia che
sembra preannunciare una nuova Chernobyl, la Germania
sospende il proprio programma nucleare e decide la chiusura
dei vecchi impianti in Assia e nel Baden Württemberg. Mentre
l'intera Europa, Svizzera in testa, si interroga se chiudere
per sempre con l'energia dell'atomo, il ministro italiano
dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, ministro del paese
meno organizzato della Comunità Europea, tetragona nella
propria arroganza, dichiara a Bruxelles che il programma
italiano non cambia e che il governo Berlusconi è
intenzionato ad andare avanti sulla strada del nucleare,
Un'altra dimostrazione che il popolo italiano ha a che fare
con un governo di scellerati irresponsabili, pronti, in nome
del profitto, a non tenere in nessun conto la sicurezza dei
cittadini.
Di fronte all'immane catastrofe che ha colpito il paese del
Sol Levante, il MNP, nel chiedere lo stop ad ogni velleità
nucleare in Italia e la chiusura immediata di tutti gli
impianti nucleari sul suolo del vecchio continente, unita ad
una massiccia politica di investimenti nel campo delle
energie pulite e rinnovabili, si prepara a mobilitarsi in
vista del referendum del 12 giugno e chiama a raccolta tutti
gli italiani perchè si sbarri per sempre nel nostro paese la
strada ad ogni scelta avventurista che mette in pericolo la
sicurezza dei cittadini e la stessa esistenza del pianeta.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
(16 marzo 2011)

COMUNICATO
Adesione "Patria Nostra"
Forza Nuova e il Movimento
Nazional Popolare salutano l'adesione dei camerati del
Movimento Patria Nostra al patto operativo che mira alla
costruzione di un blocco compatto dei movimenti antagonisti.
Qui di seguito il comunicato che il Movimento di Valerio
Arenare sta diffondendo sui forum, su facebook e per posta
elettronica.
Nei giorni scorsi, sono avvenuti in più fasi incontri tra i
dirigenti nazionali del Movimento Patria Nostra, il
rappresentante del Movimento Nazional Popolare, Nicola
Cospito e Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova. Nei
cordialissimi incontri, abbiamo avuto modo di constatare una
certa similitudine se non addirittura uguaglianza di idee
che daranno modo di rendere reale la formazione di quello
che stiamo rinominando "polo antagonista". Difatti, i tre
movimenti sopra citati sono gli unici, oggi in Italia,
veramente ispirati dall'antagonismo e dalla "Terza Via" e
che non hanno alcuna intenzione di stringere accordi o
pseudoparentele con il Pdl e suoi affini/derivati!
L'accordo raggiunto permetterà ai tre movimenti di
collaborare nell'ambito di iniziative volte al sociale (il
No all'invasione islamica, il No all'aborto, battaglia dura
contro la pedofilia, etc.), iniziative comuni, ma si
potranno valutare anche accordi di carattere elettorale
inizialmente nelle scadenze amministrative, ma anche nelle
altre, mettendo a disposizione nelle liste anche nomi di
esponenti del MPN. Ogni movimento conserverà comunque la
propria autonomia organizzativa e strutturale. Già dai
prossimi giorni inizieranno le prime prese di contatto tra i
nostri e i dirigenti del MNP e di Forza Nuova a Roma e in
alcune zone del territorio nazionale. Al Congresso di Azione
Donna di Palermo che si terrà ad aprile 2011 avremo dei
responsabili di FN come relatori e lo stesso accadrà a
Varese.
Movimento Patria Nostra

Convention Nazionale di Forza Nuova
La nostra sfida al
Sistema

Sabato 11 Dicembre 2010 - Ore 16,00
Centro Congressi Hotel Pineta Palace
Via San Lino Papa, 35 - Roma
La segreteria nazionale di Forza Nuova annuncia che l'11 di
Dicembre sarà presentato il programma del Movimento per
l'anno 2011. Per l' occasione saranno presenti delegazioni
forzanoviste di tutta Italia ed esponenti di altre
formazioni politiche che hanno intrapreso un percorso a
fianco del Movimento.
Il segretario nazionale Roberto Fiore ed altri esponenti
nazionali di Forza Nuova lanceranno anche la sfida
elettorale in vista delle elezioni amministrative e,
probabilmente, di quelle politiche.
Per informazioni chiamare 06 35348636
Email
info@forzanuova.org

COMUNICATO FORZA NUOVA
La nostra campagna
d'autunno
da:
http://fascinazione.blogspot.com/2010/11/forza-nuova-canta-vittoria.html
Oltre 100 persone hanno assistito
all'incontro di ieri sulla crisi economica e del lavoro,
organizzato a Roma da Forza Nuova. Un meeting di "altissimo
livello" -recita la nota dell'ufficio stampa del movimento-
che ha sviscerato a fondo i temi della crisi economica e
delle sue ripercussioni sul mondo del lavoro, in termini
occupazionali, delle tutele sindacali, di precarietà. I
relatori che si sono susseguiti, probabilmente il meglio che
la cultura "eretica" o "non allineata" possa oggi esprimere,
hanno delineato un quadro analitico dello stato di fatto
della crisi in Italia e nel mondo e tracciato le linee guida
per una cultura economica, del lavoro, dello sindacato,
alternativa al liberalcapitalismo oggi imperante. Ma non ci
si è limitati ad analisi puramente teoriche, sono stati
individuati punti importanti d'intervento immediato anche a
livello legislativo a difesa in primo luogo della produzione
nazionale, soprattutto della produzione a "km zero".
La nostra campagna d'autunno
di Gianguido Saletnich (Coordinatore Forza
nuova Lazio)
«È stato un primo importante passo nella
giusta direzione. Anzitutto ringrazio, Francesco (Mancinelli
- n.d.r.), Valerio (Lo Monaco de La Voce del Ribelle -
n.d.r.), Marco (Linguardo di Thule Italia - n.d.r.), Nicola
(Cospito - n.d.r.), Filippo (Ghira di Rinascita - n.d.r.) e
Alessio (Provaroni del Centro Studi Socialismo Nazionale -
n.d.r.), per la loro partecipazione. È stato un segnale
importante mettere intorno allo stesso tavolo, su un tema
concreto e vitale, tutte quelle voci che il sistema cerca di
tacitare, ed infatti anche oggi (ieri - n.d.r.) nessuna
agenzia di stampa, nessun giornale, ha avuto l'ardire di
seguire il nostro convegno. Troppo pericoloso per il sistema
dare spazio a tesi tanto rivoluzionarie quanto assolutamente
applicabili all'economia di oggi. Probabilmente se avessimo
parlato di "bunga bunga", escort e altre fesserie del genere
avremmo avuto un gran risalto sulla stampa, visto che tutti
i media non fanno altro che concentrare la propria
attenzione su temi insignificanti invece che su argomenti
vitali non solo per l'Italia, ma per tutto il mondo. Oggi
abbiamo di fatto aperto la nostra campagna contro le
delocalizzazioni e l'economia finanziaria delle Private
equity, dei fondi sovrani, dei prodotti d'investimento ad
alto rischio che hanno distrutto l'economia d'interi paesi.
Sarà una campagna lunga, ma incessante, fatta di
manifestazioni di piazza come quella di sabato prossimo a
Prato, contro l'invadenza dei prodotti e delle fabbriche
(sarebbe meglio chiamarle campi di lavoro) cinesi, o quella
nazionale che terremo a Roma il prossimo 11 dicembre, e di
convegni di analisi e proposta come quello di oggi ed il
prossimo, in data da definire, ma già impostato, contro il
sistema bancario, e per la piena sovranità monetaria, un
tema quest'ultimo tenuto nascosto al popolo perchè di
portata inimmaginabile, la più grande rivoluzione della
storia recente (…) Diamo dunque appuntamento a tutte quelle
realtà politiche, metapolitiche e culturali che si
riconoscono nelle linee guida tracciate oggi, all'11
dicembre qui a Roma, per dare un'altra spallata al sistema,
che non è certo Berlusconi o il berlusconismo, Fini,
Bersani, ed altri burattini del genere, ma è Banca Mondiale,
Fondo Monetario internazionale, Organizzazione Mondiale del
Commercio, ed in piccolo, Profumo, Geronzi, Draghi, Bernanke
e gli altri governatori del sistema bancario mondiale. Sarà
un momento di svolta per la politica italiana, perchè o si
rivoluziona il sistema, o finiremo peggio della Grecia»
Questo nel dettaglio il calendario e i contenuti delle
prossime iniziative di Forza nuova, descritte in una nota
della segreteria nazionale:
Il crollo del sistema berlusconiano e l'avvento di un
governo ancora più stretto nella morsa di banche e interessi
stranieri, rappresentano per l'Italia e per Forza Nuova un
momento decisivo. La segreteria nazionale annuncia una
manifestazione a Roma per il giorno 11 di Dicembre dal
titolo "Rivoluzione Italiana; dall'abisso alla rinascita".
L'On Roberto Fiore e altri dirigenti massimi del Movimento
daranno vita ad una "convention" a cui parteciperanno
delegazioni da tutt'Italia e dove verranno esposte le tesi
per una rinascita economica, sociale, politica e spirituale
della nostra Terra. Milioni di Italiani che fino a poco
tempo fa speravano che Berlusconi e la Lega potessero
salvare l'Italia dall'invasione di immigrati, dalla crisi
economica o dalla perdita continua di dignità, si trovano di
fronte ad una involuzione del sistema che, dopo due anni di
inazione, potrebbe portare l'Italia in un terzo mondo di
povertà e disordine governata da banchieri e profittatori.
Forza Nuova inizierà dal prossimo sabato una serie di
manifestazioni politicamente significative; a Prato il 20
Novembre si metterà in luce l'ipocrisia di tutti i partiti
nel gestire una situazione di occupazione economica cinese
che sta asfissiando la città; a Brescia il 4 Dicembre in una
città dove gli immigrati sono il 20% della popolazione e i
bambini italiani nelle scuole elementari sono oramai una
minoranza. Infine il 18 Dicembre a Milano Forza Nuova con un
colpo di teatro si impossesserà per un giorno intero del
centro cittadino. In tutte le regioni la classe politica di
FN non elemosina e non si prepara a compromessi, agisce e si
sacrifica perchè sa che il proprio ruolo in questa notte
profondamente buia è di mantenere accesa la luce della
resurrezione

COMUNICATO
Un balzo in avanti!
Nicola Cospito
I fatti delle ultime settimane mostrano
chiaramente come si sia ormai ad un passo dalla crisi di
governo. Una crisi auspicata da larghi strati dell'opinione
pubblica italiana, stanca di uno spettacolo che definire
indecente è poco.
Non solo l'economia è al collasso, ma anche la tenuta morale
dell'Italia che ha toccato il punto più basso della sua
storia unitaria. La scena è deprimente, politici corrotti,
viziosi, prigionieri delle loro perversioni (droga, sesso,
malaffare), giornalisti gazzettieri e sciacalli o reggicoda
dei "potenti", istituzioni allo sbando ad ogni livello,
imprenditori o sull'orlo del fallimento e della bancarotta o
rapaci sfruttatori dediti al caporalato più o meno legale
(vedi legge Biagi, lavoro interinale, in affitto e
quant'altro), malasanità più che diffusa, giustizia
lentissima e inefficace, la scuola nelle mani di una
dilettante, le città invase dalla spazzatura e dalla
sporcizia, paralizzate dal traffico, sempre più invivibili,
l'identità nazionale fatta a pezzi dal mondialismo e
dall'immigrazione selvaggia.
Di tutto questo, dobbiamo dirlo chiaramente, il principale
responsabile è Berlusconi unitamente alla sua cricca di
masnadieri. Il ricco commerciante di Arcore, salvo
brevissime parentesi, è al governo da oltre sedici anni.
Sedici anni di sconfitte per l'Italia onesta. E con lui è
responsabile Gianfranco Fini che in questi anni ha condiviso
con incarichi importantissimi il malgoverno berlusconiano.
Insieme, questi due compari, hanno trascinato l'Italia nel
baratro, impelagandola in guerre micidiali e costosissime,
spacciate ipocritamente e falsamente come "missioni di
pace". Insieme questi due compari hanno svenduto la
sovranità del nostro paese. Insieme, questi due compari, con
le loro vicende personali, hanno svergognato e ridicolizzato
l'Italia davanti all'opinione pubblica internazionale. Non è
più tempo di restare alla finestra, crogiolandosi in realtà
ininfluenti. Restare a guardare non sposta di un millimetro
le forze in campo. Astenersi dalla competizione elettorale
non è andare contro il sistema ma, oggi come oggi, è fare un
favore al sistema. Partecipare alle elezioni è un modo come
un altro per far conoscere all'opinione pubblica le idee e i
programmi di chi si batte per l'alternativa. È tempo di far
crescere anche nel nostro paese, come già in tutta Europa,
una forza di opposizione nazionale.
Per queste ragioni il Movimento Nazional Popolare e
Forza Nuova chiamano a raccolta i militanti di tutta
Italia perchè si preparino all'evento elettorale che si
avvicina.
Noi andremo alle elezioni con i nostri programmi e le nostre
bandiere,
Avanti
dunque
per l'Alternativa Nazionalpopolare
per lo Stato Sociale, Organico, Comunitario,
per la Sovranità Nazionale
Per un'Europa dei popoli libera dai condizionamenti della
finanza apolide e usuraia
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COMUNICATO
Convegno "Terra
in Movimento"
Si è svolto ieri 9 ottobre nella sala
maggiore dell'Agriturismo IL COLOMBAIO, l'annunciato
convegno di Forza Nuova "Terra in Movimento". Di fronte ad
una folta schiera di dirigenti e militanti del Movimento e
alla presenza di una nutrita rappresentanza del Movimento
Nazional Popolare, dopo una prima parte dedicata ad un
summit dei quadri laziali, curato da Gianguido Saletnich e
da Gianmaria Camillacci, gli oratori che si sono succeduti
hanno affrontato temi di grande importanza culturale e
politica quali l'Antievoluzionismo (Rutilio Sermonti, Prof.
Fondi dell'università di Siena) Mafia e politica (Giuseppe
Provenzale e Gioacchino Basile), Cosa cela il terrorismo (Solange
Manfredi, Giuseppe Provenzale), la Sovranità monetaria (Avv.
Gianni Correggiari, Avv. Guido Pimpini). Le conferenze, di
elevato livello, sono state seguite da moltissime domande
che hanno attestato il grande interesse della platea che ha
agevolmente sopportato un impegno di ascolto di diverse ore.
I lavori sono stati chiusi in tarda serata dagli interventi
politici di Nicola Cospito e Roberto Fiore. Entrambi hanno
sottolineato la grande combattività che caratterizza il
patto operativo stretto tra FN e MNP e la volontà di mettere
in campo un'opposizione netta e intransigente nei confronti
del governo Berlusconi e di una classe politica corrotta che
tutto fa tranne che occuparsi dei problemi degli studenti,
dei precari, dei disoccupati, delle famiglie italiane. Fiore
in particolare ha sottolineato l'impegno di Forza Nuova
contro la camorra e l'immigrazione e ha ricordato la
conferenza stampa tenuta a Castelvolturno insieme al sindaco
della cittadina campana che ha denunciato l'abbandono della
sua città da parte delle istituzioni dello Stato. Quando che
si terranno, Forza Nuova comincerà da subito a prepararsi
per le elezioni politiche per interpretare e dare voce alle
giuste proteste degli italiani onesti.
MNP Ufficio
Stampa

Nicola
Cospito sulla votazione alla Camera
La votazione alla Camera di oggi pomeriggio
ha mostrato la fragilità di una maggioranza che di fatto non
esiste più da tempo. Mentre le elezioni si avvicinano a
passi da gigante e quasi certamente avranno luogo la
prossima primavera, il paese appare abbandonato a se stesso
da politicanti da strapazzo che hanno scambiato l'arena
politica per un teatro in cui attori da quattro soldi sono
stati dignificati immeritatamente al rango di governanti del
nostro paese. Formulare un bilancio di questa legislatura
ormai al tramonto è presto fatto:
* Berlusconi, ormai ridotto ad un cencio, ha svenduto
il nostro paese allo straniero, inviando i nostri soldati a
combattere le guerre per gli interessi americani,
consentendo la presenza di ordigni nucleari statunitensi
nelle basi militari del Nord-Est, accettando la costruzione
del micidiale aereo F35 nella base di Cameri (NO) e la
presenza dell'aereo Global Hawk delle forze armate USA nella
base di Sigonella in Sicilia. Ha esposto il nostro paese al
ridicolo in più occasioni, ultima quella dello show di
Gheddafi. E potremmo continuare..
* Tremonti, ha operato come un ragioniere di scarso
valore. Ha operato tagli indiscriminati, bloccando il
rinnovo dei contratti del pubblico impiego, tagliando decine
di migliaia di posti di lavoro, lasciando campo libero alle
banche e alle loro speculazioni, non introducendo alcun
provvedimento per ostacolare le manovre dei pescecani
dell'alta finanza internazionale nelle losche manovre
borsistiche.
* la Gelmini, ha preso la scuola a martellate con
provvedimenti a pioggia, confusi e contradditori. Ha
umiliato la classe docente e ha mostrato una scarsa
conoscenza del dicastero che, solo per amicizia con il
premier, le è stato affidato.
* Alfano, ha mostrato di essere un burattino nelle
mani di Berlusconi del quale ha eseguito puntualmente gli
ordini mettendo a punto piani e riforme tese unicamente a
salvaguardare il premier dalle numerose inchieste sul suo
conto.
* Bossi, sottratto all'osteria del suo paese e al
tavolo del tressette, ha sistemato suo figlio, il trota,
facendolo diventare consigliere regionale, ha mostrato di
essere violentemente antiitaliano e ha chiarito ai più
scettici che la politica oggi è una cosa di cui si possono
occupare soprattutto gli analfabeti. Con lui la lega ha
mostrato di avere le mani in pasta come e più degli altri.
* Frattini, ha mostrato di essere un ministro degli
Esteri solerte a difendere gli interessi principalmente di
americani e israeliani, non di certo quelli del nostro
paese. ha rivelato di essere quanto già tutti sapevano: è un
signor nessuno come il suo compare Andrea Ronchi, ministro
delle politiche comunitarie che hanno continuato a
danneggiare l'Italia e gli italiani mettendoli all'angolo
del mercato comune.
Dobbiamo andare avanti e parlare del disastro della sanità,
della Fiat e dell'arroganza del delocalizzatore Marchionne
che ha potuto fare quello che gli pare in assenza del potere
centrale? O delle centinaia di imprese grandi e piccole che
hanno chiuso e stanno chiudendo per assenza di equilibrati
interventi statali? Delle decine di migliaia di disoccupati
e lavoratori precari? Del traguardo del 30 % della
disoccupazione giovanile raggiunto da questo governo? Non
osiamo parlare del'emergenza abitativa o dei prezzi a ruota
libera in assenza di regole e di controlli.
Ci fermiamo qui. Di sicuro pochi saranno a rimpiangere
questa legislatura al tramonto, di certo quelli che ci hanno
marciato e mangiato, soprattutto le centinaia di parassiti,
parvenus della politica, i deputati nominati senza arte nè
parte, le mogli e le amanti gratificate con incarichi
pubblici, la malavita che ha messo i tentacoli su due terzi
del nostro paese. Non di certo gli italiani onesti, sempre
più sgomenti, sempre più incazzati.
Nicola Cospito
Ufficio Politico del MNP

Un
dovere morale: costruire l'alternativa
Con la rottura tra Fini e
Berlusconi non solo avanza la prospettiva di una imminente
crisi di governo e delle elezioni anticipate, non solo si
dimostra un ulteriore fallimento del cosiddetto bipolarismo,
ma si consuma un altro passo importante nella crisi del
sistema liberaldemocratico sempre più lontano dalla gente,
sempre più distante dai reali problemi del Paese e
dell'Europa tutta. Problemi che il sistema, imbrigliato
nelle proprie contraddizioni non può e non sa risolvere,
essendone esso stesso la causa determinante.
In Italia, come del resto in Europa, esiste una questione
sociale gravissima che vede non soltanto prevalere uno
squilibrio sempre maggiore nella distribuzione delle risorse
ma segna una sempre maggiore prospettiva di disoccupazione
generalizzata che colpisce in particolare le giovani
generazioni. In Italia il berlusconismo ha raggiunto il
nefasto traguardo del 30 % della disoccupazione giovanile,
mentre si aggravano il debito pubblico, l'emergenza
abitativa, la crisi della giustizia, il malessere della
sanità, il massacro della scuola pubblica, il caos dei
maggiori centri urbani nelle mani di amministratori incapaci
e scialacquoni del denaro pubblico.
A questa crisi il governo del cavaliere di Arcore, come è
noto, ha risposto non con un generale abbassamento dei
prezzi, non con investimenti nel settore pubblico, non con
una messa fuori legge delle speculazioni finanziarie, non
con la messa in atto di una politica dei servizi, non con un
rilancio della ricerca scientifica e tecnologica, non con
una politica volta alla valorizzazione e alla ripresa
dell'agricoltura, non con una vera lotta all'evasione
fiscale, ma con i palliativi dei tagli alla spesa che non
risolvono nulla andando invece a colpire, come al solito, le
fasce più deboli della popolazione.
A fronte di tutto questo l'opposizione di Bersani e del PD,
impantanati nella crisi identitaria e politica di una
sinistra ormai smarrita e disorientata, non riesce a
recuperare una credibilità ormai perduta da lungo tempo. Il
PD, da D'Alema e Veltroni in poi, ha subito un processo di
trasmutazione liberista che lo ha assimilato completamente
alle caratteristiche delle formazioni di centrodestra di cui
condivide i presupposti ideologi. Realtà questa che non è
sfuggita alla pubblica opinione che ha reagito disertando in
massa le urne, nell'attesa di vedere sorgere un movimento di
rottura totale, di opposizione energica e intransigente,
capace di coniugare la giustizia sociale con la risoluzione
delle questioni relative alla salvaguardia dell'identità,
dell'unità e della sovranità nazionali.
Ecco dunque il compito che si pone alle formazioni
nazionalpopolari e sociali. Denunciare la rottura
Fini-Berlusconi per quello che è: lo scontro di ambizioni e
di interessi che nulla hanno a che fare con il destino
dell'Italia, smascherare i collaboratori mercenari che
ancora si pongono in maniera più o meno mascherata al
servizio delle formazioni del centro-destra e costruire
rapidamente il blocco che deve segnare la riscossa degli
italiani e la rinascita del nostro paese.
Il Movimento Nazional Popolare, insieme a Forza Nuova è già
su questa strada da tempo e chiama a raccolta tutti i
militanti di buona volontà a mettere da parte personalismi
incapacitanti, a considerare benefiche e di arricchimento
alcune naturali diversità tra i gruppi che ormai hanno il
dovere di unirsi in una Federazione di intenti che deve
tornare protagonista e tornare a vincere Ben consapevoli che
la battaglia delle idee occupa il primo posto, noi del MNP
non vogliamo comunque rinunciare a dare voce e
rappresentanza agli italiani che chiedono l'organizzazione
di un' alternativa anche a livello istituzionale. Quindi
prepariamoci anche in questo campo come è necessario. Le
comunità militanti devono diventare gangli vitali di un
grande e forte movimento politico nazionale. Così come sono
adesso sono autoreferenziali e ininfluenti.
Formiamo ovunque comitati politici con la partecipazione non
solo dei camerati di sicura fede, ma anche degli amici, dei
coinquilini, dei commercianti all'angolo della strada.
Prepariamoci dunque alle prossime battaglie perchè
l'occasione non passi invano. Perchè gli italiani non cadano
un'altra volta nelle grinfie dei maneggioni della politica
politicante. Lottare per assicurare al nostro paese e alle
sue giovani generazioni un futuro dignitoso è un dovere
morale. E noi questo dovere vogliamo assolverlo, senza
compromessi, senza tentennamenti sotto le bandiere e i
simboli che ci sono più cari. La parola d'ordine è ancora
una volta:
Una sola idea, un solo
Movimento!
Nicola Cospito
Ufficio
Politico del MNP Roma
3393547515

Comunicato stampa con preghiera di pubblicazione intera o
parziale
il MNP con gli operai
Fiat
Il Movimento Nazional Popolare è al fianco degli operai
di Pomigliano d'Arco nella lotta contro le pretese
schiaviste del turbocapitalista Marchionne che minaccia
di chiudere lo stabilimento FIAT campano, se non
verranno accettati i nuovi criteri aziendali, fondati
sulla totale cancellazione dei diritti più elementari
dei lavoratori. Come è stato giustamente detto, quella
di Marchionne con i sindacati non è una trattativa, ma
un ricatto tra i più volgari. Il governo, come al solito
al servizio dei potentati economici, è assente e lascia
fare.
Una cosa però deve essere chiara. Nel caso che
Marchionne dovesse chiudere la Fiat di Pomigliano per
aprire in Polonia, sarà dovere di tutti gli italiani
traditi da questo ectoplasma ultraliberista di
boicottare la vendita delle auto Fiat nel nostro paese.
Questa è la sfida che il Movimento Nazional Popolare
porterà avanti ad oltranza.
Marchionne faccia attenzione a non calpestare gli
interessi del popolo italiano.
Nicola Cospito
Ufficio
Politico del MNP Roma
3393547515

Comunicato stampa
12 giugno 2010
"Di nuovo, e questa volta con l'alibi della difesa della
privacy (sic!), il governo Berlusconi ha varato
l'ennesima legge porcata: quella sulle intercettazioni.
Una legge che non è sulle intercettazioni ma CONTRO LE
INTERCETTAZIONI.
Una legge che non è per regolamentarne l'acquisizione ma
PER CONTRASTARLA.
Una legge che non è per disciplinarne la pubblicazione
ma PER IMPEDIRLA e BLOCCARLA.
La difesa della privacy fatta da questa legge "porcata"
è simile a quella concessa al mafioso o al delinquente
incallito che può nascondersi la faccia dietro ad un
giornale, ad un cappuccio o alla giacca sulla testa.
La realtà è che la "Casta" ha paura, la "Cricca" ha
paura, questo governo che oramai può vantare il primato
di Ministri indagati, inquisiti o sotto processo, ha
paura e, probabilmente, ha paura lo stesso "plurindagato"
Presidente del Consiglio che finora è riuscito a
cavarsela quasi sempre solo grazie alle leggi "ad
personam" e a quelle sulle "prescrizioni brevi".
Significativo è poi il fatto che anche questa nuova
legge "porcata" sia stata approvata con l'ennesimo voto
di fiducia (il 34° della serie da parte di quella che
dovrebbe essere una fortissima maggioranza numerica),
segno che i parlamentari non devono esaminarla o
discuterla ma solo approvarla e approvarla in fretta
come vuole il loro padrone.
Quello dato anche in questa occasione dai superpagati
parlamentari è uno squallido spettacolo, degno delle
peggiori repubbliche delle banane del centroamerica.
Adriano Rebecchi
Ufficio politico del MNP

Comunicato
2 giugno 2010
Il quotidiano della famiglia Berlusconi di ieri, martedì 1
giugno, ha aperto la prima pagina con il seguente titolo:
"Israele ha fatto bene a sparare"
e con il seguente sottotitolo:
"Dieci morti tra gli amici dei terroristi".
Crediamo che questo titolo e sottotitolo si commentino da
soli!
E pensare che ci sono tanti "camerati" che sotto sotto, e
neanche tanto, parteggiano per Berlusconi e la sua lobby e
sono pronti ad allearsi con lui.
Mala tempora currant!
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP

Israele: uno Stato terrorista protetto dall'omertà
occidentale
Israele spara contro i pacifisti:19
morti, decine di feriti
Il mondo inorridito di fronte al massacro
Questa notte la marina israeliana ha aperto il fuoco contro
il convoglio dei pacifisti che volevano portare aiuto ai
palestinesi rinchiusi nella striscia di Gaza ridotta dallo
Stato ebraico ad un immenso campo di concentramento a cielo
aperto. Diciannove i morti, decine di feriti tra i pacifisti
di nazionalità di tutto il mondo.
A questo hanno portato il silenzio e la complicità dei
governi europei proni all'arroganza degli ebrei che da anni
stanno perpetuando in Palestina un autentico genocidio. A
questo hanno portato i veti degli Stati Uniti nel Consiglio
di Sicurezza dell'ONU imposti a bloccare ogni provvedimento
di condanna e di intervento contro la politica ebraica di
sterminio, tesa a occupare tutta la Palestina per creare la
mitica Grande Israele patria del popolo eletto.
Il Movimento Nazional Popolare è vicino ai palestinesi e a
tutti i coraggiosi che hanno osato sfidare lo Stato ebraico
che oggi rivela ancora una volta la sua natura terrorista e
assassina.
Via Israele dalla Palestina!
Viva la Palestina Libera!
Onore ai caduti per la libertà!
MNP
Ufficio Politico Roma

Comunicato Stampa
30 maggio 2010
Si è svolto ieri a Roma Isola Farnese l'annunciato
convegno indetto dal MNP. Alla riunione hanno
partecipato oltre ai quadri del Movimento, il segretario
nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore, Alessandro Pucci
di Area Destra, Pino Convertini del Circolo Benito
Mussolini di Locorotondo, Giuseppe Martorana del Nuovo
Ordine Nazionale, Fabrizio Belloni del Comitato di
Liberazione Monetario, Roberto Bevilacqua della Fiamma
Tricolore, Alessio Piovaroni di Socialismo Nazionale.
La riunione, presieduta da Rutilio Sermonti, si è aperta
con un ricordo del camerata Antonio Maccarone,
recentemente scomparso a la Spezia, e con una relazione
di Nicola Cospito, coordinatore del MNP, che ha
tracciato un'analisi della situazione politica e la
posizione del Movimento rispetto al disastro economico
finanziario in cui la cricca al governo, prona ai poteri
forti internazionali, ha precipitato l'Italia. Cospito
ha evidenziato senza mezzi termini come sia giunto il
momento per le forze nazional popolari di scendere in
piazza a proporsi a guida del malcontento che sta
crescendo nel paese e ha annunciato, la preparazione,
d'intesa con Forza Nuova e con tutte le alltre forze
antagoniste, di una imponente manifestazione a Roma
contro la giunta nepotista di Alemanno che ha aggravato
i problemi della capitale e contro la scellerata
politica dei tagli della cricca liberista che, come al
solito, colpisce le fasce più deboli della popolazione.
Non è possibile, ha sottolineato Cospito che, mentre in
Ungheria, in Austria, In Grecia e negli altri paesi
europei le forze dell' opposizione nazionale crescono a
vista d'occhio, in Italia, si continui da parte di
talune formazioni d'area ad indugiare e ad esitare su
posizioni ambigue e addirittura conniventi con il
centrodestra liberalmassonico e suddito dello straniero.
È arrivato il momento di farsi sentire e di interpretare
il sentimento di ribellione che cova negli strati più
esacerbati degli abitanti della penisola.
Dello stesso avviso gli interventi che si sono
susseguiti da parte di Rutilio Sermonti, Roberto Fiore,
Giuseppe Martorana, Pino Convertini, Filippo Giannini,
Fabrizio Belloni, dell'avvocato Morganti che ha perorato
della riscossa italiana contro il Diktat imposto dai
vincitori della seconda guerra mondiale, di Adriano
Rebecchi che ha richiamato l'attenzione dell'uditorio
sulla necessità di individuare in ogni provincia un
referente addetto alla comunicazione e ai contatti con
la stampa, di Roberto Bevilacqua che ha sottolineato lo
sforzo di tanti militanti e dirigenti della Fiamma di
perseguire finalmente la linea dell'opposizione, in
coerenza con la più autentica tradizione missina.
Fiore ha illustrato l'azione che Forza Nuova sta
svolgendo sul territorio nazionale e ha richiamato
l'attenzione sulla manifestazione di Milano della scorsa
settimana contro le banche e la finanza, manifestazione
ottimamente riuscita nonostante le difficoltà frapposte
dal troppo solerte Questore che ha vietato il corteo
delle centinaia di militanti forzanovisti presenti in
piazza.
Degno di nota l'intervento di Martorana che ha messo a
disposizione della nascente Confederazione il giornale
"Il Popolo d'Italia".
Così pure l'invito di Pino Convertini a partecipare
tutti all'assise pubblica che si terrà il 6 giugno a
Locorotondo per rilanciare l'opposizione in Terra di
Puglia. Tutti infine si sono detti pronti ad
intensificare la collaborazione sull'intero territorio
nazionale, collaborazione che dovrà concretizzarsi
innanzi tutto nel ritorno in piazza per dare voce alla
protesta e alla rivolta contro la casta dell'ingiustizia
e della macelleria sociale.
Nicola Cospito
MNP - Ufficio Politico - Roma
cell. 339 3547515

Riunione
nazionale 29 maggio 2010
Ultim'ora
Alla riunione
parteciperà una delegazione di Forza Nuova guidata da
Roberto Fiore Si discuterà anche della prossima
manifestazione a Roma contro l'amministrazione Alemanno
Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma
La riunione nazionale del MNP avrà luogo sabato 29 maggio
nel Ristorante Il Tempio di Apollo a Roma Isola Farnese
Programma:
Mattinata: arrivo dei partecipanti e sistemazione logistica
ore 16.00 Apertura dei lavori e saluti delle delegazioni dei
gruppi affini e aderenti al patto operativo
ore 17.00 Analisi della situazione politica italiana e
internazionale
ore 17.30 Il Movimento Nazional Popolare, le ragioni
dell'alternativa. Il Manifesto del XXI secolo
ore 18.00 Dibattito:"Costruiamo il Movimento Unitario".
Fasi, obiettivi intermedi, obiettivi finali
ore 20.30 Cena sociale
Per adesioni e prenotazioni scrivere a movnazpop@libero.it
Per informazioni chiamare il n. 339 3547515
Per raggiungere Isola Farnese, per chi viene dal raccordo
anulare è necessario prendere l'uscita Cassia direzione
Viterbo. Non la Cassia Veientana.
Per chi viene dal centro di Roma bisogna immettersi sulla
Via Cassia e percorrerla fino al 18. km in direzione di
Viterbo. Superato il bivio della Braccianese, svoltare per
la via di Isola Farnese e proseguire sino a piazza della
Colonnetta.
Camerateschi saluti
L'Ufficio Politico del MNP

Il "latitante"
Silvio Berlusconi
Poco fa, sulle varie reti
televisive, è comparso il Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Gianni Letta il quale, con
aria seria e preoccupata, ha detto che la manovra
che il Governo varerà conterrà "una serie di
sacrifici molto pesanti, molto duri che siamo
costretti a prendere, spero in maniera provvisoria,
con una temporaneità anche già definita, per salvare
il nostro paese dal rischio Grecia".
Ma perchè a parlare non è
comparso il Capo del Governo?
Dov'è quel tale Silvio Berlusconi
che, col suo sorriso arrogante e spocchioso,
invitava all'ottimismo, a
spendere e consumare, che diceva che
siamo messi meglio degli altri Stati,
che saremmo usciti dalla crisi prima e
meglio degli altri ecc.
Certo che i sacrifici saranno
pesanti, perchè mentre agli italiani "furbi" si darà
il solito "condono edilizio"
(camuffato con altri nomi) a tutti gli altri
toccheranno pesanti sacrifici, perchè oramai c'è
rimasta ben poca spesa "improduttiva" da tagliare e,
in realtà, la mazzata ai dipendenti del pubblico
impiego, i tagli ai Ministeri e ai trasferimenti
agli Enti Locali avranno come unica conseguenza il
taglio di servizi e assistenza e la fine di quel
poco di stato sociale che c'è ancora.
E' fin troppo facile capire che
il signor Silvio Berlusconi non ci vuole
METTERE LA FACCIA per salvare la sua
fasulla immagine di uomo del fare e di decisionista
vincente e spregiudicato ma, quando uno latita, si
dice che è un "LATITANTE", con
tutto quello che ne consegue e.......potrebbe
anche essere di buon auspicio.

Da questo Governo non si accetta l'imposizione di SACRIFICI
Siamo stati facili profeti: dopo la disoccupazione
dilagante, il crollo della capacità di reddito delle
famiglie, i tagli allo stato sociale, adesso arrivano i
SACRIFICI.
Diciamo allora subito, chiaro e forte, che da questo Governo
NON ACCETTIAMO L'IMPOSIZIONE DI SACRIFICI.
Perchè mentre la crisi mordeva gli italiani il Governo
Berlusconi si limitava a lanciare ridicoli e irresponsabili
inviti all'ottimismo, a consumare e spendere, mentre le
famiglie non arrivavano più nemmeno a metà mese non solo
alla terza settimana.
Perchè il Governo Berlusconi ha sempre detto che l'Italia
era tranquilla, che eravamo messi meglio delle altre
nazioni, che saremmo usciti prima e meglio degli altri dalla
crisi.
Perchè il Governo Berlusconi ha approvato nel giugno 2008
(il Consiglio dei Ministri l'ha approvata in soli 40
minuti!!!) la mitica Finanziaria triennale di complessivi 35
miliardi di euro, che bastava per tre anni perchè loro erano
bravi e, adesso, devono fare una manovra correttiva (???) di
ben 25 miliardi di euro, equivalente a due anni di
Finanziaria.
Perchè il Governo Berlusconi ha svuotato l'attività del
Parlamento che non legifera più e si limita ad approvare,
col solito voto di fiducia, i decreti decisi a Palazzo
Grazioli o le leggi "ad personam" o "porcata".
Perchè il Governo Berlusconi è oramai coinvolto fino al
collo nella nuova Tangentopoli, con Ministri e
Sottosegretari già rinviati a giudizio, indagati o che
stanno per esserlo e che si aggiungono ai Governatori
Regionali e ai numerosi parlamentari del centro-destra già
sotto processo, rinviati a giudizio, indagati o che stanno
per esserlo.
Per tutti questi motivi l'attuale Governo Berlusconi NON HA
PIU' legittimità morale, politica e istituzionale per
imporre agli italiani quei sacrifici che sembrano purtroppo
oramai necessari per uscire dalla drammatica e grave crisi
finora irresponsabilmente sottovalutata.
La risposta di operai, impiegati, precari, pensionati, ceto
medio, deve essere una sola: ABBIAMO GIÀ DATO!
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP

Svegliati Europa!
Con la manifestazione indetta domani a Milano contro le
banche e le perfide manovre speculative delle grandi lobbies
finanziarie internazionali, Forza Nuova, con il sostegno del
Movimento Nazional Popolare, lancia una formidabile sfida ai
poteri forti e ai governanti europei, colpevoli di essere
conniventi con coloro che vogliono perpetuare la sudditanza
del Vecchio Continente agli Stati Uniti d'America e ai suoi
disegni egemonici sullo scacchiere internazionale. Contro i
fantocci di Bruxelles e di Strasburgo, domani, 22 maggio a
Milano saranno in piazza i militanti e i cittadini che
credono nell'Europa dei popoli e che vogliono riaffermare il
principio inalienabile della sovranità nazionale.
Alla manifestazione parteciperanno le delegazioni dei più
importanti movimenti europei che stanno costruendo nei loro
rispettivi paesi il fronte della rivolta nazional popolare
contro l'internazionale dei massoni e degli usurai che
stanno affamando i popoli del Vecchio Continente. In piazza
Aspromonte a Milano, oltre a Roberto Fiore, segretario di
Forza Nuova, interverranno i dirigenti nazionali Laszlo
Toroczkai, leader del Hvim, il movimento giovanile del
partito nazionalista ungherese Jobbik, Nikolaos Michloliakos,
il segretario nazionale del movimento greco Hirsi Avgi (Alba
d’Oro), e di Manolo Canduela, Presidente della Falange
Spagnola, erede della gloriosa tradizione
nazionalsindacalista di Josè Antonio Primo de Rivera e
Ramiro Ledesma Ramos.
L'appuntamento è dalle ore 14.00 in Piazza Aspromonte a
Milano
Il MNP

Le "pere cotte" o meglio le "bugie"
della Gelmini
Che la Gelmini appartenga ad un governo di parvenus,
incompetenti e improvvisatori, dediti più ai facili annunci
che ad un lavoro serio e fattivo, lo sapevamo già, ma la
Maristella, ansiosa di non lasciarci dubbi, ce ne ha voluto
dare un'altra prova, questa volta ancora più ampia delle
precedenti, quando già aveva mostrato di non conoscere la
scuola, i suoi programmi e i suoi regolamenti. Per
rendersene conto basta scorrere i punti della sua tanto
strombazzata riforma che, nata unicamente per applicare
ulteriori tagli alla scuola pubblica, cerca di mascherarli
sollevando polveroni o annunciando miracolose innovazioni
che altro non sono che patetici bluff ai danni delle
famiglie, degli studenti, dell'istruzione in generale.
Con l'approvazione della riforma delle scuole medie
superiori, si è parlato, oltre le solite affermazioni
generali che per l'appunto sono solo generiche, di un
potenziamento dell'insegnamento delle lingue straniere.
Niente di più falso. Nei sei licei previsti dalla riforma
resta obbligatoria una sola lingua straniera che non potrà
che essere l'inglese. Difficilmente le scuole si
orienteranno verso altre lingue. Tranne che per i licei
linguistici e il liceo delle scienze umane, in nessun altro
liceo è prevista la seconda lingua straniera. Nel liceo
scientifico dove, complessivamente le ore di inglese sono
attualmente 17, con la riforma diventeranno 15; inoltre
tranne che nel liceo linguistico, scompare negli altri
istituti la figura dell'insegnante madrelingua che pure era
garanzia di un insegnamento non mediato ed autentico sia per
la pronuncia che per i modi di dire idiomatici. Ma la
Gelmini risparmia anche nei linguistici dove non è previsto
l'insegnamento in compresenza, vale a dire o c'è il titolare
o c'è il madrelingua.. Per quanto riguarda gli istituti
tecnici, la riforma Gelmini, parla di inserimento nel piano
dell'offerta formativa di attività e insegnamenti
facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del
contingente di organico loro assegnato ovvero con l'utilizzo
di risorse comunque disponibili. Scusate ma con quali
risorse, visto che l'obiettivo della riforma sono proprio i
tagli delle risorse? In una scuola in cui mancano i soldi
addirittura per le fotocopie!
Ma per tornare ai licei linguistici si legge nel testo:
Liceo linguistico
Il liceo linguistico prevedrà, sin dal primo anno,
l'insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terzo anno un
insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua
straniera e dal quarto un secondo insegnamento sarà
impartito in lingua straniera.
A parte lo svarione della prima riga dovuto a distrazione ma
che nel testo di una legge importante avrebbe dovuto essere
corretto, mi chiedo e vi chiedo:
Chi sceglierà la materia che verrà impartita in lingua
straniera e, soprattutto chi la insegnerà? Dove sono i
docenti abilitati e pronti, vale a dire così padroni della
lingua da insegnare magari la matematica o la fisica oppure
la filosofia in francese, o in tedesco, in inglese o in
spagnolo? Gli insegnanti, oltre a non essere tenuti, non
sono stati nemmeno preparati a questo. E tenete conto che la
riforma parte da settembre... Ed ancora chi metterà
d'accordo gli studenti nella scelta della lingua in cui
"imparare" le fatidiche materie al III e al IV anno?
La Gelmini, che dice di voler rispondere alle richieste del
mondo del lavoro, non si è nemmeno documentata presso le
Camere di Commercio dove avrebbe constatato che, dopo
l'inglese, la lingua più richiesta è il tedesco, lingua che
nel nostro paese, data la scelta affidata alle famiglie, è
accantonata perchè ritenuta "troppo difficile". Bene avrebbe
fatto la Maristella a ripartire l'insegnamento delle lingue,
fatto salvo l'inglese, in maniera paritetica nel piano
dell'offerta formativa dei licei linguistici, ma è chiederle
troppo ...
Del resto in una scuola in cui i lettori madrelingua, come
detto, diventano sempre più rari, in cui i docenti insegnano
la lingua senza l'ombra di un laboratorio con cuffie, ma si
devono portare da casa i lettori cd perchè quelli di scuola
non funzionano, cosa pretendete? Solo fumo, chiacchiere e
tanto, tanto bluff. Tutto questo poi, come rilevato da un
importante osservatorio della scuola, Lend, lingua e nuova
didattica "accade nel nostro Paese in aperta violazione con
quanto previsto dall'Europa. La risoluzione del Parlamento
Europeo del 24 marzo 2009 -solo per citare uno dei documenti
più recenti- dal titolo "Il multilinguismo: una risorsa per
l'Europa e un impegno comune" raccomanda, tra le altre cose,
«agli Stati membri di includere nei programmi scolastici lo
studio facoltativo di una terza lingua straniera a partire
dal livello della scuola secondaria". Nella scuola italiana
scompare la seconda lingua straniera. Nella scuola italiana
non si rispetta il diritto al plurilinguismo».
Del resto, lo scopo della Riforma Gelmini non è quello di
offrire ai giovani nuove opportunità, ma al contrario, di
operare tagli indiscriminati di risorse da destinare alle
clientele del governo o, peggio, alle missioni di guerra al
servizio della politica USA/ISRAEL. Con questi provvedimenti
continua insomma lo sfascio della scuola pubblica che
subisce un ulteriore svilimento a danno dei giovani del
nostro paese e della loro istruzione.
Nicola Cospito

Dopo la decisione della Fiamma torinese di appoggiare il PDL
antifascista, liberale, filocamorrista e massone
Esortazione
A tutti noi è ben noto quale approssimativo contenitore
fosse il MSI. C'era di tutto: dal futurismo al perbenismo
borghese, dal tradizionalismo evoliano al "Fascismo immenso
e rosso", dal nazionalismo all'europeismo, dal nostalgismo
patetico al domani che «appartiene a noi». C'era del buono e
del cattivo, del fermo e dell'opinabile. E c'erano virtù e
vizi. Missino era l'eroico segretario di una piccola sezione
in zona rossa, missino era il ragazzo di fede assassinato in
un agguato o incarcerato dalla "forza pubblica" con ignobili
pretesti, e missino era il "politico" democrateggiante che
quell'eroismo e quei sacrifici avevano portato a succhiare
una prodiga tetta dell'aborrito "sistema", fianco a fianco
con gli "Onorevoli Colleghi", magari articoli 16. Ma chi
comandava, chi determinava gli "indirizzi" erano questi
ultimi, e così, di "destra nazionale" in "democrazia
nazionale", si arrivò fatalmente all'alleanza (anche quella,
nazionale, ci mancherebbe!) di Sua Inesistenza Gianfranco.
Da allora, fatta astrazione dei furbastri che trovarono
conveniente seguire il predetto nelle abiure, l'eredità
missina fu raccolta da un numero imprecisato di sodalizi,
alcuni dei quali effettivi ed operanti, la massima parte
effimeri e velleitari. Cessata, però, l'unità burocratica di
via della Scrofa, era inevitabile che quegli spezzoni
-insieme ai gruppi che, fiutato in tempo l'imbroglio, si
erano già svincolati dal fatiscente partito, prima del suo "seppuku"-
si ripartissero le componenti di quell'eredità a seconda dei
loro contenuti, difficilmente conciliabili.
Un tale excursus, disegna chiaramente quale sia una
fondamentale funzione del nostro Centro, nella sua finalità
di fare chiarezza e di elaborare e seguire una strategia
culturale unitaria ed armonica, substrato indispensabile a
qualsiasi azione politica feconda. Si tratta di discernere,
tra i gruppi e le singole persone oggi operanti, quelli che
sono portatori di orientamenti positivi e creativi (non
importa se unanimi), da quelli che rappresentano solo il
permanere di vecchi vizi incapacitanti che -come per il
passato- anche in futuro non potrebbero che risultare
esiziali; e questo allo scopo di stimolare e incrementare i
primi, e di porre i secondi in condizione di non nuocere.
Penso, oggi, che siate tutti al corrente del programma della
Fiamma Tricolore guidata (si fa per dire) da Romagnoli, in
vista del prossimo congresso nazionale; quale è emerso senza
possibilità di equivoco dal congresso regionale piemontese.
Quello di saldare i propri destini al "polo" centro-destro
di Berlusconi, pura espressione, non meno del
centro-sinistra, della totale trasformazione dell'ex Stato
italiano in una colonia USA-Sionista. È un passaggio al
nemico in piena regola: un otto settembre di serie C, dopo
quello di serie B operato dal Fini.
Richiamo quindi l'attenzione di tutti voi sulla necessità di
una spietata ed energica presa di posizione,in tutti i
vostri scritti ed esternazioni, e con tutta l'influenza di
cui godete nei diversi ambienti, tendente a porre alla gogna
un simile sbracamento, e in particolare a convincere tutti i
camerati in buona fede tuttora organizzati nella Fiamma, che
è loro preciso dovere restituire la tessera, confluendo in
gruppi che facciano della rigorosa assenza di rapporti,
palesi o mascherati, col nemico, una regola inviolabile. La
nostra totale sfiducia nel metodo democratico, ci porta a
considerare poco praticabile l'altra ipotesi: cioè quella di
cercare, al prossimo congresso nazionale, di buttar fuori a
calci nel culo tutta la dirigenza "possibilista", riportando
la Fiamma alla originaria posizione di rifiuto anti-Fiuggi.
Se la componente sana della base di quel partito volesse
fare il tentativo, non abbiamo motivo di osteggiarlo, a
condizione, però, che venga fatto escludendo, in partenza,
l'ipotesi di giungere a un compromesso.
Prego dare conferma della ricezione e accordo su quanto
precede.
Enos, Lases, iuvate !
R.S.M.C.

Comune
di Novara
Saletta
Albertina
Giannetto
Bordin (Raggruppamento Combattenti RSI)
Nicola Cospito (Coordinatore Nazionale MNP)
Lodovico Ellena (Dirigente regionale Forza
Nuova)
Adriano Rebecchi (Ufficio Politico MNP)
Angela Spatafora (Vice
coordinatrice regionale Forza Nuova)
Massimo Tirone
(Ufficio
Politico MNP)
 |
Comitato "Disamericanizziamoci"
|
No alla costruzione dell'F35
Chiudiamo le basi militari
americane in Italia
Riprendiamoci la sovranità
nazionale

Rataplan don di ri don
Ho letto tutto il comunicato/analisi di Storace. Oltre a
dover digerire in modo DEFINITIVO il fatto che nè il
cavaliere di Arcore, nè il PdL hanno più bisogno di lui, (
mi riferisco a quanto dichiarato nei giorni scorsi e
riportato sul sito de La Destra circa un eventuale appoggio
alla candidatura di un "amico" ex AN il prossimo anno alla
presidenza della regione Lazio), mi pare che Francesco non
abbia ancora elaborato come si deve il risultato delle
europee. Eppure è necessario che lo faccia.
Il dato più significativo delle elezioni del 6/7 giugno, sul
quale non a caso stampa e politicanti vari hanno sorvolato,
è l'aumento dell'astensione a livello italiano ed europeo.
Solo il 43,39 % dei cittadini europei è andato alle urne.
Nel nostro paese, in particolare, la gente non ne può più di
destra e di sinistra, di centro e periferia, di deputati
massoni e imbroglioni, di spioni e puttane di lusso, di
partiti e formule che non portano da nessuna parte. La
gente, per intenderci, che non va a Villa Certosa o fa
quattrini in televisione, che non è imparentata con la casta
e non ha santi in Paradiso. Non il popolo dei
cloroformizzati da Mediaset o da Il Giornale, ma il popolo
dei disoccupati senza speranza, ma anche la gente che lavora
e tira avanti il mese a fatica, che educa i propri figli e
fa il proprio dovere, nonostante tutto. Questa gente, della
democrazia e dei parlamenti che non rappresentano più
nessuno, nomenklatura e suoi derivati a parte, se ne frega.
A questa gente, dobbiamo spiegare a Storace, non glie ne
frega più una minchia, come direbbero gli amici del
governatore siciliano e suo Ex?! alleato Lombardo. In
Italia, come in Europa, questa gente, se si è ritirata nel
privato, se non va più a votare è perchè non crede più in
nessuno, perchè di chiacchiere ne ha sentite tante. Troppe!
Eppure è in attesa. È in attesa che qualcosa succeda, è in
attesa che qualcuno rompa il piatto e cominci ad urlare e a
fare il pazzo... Storace fa riferimento a Romagnoli ? Si
lamenta degli accordi mancati? Rotti all'ultimo momento per
una questione di millimetri di simbolo in più? Ma nessuno
gli ha detto che questo film lo avevamo già visto nel 2004
all'epoca della prima Alternativa Sociale? Non lo avevano
informato? Ma perchè perdere tempo con Romagnoli? È stato 5
anni a Strasburgo a fare il deputato diligente e presente,
invece di stare in Italia a fare il deputato della piazza e
della protesta sociale... Si, lo so, non ne sarebbe stato
comunque capace ma ora basta per carità. Bisogna cambiare e
voltare pagina per davvero. Non si tratta più di realizzare
l'unità di un'area ormai inquinata, incapace di attrarre e
di convincere nemmeno i suoi stessi militanti. Noi del MNP
abbiamo perso troppo tempo prezioso in questa impresa vana e
folle. Ora basta. Ora si tratta di muovere alla conquista
della società civile e dei giovani ai quali questo sistema
sta negando un futuro degno di tale nome. Non credo che
Storace, troppo ancora nostalgico di Fiuggi, voglia o possa
essere della partita. Sta però anche a lui, con la premessa
indispensabile di una poderosa autocritica in stile Vietminh,
decidere. Si tratta di mettere in campo iniziative concrete,
tali da calamitare energie nuove e coscienze adamantine e
incorruttibili. Si tratta di guardare avanti, oltre gli
schemi di una destra invertebrata quanto compromessa e di
una sinistra fallita e inesistente. Lo stesso Berlusconi ha
i giorni contati e dopo di lui potremo assistere allo
sfascio del PdL, contenitore di cordate e di appetiti
incontenibili, mallevatore della Lega nemica dell'Italia e
degli Italiani.
Non ci si deve fermare solo alle elezioni, bisogna suonare
le trombe e i tamburi della rivolta sociale e morale di un
paese che i politici ladri e corrotti stanno facendo morire
ogni giorno un poco. È questo che la gente per bene si
aspetta e che ci dice tutti i giorni e francamente anche noi
non vediamo altra strada.
Nicola Cospito
Ufficio Politico del MNP

COMUNICATO
Siglato a Roma il
"Patto d'azione" tra
Forza Nuova e Movimento Nazionalpopolare
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Il giorno 13 giugno, I dirigenti del Movimento Nazional
Popolare Rutilio Sermonti, Nicola Cospito, Massimo Tirone,
Adriano Rebecchi, si sono incontrati, presso la segreteria
nazionale di Forza Nuova in Via Cadlolo a Roma, con Roberto
Fiore, Gianguido Saletnich, Gianni Correggiari e Gianluca
Costa e hanno concordato un Patto di unità operativa su
tutto il territorio nazionale.
Gli obiettivi di suddetto patto sono:
* costruire in tutta Italia un'opposizione sociale e
nazionale, alternativa al centro destra e al centro
sinistra;
* costruire una classe politica forte e preparata attraverso
l'istituzione di una scuola di formazione permanente;
* cooperare fattivamente già da oggi in tutte le iniziative
politiche e di lotta;
* costituire un solido punto di riferimento e di richiamo
per tutte le comunità militanti sparse sul territorio
nazionale che vogliano contribuire al potenziamento di un
grande movimento unitario.
Il patto unitario di azione tra Forza Nuova e il Movimento
Nazional Popolare, oltre a costituire un fatto
importantissimo, è un primo passo decisivo per riposizionare
e riorganizzare sul fronte dell'alternativa tutte le energie
disponibili a battersi sotto le bandiere della nostra
migliore tradizione politica per lo Stato dell'Ordine e
della Giustizia Sociale.
I convenuti si sono dati appuntamento per un grande convegno
da tenere presto a Roma sul tema dello "Stato Nuovo",
alternativo alle concezioni liberali.
Roberto Fiore ha colto l'occasione per ringraziare Rutilio
Sermonti per essersi presentato sotto la bandiera di Forza
Nuova alle elezioni per il rinnovo della Presidenza della
Provincia di Latina.
Roma, 15 giugno 2009
Rutilio Sermonti
Roberto Fiore
Nicola Cospito
Gianguido Saletnich
Massimo Tirone
Gianni Correggiari
Adriano Rebecchi
Gianluca Costa

Risultati
elezioni politiche 2008
I risultati elettorali attestano la vittoria del
centro-destra. Questa vittoria aumenterà il declino del
nostro paese che, grazie alla presenza della Lega al
governo, vedrà accentuarsi ancora più rapidamente il
processo della propria disgregazione. Con il trio
Berlusconi, Merkel e Sarkozy viene a consolidarsi il quadro
di un'Europa sempre più vicina agli Stati Uniti e ad Israele
e prona alle loro politiche di destabilizzazione del mondo
intero. Le conseguenze si vedranno molto presto.
I risultati attestano poi lo spostamento al centro del PD di
Veltroni che da tempo ha rinunciato a difendere i
lavoratori, mentre la sinistra estrema paga il proprio
frazionismo e la propria confusione.
Il Movimento Nazional Popolare rileva il dato del
significativo aumento del fronte astensionista che dimostra
comunque la sfiducia crescente del paese nei confronti di
una democrazia falsamente rappresentativa fatta di leggi
truccate ad hoc per consolidare il potere delle solite
vecchie oligarchie. Il MNP rivendica il proprio impegno a
favore dell'astensione portato avanti in tante città
italiane grazie alla mobilitazione dei suoi militanti.
I risultati elettorali mostrano anche i limiti dell'alleanza
destra-fiamma tricolore che nel rimanere ambigua e
ininfluente, già nella sua definizione di partenza non ha
saputo rivolgersi a tutti gli italiani.
Oggi è il giorno in cui qualcuno canterà vittoria e qualcuno
invece non potrà che leccarsi le ferite, nel prossimo futuro
invece a pagare la crisi, saranno come al solito la gente
comune, le famiglie, i giovani destinati ad essere governati
da dei liberisti dogmatici che faranno solo gli interessi
delle lobbies, degli affaristi e dei grandi pescecani della
finanza.
Dubitiamo che gli uomini della casta, comunque sia la loro
appartenenza, riusciranno a risolvere un solo problema di
questo paese.
Il nostro compito, quello di tutti i nazional popolari, è di
lavorare ancora più alacremente alla creazione di un forte
movimento di opposizione nazionale e sociale. I nodi
verranno al pettine. È solo questione di tempo.
MNP - Direzione Nazionale Roma

Volantino pro-Gaza


COMUNICATO STAMPA
Comitato "Disamericanizziamoci"
Il Movimento Nazional Popolare saluta la nascita a Verbania
e in tutta la Regione Piemonte del Comitato "Disamericanizziamoci"
impegnato nell'opposizione alla costruzione nella base
dell'Aeronautica italiana di Cameri (NO) dei nuovi
cacciabombardieri USA F-35, strumenti di morte certamente
destinati ad essere utilizzati dagli americani in altre
missioni di terrore in Medio Oriente e contro quei paesi che
non vogliono piegarsi al loro dominio nel mondo.
Il Movimento Nazional Popolare invita tutti i cittadini
italiani a prendere posizione contro chi svende il nostro
paese all'imperialismo yankee e a sostenere chi si batte per
la riconquista dell'indipendenza e della sovranità
nazionale. Non solo la base di Cameri deve essere negata ai
progetti gangsteristici americani ma tutte le basi militari
USA devono essere espulse dal nostro paese.
Chiudiamo le Basi NATO
Mandiamo gli americani a casa
Restituiamo l'Italia agli Italiani
Costruiamo il Movimento di Liberazione Nazionale
MNP - Direzione Nazionale Roma
Tel. 339/3547515
Ecco il Comunicato diffuso nella giornata odierna dal
Comitato "Disamericanizziamoci"
In allegato la lettera inviata alle autorità comunali del
Piemonte
COMUNICATO STAMPA
È oramai in fase di avvio il progetto per l'assemblaggio
finale a Cameri (NO) dei nuovi cacciabombardieri USA F-35,
la più avveniristica e potente arma d'attacco e di
distruzione di massa.
Per far digerire alle popolazioni tale progetto sono stati
promessi molte migliaia di posti di lavoro, dato sicuramente
gonfiato, mentre l'unica cosa certa sarà un forte aumento
dell'inquinamento acustico, atmosferico e ambientale, con
gravi rischi per la salute dei cittadini, oltre a quelli
connessi alle migliaia di voli di sperimentazione, prova e
collaudo.
Il progetto si configura in una ulteriore pesante servitù
militare ed in una nuova limitazione della sovranità
dell'Italia e trasformerà di fatto la base dell'Aeronautica
italiana di Cameri nell'ennesima base USA, nell'ottica
dell'imperialismo mondialista che necessita del
rafforzamento della propria presenza militare in Europa in
previsione di nuove operazioni di «esportazione della
democrazia» nei paesi dell'Oriente e del Medio Oriente,
rafforzamento che coinvolge necessariamente anche la base di
Vicenza ed in futuro quella di Cameri.
Per questo motivo, un gruppo di cittadini delle Province di
Novara e del Verbano-Cusio-Ossola hanno deciso di costituire
il Comitato "Disamericanizziamoci", che ha iniziato ad
operare con l'invio alle Autorità locali interessate della
lettera raccomandata a.r. che si allega al presente
comunicato.
Il nostro Comitato intende invitare le popolazioni a
ribellarsi alla presenza militare USA in Italia ed in
Europa, sempre più finalizzata ad azioni di aggressione di
altri popoli ricchi di materie prime e per il controllo
delle stesse, presenza che fa dell'Italia una colonia a
sovranità limitata, conseguenza diretta di quella
occupazione del 1945 che tuttora ci si ostina a chiamare
«liberazione».
Contro la politica USA di dominio del mondo e in difesa
della nostra libertà, sovranità, identità, cultura e
tradizioni ed in difesa di quelle degli altri popoli: «Disamericanizziamoci»!
Comitato "Disamericanizziamoci"
Via Baiettini, 2 - 28921 Verbania (VB)
il Portavoce: Adriano Rebecchi
leggi la
lettera raccomandata a.r.

COMUNICATO STAMPA
"Comitato per
Foggia Città Martire"
Cresce sulla rete la petizione al Presidente della
Repubblica promossa dal "Comitato per Foggia Città
Martire" e per la istituzione di un "Giorno del
Ricordo" per tutti i civili italiani caduti sotto i
bombardamenti anglo-americani. Mentre Foggia fu la città
italiana con la percentuale più alta di vittime in rapporto
al numero della popolazione, la data prescelta per il
"Giorno del Ricordo" è il 20 Ottobre, anniversario del
massacro di Gorla (periferia di Milano) nel quale, nel 1943,
sotto le macerie della loro scuola elementare perirono 220
bambini più le loro maestre e la Direttrice .
Alla raccolta delle firme hanno aderito personalità del
mondo accademico e della cultura tra cui il prof. Franco
Cardini dell'Università di Firenze, lo storico Nello Gatta e
padre Jean Marie Benjamin da sempre, quest'ultimo, in prima
fila nel denunciare la barbarie americana che anche negli
ultimi anni ha desertificato un paese di civiltà millenaria
come l'Iraq.
Tra le prossime iniziative del Comitato l'organizzazione di
un convegno nazionale a Roma nel quale verrà presentato un
libro bianco sulle stragi americane negli anni del secondo
conflitto mondiale.

"Foggia Città Martire"
"Comitato per Foggia Città Martire" e per la istituzione di
un "Giorno del Ricordo" per tutte le vittime italiane dei
bombardamenti anglo-americani nella seconda guerra mondiale
Nel corso del secondo conflitto europeo molte città europee
furono sconvolte dai bombardamenti a tappeto condotti dagli
alleati, bombardamenti che provocarono oltre ad immani
distruzioni, decine e decine di migliaia di vittime tra i
civili. Più noto tra tutti il bombardamento di Dresda in
Germania, il 17 febbraio 1945, condotto con bombe al
fosforo, ordigni tra i più micidiali. Anche l’Italia conobbe
gli attacchi terroristici indiscriminati portati a termine
dai famigerati “liberatori”. Tra le altre Milano, Genova,
Napoli, Torino, Firenze, Parma, Roma, Treviso, Taranto,
Cosenza, Novara, Foggia, Salerno, Crotone, Viterbo,
Avellino, Lecce, Bari, Orte, Cagliari, Carbonia,
Civitavecchia, Benevento. Frascati (rasa al suolo), Pescara
soffrirono gli attacchi proditori anglo-americani con
migliaia di morti ovunque. Solo gli inglesi sganciarono
sulla penisola circa 2.740 tonnellate di bombe, gli
americani oltre 200.000.
Tra tutte le città italiane, quella che in percentuale in
relazione al numero degli abitanti, ebbe il massimo numero
di vittime fu Foggia. Nel tremendo bombardamento del 22
luglio 1943 settantuno "Fortezze" americane, appartenenti al
97° ed al 99° Gruppo, colpirono tutta l’area cittadina.
Nella spaventosa incursione del 19 agosto 1943,
centosessantadue "Fortezze" e settantuno "Liberator"
sganciarono sulla città 586 tonnellate di esplosivo. Tra il
28 maggio, data del primo attacco, e il 18 settembre 1943 si
calcola che le vittime furono 20.241. Ai bombardamenti
seguirono i mitragliamenti su tutta l’area cittadina,
diretti non sui militari ma su chiunque si trovasse a
camminare per strada.
Per tali ragioni un gruppo di cittadini italiani di varia
estrazione politica e sociale, studiosi della storia e della
cultura della nostra Nazione, ha inteso costituire un
Comitato per proclamare Foggia, alla quale è già stata
assegnata la M. d'oro al Valor Civile in data 22/11/59 e la
M. d'oro al Valor Militare in data 2/5/06, città martire e
contestualmente individuare una data per ricordare
degnamente tutte le vittime dei bombardamenti alleati sulla
penisola italiana.
La data che il Comitato propone è quella del 20 ottobre.
Il 20 ottobre 1944 infatti una formazione di aerei
angloamericani B24 e B27 era in missione per bombardare le
officine Breda e la stazione ferroviaria di Greco in
prossimità di Milano. Per un errore di calcolo gran parte
degli aerei si trovò nell'impossibilità di colpire i
bersagli strategici prefissati. Nonostante la consapevolezza
di ciò, alle ore 11,24 gli aerei, prima di rientrare,
sganciarono comunque le bombe in una zona abitata e priva di
ogni obiettivo militare. Uno degli ordigni esplosivi da 500
chilogrammi centrò la scuola elementare Francesco Crispi di
Gorla (Milano) durante le ore di lezione mentre gli alunni
stavano scendendo nel rifugio. Ci fu un'esplosione
devastante che sventrò completamente l'edificio scolastico
seppellendo sotto le macerie oltre 200 bambini di età
compresa tra i 6 e gli 11 anni, la Direttrice, 14
insegnanti, 4 bidelli e un'assistente sanitaria, da
aggiungersi agli altri 480 morti di quel bombardamento.
Il Comitato promotore, presieduto da Alessandro Mezzano
(Città della Pieve - PG) costituito da Adriano Rebecchi (Verbania),
Salvatore Bocchieri (Milano), Elio Geri (Lodi), Alessio
Borraccino (Amelia), Rutilio Sermonti (Montecompatri),
Nicola Cospito (Roma), Giuseppe Corallo (Milano), Simone
Perticarini (Fermo), Celsio Ascenzi (Colli del Tronto),
Cataldo La Neve (Brindisi), Benito Sarda (Enna), Gennaro
Sorrentino (Pomezia), Mauro Chirizzi (Udine), che ha già
inviato una lettera alle istituzioni dello Stato, a partire
dal Presidente della Repubblica, è aperto a quanti vorranno
aderire.
Le adesioni vanno inviate a "Orientamenti", Viale Medaglie
d’oro 160 - 00136 Roma o scrivendo all’indirizzo elettronico
movnazpop@libero.it
Per ulteriori informazioni telefonare al n. 339/3547515

R iunione
nazionale MNP
Si è svolta il 17/18 novembre 2007, a Roma-Isola Farnese la
riunione dell'Ufficio Politico del Movimento Nazional
Popolare al quale hanno partecipato i rappresentanti di
diverse comunità presenti sul territorio nazionale. La
riunione, presieduta dal camerata Rutilio Sermonti, è stata
introdotta dal coordinatore nazionale Nicola Cospito che ha
tracciato il bilancio delle attività svolte dal Movimento
negli ultimi mesi. Punto centrale della riunione è stata la
discussione di un documento politico con una bozza di
programma del Movimento, messa a punto dal responsabile del
MNP di Civita Castellana (VT). Il documento, destinato ad
ulteriori elaborazioni e perfezionamenti, costituisce un
momento di riflessione concreta sui problemi dell'attualità
politica interna e internazionale, al di là del teatrino
liberal-democratico e del partitismo tout court che hanno
portato il nostro paese al presente sfacelo. Numerosi gli
interventi e le analisi che hanno focalizzato la linea
politica del Movimento che si situa oltre la destra e la
sinistra e che hanno stigmatizzato il triste e sconcio
spettacolo di chi ha abbandonato la buona battaglia per
imbrancarsi nel carrozzone liberale ed antifascista del
centrodestra filosionista e filoamericano. Ovviamente a tale
riguardo, sull'onda di quanto riportato dai quotidiani di
questi giorni, non sono mancate, anche se brevi e concise,
le osservazioni sullo scioglimento del gruppo parlamentare a
Strasburgo "Identità Tradizione Sovranità", dovuto alle
solite manovre dei politicanti di mestiere e sulla
confluenza di Romagnoli nel gruppo parlamentare europeo
gestito da AN e Lega Nord.
Il MNP, come hanno voluto sottolineare tutti gli
intervenuti, non ha più nulla a che vedere e non è
interessato a nessun rapporto con i partitini della
cosiddetta destra estrema o radicale e, mentre si rivolge
all'intera opinione pubblica italiana, punta
all'aggregazione di quelle comunità militanti periferiche
che hanno avuto negli ultimi anni una condotta ineccepibile
e che si riconoscono nella linea della totale alternativa al
sistema.
Nel corso della riunione sono state approvate alcune
iniziative politiche concrete che verranno rese pubbliche
nei prossimi giorni e che non mancheranno di avere una
adeguata risonanza.
Al presente comunicato si allega per conoscenza la bozza del
programma del MNP che, ripetiamo, costituisce un primo
momento di approfondimento delle attuali tematiche politiche
e sociali.
MNP - Direzione Nazionale Roma

Come il sistema li vuole
Su "l'Espresso" di questa settimana appare l'ennesimo
articolo sulla neo-nazi/scena. L'articolista di turno prende
spunto da alcune foto di Skin a Dachau con il braccio teso
davanti ai forni crematori e dipinge il solito quadro
stereotipato di un ambiente di maniaci della violenza e di
spostati.
Fermo restando che l'articolista, è un gazzettiere da
quattro soldi, nemico dichiarato che fa il suo mestiere,
dobbiamo rilevare che il fenomeno di un radicalismo di
destra idiota e funzionale al sistema esiste e va rimosso.
Questi signori, che di certo non sanno nemmeno cosa
significhi essere un agitatore politico come lo erano i
nazionalsocialisti veri negli anni venti e trenta, si
comportano esattamente come il sistema vuole per continuare
a propagandare il solito clichè dei fascisti pazzi,
criminali e... folkloristici. Questi signori non fanno fare
avanti di un millimetro la battaglia delle idee e ci
condannano all'emarginazione perenne, non dal sistema dei
partiti del quale non ce ne frega niente ma dalla gente
comune che, così continuando, non potrà mai prenderci sul
serio.
È stata una ragazzata? No. Solo una cazzata. E tra l'altro
si sono beccati una pesante condanna, non perchè hanno
schiaffeggiato qualche usuraio dell'alta finanza ma per
qualche foto.
E lo show continuerà a Predappio il prossimo 28 ottobre.
A voi il commento.
MNP - Ufficio Stampa
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Veltroni e Gasbarra vergognatevi!!!
Nella mattinata di ieri Roma è stato teatro di uno
spettacolo disgustoso.
Una quarantina di giovinastri della comunità ebraica,
guidati dal solito Riccardo Pacifici, ha assediato la casa
dove è ospitato, agli arresti domiciliari, il 94enne
capitano Erich Priebke, inalberando cartelli con scritte
«Morte a Priebke», «Devi fare la fine di Eichmann» ecc. e
schiamazzando nelle strade del quartiere Aurelio.
Si è trattata di una gazzarra indegna e incivile che
dubitiamo possa essere stata autorizzata dalla Questura di
Roma.
Aspettiamo che la Questura, che conosce perfettamente i nomi
degli organizzatori, prenda i dovuti provvedimenti relativi
ad una manifestazione non autorizzata. Diversamente sarà
colpevole di omissione di atti d'ufficio.
Fatto ancora più grave è che sia il sindaco Veltroni, sia il
Presidente della Provincia Gasbarra, abbiano espresso
solidarietà alla comunità ebraica e quindi ai teppisti e ai
delinquenti protagonisti della gazzarra. Prendiamo atto
dunque che tanto Veltroni quanto Gasbarra siano d'accordo
sull'opportunità di far fare a Priebke la fine di Eichmann,
vale a dire di impiccarlo. E questo alla faccia della nostra
civiltà giuridica e dei sentimenti di pace e di giustizia.
È ormai diventato un fatto abitudinario di vedere gruppi di
giovani ebrei abbandonarsi alla violenza gratuita violando
le leggi dello Stato italiano e instaurando la legge della
prepotenza e della prevaricazione.
Qualche settimana fa a Teramo dove ferirono, tra l'altro, un
alto funzionario della polizia, ieri a Roma con la
solidarietà e il beneplacito del Sindaco Veltroni
È lecito domandarsi fino a che punto dobbiamo arrivare...
È un dato di fatto che tali comportamenti rinfocolano i
sentimenti di odio e di rivalsa e Veltroni e Gasbarra se non
se ne rendono conto, sono due irresponsabili. E non vengano
poi a piagnucolare sulla rinascita dell'antisemitismo.
Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua totale
solidarietà al capitano Erich Priebke così duramente
perseguitato. Priebke, giudicato per fatti di guerra
risalenti ad oltre 60 anni fa e che pure era stato assolto
nel primo processo, è il più anziano detenuto del mondo e la
sua detenzione umilia la città di Roma che un tempo fu il
faro della civiltà giuridica per l'intera umanità.
Se ne devono vergognare i nostalgici della guerra civile a
partire dal Presidente della Repubblica Napolitano.
Non è su questa strada che si raggiungerà la pacificazione
nazionale.
Si faccia su questo la dovuta riflessione.
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma

COMUNICATO STAMPA
Il vertice del G8 di Heiligendamm
Il vertice del G8 di Heiligendamm in Germania si è concluso
con un completo fallimento.
Ancora una volta l'Italia, la Germania, la Francia, l'Europa
intera hanno mostrato tutta la loro impotenza a raggiungere
risultati concreti che diano una svolta seria nella
salvaguardia dell'ambiente e nella tutela dell'ecosistema.
Il fallimento è da ascrivere essenzialmente all'arroganza
statunitense che blocca ogni seria risoluzione e impone la
sue scelte dettate solo dai propri interessi economici e
finanziari. Di fronte alla dissennata politica
dell'amministrazione di Washington i fantocci a capo dei
paesi europei non fanno altro che chinare il capo. E di
questo si devono vergognare. Altro che grandi della terra
come amano definirli i notiziari. Si tratta solo di
individui di una mediocrità abissale che solo la truffa e
gli imbrogli del sistema democratico potevano fare emergere.
Dopo la farsa di Heiligendamm, George Bush, il distruttore
dell'Iraq, il macellaio di Falluja, il criminale che sta
spingendo il mondo verso una nuova guerra fredda e verso la
guerra nucleare arriva a Roma.
Mentre Prodi, si prepara ad accoglierlo per dargli
assicurazioni sull'allargamento della base di Vicenza e
sulla fedeltà atlantica dell'Italia, Silvio Berlusconi, da
sempre servo fedele del boia di Washington, è pronto a
recarsi all'ambasciata americana per incontrare il suo
padrone e promettergli incondizionati servigi e la sua
consueta disponibilità ad assecondarlo in ulteriori
avventure belliche. Prodi e Berlusconi due facce della
stessa medaglia.
Di certo non una parola sarà spesa a proposito del Cermis o
dell'assassinio di Nicola Calipari.
Di sicuro nulla sarà detto circa il criminale sostegno
fornito dagli USA a Israele nei suoi massacri in Palestina e
in Libano.
Per la difesa della sovranità nazionale
Per la chiusura delle basi militari americane
Per dire NO allo scudo spaziale americano sul territorio
europeo
Il Movimento Nazionale Popolare, è al fianco dei giovani
europei che hanno manifestato e manifesteranno contro Bush
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

Marcia di Roma del 9
giugno
Siamo totalmente d'accordo con la marcia organizzata a Roma
il 9 giugno dal Movimento Zero di Massimo Fini e dal
CPEurasia «contro la visita del Presidente USA», quello che
ci lascia perplessi è quel «contro la sudditanza del governo
Prodi favorevole all'allargamento della base statunitense di
Vicenza».
È vero che in Italia ci sono 113 strutture militari con
comando statunitense o NATO, ma è altrettanto vero che tutte
queste strutture sono state rafforzate e potenziate a
partire dal 2001, con la scusa della lotta al terrorismo,
con l'assenso esplicito del governo Berlusconi-Bossi-Fini e,
per la verità, senza che notassimo particolari proteste, a
parte quella di Genova contro il G8.
È vero che il governo Prodi, malgrado forti resistenze
interne, è favorevole all'allargamento della base USA di
Vicenza, ma CPEurasia sa benissimo che tale allargamento è
stato offerto dal Governo Berlusconi-Bossi-Fini, con il
pieno assenso della Regione Veneto feudo incontrastato della
CdL.
È vero che il governo Prodi ci può stare sulle palle, ma se
cade il governo Prodi non ci sarà nessun governo eurasatista
o antagonista o nazionalista, ma solo e soltanto un altro
governo Berlusconi-Bossi-Fini.
È vero che gli USA «portano avanti un progetto universalista
di dominio globale che ha già sparso troppo sangue nel
mondo», ma è altrettanto vero che i principali amici e
alleati (o servi) di tale progetto sono proprio i vari
Berlusconi-Bossi-Fini.
NON PRESTIAMOCI ALLE MANOVRE SUBDOLE E ALLE CAMPAGNE
MEDIATICHE DI CHI VUOLE TORNARE AL POTERE PER MEGLIO SERVIRE
PROPRIO L'AMICO E ALLEATO (O PADRONE) USA.
Gli inglesi (popolo che non amiamo) hanno una loro teoria:
quando bisogna combattere due nemici contemporaneamente,
prima bisogna colpire quello più pericoloso e più vicino
(nel nostro caso per "vicino" intendiamo non il governo
Prodi che nessuno di noi ha votato, ma il trio
Berlusconi-Bossi-Fini che, purtroppo, tanti "camerati" (???)
hanno votato o sostenuto, anche recentissimamente!).
La politica non è solo l'arte del compromesso per farsi gli
affari propri, ma è anche la capacità di mantenere lucidità,
severità e inflessibilità.
Movimento NazionalPopolare
Federazione del Verbano-Cusio-Ossola

Comunicato Stampa
Vergogna ai
sindacati di regime!!!
Gli Statali di nuovo truffati dai sindacati che si piegano
al «governo amico». Una manciata di spiccioli ecco quanto
hanno ottenuto Epifani, Angeletti e gli altri parassiti dei
sindacati «addomesticati».
Ancora una volta gli Statali del pubblico impiego e del
comparto scuola sono stati beffati dai sindacati e dal
governo, autentici compagni di merenda. L'accordo raggiunto
nella notte con l'aumento irrisorio di 101 euro a partire
dal febbraio 2007 scippa ai lavoratori l'intero 2006 -il
contratto era infatti scaduto il 31 dicembre 2005- e anche
il mese di gennaio 2007. Come se non bastasse poi, il
contratto che aveva una scadenza biennale diventa ora
triennale e, dati i ben noti ritardi, si può prevedere che
il prossimo contratto gli statali lo vedranno tra non meno
di cinque anni.
VERGOGNA AI SINDACATI DI REGIME !!!
Il Movimento Nazional Popolare denuncia alla pubblica
opinione questa truffa e chiama i lavoratori a non abbassare
la testa.
La risposta politica a questa nomenclatura di malfattori
sarà un sempre maggiore distacco dai politicanti e il NON
VOTO come primo passo.
Contro i politicanti e i sindacalisti superpagati e
traditori dei lavoratori organizziamo la rivolta sociale
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale Roma

il MNP al fianco degli
statali
In merito al rinnovo del contratto degli Statali, il
coordinatore nazionale del Movimento, Professor Nicola
Cospito, ha rilasciato al mensile "Progetto Sociale" la
seguente dichiarazione:
«Il Movimento Nazional Popolare è al fianco degli statali in
attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da un
anno e mezzo.
Il MNP giudica ridicolo e offensivo l'aumento proposto dal
governo, soprattutto per il comparto scuola, e ritiene
assurda la pretesa di rendere il contratto triennale, cosa
che significherebbe un'ulteriore riduzione del potere
d'acquisto di stipendi già di per se molto bassi.
A fronte del carovita, del mercato usuraio della casa,
dell'aumento vertiginoso del carico fiscale, dello sperpero
delle risorse pubbliche in tanti settori a partire dalla RAI
e dai privilegi dei politici, sindaci e parlamentari in
testa, il Movimento Nazional Popolare ritiene giusto per
tutti gli statali un aumento minimo di 250 e per il comparto
scuola un aumento di almeno 400 euro.
Per reperire le risorse è sufficiente intensificare la lotta
all'evasione fiscale, andando a controllare una per una le
dichiarazioni dei redditi di tutti i cittadini italiani non
tassati alla fonte come avviene invece per gli Statali.
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

Comunicato Stampa
Il Movimento Nazional Popolare a proposito dei fatti di
Teramo esprime solidarietà al Prof. Claudio Moffa e al Prof.
Faurisson.
All'Università di Teramo, nella cui università si è impedito
loro di parlare, si è consumato un altro grave attentato
alla libertà di pensiero e di ricerca storica. Ancora una
volta i fatti dimostrano ampiamente come la libertà in
Italia sia a senso unico e concessa solo a chi si mantiene
nel recinto riservato alle pecore e agli asini.
Ciononostante il revisionismo avanza e non ci sono leggi e
provvedimenti speciali che tengano.
Nelle scuole, negli Atenei e anche nell'opinione pubblica
molti sanno che cosa siano revisionismo e negazionismo
e si chiedono perchè agli storici venga negato il diritto di
parola. Chi impedisce la ricerca e il confronto non solo ha
paura della verità ma ha qualcosa da nascondere.
Il fronte del revisionismo è oggi il fronte della libertà di
pensiero e di espressione in Italia e in Europa.
Il tempo è la storia dimostreranno chi ha ragione.
VERGOGNA a chi nega la libertà agli storici revisionisti.
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma
il fatto
Venerdì 18 maggio a
Teramo alle ore 12:00 il prof. Moffa ed il prof.
Faurisson hanno tenuto una conferenza stampa presso
il Gran Caffè Italia nella centralissima Piazza
Martiri, dietro la Cattedrale situata nella parte
centrale del Corso della città.
Alle 13:00, terminata la conferenza e usciti i
relatori, una folla di cento individui, secondo il
TgR Rai Abruzzo, hanno circondato Moffa e Faurisson;
si sono qualificati come figli di deportati ebrei
nei campi tedeschi e hanno inveito contro i due
docenti. Moffa, tentando difendere Faurisson da
alcuni che volevano mettergli le mani addosso, è
stato strattonato a lungo finchè la polizia ed
alcuni teramani non hanno contrastato gli
aggressori. Le forze dell'ordine hanno poi caricato
sui loro mezzi alcune persone, mentre è scoppiata
successivamente una nuova rissa fra teramani e figli
di deportati, scatenata secondo alcuni da parole
forti volate fra i due gruppi.
Moffa e Faurisson si sono poi diretti al ristorante
dell'hotel "Gran Sasso" per pranzare, e lì sono
stati raggiunti dalla polizia che ha ordinato a
Moffa di allontanarsi da Teramo e a Faurisson di
fare rientro in Francia, senza tenere la conferenza
che avrebbe dovuto svolgersi in località San Nicolò
a Tordino, presso il ristorante "Acquamarina".
Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto
presenti a Teramo anche dopo le 13:30, ora
dell'allontanamento dei due docenti, molti giovani
individui con capelli corti, zaini e auricolare
facenti parte del gruppo di figli di ebrei
deportati; sembra siano stati avvistati anche presso
la stazione ferroviaria di Pescara la sera di
giovedì, probabilmente organizzati per compiere la
contestazione del giorno dopo.
La voce di AR |

Avanti con il MNP !!!
Si è svolto ieri a Milano il programmato convegno indetto
dal Movimento Nazional Popolare e dalla Federazione della
Stampa Antagonista. All'incontro hanno preso parte diversi
militanti e dirigenti della Lombardia, del Piemonte,
dell'Emilia Romagna, del Lazio e dell'Umbria e delle Marche.
La riunione, presieduta da Salvatore Bocchieri,
dell'Associazione Amici del Tricolore, è stata introdotta
dalla relazione del prof. Nicola Cospito e ha registrato
numerosi interventi dei partecipanti.
Ribadita la profonda diversità da chi ha abbandonato le
posizioni di alternativa al sistema per mettersi al servizio
della CdL, ormai peraltro in dissoluzione, molti tra i
presenti hanno sottolineato la necessità di procedere in
tempi rapidi all'organizzazione di un Movimento
rappresentativo delle istanze sociali e politiche delle
comunità nazional popolari. In questo senso appare oggi
indispensabile quanto inevitabile il passaggio ad una nuova
fase di lotta.
Se Andrea Benzi di Milano ha evidenziato la necessità di
individuare nuovi contenuti e nuove parole d'ordine capaci
di segnalarci come una forza ben radicata ma capace di
guardare avanti e di monitorare i problemi della gente
comune facendosene carico, Marco Filisetti di Bergamo ha
sottolineato la crescente gravità del problema
dell'immigrazione. Adriano Rebecchi, dirigente della
Federazione di Verbania e componente della Segreteria del
MNP, ha sottolineato la necessità di procedere ad una forte
strutturazione del Movimento anche attraverso la nomina
nelle singole province di fiduciari che sviluppino forme di
attività politiche rivolte soprattutto al sociale.
Alessandro Mezzano, della Federazione di Perugia, ha
insistito sulla opportunità del MNP di dotarsi di un
adeguato organo di stampa, sia telematico che cartaceo, che
punti ad una continua e regolare pubblicizzazione delle
posizioni del MNP a riguardo dei principali problemi
politici di attualità, partendo ad esempio dalla riforma
della legge elettorale o dalla lotta per l'abolizione
dell'ICI sulla prima casa. L'Avv. M. Tirone, della Direzione
Romana, ha svolto una dettagliata e puntuale analisi del
presente momento politico che vede cadere a pezzi i diversi
settori dello Stato e della società italiana a partire dalla
Giustizia che corre verso la paralisi totale, per arrivare
più in generale alla pubblica amministrazione sempre più
fatiscente e inadeguata. Inspiegabile in questo contesto
l'ottusità di chi invece di opporsi con forza e impegnarsi
nell'aprire gli occhi agli italiani, corre in soccorso del
centrodestra liberale diventandone una piccola e
insignificante appendice. Elio Geri della Federazione di
Lodi ha illustrato l'attività di collegamento con gli ex
combattenti della RSI e ha esortato tutti i presenti al
rilancio del MNP come movimento politico a tutti gli
effetti. Da segnalare tra gli altri interventi quelli di
Stefano Sogari di Parma, di Ferruccio Rapetti di Mantova, di
Massimo Stoppa di Verbania, del giovane camerata Tommaso di
Roma, di Simone Perticarini della Federazione di Fermo (AP).
Messaggi sono arrivati dalle federazioni di Vicenza, di
Viterbo, di Lecce, di Brindisi, di Enna, dai camerati di
Lamezia Terme e di Cosenza, come pure dal consigliere
comunale di Alfonsine (RA) Federico Patuelli.
A fronte delle prossime scadenze elettorali di fine maggio
il MNP, non riconoscendosi rappresentato al momento da alcun
partito, ribadisce la propria scelta astensionista. Questo,
però, nell'ottica di una lotta totale capace di utilizzare
tutte le forme possibili, non significa che in futuro il MNP
non possa costituire e presentare proprie liste. Anzi sin da
ora tutti i camerati sono invitati a costituire comitati
cittadini finalizzati ad una presenza nelle istituzioni che
parta dai piccoli centri comunali. Il MNP infatti considera
sterile e irrilevante ogni posizione di preconcetto
extraparlamentarismo. Alle elezioni il MNP andrà solo quando
saranno presenti i termini di una adeguata possibilità di
successo.
Il MNP,abbandonato dunque il progetto dell'unità di un'area
che ha ormai perso il legame con le proprie radici e la
propria identità, si propone come punto di riferimento e di
aggregazione per quanti in opposizione totale al mondo
liberale e liberista, scevri da ogni compromesso con i
partiti di questo sistema corrotto, vogliano partecipare
alla costruzione di un autentico Movimento di Liberazione
Nazionale.
MNP
Direzione Nazionale Roma

i l MNP
sulla prossima legge elettorale
A riguardo della riforma della legge elettorale Nicola
Cospito, Coordinatore Nazionale del MNP, ha rilasciato alla
stampa la seguente dichiarazione:
«Mentre proseguono gli abboccamenti e i colloqui tra i
politici per mettere a punto la nuova legge elettorale va
detto a chiare lettere che non bisogna essere aquile per
capire che quanto attualmente in discussione non mira a
confezionare una legge che permetta una seria e consapevole
espressione del voto da parte dei cittadini italiani quanto
un marchingegno ad hoc che consenta la formazione della
Grosse Koalition in salsa tricolore. Gli epigoni della
democrazia parlamentare, come si sa, sono esperti e maestri
in questi tranelli in cui il popolo bue continua
regolarmente a cadere. Proprio per questa ragione, noi del
Movimento Nazional Popolare alle elezioni politiche del 2006
ci siamo schierati e abbiamo fatto campagna per il non voto.
Oggi siamo dell’opinione che per restituire veramente la
parola alla gente, bisogna innanzi tutto ritornare ad un
sistema proporzionale puro, senza balzelli e soglie di
sorta. I vari tatarellum non hanno fatto altro che
disamorare la gente per la politica e molti non hanno
gradito di essere costretti a votare secondo le indicazioni
prestabilite dai segretari dei partiti, veri monarchi “in
sedicesima” con le loro corti di lacchè e vassalli di basso
livello».
Queste in sintesi le proposte del MNP:
RITORNO AL PROPORZIONALE
REINTRODUZIONE del sistema delle preferenze
ABOLIZIONE della raccolta delle firme come condizione
indispensabile per la presentazione delle liste.
ELIMINAZIONE di tutta quella zavorra di provvedimenti e di
regole desuete che impedisce il rinnovamento delle classi
politiche e che al contrario le sclerotizza. A tale
proposito,
COME GIÀ PER I SINDACI, i mandati parlamentari non devono
superare le due legislature.
IL BIPOLARISMO IN ITALIA NON FUNZIONA !
Prima se ne prenderà atto e meglio sarà !!!
Il Movimento Nazional Popolare

Vicenza a due passi
dal Cermis
COMUNICATO STAMPA
Ricordando il
CERMIS chiudere tutte le basi USA in Italia!
Il Movimento Nazional Popolare ricordando la strage del
Cermis in cui il 3 febbraio 1998, alle ore 14,13 un aereo
militare statunitense del corpo dei marines, partito dalla
base di Aviano tranciò il cavo della funivia del Cermis in
Val di Fiemme, strage nella quale morirono venti persone,
tutte di nazionalità europea, chiede la chiusura di tutte le
basi americane in Italia a cominciare proprio da quella di
Vicenza contro la quale domani scenderanno in piazza decine
di migliaia di italiani.
Le basi USA, nascondono, insieme ad armi letali e micidiali
anche ordigni atomici, e sono il punto di partenza per le
spedizioni omicide dei barbari americani. Per questo vanno
chiuse tutte e immediatamente.
Il Movimento Nazional Popolare, che aderisce alla
manifestazione di Vicenza, continuerà a battersi oggi,
domani e sempre per la riconquista della sovranità nazionale
il cui primo passo è proprio l'espulsione delle truppe
statunitensi dal nostro paese.
Italia libera e sovrana in un'Europa dei popoli
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale
Roma

COMUNICATO STAMPA
Esecuzione di Saddam
Hussein
L'esecuzione di Saddam Hussein, voluta da Bush e portata a
termine dai suoi burattini al governo in Iraq, mentre fa
inorridire il mondo intero, segna ancora una volta l'abisso
che separa la civiltà europea dalla barbarie americana e
aumenta le distanze tra il vecchio continente e quello che
appare ormai a tutti come un autentico impero del male.
L'esecuzione di Saddam Hussein, realizzata dopo un processo
farsa che ha umiliato ogni norma di diritto, che ha
calpestato la giustizia, richiama alla mente un'altra
messinscena, quella di Norimberga nel 1946, quando i
vincitori vollero liquidare i vinti in maniera analoga a
quanto accaduto in Iraq.
Il mondo civile, gli osservatori più attenti, ma anche la
gente comune, sanno che Saddam Hussein, disegnato ad arte
come il satana di turno, ha pagato per essere stato a capo
di uno tra i principali paesi produttori di petrolio, per la
sua politica di contrasto ai piani egemonici statunitensi in
Medio Oriente e per il sostegno dato alla causa palestinese.
Gli uomini liberi sanno bene che il vero grande tiranno nel
mondo contemporaneo è il Presidente George W. Bush,
petroliere texano, capo di un'amministrazione degna del più
tradizionale gangsterismo americano, individuo spietato,
capace di coniugare stupidità e cinismo, responsabile di
fronte a tutto il mondo della distruzione totale di un
antico paese dalla civiltà millenaria, l'Iraq.
Il mondo civile non ha dimenticato Falluja, le bombe al
fosforo, le centinaia di migliaia di tonnellate di bombe
micidiali sganciate dai bombardieri yankee, gli stermini
perpetrati contro la popolazione civile in tutte le città
irachene, misfatti che portano la firma della Casa Bianca e
che fanno di Bush l'unico vero, autentico delinquente,
l'unico davvero meritevole di un processo per crimini di
guerra.
Di fronte a tanta barbarie, di fronte al pericolo di altri
misfatti americani, pensiamo alla campagna contro l'Iran, il
Movimento Nazional Popolare auspica che l'Europa esca dal
suo torpore e che, oltre i limiti del buio presente, sappia
ritrovare l'antico spirito della sua missione
civilizzatrice, stabilendo nuovi legami con quanti nel mondo
auspicano un diverso assetto geopolitico che isoli e renda
inoffensiva la prepotenza degli USA.
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma

Serrare i ranghi!
La partecipazione alla manifestazione liberalcapitalista di
ieri a Roma di Alessandra Mussolini, Luca Romagnoli, Pino
Rauti, ecc. dimostra quanto da noi sostenuto nei mesi
passati, anche prima delle elezioni politiche, vale a dire
che con l'ingresso di questi signori e dei loro gruppi nel
centrodestra, si è chiusa storicamente una fase della storia
politica di questo paese. I gruppi che sostenevano di
appartenere allo schieramento antagonista, gettata la
maschera, si sono intruppati nell'arco democratico di
destra, venendone a costituire l'ala più estrema, chiamata
appunto destra radicale. Questa volta non può nemmeno
essere chiamata a giustificazione la legge elettorale e
davanti a tutti si pone lapidaria l'immagine vista ieri nei
telegiornali delle bandiere della fiamma tricolore
sventolare insieme a quelle israeliane sotto il palco di
Fini. Mancavano solo quelle a stelle e strisce di Bush di
cui tutti i sopra citati, nella realtà dei fatti e nella
presente situazione geopolitica mondiale, sono diventati
sudditi ossequiosi.
Il Movimento Nazional Popolare, ostile alla destra come alla
sinistra, fedele alle sue scelte politiche sociali e
rivoluzionarie, ribadisce la sua totale avversione al
sistema liberaldemocratico, ai suoi "giullari", ai suoi
lacchè, alle sue marionette e si prepara ad una nuova
stagione di lotte.
È arrivato il momento per tutti i camerati che non si sono
arresi e non vogliono arrendersi di
serrare i ranghi,
secondo le parole di un nostro antico canto di lotta, e di
costruire quel Movimento di Liberazione Nazionale di cui
l'Italia ha urgente, urgentissimo bisogno.
In alto i cuori!
Nicola Cospito
per il Movimento Nazional Popolare

Comunicato
Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua condanna
totale nei confronti di una finanziaria che tartassa i
cittadini obbligandoli a pagare una crisi dovuta soprattutto
alla rapacità della classe politica e alla incapacità di
quella industriale.
Non si cura l'economia con le tasse o con i tagli allo Stato
Sociale, ma investendo nei servizi, nel settore pubblico,
nella tecnologia, diventando produttivi e competitivi. Tutto
ciò che la classe dirigente liberaldemocratica e liberista
non è in grado di fare.
Un'economia malata si può curare anche con un periodo di
sano protezionismo finalizzato a rilanciare la domanda
interna, con l'abbattimento dei prezzi delle abitazioni che
assorbono tutto il risparmio dei cittadini a favore di pochi
pescecani immobiliaristi e palazzinari e che danneggiano
altri importanti settori del commercio e della produzione,
con una sensata e ragionata politica dei prezzi
ridimensionando i costi di tutti i prodotti sul mercato,
premessa per riavviare il circuito produttivo e lavorativo.
Ciò nonostante il Movimento Nazional Popolare non scenderà
in piazza con i partiti della CdL ugualmente responsabili
del disastro del nostro paese da loro saccheggiato fino a
ieri.
Il Movimento Nazional Popolare prende ancora una volta le
distanze da coloro che, gettata la maschera, saliranno sul
palco dei pescecani liberalcapitalisti che si riuniranno il
2 dicembre prossimo a piazza San Giovanni a Roma. Costoro,
utili idioti e mercenari del centro-destra, nulla hanno a
che fare con lo schieramento nazional popolare che continua
invece la sua battaglia per lo Stato Sociale, la Giustizia
Distributiva e l'Alternativa Globale al sistema dell'usura e
dell'arroganza.
Avanti con la lotta nazionalpopolare !!!
Il Movimento Nazional Popolare

Evviva!
Con una grande prova di compattezza e fermezza,
l'opposizione della Casa delle Libertà ha battuto al Senato
il Decreto legge n. 261/2006 che prevedeva interventi
urgenti per la «riduzione del disagio abitativo in favore
di particolari categorie sociali» e, «oltre alla
proroga degli sfratti, l'avvio di un programma di edilizia
agevolata».
In particolare il Decreto prevedeva il blocco degli sfratti
per le famiglie con un reddito inferiore ai 27mila euro e
con figli a carico o persone con un serio handicap o al cui
interno vivano malati terminali oppure ultra-settantenni.
Il Decreto era atteso con ansia da circa 600.000
cittadini italiani di Serie "B".
Grande l'esultanza della Casa delle Libertà che ha
dichiarato: «Ciò dimostra che in Senato il governo Prodi non
ha la maggioranza»!
Un brutto inglesismo definisce il concetto di ostruzionismo
parlamentare con il nome «filibustering».
A noi gli inglesismi non piacciono, ma stavolta concordiamo
pienamente nel fatto che quello applicato dalla Casa delle
Libertà non è l'ostruzionismo, pulito e corretto, applicato
tante volte dal vecchio MSI, su temi squisitamente politici
e che non danneggiavano i cittadini, né quelli di serie A né
quelli di serie B.
Il centro-destra fa solo «filibustering», perché sono dei
filibustieri della politica, al servizio di lobby corrotte e
affaristiche che li hanno beneficiati mandandoli in
Parlamento, lobby alle quali devono ubbidienza e fedeltà.
Aspettiamo adesso con ansia che i sostenitori
«dell'emergenza abitativa», gli implacabili avversari di chi
«nega il diritto alla casa», i nemici delle «speculazioni
edilizie» e i propugnatori del «mutuo sociale», scendano in
piazza a contestare duramente i paladini della Casa delle
Libertà.
Per quanto ci riguarda, ci sentiamo sempre più orgogliosi di
non essere scesi a patti e di non esserci alleati con queste
lobby e ci convinciamo ogni giorno di più della giustezza di
una frase di uno dei principali esponenti del nostro
Laboratorio Politico per un Movimento di Liberazione
Nazionale: «La Destra sociale non esiste, perchè quando
diventa sociale non è più Destra»!
La Federazione del Movimento Nazionalpopolare
del Verbano-Cusio-Ossola
Comunicato del
Laboratorio Politico
Dopo il primo, svoltosi a Isola Farnese il 2 giugno scorso,
ha avuto luogo questa mattina a Roma il secondo incontro dei
rappresentanti delle organizzazioni promotrici del
Laboratorio Politico per un movimento di liberazione
nazionale. Da segnalare innanzi tutto una nuova
significativa adesione, quella del gruppo di M.I.N.E.R.V.E.,
rappresentato dal Dott. Andrea Wolff e dalla signora Dea
Buccilli.
L'incontro, molto partecipato, ha voluto mettere a fuoco e
indicare le varie fasi del progetto che si propone innanzi
tutto l'elaborazione e la messa a punto di contenuti, metodi
e finalità di un'azione politica totalmente rinnovata e
volta alla conquista della società civile.
I partecipanti
a) ribadita la linea di opposizione ideologica e politica al
sistema liberale e liberista in tutte le sue componenti di
destra, sinistra e centro
b) stigmatizzati i danni procurati dal turbocapitalismo
comunque ormai in crisi e dalla distruzione dello Stato
Sociale
c) riaffermata la totale diversità del Laboratorio dalla
cosiddetta area rifluita nel centrodestra neocons e
berlusconiano e con la quale i rapporti sono ormai e per
sempre definitivamente chiusi
nel proseguire l'azione di studio e di preparazione, hanno
deciso di affiancare al laboratorio politico centrale di
stanza nella capitale, laboratori politici periferici
organizzati su base regionale. Contemporaneamente, mentre il
settore giovanile, già attivo, ha cominciato a muoversi
nell'ambito universitario, è stata decisa la costituzione di
commissioni di lavoro che sosterranno il laboratorio nella
sua azione programmatica e organizzativa.
Tra le prossime scadenze il Laboratorio politico prevede una
riunione ai primi di dicembre con i rappresentanti di altri
organismi impegnati nelle attività di analisi geopolitica,
di smascheramento dei poteri forti e dello strapotere
finanziario, in vista della realizzazione di nuove e
proficue sinergie.
Seguiranno altri comunicati.
Il Laboratorio Politico
Roma, 22 ottobre 2006

Movimento Nazional Popolare
Ufficio Scuola
Roma
Telefax.06/35344399
Il Movimento Nazional Popolare manifesta la sua
preoccupazione e il suo sdegno per i tagli alla scuola
annunciati, nonostante le smentite di rito, nella prossima
finanziaria.
Come più volte da noi denunciato il centro-sinistra come già
il centro-destra mostra la propria ottusità nel perseguire
una politica gretta e incapace di comprendere che investire
nella scuola vuol dire investire nel futuro.
I tagli annunciati e i mancati finanziamenti verranno ad
aggravare ulteriormente una situazione già precaria e ai
limiti del collasso come ben sa chi nella scuola vive e
lavora: edilizia scolastica insufficiente, aule fatiscenti,
assenza di laboratori e di palestre adeguate, docenti
malpagati e demotivati, riforme improvvisate a costo zero e
provvedimenti approssimativi e confusi, ecco alcuni dei
problemi che assillano da anni la scuola italiana in mano a
classi dirigenti fatte di inetti e incompetenti.
Il Movimento Nazional Popolare sottolinea l'importanza della
scuola nella vita di una nazione che vuole guardare al
futuro e auspica la nascita di un movimento di lotta tra gli
studenti e gli insegnanti che sappia costringere il governo
Prodi a stanziare le risorse necessarie e indispensabili al
buon funzionamento dell'istituzione scolastica.
Movimento Nazional Popolare
Ufficio Scuola

Comunicato
Stampa
Organizzata dalla rivista "Orientamenti" si è svolta ieri a
Roma la presentazione dell'ultimo libro di Rutilio Sermonti,
"Omaggio alla RSI", edito dalla casa editrice Controcorrente
In una sala, occupata in ogni ordine di posti, Rutilio
Sermonti, introdotto da Nicola Cospito, direttore della
rivista, ha illustrato in maniera chiara ed efficace la
validità della RSI come continuazione dell'opera
riformatrice e rivoluzionaria del Fascismo, soffermandosi in
particolare sulla socializzazione delle imprese, fiore
all'occhiello di una politica sociale avanzata, finalizzata
a rendere i lavoratori coproprietari delle aziende e
determinanti nelle scelte di produzione.
Sermonti, nel ricordare gli innumerevoli episodi di eroismo
di quanti accorsero a combattere per l'onore d'Italia, dopo
aver parlato dei rapporti tra i tedeschi e le autorità
fasciste, ha ribadito il suo rifiuto non solo della retorica
resistenzialista, ma anche della categoria della guerra
civile. Se infatti guerre civili furono nella storia quelle
tra Mario e Silla, tra i guelfi e i ghibellini, questo
concetto non è applicabile al periodo della RSI perchè se i
fascisti repubblicani rappresentavano uno Stato
giuridicamente, politicamente e militarmente organizzato,
dall'altra parte vi erano esigue e sparute bande irregolari
che mai portarono avanti un'azione di reale combattimento
quanto solo agguati e imboscate.
L'intervento di Sermonti è stato seguito da un vivace e
interessante dibattito nel quale sono intervenuti, tra gli
altri,l'ing. Celsio Ascenzi dell'ANCIS, il prof. Ernesto
Roli, il prof. Paolo Signorelli di "Giustizia Giusta",
Sergio Bonifazi, il sindacalista d'Agostino, l'avv. Umberto
De Cesare.
Il volume del costo di € 10 può essere richiesto scrivendo
alla redazione di "Orientamenti" all'indirizzo
nicola.cospito@libero.it
e facendo un versamento sul cc postale n. 56411630

Comunicato
Stampa
La conferenza di Roma di ieri, 26 luglio, sul Libano e
sull'aggressione israeliana si è rivelata nei fatti
assolutamente fallimentare e ha dimostrato l'inconsistenza e
i limiti della politica estera italiana ed europea. Da un
lato il ministro degli esteri D'Alema ha mostrato tutta la
sua mediocrità facendosi trattare come un pivellino (agli
osservatori non è sfuggito il velo di amarezza nella
dichiarazione finale) da Condoleza Rice, ministro degli
esteri e portavoce dell'amministrazione gangsteristica di
Bush e dall'altro l'Europa non ha saputo esprimere una
posizione unitaria, forte e condizionante nei confronti dei
falchi della guerra americani e israeliani. Al di là infatti
di una dichiarazione di intenti non si è andati e se la Rice
ha posto il veto su un immediato cessate il fuoco, richiesto
dalla Francia - l'unica nazione, le va riconosciuto, che ha
tentato di fermare la macchina della morte israeliana,
l'esercito di Tel Aviv ha simultaneamente fatto sapere che
l'offensiva militare durerà per settimane. Così in Libano si
continua a morire sotto le bombe ebraiche e a poco
serviranno le ipocrite iniziative del corridoio umanitario e
del sostegno economico a Beirut nel momento in cui la
capitale libanese ogni giorno, al pari di quanto accaduto a
Bagdad, viene ridotta ad un cumulo di macerie.
Il Movimento Nazional Popolare esprime la sua solidarietà a
chi combatte per l'indipendenza della propria patria contro
l'aggressione ebraico-americana e stigmatizza la debolezza
del governo italiano. Ancora una volta appare chiaro a tutto
il mondo come i regimi liberaldemocratici europei non siano
in grado di affrancarsi dalla sudditanza agli USA e ad
Israele cui di fatto hanno riconosciuto il diritto di
uccidere. Il MNP rileva infine la faziosità dei giornalisti
dei notiziari nazionali televisivi e radiofonici che non
hanno perso occasione per offrire i propri servigi ai
terroristi della stella di David.
Movimento Nazional Popolare

Erich Priebke
Domanda di grazia al Presidente della Repubblica
Invitiamo tutti coloro che credono nella “giustizia” ad
inviare al Presidente della Repubblica Italiana un appello
affinché venga concessa la Grazia al carcerato più anziano
del mondo: il novantaquattrenne Erich Priebke.
La lettera che (onde evitare che si produca un effetto
contrario) non deve avere carattere di polemica politica,
opportunamente firmata può essere inviata al:
Presidente della Repubblica Italiana
Piazza del Quirinale,
00100 Roma
Associazione Uomo e Libertà:
uomoliberta@tiscali.it

70° anniversario
dell'«Alzamiento»
L'A.N.C.I.S. (Associazione Nazionale Combattenti Italiani in
Spagna) intende celebrare con particolare solennità,
quest'anno, il 70° anniversario dell'«Alzamiento» avvenuto
il 17 luglio 1936, al quale, allora, la Spagna, lo Spirito
dell'Europa e la Latinità nostra dovettero la salvezza.
Nei tempi che stiamo vivendo, così turbati da incertezze e
disorientamenti, si rende sempre più necessario riaffermare
ed onorare i Valori profondamente strutturanti che hanno
vivificato lo spirito delle Nazioni Latine ed Europee,
Valori della Tradizione che dovranno guidarne il domani.
Con tale intendimento, allo scopo di commemorare l'Evento
nell'aura delle memorie dei Nostri Caduti, si è scelto di
celebrare la Santa Messa di suffragio e Onori ai Caduti
nel Sacrario Militare della Chiesa dei Santissimi Sette
Santi Fondatori, a Roma, in Piazza Salerno, alle ore 11.00
antimeridiane di sabato 15 luglio 2006
Al termine della celebrazione, sarà offerto un rinfresco nel
locali attigui
ANCIS
Viale XXI aprile, 34 - 00162 Roma
tel. 06 86322594
fax 06 86386902
posta elettronica:
jhispanicus@yahoo.es

COMUNICATO
Roma 2 giugno 2006
Si è svolta oggi a Roma Isola Farnese l'annunciata riunione
nazionale delle forze antagoniste al sistema
liberaldemocratico che non si riconosco nel bipolarismo e
che nelle scorse elezioni politiche avevano fatto campagna
per l'astensione.
La riunione, alla quale hanno partecipato camerati venuti da
Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria,
Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e
Sicilia, è stata affollata e caratterizzata dalla presenza
di molti giovani.
Il dibattito, intenso e serrato, ha affrontato i principali
temi dell'attualità politica. I convenuti hanno ribadito nei
loro interventi la chiusura di ogni rapporto con le
dirigenze dei gruppi che si sono compromessi con il
berlusconismo rifluendo nel centro-destra e hanno
sottolineato la necessità di aprire una nuova fase di lotta
che dia vita ad una opposizione da un lato irriducibile
perchè fondata sulla irrinunciabile identità nazional
popolare, sui valori sociali e tradizionali e sulla visione
di uno Stato Organico, dall'altro propositiva perchè capace
di affrontare con proposte concrete e convincenti le
principali problematiche del paese.
Al termine della riunione, compiendo un passo concreto sulla
strada dell'unità, è stato stabilito all'unanimità di dare
vita ad un Laboratorio politico-culturale per la
formulazione del progetto alternativo da realizzare
attraverso un Movimento di Liberazione Nazionale.
Alla nascita di questo Laboratorio hanno aderito i seguenti
gruppi:
* Associazione "Camerati di Giorgio Pisanò"
* Associazione "Amici del Tricolore"
* Associazione Politico-Culturale di Impegno Sociale
* Comunità Romana di Socialismo Nazionale
* Circolo Culturale "Clemente Graziani" di Forlì
* Gruppo Continuità Ideale
* Movimento Lavoratori Italiani
* Movimento Nazional Popolare
* Movimento Nazional Sociale
Per le informazioni e le adesioni scrivere al seguente
indirizzo
laborpolitico@libero.it
o lasciare un messaggio sulla segreteria del n. 06/35344399.

COMUNICATO
STAMPA
Il 9/10 aprile
ASTENSIONE DAL VOTO
L'annunciato convegno promosso dal Movimento Nazional
Popolare e svoltosi oggi a Roma presso l'Hotel delle Muse ha
visto la partecipazione di numerosi e qualificati esponenti
di gruppi e comunità convenuti da diverse parti d'Italia.
Nel corso di un dibattito molto interessante e partecipato
che ha segnato una energica e definitiva presa di distanza
da quanti, alleandosi con la CdL, hanno scelto l'inserimento
nel sistema liberaldemocratico, entrando di fatto
nell'orbita dei sudditi della Casa Bianca, i convenuti, nel
ribadire una netta linea politica di opposizione alla
tirannia del pensiero unico e di totale alternativa alla
destra e alla sinistra che stanno portando il paese alla
catastrofe economica, morale e politica, si sono pronunciati
per l'astensione alle prossime elezioni politiche.
La scelta astensionista, condivisa da migliaia di militanti
in tutta Italia, è una scelta attiva e costituisce una dura
presa di posizione non solo contro coloro che si sono
prostituiti alla CdL, ma anche contro la legge elettorale
vigente che consolida lo strapotere delle segreterie dei
partiti e contro il bipolarismo che vorrebbe ingabbiare la
protesta popolare che cresce nel paese.
Già in molte città sono in diffusione manifesti e volantini
che invitano i cittadini a disertare le urne.
I rappresentanti dei gruppi convenuti, al termine della
riunione, si sono dati appuntamento a dopo le elezioni
politiche per procedere alla costituzione di una Federazione
di tutti i movimenti che non si sono compromessi nella
presente tornata elettorale, prima fase di una
collaborazione sempre più organica e organizzata che non
trascurerà di mostrare la dovuta attenzione ai nuovi
fermenti che si stanno manifestando anche fuori dalla nostra
tradizionale area apolitica.

Volantinaggio
Nella giornata di sabato 11 febbraio, giovani simpatizzanti
del Movimento Nazional Popolare hanno effettuato per le
strade centrali di Reggio Calabria un volantinaggio contro
la costruzione del ponte sullo stretto. Anche i cittadini
calabresi, come quelli siciliani, sono consapevoli che ben
di altre strutture ha bisogno il meridione d'Italia prima di
costose opere che avvantaggerebbero solo il mercato degli
appalti ben controllato dalla cosche mafiose.
Contro la
Destra e la Sinistra
avanti con il Movimento Nazional Popolare
avanti con il movimento di liberazione nazionale

Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma
Il 9
aprile 2006
ASTENSIONE DAL VOTO
Cari camerati,
La legge elettorale appena firmata da Ciampi è una legge
truffa che mira a cristallizzare le oligarchie del
partitismo bipolare. Il sistema maggioritario infatti non è
stato sostituito con una autentica legge proporzionale
capace di promuovere la partecipazione della popolazione,
bensì con un grosso pasticcio, studiato su misura da
Berlusconi e dai suoi accoliti per ridurre i termini della
disfatta più che annunciata. Le misure ad personam, uno dei
noti mali del centro-destra, sono state introdotte anche nel
nuovo sistema di voto: non solo gli iniqui sbarramenti al 2,
al 4, al 10% alla Camera, non solo il pesantissimo
sbarramento al Senato, ma anche la scelta delle candidature
dei "favoriti" da parte dei segretari e delle camarille dei
partiti, oltre l'impossibilità da parte degli elettori di
esprimere sulla scheda la preferenza e di mandare finalmente
a casa decine di parassiti e di assenteisti. Una legge,
insomma, che trasforma il già inadeguato meccanismo
elettorale in un grande imbroglio in cui verranno eletti gli
amici dei segretari e gli amici degli amici dei segretari.
Il popolo italiano, ancora una volta, verrà turlupinato.
Per questa ragione nel mese di marzo 2006, non appena
comincerà ufficialmente la campagna elettorale e verranno
pubblicate le liste elettorali con i vari inciuci e
tradimenti, il Movimento Nazional Popolare organizzerà a
Roma una grande manifestazione nazionale pubblica a favore
dell'astensione.
A chi tirerà fuori la solita storiella vetero-democristiana
in stile anni '60 che in tal modo favoriremo i comunisti,
varrà la pena di ricordare:
* che il comunismo è morto con la caduta del muro di Berlino
nel 1989;
* che oggi nemmeno la Cina è più comunista, vista la sua
politica di mercato;
* che il nemico principale nel mondo contemporaneo è
rappresentato dalla tirannia dei gangsters di Washington che
con la favola della guerra al terrorismo stanno mettendo a
soqquadro l'intero pianeta provocando centinaia di migliaia
di vittime;
* che Berlusconi e Fini sono i plenipotenziari di Bush in
Italia;
* che la politica del centrodestra sta americanizzando il
nostro paese imbastardendolo;
* che l' iperliberismo del centro-destra non è molto
dissimile da quello del centrosinistra;
* che la sconfitta del Polo ne provocherà la dissoluzione,
finendo per annientare il bipolarismo estraneo alla nostra
tradizione politica e ponendo fine agli equivoci di una
destra asservita alla finanza e ai poteri forti.
Proprio per questo chi sosterrà il Polo dimostrerà di essere
nemico degli interessi dell'Italia e dell'Europa e
contribuirà al rafforzamento del Partito Americano Italiano
noto come CdL.
I gruppi, le comunità militanti, i movimenti, le testate
giornalistiche, i singoli militanti del nostro mondo che
volessero aderire all'iniziativa di marzo e alla campagna
per il non-voto possono sin d'ora organizzare ovunque
comitati per l'astensione e inviare la propria adesione al
seguente indirizzo di posta elettronica:
collegiocostituente@libero.it.
Già nel mese di gennaio verranno fornite indicazioni più
precise sulle modalità della manifestazione.
Il Movimento Nazional Popolare
Direzione Nazionale - Roma
Telefax: 06/35344399

Solidarietà a Irving
Il Movimento Nazional
Popolare esprime piena solidarietà allo storico inglese
David Irving, ingiustamente arrestato oggi in Austria per
reati di opinione. Irving, autore di decine di opere e di
articoli, conferenziere di fama internazionale, studioso di
rango, è stato arrestato per le sue tesi negazioniste e
revisioniste, mentre si recava a tenere una lezione agli
studenti viennesi.
La persecuzione gravissima
di cui è oggetto mostra chiaramente come la libertà di
opinione tanto decantata dai soloni liberaldemocratici sia
soltanto un bluff e non valga comunque per chi dissente
dalle tesi ufficiali e dai soliti luoghi comuni utilizzati
per spegnere e omologare le intelligenze. La persecuzione
nei confronti di Irving dimostra altresì il panico nei
confronti del revisionismo che avanza e che comunque non
verrà fermato nè con le manette nè con la discriminazione
nei confronti di chi si batte per la verità storica.
L'arresto di Irving è di
stimolo a tutti coloro che si battono per la verità ad
intensificare la diffusione delle tesi negazioniste e
revisioniste in primo luogo nelle aule scolastiche e
universitarie.
Il Movimento Nazional
Popolare

No alla destra
invertebrata!
Il Movimento Nazional
Popolare esprime totale solidarietà al camerata prof. Paolo
Signorelli che non ha potuto condividere la deriva del FSN.
Il Movimento Nazional
Popolare ribadisce la sua opposizione militante a chi
stabilisce o anche solo tenta di stabilire intese con i
feudatari della Casa Bianca.
Il Movimento Nazional
Popolare auspica che nessuna energia militante vada
dispersa, ma che ci si organizzi in maniera fattiva e
intelligente per dare vita ad un Movimento capace di
chiamare a raccolta i camerati veri e di interpretare il
malcontento degli italiani stanchi di continuare a subire la
politica politicante delle bande di affaristi che stanno
dissanguando il nostro paese.
Il MNP

Ripartiamo
da Ostia
La Prima Mostra della Stampa e dell'Editoria
Antagonista a Ostia ha visto la partecipazione di tanti militanti venuti
da Roma ma anche da fuori e da lontano. Vogliamo ricordare Salvatore
Bocchieri dell'Associazione Amici del Tricolore di Milano, Adriano
Rebecchi di Verbania, Francesca Ricciardi di Genova, Maurizio Rossi e i
camerati di Firenze, Antonino Amato, direttore di Ciaoeuropa di
Agrigento, Alessandro Mezzano, editore de La Fiamma di Perugia.
Ringraziamo anche la delegazione del Front National che ha voluto
onorarci con la sua presenza.
La Mostra è stata un'occasione per uscire in piazza e portare tra la
gente le nostre idee. Con semplicità e determinazione. Ringraziamo in
proposito il responsabile del MNP Diego Balistreri e la Comunità
Militante Giovanile di Ostia, con alla testa Delio Andreoli, per
l'impegno profuso che ha consentito il superamento dei mille ostacoli
burocratici che qualche solerte funzionario del XIII Municipio non ha
esitato a crearci.
Ringraziamo per i loro interventi Rutilio Sermonti che ha presentato il
suo libro sugli indiani “Il Grande Spirito” e il suo ultimo studio
“Evoluzionismo, scienza o frode”, teso a smascherare uno dei principali
dogmi della contemporanea "cultura" materialista e scientista, Antonio
Pantano che ha parlato di Ezra Pound, Paolo Signorelli che ha toccato il
tema della Giustizia Giusta, l'Avv. Carlo Morganti e il suo Comitato
Abrogazionista, e così pure i giornalisti che hanno dato vita al
dibattito sull'importante ruolo svolto dalla stampa locale e gli
esponenti politici anche avversari, della Margherita, di Forza Italia e
lo stesso Presidente del Municipio Bordoni che insieme al nostro Adriano
Rebecchi e a Diego Balistreri hanno dato vita al dibattito sul sistema
elettorale e la partecipazione popolare alle consultazioni politiche.
Si è trattato, come dicevamo, di una prima uscita all'esterno di una
comunità umana che non vuole arrendersi perchè sa di avere ragioni da
vendere e di una sfida in un momento in cui, sarebbe sciocco negarlo, il
mondo nazional popolare, invece di unirsi nella battaglia contro il
sistema liberale e democratico, usuraio e capitalista, indugia in
atteggiamenti compromissori e babbei di difficile comprensione a chi
ancora sa usare il cervello. Questo infatti è il messaggio che girava
tra i camerati presenti. Come mai sia possibile da parte di taluni che
ancora si spacciano per camerati, scendere a patti con il nemico
liberale e antifascista, filoamericano e antieuropeo. Come mai si possa
ritenere da parte di taluni di proclamarsi antagonisti e offrirsi poi
contemporaneamente a stampella di un governo borghese e antipopolare,
distruttore dello Stato Sociale, frantumatore dell'Italia e della sua
identità e destinato ad una sonora batosta politica ben meritata e
guadagnata, come è quello del cavaliere di Arcore.
La Mostra è stata dunque anche occasione per un' attenta analisi
politica della situazione dei "nostri" gruppi alla vigilia dei prossimi
importanti appuntamenti politici. Unanime è apparsa la convinzione che
nessun appoggio in nessuna forma e in alcun modo verrà dato a chi
dovesse fare accordi con il Polo anche nel più piccolo e sperduto paese
d'Italia. Infatti solo dopo un accurato "setaccio" sarà possibile
ricostruire una forza politica credibile capace di presentarsi alla
pubblica opinione come alternativa alla destra e alla sinistra.
Non è questione di tempi più o meno lunghi quanto di mettersi in cammino
nella giusta direzione.
Nel corso dell'incontro è stato poi messo a punto il progetto mirante a
rafforzare la Federazione della Stampa Antagonista e già nelle prossime
settimane verrà presentata alla nostra comunità umana una iniziativa
editoriale vivificata dallo spirito unitario e tesa a fare da raccordo
informativo e formativo tra quanti vogliono continuare a combattere la
buona battaglia senza morire questuanti berlusconiani o sbandati e
disorientati "radicali di destra".
Nicola Cospito
Roma 4 ottobre 2005

Prima Mostra della Stampa
Antagonista
Ostia 30 settembre/2
ottobre 2005
Sono disponibili due
DVD con i seguenti interventi
PRIMO DVD
Nicola Cospito:
Perchè una Federazione della Stampa Antagonista
Rutilio Sermonti:
Evoluzionismo: Scienza o frode ?
Rutilio Sermonti:
Il Grande Spirito. Lo sterminio dei pellerossa
Secondo DVD
Antonio Pantano:
Ezra Pound: Un poeta contro la democrazia usuraia
Sonia Michelacci,
Maurizio Rossi: Il Comunismo gerarchico
Avv. Carlo Morganti:
Aboliamo la dodicesima disposizione transitoria e
finale
Paolo Signorelli:
Per una Giustizia Giusta

PERCHÈ UNA FEDERAZIONE DELLA STAMPA ANTAGONISTA?
Essenzialmente, i motivi che giustificano una federazione della stampa antagonista (ed io aggiungerei Nazionalpopolare) sono l’esistenza di una vasta platea di camerati che sono potenziali militanti della causa, ma che si trovano dispersi, scoordinati, confusi e demotivati a causa delle indegne politiche condotte prima da Pino Rauti che per anni ci ha illusi abbindolati e traditi, e poi, recentemente, da quelle dei vari ducetti in sedicesima che, oltre a non essere stati capaci di organizzare in modo efficace un vasto ed entusiasta materiale umano potenzialmente disponibile, non hanno saputo finora dare né una impostazione politica coerente con i nostri ideali ed il nostro passato, né una collocazione definita nel panorama politico generale, ma si sono sempre limitati a gestire i vari movimenti di area con l’unico obiettivo del tornaconto personale, fosse pure di ambizioni, senza considerare quanto la loro ondivaga ambiguità potesse nuocere in termini di immagine e di consensi e quindi, mi permetto di dire, anche in modo abbastanza stupido, anche se motivato e sorretto dalla “speranziella”, assolutamente improbabile, di un seggio a Roma o a Bruxelles!
Premesso che la nostra area Nazionalpopolare, stante l’attuale impostazione generale della politica, può riuscire ad essere incisiva solo se sarà possibile riunire tutte le forze, mentre disunita NON VA DA NESSUNA PARTE, e visto che sinora TUTTI i tentativi di accordare tra di loro i vari capi dei vari partitini sono abortiti miseramente scontrandosi con i veti incrociati e le pretese che nascevano soprattutto da una grande carenza di quella carica che riesce a dare priorità agli obiettivi ideali rispetto alle ambizioni ed agli interessi personali, risulta evidente che non potendo contare sui vari ducetti, possiamo solo sperare di provocare e realizzare l’unità partendo dal basso: dai militanti.
Perché tutti noi possiamo dire, per esperienza diretta e quotidiana dei contatti con i semplici camerati, che c’è in giro una grande voglia di unificazione, per contare, per continuare a sognare, per riuscire a fare politica anziché solamente a parlarne, ad essere protagonisti anziché semplici spettatori..!
Per poter riuscire a contattare, coordinare, informare, stimolare, i camerati, delusi, ma non vinti, è necessaria una adeguata cassa di risonanza che li raggiunga capillarmente, univocamente ed in tutte le forme, da quella cartacea a quella, oggi di uso universale che si appoggia ad INTERNET.
Già esistono molte iniziative di stampa Nazionalpopolare (giornali, riviste, bollettini, ecc.) che, nate da iniziative personali, raggiungono gruppi di camerati, ma appunto, non li raggiungono tutti e quindi gli effetti della loro azione sono ridotti, dispersi e spesso modesti.
Riunire in una confederazione tutte le testate o perlomeno le principali, sarà il primo, importante passo per arrivare ad un’unica voce che parli a tutti i camerati in modo univoco ed a livello Nazionale!
Questo obiettivo é l’unica giustificazione della nascita e dello sviluppo della confederazione che, in assenza di esso, non sarà altro che un’ennesima, sterile iniziativa di anime belle che non porterà, come è già successo altre volte, a nessun risultato concreto per quanto riguarda la capacità effettiva del Movimento Nazionalpopolare di incidere in modo significativo sulla politica Nazionale.
È chiaro quindi che questa confederazione NON DOVRÀ ESSERE UN PUNTO D’ARRIVO, ma bensì di partenza per un percorso che ci dovrà portare ben oltre (io fantastico di una nostra radio e di una nostra TV).
Dovremo lavorare e programmare per unire le nostre forze e diventare un’unica voce autorevole, funzionale ed efficace, capace di raggiungere tutti i camerati facendo da amplificatore delle istanze, dei progetti politici e delle proposte e capace di diventare lo strumento di comunicazione politica di una nuova dirigenza Nazionalpopolare che speriamo nascerà come concreta conseguenza di questa azione di aggregazione e di compattamento dell’area.
Sarebbe oltretutto ridicolo volere riunire l’area Nazionalpopolare se non siamo capaci neppure di riunire quattro giornaletti ed una rivista..
Nostro ambizioso modello potrebbe essere quello che fu il “Popolo d’Italia” negli anni ’20.
Dovremo, dopo aver raggiunto i camerati dispersi, inventarci il modo di raggiungere quella platea molto più vasta dei Cittadini che sono stufi di questa altalena di poli mafiosi che periodicamente cambiano solo le targhe e le insegne, ma non il modo indegno di governare, che non sanno condurre il Paese né sanno dare le risposte che la gente attende, ma badano solo ad impinguarsi, a corrompere ed a farsi corrompere.
Sono tutti quei moltissimi Cittadini che, nauseati dalla politica che gestisce il potere in Italia, si sono allontanati dalle urne per la semplice convinzione che entrambi gli schieramenti in campo sono composti da mascalzoni che non hanno le risposte giuste alle domande più vere e concrete, ma che sarebbero ben felici di ritornare alla politica se trovassero una casa in cui si respiri aria nuova, pulita ed in cui circolino idee che diano speranze e non solo interessi che danno nausea.
Per farlo abbiamo bisogno di un aiuto militante serio e costante, che sia l’impegno da persone serie, motivate ed entusiaste e disposte a lavorare per la causa!
Ci servirà fare ricerche e raccogliere notizie, scrivere articoli, migliorare la grafica, promuovere la diffusione delle testate o, meglio, della testata risultante dalla collaborazione che la federazione della stampa antagonista produrrà.
Ci servirà rastrellare le risorse economiche necessarie andando a sensibilizzare quei camerati che si possono permettere di finanziarci.
Ci serviranno molte cose e si vedrà, nella pratica, dalle adesioni fattive al progetto e dal grado di collaborazione che riusciremo ad organizzare, quanto il dichiararsi camerati sia sterile velleitarismo oppure concreto sentire..!
Sarà anche il pretesto e l’occasione di impostare un’azione comune che coinvolga tutti e che avrà di per se un effetto di compattamento e di ritorno alla matrice originale, se è vero, come è vero, che “Fascismo è azione che precede il pensiero”..!
E di azione reale, concreta e quotidiana della militanza, nelle piazze, nei consigli comunali, nelle assemblee sui giornali, fatta più di proposte precise che non di contestazioni, avrà bisogno il movimento se vorrà riuscire ad avere una penetrazione significativa tra la gente e conquistare le simpatie ed il consenso dei Cittadini.
Non bastano più le generiche affermazioni di dichiararsi Camerati; occorre, come disse Pavolini dopo l’otto Settembre, “indossare ancora la vecchia camicia nera, uniforme di milizia” e non nella forma di quell’esibizionismo mitomane e tutto superficiale che ci è capitato talvolta di vedere a Predappio, ma soprattutto nell’anima, sentendoci uniti, solidali e tesi ad un unico ideale che ci illumina dal passato e che ci ispira per il futuro.
Se non altro, ricordiamoci che il Fascio, con le sue verghe riunite e legate tra loro e con l’ascia che svetta al centro rappresenta appunto l’immagine di come, l’unione di più forze, anche diverse, aggregate ed amalgamate tra di loro, riescono ad esprimere una potenza superiore alla somma delle singole forze che lo compongono..!
Camerati, dateci il vostro appoggio ed il vostro aiuto e con ciò aiuterete anche voi stessi perché con ciò darete sostanza e concretezza al sogno che vi ha spinto, in tutti questi anni, in mezzo a derisione, pericoli, delusioni e rabbia a rimanere caparbiamente attaccati ai vostri ideali come ad un traguardo difficile e magnifico!
In alto i cuori..!
Alessandro Mezzano
Direttore del bollettino “La Fiamma”

MOVIMENTO NAZIONALPOPOLARE
Collegio Unità per la Costituente dell’Area
Federazione del VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Via Baiettini, 2 – 28921 VERBANIA
Tel. 0323.502973 fax.0323.505102
“ 347.0344400 e-mail:
altofiamma@katamail.com
Verbania, 28/09/05
Comunicato stampa
Sabato 24 settembre 2005, l’A.N.F.C.D.RSI ed il M.N.P. del
Verbano-Cusio-Ossola hanno ricordato con due semplici
cerimonie i Caduti civili e militari dei tragici
bombardamenti sul Lago Maggiore del settembre 1944 ad opera
di aerei anglo-americani.
Abbiamo ricordato le decine di civili morti sul battello
“Genova”, mitragliato e affondato davanti a Baveno, i dieci
militi del Btg.”M” Venezia Giulia ed i tredici civili morti
sul battello “Milano”, mitragliato e affondato davanti a
Villa Taranto a Pallanza e gli undici civili verbanesi morti
per la bomba sganciata sul fabbricato rurale detto “Il
Cassinone” a Intra.
Li abbiamo ricordati con la tradizionale assenza di tutte le
Autorità Civili, Militari e Istituzionali e di tutte le
Associazioni Combattentistiche e d’Arma della nostra
Provincia, seppure tutte, come sempre, regolarmente invitate
per tempo.
Totale silenzio anche da parte del Capo dello Stato al
quale, con raccomandata a.r. del 7 luglio 2005 (n.
09951785497-9), regolarmente recapitata all’ufficio postale
del Quirinale come confermato dal numero verde di Poste Spa,
avevamo chiesto un segno di pacificazione e di doveroso
rispetto per i Caduti, quasi tutti civili, dei tragici
attacchi sul Lago Maggiore.
Prendiamo quindi atto che al di là delle rituali parole di
concordia e pacificazione, la realtà è quella di una
perdurante discriminazione che divide anche i Morti, quelli
di serie “A” da commemorare e magari insignire di medaglia
d’oro e quelli di serie “B” da ignorare perché sono morti
dalla parte sbagliata o per fuoco “alleato”.
A nome di Tutti i Caduti e dei loro familiari e commilitoni,
ringraziamo quindi Tutte le Autorità ed il Capo dello Stato
per questa lezione di faziosità civica e storico-politica.
Il Delegato Provinciale dell’A.N.F.C.D.RSI
e Segretario Provinciale del MNP del VCO
Adriano Rebecchi

Dimissioni!!!
L'agonia di questo governo
affarista è già durata troppo!
Il nuovo modo di governare e
il bipolarismo hanno già fatto troppi danni all'Italia.
Ci avevano promesso più
stabilità, meno partiti, più moralizzazione.
La stabilità si è
trasformata in paralisi, i partiti si sono moltiplicati, la
moralizzazione non esiste ed infatti sono centinaia i
parlamentari, amministratori e politici inquisiti o sotto
processo per abuso d'ufficio, truffa, riciclaggio,
corruzione, concussione, turbativa di appalti, speculazioni,
aggiotaggio, narcotraffico, contrabbando, violenza, mafia e
camorra.
L'economia è in crisi, il
lavoro è sempre più precario e insicuro, la scuola, la
sanità, i trasporti, la giustizia, non funzionano e le poche
riforme in corso sono tali da aggravare e non da risolvere i
loro problemi.
Le uniche leggi approvate
subito, di corsa, a tambur battente, sono quelle che
facevano comodo al governo, ai suoi amici e agli amici degli
amici.
Ruffiani, voltagabbana,
intrallazzatori, trasformisti, sono le categorie affermatesi
nell'epoca del «nuovo modo di governare».
È ora di farla finita, senza
paure, senza rimpianti, senza remore, è ora che Berlusconi,
Fini, Bossi e la loro "corte dei miracoli" vadano tutti a
casa, definitivamente!
DIMISSIONI! DIMISSIONI! DIMISSIONI!
Sgombrato il campo dagli
equivoci, il sistema antifascista tornerà ad essere nudo,
come dimostrò di esserlo all'inizio di Tangentopoli e chiusa
la parentesi del suo vergognoso riciclaggio grazie al
trasformismo del maggioritario e del bipolarismo, si tornerà
alla politica vera e la risposta ad un sistema marcio,
corrotto ed in crisi, non può che essere, deve essere,
sarà l'alternativa al sistema, la NOSTRA alternativa!
Adriano
Rebecchi
Segretario Provinciale del
MNP del Verbano-Cusio-Ossola
Editore e Direttore de "La Vedetta"

La politica degli stracci:
Alessandra Mussolini verso il suicidio politico
Con le trattative ormai
palesi avviate con Silvio Berlusconi e con la CdL -vedi le
dichiarazioni alla stampa di questi giorni- riportate con
orgoglio sul suo sito di Azione Sociale, Alessandra
Mussolini si pone nuovamente e questa volta definitivamente
fuori da ogni prospettiva di collaborazione con l'area
nazional popolare. Alessandra Mussolini che deve comunque
alla buona fede di tanti camerati la sua elezione al
Parlamento Europeo, accelera la sua marcia verso il suicidio
politico.
Con i suoi abboccamenti con
Silvio Berlusconi Alessandra Mussolini mostra tutta la sua
vacuità politica, ideologica e dottrinaria, l'assenza della
più semplice coscienza storica oltre che di una profonda
percezione dei «tempi della politica». Incapace di elaborare
un progetto politico alternativo finalizzato alla
costruzione del Terzo Polo antagonista alla destra e alla
sinistra, preferisce trattare con i sudditi degli americani,
con i «camerieri» della finanza nazionale e internazionale,
con i saccheggiatori del nostro paese, con coloro che hanno
impoverito gli italiani e che con l'avventura irachena hanno
esposto le popolazioni delle nostre città agli attentati e
alle vendette arabe. Preferisce trattare con i politicanti
della peggiore specie e si dice pronta anche ad accettare la
Padania «purchè resti in Italia ...». Anche il
prezzo che si sta patteggiando è già noto: dai
cinque ai dieci collegi, «cinque buoni e cinque
cattivi». ILLUSA !
Anche i più sprovveduti
osservatori politici vedono con assoluta chiarezza come
Berlusconi e i suoi accoliti vadano incontro alle politiche
del 2006 non ad una semplice sconfitta quanto ad una
disfatta di portata epocale che spedirà a casa e obbligherà
a tornare a studiare e lavorare tanti parassiti che hanno
costruito fino ad ora la loro fortuna individuale e
personale ai danni dell'intera collettività nazionale.
Mentre tanti esponenti della
CdL già lottano all'ultimo sangue per assicurarsi i pochi
collegi uninominali sicuri, Alessandra Mussolini crede che
si sacrificheranno per Lei... perchè tanto c'è San Silvio
che la protegge...
È proprio all'ultima
spiaggia. E si tratta comunque di un bluff.
Si tratta infatti di un film
che abbiamo già visto. Protagonista ne fu Roberto Bigliardo
che tentò nel 2000 di accreditarsi come leader di una
formazione inesistente per ottenere
qualche posto nelle liste delle regionali di allora. Abbiamo
visto com'è andata a finire. A Bigliardo non restò che
entrare in AN e oggi è un Signor Nessuno della politica. Lo
stesso sta facendo Alessandra Mussolini. Tutti infatti sanno
che Azione Sociale conta quattro gatti e che Alternativa
Sociale si è dissolta dopo le scorse regionali.
Morale e conclusione:
* Cosa porterà Alessandra
Mussolini a Berlusconi in termini di voti? Nulla.
* Cosa darà Berlusconi ad
Alessandra Mussolini:
1 collegio e solo per lei: con ogni probabilità quello di
Ischia. e comunque nessuno della Lombardia, del Veneto o
della Sicilia
* Come andrà a finire? La
CdL perderà e di brutto. A. Mussolini finirà il suo mandato
di parlamentare europea nel 2009 e poi tornerà a casa.
Una cosa è certa: A.
Mussolini non potrà contare sui fascisti, quelli veri. Nè
ora, nè mai più.
Nicola Cospito
Per il
Movimento Nazional Popolare

Comunicato del MNP sulla strage di Bologna
Bologna 2 agosto 1980 - 2 agosto 2005
A
venticinque anni dalla strage alla stazione di Bologna (2
agosto 1980) nella quale trovarono la morte 85 persone, la
verità è ancora tutta da appurare. Illazioni, depistaggi,
processi indiziari, di tutto e di più è stato messo in atto
per occultare e confondere, per nascondere e proteggere i
veri responsabili di tanta barbarie.
Ancora
nella stazione una lapide in ricordo delle vittime parla di
una strage fascista, ma è sempre meno la gente che crede che
siano stati i fascisti i veri responsabili dell'attentato.
In
questi anni invece è emersa sempre più forte la convinzione
di una stretta relazione tra la strage di Bologna e
l'abbattimento dell'aereo a Ustica quaranta giorni prima.
Fatti da attribuire con ogni probabilità ad una guerra di
spie con sequenze di vendette e "avvertimenti".
E del
resto come per Ustica, anche per Bologna, le indagini si
sono arenate. Con una differenza. Per la strage di Bologna
si è trovato un capro espiatorio per sostanziare le manovre
depistanti e per "chiudere il capitolo". Il capro espiatorio
in questione è Luigi Ciavardini, all'epoca poco più che
diciassettenne, accusato e condannato ingiustamente. La sua
militanza nei NAR, per la quale Ciavardini ha lungamente
pagato, non può essere motivo di una strage le cui modalità
richiamano logiche molto più complesse e comunque estranee
allo spontaneismo armato che pure travagliò
l'area nazionalpopolare all'epoca così duramente colpita ed
esasperata dai continui attacchi contro le sue sezioni e
i suoi militanti. Con la condanna di Ciavardini si è
inteso emarginare e criminalizzare un'intera parte politica,
rea di non essere riconducibile alle logiche del partitismo
del sistema liberaldemocratico e comunque più facile come
mostro da sbattere in prima pagina.
Per
tali ragioni il
Movimento Nazional Popolare
-
esprime piena solidarietà a Luigi Ciavardini condannato
innocente sulla base di un processo inconsistente tanto
nelle prove quanto nella nella ricostruzione dei fatti
-
rigetta con sdegno ogni tentativo di attribuire all'area
nazionalpopolare un crimine così infamante
-
chiede che vengano aperti gli archivi e svelati tutti i
segreti che impediscono l'accertamento della verità
Nicola Cospito per
Il
Movimento Nazional Popolare - Collegio Unità per la
Costituente
Direzione Nazionale - Roma
tel.
06/35344399
339/3547515

Comunicato stampa
Via dall'Iraq e
subito!!!
Il MNP condanna senza mezzi termini l'attentato di Londra che è costato
la vita a tanti cittadini inermi e tanto dolore alle loro
famiglie.
Il MNP condanna altresì quei
governi europei che hanno messo a rischio la vita dei loro
cittadini per assecondare i folli disegni di Geoge W. Bush
che con i suoi capricci e con la sua guerra illegale in Iraq
ha destabilizzato tutto il Medioriente e ora sta
destabilizzando l'Europa.
Bisogna dire basta in
maniera energica alla spirale dell'odio innescata
dall'aggressione all'Iraq, dall'occupazione militare del
paese, dall'umiliazione di una popolazione che dal 19 marzo
2003 ha subito tanti lutti e ha visto le proprie città rase
al suolo dai bombardamenti
anglo-americani.
Non è più tempo di parole ma
di fatti concreti. Non possiamo aspettare inerti di «essere
i prossimi».
Il MNP sa di interpretare i
sentimenti della stragrande maggioranza degli italiani nel
chiedere non un «ritiro
graduale» e scadenzato delle nostre truppe,
cosa che di fronte ai pericoli reali che corrono le
popolazioni delle nostre città appare insufficiente quanto
ipocrita, ma il RITIRO
TOTALE E IMMEDIATO DEI REPARTI ITALIANI DA NASSIRYA, DALL'IRAQ
e DALL'AFGHANISTAN.
Non si tratta di una fuga ma
della dissociazione da conflitti che gli italiani non hanno
mai voluto e che hanno danneggiato in modo gravissimo gli
interessi, l'immagine, la sicurezza stessa del nostro paese.
Se l'Italia vuole davvero
compiere una missione umanitaria imponga ad Israele la
presenza di osservatori internazionali in Palestina e nei
territori occupati.
MNP -
Direzione Nazionale
Roma
Tel. 06/35344399
339/3547515

Il MNP in merito
alla risoluzione di Azione Sociale
La risoluzione approvata dalla direzione di Azione
Sociale nella sua ultima riunione, propone nella
sostanza un riallineamento di Alternativa Sociale nei
ranghi della CdL e pertanto non è assolutamente
condivisa dal MNP/Collegio Unità per la Costituente.
Nemmeno se Alternativa Sociale propone l'allargamento ad
altre forze dell'area.
Dobbiamo ricordare a tutti infatti che la causa prima e
principale della frantumazione dell'area nazional
popolare è stata proprio la linea politica del
riallineamento voluta da Pino Rauti. Non ha quindi per
noi senso perseverare nell'errore.
La questione delle ineluttabili alleanze con il Polo
causa le leggi elettorali che penalizzano le minoranze
non ci convince. Una forza politica, anche minoritaria,
se bene organizzata e dotata di una chiara
consapevolezza degli obiettivi, può comunque esercitare
non una semplice testimonianza ma al contrario una
funzione di fastidio anche pesante che può arrivare a
costringere le forze politiche a rivedere i regolamenti
elettorali. Ricordiamo a in questo senso quanto da noi
realizzato con la Fiamma Tricolore nelle elezioni
politiche del 1996 quando fummo determinanti nella
sconfitta del Polo al quale togliemmo 66 seggi.
Per noi il problema resta quello dell'esistenza di uno
spazio politico di opposizione che esiste e che va
occupato. Condizione primaria per una formazione
politica che voglia raggiungere questo obiettivo è la
assunzione di una precisa fisionomia che sappia
distinguerla dai partiti e dagli scellerati politicanti
che stanno portando il paese alla catastrofe.
Oggi la questione che si pone a noi tutti è di evitare
la linea suicida dell'alleanza con il Polo e di lavorare
a un progetto politico, magari dai tempi lunghi ma dai
passi sicuri. I precedenti tentativi politici
finalizzati alla creazione di un partito nazional
popolare capace di rappresentare il disagio e le
preoccupazioni reali della gente sono stati solo
abbozzati ma mai effettuati con la determinazione
necessaria. È l'ora quindi per tutti quelli che non
vogliono morire da iloti al servizio di Berlusconi,
Fini, Casini, della massoneria ebraica e della Casa
Bianca, di rimboccarsi le maniche e sul serio.
Il MNP/Collegio Unità per la Costituente

È disponibile il
Manuale del
militante Nazional Popolare

Il manuale può essere ordinato
facendo un versamento di € 8
sul cc. postale n. 56411630
intestato al Movimento Nazional Popolare.
Per ordinazioni superiori alle cinque copie verrà effettuato lo
sconto del 50%.

Dichiarazione del Movimento Nazional Popolare
sulla Lista Storace
Roma, 3 settembre 2004
La nascita della
Lista Storace, in vista del prossimo turno di primavera delle
elezioni regionali, è solo un espediente del Polo per tentare di
racimolare qualche voto in più tra coloro che non hanno accettato
l'appiattimento del Partito di Fini e la sua ulteriore involuzione
antifascista seguita alle dichiarazioni nello scorso autunno del
vicepresidente del Consiglio in Israele. Questa manovra non cambia
le carte in tavola. La lista Storace non è concorrente del Polo ma
solo un abitino nuovo indossato dal Polo stesso, una riverniciatura
che non convince e non convincerà gli elettori più che delusi dalla
scellerata politica liberale e liberista del centro-destra.
Per quanto riguarda
l'area nazional popolare, difficilmente essa cadrà nelle trappole di
chi ha rinnegato la propria identità e la propria storia. Chi
infatti dovesse pensare di "colludere" con Storace e la Casa delle
Libertà, comunque travestiti e mascherati, si porrebbe
irreparabilmente fuori dalla lotta antagonista, lontano dai
militanti che non vogliono essere i vassalli di nessuno ma auspicano
la nascita di un Movimento Unitario di liberazione nazionale dal
liberismo di destra e di sinistra.
Movimento Nazional
Popolare
Direzione Nazionale

A
noi il seggio
Alessandra Mussolini
ha le idee chiare. Dopo aver conquistato un seggio a Bruxelles con il
partitino Alternativa sociale, intende fare pesare i suoi voti alle
prossime elezioni politiche. Con il suo 1,2 per cento, teorizza la
Mussolini, «nel '96 la Fiamma Tricolore fu determinante per far perdere
al Polo trenta seggi alla Camera e una decina al Senato. Anche stavolta,
molti collegi si decideranno per pochi voti. E noi schiereremo ovunque
nostri candidati. A meno che Berlusconi non accetti un patto di
desistenza in almeno una decina di collegi sicuri». (G.S.)
Questo quanto dichiarato da
Alessandra Mussolini a L'Espresso della settimana scorsa.
Dunque
AS ha accusato la Fiamma di desistenza con il Polo ma poi
segue la medesima strada. La rottura degli accordi con la Fiamma il
21 marzo scorso non fu dovuta, secondo quanto detto allora da
Alternativa Sociale, agli accordi del partito di Romagnoli con il
Polo in alcuni comuni/province? E allora??? La Mussolini dichiara
quel che le pare??? Certo, ma questo può accadere e accade quando un
Movimento è retto da una dirigenza autonominatasi, un movimento in
cui le regole le stabilisce una persona sola, senza averne
l'autorità e secondo i suoi comodi, quando la militanza viene
considerata -e anche, se necessario, lodata- solo quando è disposta
ad operare come massa di manovra per una linea politica che altri
hanno stabilito.
Ci
dispiace ma il film di Pino Rauti lo abbiamo già visto e di sicuro
non vorremmo ripassare per il botteghino unicamente perchè il
protagonista ha solo cambiato il nome.
Nicola Cospito
per il
MNP/Collegio Unità per la Costituente


Dichiarazione del
Movimento Nazional Popolare
I risultati elettorali che, almeno
ancora ufficiosamente, registrano la conquista a Strasburgo di un
seggio per la lista di Alternativa Sociale con l'1,2 % e di un
seggio per la Fiamma Tricolore con lo 0,7 %, segnano un successo
delle forze nazionalpopolari e antagoniste e sono motivo di
soddisfazione per noi tutti.
Di certo con una lista unitaria si sarebbe potuto fare di più e di
meglio perchè non tutte le energie che la nostra area aveva a
disposizione sono state spese come si deve. Va considerato poi
anche il dato delle elezioni amministrative dove sia la Fiamma che
AS erano presenti: emblematico a tale riguardo il dato delle
elezioni provinciali di Perugia dove AS ha conseguito l'1,4 e la
Fiamma Tricolore l'1,3 e, causa la divisione, è stata vanificata la
possibilità di fare scattare un consigliere, superando con uno
sforzo congiunto il previsto sbarramento del 3 %.
Sappiamo poi di tanti camerati che, delusi dalla rottura del
cartello elettorale a marzo, non sono andati a votare e comunque non
si sono impegnati in una efficace azione di propaganda e di
mobilitazione.
Ricordiamo a tutti che il prossimo anno in tutta Italia si voterà
per le elezioni regionali e che la legge elettorale impone il
superamento dello sbarramento del 3% per poter ottenere i seggi.
Tutti uniti questo risultato si può conseguire, divisi no.
Per tale ragione il Movimento Nazional Popolare
auspica da parte dei responsabili di tutte le formazioni in
campo uno sforzo costruttivo che riapra il dialogo unitario e dia
ali al progetto di creare una forza politica unica capace di
rappresentare al meglio le istanze di alternativa al sistema
liberaldemocratico in Italia e in Europa.
Il forte assenteismo elettorale registrato in tutti i paesi
dell'Unione Europea ha dimostrato chiaramente la sfiducia
dell'opinione pubblica del Vecchio Continente nei confronti
dell'Europa di Bruxelles e di Strasburgo, l'Europa delle banche e
dei burocrati, un'Europa acefala e incapace di giocare un ruolo
importante e decisivo sulla scena mondiale.
Anche per questo il MNP auspica che le due forze
politiche che invieranno a Strasburgo i propri rappresentanti,
avviino i giusti rapporti con le altre forze politiche europee
affini allo scopo di organizzare un unico gruppo parlamentare.
Che questo sia l'inizio della
riscossa che aspettiamo da tempo.
In alto i cuori !
Il
Movimento Nazional Popolare/Collegio Unità per la Costituente
Ultimo Appello
all'Unità
Le
scadenze per la presentazione del contrassegno e delle liste sono ormai
imminenti, il 25/26 aprile per la prima, il 4/5 maggio per la seconda.
Dopo l'entusiasmo e le speranze che si erano accese a
gennaio per il cartello elettorale che finalmente avrebbe visto le
principali formazioni della nostra area dare battaglia unite al sistema
che ci vuole emarginati e ininfluenti, pezzi da museo in estinzione,
oggi per l'occasione che sta per essere irrimediabilmente perduta
a causa della rottura degli accordi, la tristezza e il disappunto
dominano nei cuori generosi dei nostri militanti che erano pronti a
farsi in quattro per fare vincere le nostre idee e dare al nostro
progetto il futuro che merita.
Qual'è infatti a tutt'oggi il quadro
ipotizzabile ?
- Alternativa Sociale, con
ogni probabilità non riuscirà ad aggirare lo scoglio
insormontabile della raccolta delle 150./175.000 firme (30/35.000 per
ognuna delle cinque circoscrizioni), cosa che la eliminerà dalla gara.
Anche se poi riuscisse ad essere presente in una o due delle
cinque circoscrizioni, impossibile sarebbe raggiungere il quoziente
-calcolato su base nazionale- utile a farle scattare almeno un seggio.
- la Fiamma Tricolore
da sola, di fronte alla campagna elettorale elefantiaca scatenata dal
Polo teso a limitare il più possibile la sconfitta annunciata, campagna
che vedrà i muri d'Italia inondati da milioni di manifesti di candidati
annaspanti in una guerra di tutti contro tutti, rischia per povertà di
mezzi finanziari, affidandosi a pochi e brevi passaggi televisivi
consentiti dalla "par condicio" di non vedere pienamente
esauditi i propri sforzi.
Un quadro dunque di grande incertezza di
cui i camerati più sensibili non possono non essere consapevoli e del
quale in questo momento Fini, Rauti e tutti i nemici vecchi e nuovi
dell'alternativa nazional popolare si stanno beando.
Per tale ragione, sicuri di interpretare il
pensiero e le aspirazioni di migliaia di camerati sparsi su tutto
il territorio nazionale, da Trapani alla Valle d'Aosta, e anche le
aspettative di un elettorato disposto a seguirci solo se il voto è utile
a conseguire risultati concreti e tangibili, abbiamo pensato di lanciare
un ultimo appello a
Fronte
Sociale Nazionale, Forza Nuova, Alessandra Mussolini e Fiamma Tricolore
a sedersi con noi intorno ad un tavolo per
trovare la soluzione politica che tutti aspettano
e a mettersi al più presto
in contatto, tenendo conto dei tempi ristretti, con Nicola
Cospito.
Libertà, indipendenza, autodeterminazione,
sovranità politica economica, culturale e militare per l'Italia, per
l'Europa, per il mondo siano il collante per la nuova realtà politica
che dobbiamo costruire tutti insieme
Camerati, il 28 aprile è imminente, una data
in cui celebreremo il sacrificio dei nostri caduti e di tutti i martiri
della RSI.
Portare sulla loro tomba il fiore
dell'unità è un dovere a cui nessuno può e deve sottrarsi.
Enzo Erra
Rutilio Sermonti
Tomaso Staiti di Cuddia
Nando Ventra
Alberto Mariantoni
Filippo Giannini

COMUNICATO
Ho il
piacere di comunicarvi che l'avv. Massimo Tirone del MNP - Collegio
Unità per la Costituente ha visto accolta dal Tribunale di Roma la sua
istanza tesa ad inibire Pino Rauti dall'utilizzo del nome e del simbolo
della Fiamma Tricolore. Il giudice Ienzi ha emesso questa mattina
l'ordinanza relativa. L'avv. Tirone ha agito su mandato di Luca
Romagnoli, segretario della Fiamma Tricolore.
Questo
fatto importante e rilevante per tutta la nostra area pone termine
a tutte le voci che addirittura arrivavano a ipotizzare possibili
accordi sotterranei tra Rauti e Romagnoli per annullare il processo.
L'uscita di scena di Pino Rauti, ex leader ormai in caduta libera,
costituisce un passo avanti sulla via dell'unità e della costruzione di
un unico Movimento Nazional Popolare. Chi ha orecchie per intendere
intenda.
Nicola
Cospito
Coordinatore nazionale del MNP/Collegio Unità per la Costituente

COMUNICATO
Chiamati in causa dai camerati di Gerarchia nel loro sito non
possiamo che ribadire quanto segue:
1) Siamo amareggiati dal fallimento del cartello elettorale
che ci preparavamo a sostenere con una campagna elettorale intensissima
ed efficace
2) Siamo stati esclusi dal tavolo del cartello dal primo
momento ma non ce ne siamo adontati più di tanto per amore dei nostri
ideali
3) Abbiamo proposto da subito un Comitato dei Garanti per
evitare quanto accaduto. Se le nostre "riflessioni
accademiche" fossero state ascoltate al tempo giusto
probabilmente non saremmo a questo punto.
4) Abbiamo inviato oltre un mese fa una lettera con la
richiesta di alcuni importanti chiarimenti al Coordinatore Nazionale del
Fronte Sociale Nazionale. Stiamo ancora aspettando la risposta.
4) La possibilità di vedere andare alle elezioni europee due
formazioni della nostra area in modo concorrenziale non ci trova
d'accordo:
a) perchè è contrario al nostro spirito unitario da sempre
sottolineato
b) perchè la divisione dei voti con ogni probabilità
non permetterebbe a nessuno dei due contendenti di raggiungere il
quoziente necessario a far scattare un seggio.
5) Noi del MNP/Collegio Unità per la Costituente siamo già
proiettati verso il dopo 13 giugno perchè, comunque vadano le cose si
indica un congresso unitario che elimini le presenti divisioni che
continuano ad impedire alla nostra area di fare politica sul serio.
MNP/Collegio Unità per la Costituente

COMUNICATO
Cari camerati,
come tutti sanno
l'accordo per il cartello è naufragato. Sugli errori commessi abbiamo
già detto in altri comunicati. Di fatto se qualcuno avesse dato
ascolto a noi del MNP/Collegio Unità per la Costituente, non si
sarebbe arrivati a questo punto. Adesso però non vorremmo che la
frattura si ampliasse determinando ulteriori lacerazioni che di certo
non gioverebbero alla nostra causa ma solo a Fini, Rauti & compagnia
bella che ora hanno ben motivo di rallegrarsi. Per questo il MNP invita
tutti i camerati ad evitare illazioni, pettegolezzi, voci infondate e
quant'altro apporterebbe ulteriore confusione alla situazione di per sè
già più che ingarbugliata.
A tale riguardo
vanno assolutamente smentite le voci che qualcuno ha maldestramente
messo in giro di un accordo sotto banco tra Rauti e Romagnoli che
addirittura avrebbero chiesto al magistrato di annullare o differire la
causa in corso presso il Tribunale di Roma per interdire a Rauti l'uso
del nome e del simbolo della Fiamma Tricolore.
Ricordiamo a tutti
infatti, ad onore della verità, che il processo è ex-articolo 700, vale
a dire con richiesta di un provvedimento di urgenza, provvedimento che
pertanto non è differibile. Non occorre avere una preparazione giuridica
approfondita per sapere tali cose. Dopo le udienze svoltesi nel mese di
marzo, il provvedimento infatti è ora atteso per i prossimi giorni da
parte del giudice Ienzi del Tribunale di Roma che nel frattempo sta
esaminando gli incartamenti relativi. Se il provvedimento sarà
favorevole a Romagnoli, questi potrà presentare le liste alle europee
agevolmente e Rauti sarà definitivamente fuori gioco. Chi diffonde voci
e illazioni per rabbia o vendetta o altre basse motivazioni, non solo
manca di rispetto a tutti i camerati che hanno il diritto di essere
informati in modo corretto ma dimostra di non aver assolutamente
compreso le regole che lo Stile legionario impone a chi si fregia del
titolo di camerata.
MNP/Collegio Unità per
la Costituente

COMUNICATO
Cari camerati,
Ancora una volta la situazione è a un punto morto e di grave confusione.
Non per colpa nostra, non per colpa dei militanti.
Noi del MNP avevamo lanciato delle proposte. Proposte serie.
Avevamo detto che gli accordi dovevano essere aperti a tutta l'area. Non
siamo stati ascoltati.
Alla lettera nella quale chiedevamo se l'accordo fosse "chiuso" o
"aperto" a tutte le energie disponibili anche fuori dai quattro gruppi
del cartello, lettera che inviammo a Fiore, Mussolini, Tilgher e
Romagnoli, rispose solo Luca Romagnoli (bisogna dargliene onestamente e
lealmente atto) che si disse favorevole al coinvolgimento di tutti i
gruppi, allargando l'accordo a tutta l'area antagonista e aprendo subito
il tavolo unitario antagonista. Fiore rispose per telefono. Nella
sostanza era d'accordo anche lui.
Adriano Tilgher e Alessandra Mussolini non hanno mai dato risposta.
Hanno ignorato il problema.
Fatto significativo per chi sa pensare. Qualcuno che ha ricevuto la
lettera si giustificherà dicendo che non l'ha mai ricevuta.
Come al solito.
Avevamo detto già in precedenza che le varie questioni concernenti il
cartello avrebbero dovuto essere affrontate in via preliminare, prima di
qualunque conferenza stampa. Era una cosa ovvia. La prima cosa che si fa
quando si stipula un accordo.
E stiamo ancora qui domandarci come non vi abbiano pensato.
Se avessero avuto questa lieve illuminazione, i militanti non starebbero
ora ad amareggiarsi.
Nel nostro documento politico, fatto circolare al momento del varo del
cartello, avevamo proposto la costituzione di un Comitato dei Garanti,
proprio perchè ci fosse equità e giustizia negli accordi e nella
formulazione delle liste.
Anche questa proposta è stata ignorata. Ecco i risultati davanti agli
occhi di tutti.
Hanno continuato a litigare, emanando in modo improvvido e superficiale
comunicati politici di una gravità inaudita che non hanno saputo, che
non sanno valutare.
Hanno concepito il cartello come un affare privato. Hanno concepito il
cartello come "fatto di vertice". Il solito errore. Il solito grave
errore.
Oggi siamo dunque ad un punto morto. Che fare dunque?
Noi del MNP lo ribadiamo ancora una volta:
Ripartire da zero e con un altro spirito
Pertanto:
1) Riunire un tavolo unitario invitando le altre componenti dell'area
finora escluse
2) Nominare un Comitato dei Garanti per la formulazione delle liste,
realmente efficaci perchè rappresentative di tutta l'area e per dirimere
con discernimento ogni altra questione
3) Avviare da subito un progetto operativo per il dopo 13 giugno, per la
convocazione di un Congresso Unitario che aiuti la Fiamma ad accantonare
definitivamente il nefasto riposizionamento di Montesilvano voluto da
Rauti e gettare le fondamenta per la costruzione di un unico grande
Movimento di TUTTI.
4) Scatenare finalmente la campagna elettorale. IN FRETTA. Siamo in
ritardo. Siamo in maledetto ritardo.
Se questa strada non verrà seguita, se tutto dovesse fallire, ognuno
dovrà assumersi la responsabilità dei propri errori e della propria
miopia. Non è in gioco il seggio di Tizio o di Caio ma l'avvenire delle
nostre idee per le quali sono caduti tanti camerati cui va adesso come
sempre il nostro pensiero.
In alto i cuori !
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